Jesaja (CEI) 48

Il Signore aveva predetto tutto


48 1 Ascoltate ciò, casa di Giacobbe, voi che siete chiamati Israele e che traete origine dalla stirpe di Giuda, voi che giurate nel nome del Signore e invocate il Dio di Israele, ma senza sincerità e senza rettitudine, 2 poiché prendete il nome dalla città santa e vi appoggiate sul Dio di Israele che si chiama Signore degli eserciti.3 Io avevo annunziato da tempo le cose passate, erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire. D'improvviso io ho agito e sono accadute.4 Poiché sapevo che tu sei ostinato e che la tua nuca è una sbarra di ferro e la tua fronte è di bronzo, 5 io te le annunziai da tempo, prima che avvenissero te le feci udire, per timore che dicessi: «Il mio idolo le ha fatte, la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate».6 Tutto questo hai udito e visto; non vorresti testimoniarlo? Ora ti faccio udire cose nuove e segrete che tu nemmeno sospetti.7 Ora sono create e non da tempo; prima di oggi tu non le avevi udite, perché tu non dicessi: «Gia lo sapevo».8 No, tu non le avevi mai udite né sapute né il tuo orecchio era gia aperto da allora poiché io sapevo che sei davvero perfido e che ti si chiama sleale fin dal seno materno.9 Per il mio nome rinvierò il mio sdegno, per il mio onore lo frenerò a tuo riguardo, per non annientarti.10 Ecco, ti ho purificato per me come argento, ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione.11 Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio; come potrei lasciar profanare il mio nome? Non cederò ad altri la mia gloria. Il Signore ha scelto Ciro12 Ascoltami, Giacobbe, Israele che ho chiamato: Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo.13 Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo, tutti insieme si presentano.14 Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Uno che io amo compirà il mio volere su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei.15 Io, io ho parlato; io l'ho chiamato, l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.

Il destino di Israele

16 Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui questo è avvenuto io sono là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito.17 Dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele: «Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare.18 Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare.19 La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena; non sarebbe mai radiato né cancellato il tuo nome davanti a me».

La fine dell'esilio

20 Uscite da Babilonia, fuggite dai Caldei; annunziatelo con voce di gioia, diffondetelo, fatelo giungere fino all'estremità della terra. Dite: «Il Signore ha riscattato il suo servo Giacobbe».21 Non soffrono la sete mentre li conduce per deserti; acqua dalla roccia egli fa scaturire per essi; spacca la roccia, sgorgano le acque.22 Non c'è pace per i malvagi, dice il Signore.


Secondo canto del servo del Signore

49 1 Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.2 Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra.3 Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».4 Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».5 Ora disse il Signore che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele, - poiché ero stato stimato dal Signore e Dio era stato la mia forza -6 mi disse: «E' troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra».7 Dice il Signore, il redentore di Israele, il suo Santo, a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni, al servo dei potenti: «I re vedranno e si alzeranno in piedi, i principi vedranno e si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, a causa del Santo di Israele che ti ha scelto».

La gioia del ritorno

8 Dice il Signore: «Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l'eredità devastata, 9 per dire ai prigionieri: Uscite, e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli.10 Non soffriranno né fame né sete e non li colpirà né l'arsura né il sole, perché colui che ha pietà di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti di acqua.11 Io trasformerò i monti in strade e le mie vie saranno elevate.12 Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente e quelli dalla regione di Assuan».13 Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri.14 Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato».15 Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.16 Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a me.17 I tuoi costruttori accorrono, i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.18 Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si radunano, vengono da te. «Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore- ti vestirai di tutti loro come di ornamento, te ne ornerai come una sposa».19 Poiché le tue rovine e le tue devastazioni e il tuo paese desolato saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti, benché siano lontani i tuoi divoratori.20 Di nuovo ti diranno agli orecchi i figli di cui fosti privata: «Troppo stretto è per me questo posto; scostati, e mi accomoderò».21 Tu penserai: «Chi mi ha generato costoro? Io ero priva di figli e sterile; questi chi li ha allevati? Ecco, ero rimasta sola e costoro dove erano?».22 Così dice il Signore Dio: «Ecco, io farò cenno con la mano ai popoli, per le nazioni isserò il mio vessillo. Riporteranno i tuoi figli in braccio, le tue figlie saran portate sulle spalle.23 I re saranno i tuoi tutori, le loro principesse tue nutrici. Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te, baceranno la polvere dei tuoi piedi; allora tu saprai che io sono il Signore e che non saranno delusi quanti sperano in me».24 Si può forse strappare la preda al forte? Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno?25 Eppure dice il Signore: «Anche il prigioniero sarà strappato al forte, la preda sfuggirà al tiranno. Io avverserò i tuoi avversari; io salverò i tuoi figli.26 Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori, si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto. Allora ogni uomo saprà che io sono il Signore, tuo salvatore, io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe».



La punizione di Israele


50 1 Dice il Signore: «Dov'è il documento di ripudio di vostra madre, con cui l'ho scacciata? Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti? Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti, per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre.2 Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto? Perché, ora che chiamo, nessuno risponde? E' forse la mia mano troppo corta per riscattare oppure io non ho la forza per liberare? Ecco, con una minaccia prosciugo il mare, faccio dei fiumi un deserto. I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto, muoiono di sete.3 Rivesto i cieli di oscurità, do loro un sacco per mantello».

Terzo canto del servo del Signore

4 Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come gli iniziati.5 Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro.6 Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.7 Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso.8 E' vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me.9 Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Ecco, come una veste si logorano tutti, la tignola li divora.10 Chi tra di voi teme il Signore, ascolti la voce del suo servo! Colui che cammina nelle tenebre, senza avere luce, speri nel nome del Signore, si appoggi al suo Dio.11 Ecco, voi tutti che accendete il fuoco, e tenete tizzoni accesi, andate alle fiamme del vostro fuoco, tra i tizzoni che avete acceso. Dalla mia mano vi è giunto questo; voi giacerete fra le torture.



Elezione e benedizione di Israele


51 1 Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti.2 Guardate ad Abramo vostro padre, a Sara che vi ha partorito; poiché io chiamai lui solo, lo benedissi e lo moltiplicai.3 Davvero il Signore ha pietà di Sion, ha pietà di tutte le sue rovine, rende il suo deserto come l'Eden, la sua steppa come il giardino del Signore. Giubilo e gioia saranno in essa, ringraziamenti e inni di lode!

Il regno della giustizia di Dio

4 Ascoltatemi attenti, o popoli; nazioni, porgetemi l'orecchio. Poiché da me uscirà la legge, il mio diritto sarà luce dei popoli.5 La mia vittoria è vicina, si manifesterà come luce la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli. In me spereranno le isole, avranno fiducia nel mio braccio.6 Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto, poiché i cieli si dissolveranno come fumo, la terra si logorerà come una veste e i suoi abitanti moriranno come larve. Ma la mia salvezza durerà sempre, la mia giustizia non sarà annientata.7 Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l'insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; 8 poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione.

Il risveglio del Signore

9 Svegliati, svegliati, rivestiti di forza, o braccio del Signore. Svegliati come nei giorni antichi, come tra le generazioni passate. Non hai tu forse fatto a pezzi Raab, non hai trafitto il drago?10 Forse non hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso e non hai fatto delle profondità del mare una strada, perché vi passassero i redenti?11 I riscattati dal Signore ritorneranno e verranno in Sion con esultanza; felicità perenne sarà sul loro capo; giubilo e felicità li seguiranno; svaniranno afflizioni e sospiri.

Il Signore è il consolatore

12 Io, io sono il tuo consolatore. Chi sei tu perché tema uomini che muoiono e un figlio dell'uomo che avrà la sorte dell'erba?13 Hai dimenticato il Signore tuo creatore, che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della terra. Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell'avversario, perché egli tentava di distruggerti. Ma dove è ora il furore dell'avversario?14 Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. 15 Io sono il Signore tuo Dio, che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti.
16
Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: «Tu sei mio popolo».

Il risveglio di Gerusalemme

17 Svegliati, svegliati, alzati, Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano del Signore il calice della sua ira; la coppa della vertigine hai bevuto, l'hai vuotata.18 Nessuno la guida tra tutti i figli che essa ha partorito; nessuno la prende per mano tra tutti i figli che essa ha allevato.19 Due mali ti hanno colpito, chi avrà pietà di te? Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolerà?20 I tuoi figli giacciono privi di forze agli angoli di tutte le strade, come antilope in una rete, pieni dell'ira del Signore, della minaccia del tuo Dio.21 Perciò ascolta anche questo, o misera, o ebbra, ma non di vino.22 Così dice il tuo Signore Dio, il tuo Dio che difende la causa del suo popolo: «Ecco io ti tolgo di mano il calice della vertigine, la coppa della mia ira; tu non lo berrai più.23 Lo metterò in mano ai tuoi torturatori che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra. Tu facevi del tuo dorso un suolo e come una strada per i passanti».



Liberazione di Gerusalemme

52 1 Svegliati, svegliati, rivestiti della tua magnificenza, Sion; indossa le vesti più belle, Gerusalemme, città santa; perché mai più entrerà in te il non circonciso né l'impuro.2 Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava! Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion!3 Poiché dice il Signore: «Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro».4 Poiché dice il Signore Dio: «In Egitto è sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi l'Assiro senza motivo lo ha oppresso.
5
Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Sì, il mio popolo è stato deportato per nulla! I suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato.
6
Pertanto il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua».

Annuncio della salvezza

7 Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».8 Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion.9 Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme.10 Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.11 Fuori, fuori, uscite di là! Non toccate niente d'impuro. Uscite da essa, purificatevi, voi che portate gli arredi del Signore!12 Voi non dovrete uscire in fretta né andarvene come uno che fugge, perché davanti a voi cammina il Signore, il Dio di Israele chiude la vostra carovana.

Quarto canto del servo del Signore

13 Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato.14 Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -15 così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito.


53 1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?2 E' cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto.3 Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.9 Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca.10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità.12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.


La rivincita di Gerusalemme

54 1 Esulta, o sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore.2 Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, 3 poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un tempo deserte.4 Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.5 Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra.6 Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? Dice il tuo Dio.7 Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore.8 In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore.9 Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non farti più minacce.10 Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia.

La nuova Gerusalemme

11 Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata, ecco io pongo sulla malachite le tue pietre e sugli zaffiri le tue fondamenta.12 Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di carbonchi, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.13 Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli; 14 sarai fondata sulla giustizia. Stà lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà.15 Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia. Chi ti attacca cadrà contro di te.16 Ecco, io ho creato il fabbro che soffia sul fuoco delle braci e ne trae gli strumenti per il suo lavoro, e io ho creato anche il distruttore per devastare.17 Nessun'arma affilata contro di te avrà successo, farai condannare ogni lingua che si alzerà contro di te in giudizio. Questa è la sorte dei servi del Signore, quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore.



Invito finale

55 1 O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte.2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti.3 Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide.4 Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni.5 Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato.6 Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino.7 L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.8 Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.9 Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.10 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, 11 così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.

Conclusione

12 Voi dunque partirete con gioia, sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani.13 Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà.


III. TERZA PARTE DEL LIBRO DI ISAIA

Promessa agli stranieri

56 1 Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché prossima a venire è la mia salvezza; la mia giustizia sta per rivelarsi».2 Beato l'uomo che così agisce e il figlio dell'uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male.3 Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: «Certo mi escluderà il Signore dal suo popolo!». Non dica l'eunuco: «Ecco, io sono un albero secco!».4 Poiché così dice il Signore: «Agli eunuchi, che osservano i miei sabati, preferiscono le cose di mio gradimento e restan fermi nella mia alleanza, 5 io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un posto e un nome migliore che ai figli e alle figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato.6 Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, 7 li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saliranno graditi sul mio altare, perché il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli».8 Oracolo del Signore Dio che raduna i dispersi di Israele: «Io ancora radunerò i suoi prigionieri, oltre quelli gia radunati».9 Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite.

Indegnità dei capi

10 I suoi guardiani sono tutti ciechi, non si accorgono di nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi.11 Ma tali cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori incapaci di comprendere. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.12 «Venite, io prenderò vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi; ce n'è una riserva molto grande».


57 1 Perisce il giusto, nessuno ci bada. I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso. Il giusto è tolto di mezzo a causa del male.2 Egli entra nella pace, riposa sul suo giaciglio chi cammina per la via diritta.

Contro l'idolatria

3 Ora, venite qui, voi, figli della maliarda, progenie di un adultero e di una prostituta.4 Su chi intendete divertirvi? Contro chi allargate la bocca e tirate fuori la lingua? Forse voi non siete figli del peccato, prole bastarda?5 Voi, che spasimate fra i terebinti, sotto ogni albero verde, che sacrificate bambini nelle valli, tra i crepacci delle rocce.6 Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta: esse sono la porzione che ti è toccata. Anche ad esse hai offerto libazioni, hai portato offerte sacrificali. E di questo dovrei forse consolarmi?7 Su un monte imponente ed elevato hai posto il tuo giaciglio; anche là sei salita per fare sacrifici.8 Dietro la porta e gli stipiti hai posto il tuo emblema. Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio, vi sei salita, lo hai allargato; hai patteggiato con coloro con i quali amavi trescare; guardavi la mano.9 Ti sei presentata al re con olio, hai moltiplicato i tuoi profumi; hai inviato lontano i tuoi messaggeri, ti sei abbassata fino agli inferi.10 Ti sei stancata in tante tue vie, ma non hai detto: «E' inutile». Hai trovato come ravvivare la mano; per questo non ti senti esausta.11 Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura per farti infedele? E di me non ti ricordi, non ti curi? Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio? Ma tu non hai timore di me.12 Io divulgherò la tua giustizia e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio.13 Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni. Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà. Chi invece confida in me possederà la terra, erediterà il mio santo monte.

La salvezza per i deboli

14 Si dirà: «Spianate, spianate, preparate la via, rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo».15 Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi.16 Poiché io non voglio discutere sempre né per sempre essere adirato; altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e l'alito vitale che ho creato.17 Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato, l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato; eppure egli, voltandosi, se n'è andato per le strade del suo cuore.18 Ho visto le sue vie, ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni. E ai suoi afflitti19 io pongo sulle labbra: «Pace, pace ai lontani e ai vicini», dice il Signore, «io li guarirò».20 Gli empi sono come un mare agitato che non può calmarsi e le cui acque portan su melma e fango.21 Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio.


Il digiuno accetto a Dio

58 1 Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati.2 Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio:3 «Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?». Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai.4 Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso.5 E' forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?6 Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?7 Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?8 Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.9 Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!». Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, 10 se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio.11 Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono.12 La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta di epoche lontane. Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi.

Il sabato

13 Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, 14 allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca del Signore ha parlato.


Salmo penitenziale

59 1 Ecco non è troppo corta la mano del Signore da non poter salvare; né tanto duro è il suo orecchio, da non poter udire.2 Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto così che non vi ascolta.3 Le vostre palme sono macchiate di sangue e le vostre dita di iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogne, la vostra lingua sussurra perversità.4 Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con lealtà. Si confida nel nulla e si dice il falso, si concepisce la malizia e si genera l'iniquità.5 Dischiudono uova di serpenti velenosi, tessono tele di ragno; chi mangia quelle uova morirà, e dall'uovo schiacciato esce una vipera.6 Le loro tele non servono per vesti, essi non si possono coprire con i loro manufatti; le loro opere sono opere inique, il frutto di oppressioni è nelle loro mani.7 I loro piedi corrono al male, si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, desolazione e distruzione sono sulle loro strade.8 Non conoscono la via della pace, non c'è giustizia nel loro procedere; rendono tortuosi i loro sentieri, chiunque vi cammina non conosce la pace.9 Per questo il diritto si è allontanato da noi e non ci raggiunge la giustizia. Speravamo la luce ed ecco le tenebre, lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio.10 Tastiamo come ciechi la parete, come privi di occhi camminiamo a tastoni; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo; tra i vivi e vegeti siamo come i morti.11 Noi tutti urliamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; speravamo nel diritto ma non c'è, nella salvezza ma essa è lontana da noi.12 Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti, i nostri peccati testimoniano contro di noi; poiché i nostri delitti ci stanno davanti e noi conosciamo le nostre iniquità:13 prevaricare e rinnegare il Signore, cessare di seguire il nostro Dio, parlare di oppressione e di ribellione, concepire con il cuore e pronunciare parole false.14 Così è trascurato il diritto e la giustizia se ne sta lontana, la verità incespica in piazza, la rettitudine non può entrarvi.15 Così la verità è abbandonata, chi disapprova il male viene spogliato. Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi che non ci sia più diritto.16 Egli ha visto che non c'era alcuno, si è meravigliato perché nessuno intercedeva. Ma lo ha soccorso il suo braccio, la sua giustizia lo ha sostenuto.17 Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto.18 Il retributore ripagherà le azioni come si deve: con sdegno ai suoi avversari, con vergogna ai suoi nemici.19 In occidente vedranno il nome del Signore e in oriente la sua gloria, perché egli verrà come un fiume irruente, sospinto dal vento del Signore.20 Come redentore verrà per Sion, per quelli di Giacobbe convertiti dall'apostasia. Oracolo del Signore.


Oracolo

21 Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che è sopra di te e le parole che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca dei discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.



Splendore di Gerusalemme


Jesaja (CEI) 48