Agnese Grazi 161

161

Sig. D. Agnese Grazi. Orbetello. (161)

6 settembre. (era nel Vol. I, al n. 207, a pag. 348)

(559)


Iesus.

Mia Figliuola in Gesù Cristo,

Ieri ricevei il suo biglietto, e godo della misericordia che Dio continua, e la maggiore è la luce data per conoscere le astuzie dell'inimico. Grazia grande !
Mercoledì mattina, ma non tanto per tempo sarò costì, e visiterò Vincenzino, sebbene non ho alcuna ispirazione, per ritrovarmi sempre più lontano da Dio, cioè dai suoi lumi e grazie ecc. Avremo tempo di far la conferenza necessaria, perchè io starò in Orbetello tutto il giorno, per partire giovedì mattina per tempo. Non ne parli, acciò non m'aggiungano affari ecc. Gesù la benedica. Amen.

Ritiro ai 6 settembre. . .

Suo Servo Indeg.mo PAOLO D. S. .

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).


1. La lettera nell'edizione precedente, era nel Vol. I, al n. 207, a pag. 348



162

Sig. D. Agnese Grazi. Orbetello. (162)

12 agosto. (era nel Vol. I, al n. 208, a pag. 348)

(560)


I. M. I.

Mia Figliuola in Gesù Crocefisso,

Ieri ricevei un suo biglietto, in cui sento ciò mi dice di Don Fabio, e non mancherò di raccomandarlo a Dio, sperando non sia cosa grave, e se fosse basta che sia avvisato. Già s'avvicina il gran trionfo di Maria Santissima, ma a me non basta l'animo di parlarne ; le ricchezze di questa Sovrana Signora sono tante, è un Pelago così profondo di perfezioni, che solamente quel gran Dio che l'ha arricchita di sì alti tesori le conosce.
Quella gran ferita d'amore di cui fu dolcemente piagato il suo purissimo Cuore, sino dal primo istante della purissima Immacolata Sua Concezione, crebbe tanto in tutt'il corso della santissima sua vita sinchè penetrò tanto dentro che ne fece partire dal Corpo quell'Anima Santissima. Così questa morte d'amore più dolce della stessa vita, diede fine a quel gran mare di dolori che questa gran Madre patì in tutt'il corso della santissima sua vita ; non solamente nella SS. Passione di Gesù, ma in vedere tante offese che si facevano dagli uomini ingrati alla Divina Maestà. Così dunque facciamo festa e giubiliamo in Dio nostro Bene nel gran trionfo di Maria SS.ma nostra gran Regina e Madre, godiamo che sia esaltata sopra tutti i Cori degli Angeli, collocata alla destra del suo Divin Figliuolo. In quel gran Cuore Santissimo di Gesù si puole godere delle glorie di Maria Santissima, amandola col Cuore purissimo del Divin Figliuolo, e se Gesù le dà licenza, fare un volo nel Cuore purissimo di Maria e giubilar con lei, rallegrarsi che siano finite tante pene, tanti dolori, e dimandar grazia di starsene sempre immersa nell'Immenso Mare del Divino Amore, da cui n'esce quell'altro mare delle pene di Gesù e dei dolori di Maria. Lasciamoci penetrare da queste pene, da questi dolori, e lasciare che si temperi bene la spada o lancia o dardo, acciò penetri più addentro la ferita d'amore, perchè tanto più sarà penetrante la ferita d'amore, più presto uscirà dal carcere la prigioniera.
Io sono in un abisso di tenebre, nè so parlare di tali maraviglie ecc. Chi più vuol piacere a Maria Santissima bisogna che più s'umilii, più s'annichili, perchè Maria fu la più umile fra tutte le creature, e perciò piacque a Dio più di tutti per la sua umiltà. Preghi Maria Santissima che non tardi più ad impetrarle la grazia d'essere vera umile e tutta virtuosa, tutta fuoco d'amore, e le dica che se vuole far la carità di ferirle il cuore con un acuto dardo di amore che penetri ben a fondo la spada o lancia, sta in sua mano. Faccia in questa solennità ciò che lo Spirito Santo la muoverà a fare, e non stia attaccata a ciò le dico io, ma lasci l'anima in libertà di volare dove l'attrae il Sommo Bene. La preghi anche per me e per i presenti bisogni di Santa Chiesa e di tutto il mondo e per le anime del Purgatorio, e massime per chi siamo più obbligati a pregare, per questa minima Congregazione, che Maria SS.ma la protegga e la provveda di Santi Operai, perchè lei è la Tesoriera delle grazie, e Sua Divina Maestà vuole che passino per le sue mani. Gesù la benedica. Amen.

Ritiro ai 12 agosto. . .

Mi saluti in Gesù Cristo D. Fabio.

Suo Indeg.mo Servo PAOLO della Croce M. C. Reg. Scalzo.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).


1. La lettera nell'edizione precedente, era nel Vol. I, al n. 208, a pag. 348




163

Sig. D. Agnese Grazi. Orbetello. (163)

3 aprile. (era nel Vol. I, al n. 209, a pag. 350)

(561)




Mia Figliuola in Gesù Crocifisso,

Ieri ricevei la sua lettera ma non ho tempo di rispondere. Mi riservo a lunedì sera quando sarò costì di passaggio per la S. Missione. Ora non è tempo di scrivere bensì di piangere. Gesù è morto per darci vita ; tutte le creature sono in duolo : il sole s'oscura, la terra trema, le pietre si spezzano e il velo del Tempio si squarcia ; solo il mio cuore sta più duro d'un sasso. Or non dico altro : faccia buona compagnia alla povera Madre dell'estinto Gesù, ella non muore per miracolo, è tutta immersa nelle pene di Gesù. L' imiti e dimandi pure alla cara Maddalena ed al diletto Giovanni come stanno i loro cuori. Si lasci dunque inondare dal mare di pene di Gesù e Maria. Resto ai piedi della Croce.

Ai 3 aprile. La sera del Giovedì Santo.

Il Crocifissore di Gesù Cristo PAOLO.

Lunedì di Pasqua ricordi al sig. D. Vincenzo che al mezzogiorno circa o poco più, mandi una barca agli Orti, che in Orbetello ho da fare assai.

(Conforme a copia antica autenticata).


1. La lettera nell'edizione precedente, era nel Vol. I, al n. 209, a pag. 350



164

Sig. D. Agnese Grazi. Orbetello. (164)

11 febbraio. (era nel Vol. I, al n. 210, a pag. 351)

(562)


I. M. I.

Mia Figliuola in Gesù Crocefisso,

Le mando la polvere, e la faccia pestare ben sottile nel bronzino, e poi la pigli in un poco di vino, con la dose dell'altra volta, e se non cessa l'indisposizione la replichi un'altra volta.
Goda in Dio di avere indisposizioni, perchè così piace al Sommo Bene, e sia indifferente tanto nel male come nella sanità. Cavi dalla sua indisposizione disprezzo di se stessa, conoscendo quanto lei è vile ed abbominevole.
Seguiti il metodo solito dell'orazione e faccia compagnia al dolce Gesù nel deserto, facendosi pure un mazzetto di tutte le sue pene, e se lo ponga in spirito nel seno dell'anima sua. Questi sono i fiori che piacciono allo Sposo Celeste, e gode che l'anima sua sposa li porti, e glieli presenti con rimembranza amorosa e dolorosa. Dio le insegnerà tutto, ma lei si faccia sempre più piccola, sempre più bambina e a dire in una parola, sempre più niente, e butti questo niente nell'Infinito Tutto, che è Dio.
Fra poco parto per la Missione, e lei esclami a Dio acciò faccia frutto. Gesù la benedica. Amen.
Scrivo a D. Alonso.

Ritiro 11 febbraio. . .

Suo Servo in Dio PAOLO D. S. .

(Conforme a copia antica autenticata).


1. La lettera nell'edizione precedente, era nel Vol. I, al n. 210, a pag. 351




165

Sig. D. Agnese Grazi. Orbetello. (165)

(era nel Vol. I, al n. 211, a pag. 352)

(563)



Mia Figlia in Gesù Cristo,

Adesso ho riletta tutta la sua lettera e conosco sempre più il lavoro di Dio. Non dubiti di niente, che le cose vanno bene ; ma io sono obbligato in coscienza a fare le mie parti per farle fuggire gl'inganni.
Le dico dunque che in quella vista di Maria Santissima lunedì, non vi è inganno. E quando la mente vuole andare in alto tutta assorbita in Dio, la lasci andare, e faccia l'orazione a modo di Dio. In quelle viste amorose di amenità, che più innamorano l'anima di Dio e la fanno umile, non v'è inganno. Lei però si protesti spesso che cerca solamente Dio. Non dimandi più aridità, ma domandi il gusto di Dio. Viva in pace e seguiti l'orazione come prima e così le Comunioni e si lasci guidare da Dio.
Non si parta dall'orazione quando le si presentano quelle immagini e splendori, perchè sarebbe un far ridere il diavolo. Non ne faccia caso, si protesti che non vuole tali cose, ma solamente il gusto di Dio ; seguiti a tener gli occhi al solito in orazione e il capo quieto, senza voltarsi qua e là, come mi dice.
Gesù la benedica. Amen.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).


1. La lettera nell'edizione precedente, era nel Vol. I, al n. 211, a pag. 352




166

Sig. D. Agnese Grazi. Orbetello. (166)

Portercole, 28 maggio.

(era nel Vol. I, al n. 212, a pag. 353)(564)


Viva Gesù.

L'amore di Gesù sia sempre nel suo cuore.

Ho ricevuto la sua lettera. Non ho tempo per rispondere tutto ciò V. S. desidera per gli affari della S. Missione ; le dico però che V. S. non faccia caso di quello V. S ha veduto, poichè per conoscere se è opera di Dio o inganno del diavolo conviene sapere gli effetti che cagiona ecc. Il sicuro rimedio è non farne caso alcuno ed umiliarsi. Peccato non ve n'è in modo alcuno. Abbracci la croce del patire per amore di Dio ecc.
Il sig. Giacomo la riverisce, e m'ha detto che vengano pure che sono padrone, che la casa è tutta a suo comando. Resto con lasciarla nel SS. Costato di Gesù. Se mai V. S. andasse al Monastero la prego di dir segretamente a Suor M. Maddalena (alla quale assisto io in Gesù Cristo per l'anima sua) che non ho potuto rispondere per gli affari della S. Missione, ma a suo tempo risponderò ; lo faccia con suo comodo. Dio la benedica.

Portercole in atto di S. Missione ai 28 maggio.

PAOLO DANEI D. S. Suo Servo in Gesù.

(Conforme a copia antica).

1. La lettera nell'edizione precedente, era nel Vol. I, al n. 212, a pag. 353



















Agnese Grazi 161