Estasi 17

Estasi 17a

17 Si rallegra per la visita di Gesù, a cui domanda innanzi tutto la salvezza dell'anima sua, e poi di soffrire, ma in segreto; si dice pronta ad entrare fra le Carmelitane, benché sia per lei un gran sacrifizio (Cf. P. GERM. n. XX).
Lunedì 2 aprile [1900].

Anche oggi, anche oggi Gesù? Ecco anche oggi Gesù!... Vieni, vieni, Gesù, ché ti desidero giorno e notte... non desidero altro che te, Gesù... Finalmente dopo due giorni ti ho potuto rivedere... Tu solo, Gesù, mi puoi rendere contenta; oggi non ti aspettavo, Gesù... Tanti, Gesù, mi domandano: «Ma che fai tanto tempo davanti a Gesù?». E io rispondo: «Che fa una povera davanti a un gran signore?».
Ho bisogno di tutto, Gesù... Dimmi che avrò sicura l'anima, che me la salverai, e sarò contenta. Che ne sarà della povera anima mia?
Oggi, Gesù, non aver furia con me... perché ci ho da dirti tante cose. Senti, Gesù, prima ti raccomando una cosa: che i dolori che tu mi mandi il giovedì e il venerdì, fra me e te soli, Gesù! Se tu mi mandassi anche i segni, a me dispiacerebbe assai... Vuoi contentarmi, o Gesù?... fammi soffrire tanto, ma in segreto, fra me e te soli... Ma anche oggi sei di nuovo con me; ma non m'inganno, non mi ingannano i miei occhi, non è vero?
Gesù, vorrei parlarti... ma se poi non mi rispondi?... Vorrei parlarti del Borgo; o Gesù, dimmi qualche cosa; hai deciso assolutamente di mandarmici?... Ma non mi rispondi? Se vuoi, il sacrifizio è fatto già da diversi giorni; ma non uno dei sacrifizi, ma parecchi: dover lasciare il Confessore, o Gesù; così lontana dal Confessore, privarmi di quello che tu eri tanto contento che gli facessi sapere ogni cosa... Ma tu non mi rispondi? Ogni volta che ti parlo di queste cose, non mi rispondi.
Ma anche oggi, Gesù; oggi, Gesù, non ti aspettavo... Ma come sono contenta! tanto, tanto, Gesù!... Gesù, Gesù, non mi lasciare. Ci ho da dirti tante cose: non mi lasciar così presto!... Ma tornerai? E mi lasci così?...
Eccomi un'altra volta sola!...


Estasi 18a

18 Felice di trovarsi con Gesù, gli esprime il desiderio che ha di patire per lui, ma lo prega che nulla apparisca all'esterno. Saluta con trasporto la croce, anela al martirio, prega per un peccatore (Cf. P. GERM. nn. VII e XXX).

Giovedì 5 aprile 1900.

Anche oggi, Gesù? Via, vieni, Gesù: la sento la tua vicinanza. Via, Gesù, o perché fai così? Vedi, Gesù: quanto più ti allontani, e più io ti sento. Ti voglio te, Gesù, e nessun altri. La sento la tua vicinanza; via, fatti vedere. Non me la fai sentire oggi la tua voce? Due giorni, Gesù, ho desiderato di stare con te...
Ecco Gesù, eccolo; ora ti vedo e ti sento...
Che voglio? che voglio da te, o Gesù? Pensa, Gesù, che sono due giorni che non ti ho veduto; quando poi dovrò esserne priva per sempre...
Che voglio? O perché insistere che voglio?
E mi vergogno sì, o Gesù... ma la mia cattiva lingua saprò ben io castigarla. Una cosa, Gesù, ti voglio dire, ma che non la capisco... Ancora poche ore e poi incomincia la tua Passione... e il Confessore vuole che io ti ripeta le parole che disse S. Caterina da Siena: Se vuoi che soffra soli, sì; che possa soffrire tanto e con te. Ti piace, Gesù, questa maniera? Soffro di più, sai; è con te, mio Gesù, il mio soffrire; ma quando si avvicina il venerdì, te l'ho detto più volte, è per me un giorno di festa, meno che però quel cattivo... . Fammi forte, ma della fortezza tua... La vedi, Gesù, questa povera creatura, che ti viene più volte davanti? O quante volte ha fatto posto a quel cattivo! Quante volte chiamo la tua Mamma immacolata! ma... Ma che farò, Gesù? Per trattenermi con te lascio di fare la. meditazione?
Hai ragione: ho voglia di meditare la notte, ma è qui che la debbo fare.
Come fare, Gesù, star qui dinanzi a te e non dir nulla a questa croce? O croce santa, con te voglio vivere e con te voglio morire. E l'amo sì la croce, perché so che la croce è sulle spalle di Gesù.
Sì, Gesù, se tu mi poni quella croce sulle spalle, io casco. E poi il Confessore mi dice che non sono buona a nulla; e poi piango, mi abbatto.
Possibile, Gesù? Ma quella croce è proprio quella che hai portato tu sulle spalle?
Ma sì che la voglio; anche ora te la prenderei, Gesù. Ha voglia il mondo di dirmi tante cose, mi sento contenta, Gesù.
E proprio nel momento di prenderla, non posso: il Confessore non vuole. Stasera te la prendo; non vuole proprio l'obbedienza. Sei contento, è vero, quando preferisco il Confessore a te?
Un'altra cosa ti voglio dire, che tu fai vista di essertelo scordato: dimmi, Gesù, ti piacque quella cosa che feci l'altra notte?
Tanto? E non me ne parli? Al Confessore gli è tanto piaciuta. Lo vuoi sapere mi ha detto «brava»; ma quanta forza mi fu necessaria! tu che lo vedevi... Ma seppi vincermi per amor tuo. Non lo avrei detto neppure al Confessore, ma me lo chiese per amor tuo; ma che non farei per amor tuo?
Alle volte il Confessore mi chiede se lo soffrissi il martirio per te: che bella morte Gesù!... Mi trovassero morta qui ai tuoi piedi! Ma nessuno lo sapesse...
Perdonami, Gesù, perché quando io sono ai tuoi piedi, dimentico quella che sono; non però penso che tante volte ti ho fatto piangere.
Ci avrei da raccomandarti un gran peccatore; ma non penso, Gesù, che prima ci avevo da raccomandarti una gran peccatrice.
Quando è salvo, Gesù: allora sì, ora no.
Non rispondi? Soffri così, Gesù?...


Estasi 19a

19 Contemplando Maria SS.ma a piè della croce, unita al suo divin Figlio in un medesimo sacrifizio, sente crescersi nel cuore l'amore alla croce. Nella prossima settimana santa tutto soffrirà per i peccatori (Cf. P. GERM. n. XXX).

Sabato 7 aprile [1900].

Mamma mia, dove ti trovo? sempre ai piedi della croce di Gesù... Che sospiro, Mamma mia, quando vedesti morto Gesù!... quando lo vedesti mettere nella tomba e quando ti dovesti separare!
Possibile? Come si fa che hai tanto sofferto per mia cagione, Mamma mia? Come facesti, o Mamma mia, come facesti?... Povero Gesù!... Dimmelo, come facesti... a veder Gesù inchiodato sulla croce?... Mamma mia, fammi conoscere la croce; ma non mica quella di Gesù... ma quella che dovrò abbracciare; fammela conoscere, che possa dire: Anche di più, o Gesù, di più, di più, di più... di più... di più... di più, Gesù!
Mamma mia... o Mamma mia, e i peccatori? Di chi son figli? son figli tuoi.
Ogni cosa, ogni cosa, Mamma mia, che passerò in questa settimana... tutto per loro: ci siamo giunti. Sei madre dei peccatori; via, fatti conoscere, Mamma mia.
Chi non ti compatisce, Mamma mia? Lo vedo, non ti sazi di guardar quelle piaghe.
Possibile non amarti te, che hai patito tanto per me? Chi è che non ti compatisce? Potessi!...
O che pena fu la tua!... Gesù non si riconosce più. Che faresti?... O Dio!... Gesù è morto, la mamma piange, ed io sola devo restare insensibile?... Io non vedo più un sacrifizio solo, ne vedo due: uno per Gesù, uno per Maria!... O Mamma mia, chi ti vedesse con Gesù, non lo saprebbe dire chi è il primo a spirare: sei te o Gesù?


Estasi 20a

20 Gode di riposarsi vicino al Cuore di Gesù, da cui nulla potrà mai separarla. Abbraccia volentieri tutti i patimenti che Gesù le darà nei bei giorni della settimana santa (Cf. P. GERM. n. VIII.)

Domenica delle Palme 8 aprile 1900.

Ti sento... Anche oggi ti sei voluto ricordar di me? O Gesù, Padre di misericordia... ti ringrazio... Chi mi dividerà da te? Forse la tribolazione? forse la croce?... O Gesù, io ti sento... sento il tuo sangue che scorre nelle mie vene; Gesù ti sento... Gesù, quanto son contenta, Gesù, che dopo tanto, stanca di combattere, mi posso riposare un po' vicina al tuo cuore! Sono stanca, sì, dopo tante notti così...
Gesù, che bei giorni che si avvicina!... che bei giorni, o Gesù!... Gesù, non mi hai anche dato nessun segno che si avvicina la tua Passione.
O Dio! Gesù, come potrò?... Come farò, Gesù?... O Dio! Gesù, chi mi aiuterà?... (e cadde in terra). La tua volontà, o Gesù, sia fatta!... Che farò senza il tuo aiuto, che farò, Gesù? Forza, forza, Gesù, e poi... Dunque, Gesù, vuoi che tutti questi patimenti, vuoi che li abbracci tutti? O sì, Gesù! li abbraccio tutti volentieri, perché sono i patimenti stessi di Gesù.
Quando, Gesù, quando?... O bene, bene, Gesù!... E tu... starai sempre con me, è vero, Gesù?...


Estasi 21a

21 Invita gli Angeli ad adorare la Passione di Gesù. Come si soffre bene vicino al Cuore di Gesù! Chiede amore alla croce, perché sulla croce ha imparato ad amare Gesù (Cf. P. GERM. n. XXIX).
Martedì santo 10 aprile 1900.

O Passione di Gesù, io ti amo! Angeli del cielo, venite, venite tutti: adoriamo tutti la Passione di Gesù.
O Gesù, chi è stato che ti ha ridotto così?
O Gesù, o Gesù, la mia testa... [quanto dolore vi sento]! O Gesù, come mi trovi sempre... O Dio!... Gesù!... Oggi, Gesù, stacci tanto con me. Dimmelo, Gesù: se soffro, soffro per te? se fatico, fatico per te?
O bene! allora sì,... bene, soffrire per Gesù! bene, Gesù, riposarmi qui vicino a te... vicino al tuo cuore come ci si sta bene!
Soffrirei tanto per te! Non posso di più, Gesù; è poco offrirti due ore sole: io vorrei offrire tutti i momenti.
O Angeli santi, venite tutti, ma tutti, a compatire Gesù. Passione, Passione di Gesù!... Tutti adoriamo la Passione di Gesù, tutti!
O quanto sangue! O croce, perché ti vendichi sempre sopra di Gesù? Sopra di Gesù non più; sopra di me. O croce, vicina a te mi sento forte.
Io continuamente ti chiedo amore alla croce, Gesù, non alla tua, ma a quella che mi conviene abbracciare. L'amo, l'amo tanto... È sulla croce, Gesù, che ci ho imparato amarti.


Estasi 22a

22 Vorrebbe soffrire di più, ma il Confessore non glielo permette. È pronta a tutto per amor di Gesù, contenta di riposare vicino al suo Cuore divino; aspira al paradiso (Cf. P. GERM. nn. XXIX e XVI).

Venerdì 20 aprile 1900-

O Gesù!... Basta stanotte; vicino a te non si soffre nulla, e poi hai permesso, Gesù...
Ancora, Gesù, vorrei soffrire; ma non posso, perché il Confessore non vuole; ma soffro di più così.
Non vuole, Gesù, perché stamani mi sentivo male in chiesa; del resto avrei forza ancora, Gesù: vorrei aiutarti, vorrei patir tanto per te. Tu, Gesù, per salvare l'anima mia non hai risparmiato né la vita né il sangue; ma anch'io, Gesù, vorrei dare la vita per te. Ci credi? In certi momenti mi sentirei la forza dei martiri; farei tutto quel che tu vorresti. Io morrò volentieri in croce per te.
Ora, Gesù, ogni venerdì ti cerco e ti trovo Sempre sulla croce; ma come? Quasi morto. O chi è stato, Gesù?
Dunque, Gesù, l'amore che tu porti all'anima mia, è arrivato fino a far questo?
Gesù, perché?... Ma sì, che ti amo tanto; te l'ho detto tante volte, e se penso a te, non lavoro neanche; e poi vedi, Gesù, tutto quello che mi hai mandato te, ho fatto tutto. Tutto mi ha permesso [il Confessore]; mi domanda se è Gesù, ed io rispondo: È proprio Gesù. Ogni cosa [che gli domando] a nome tuo, mi permette; vuoi altro da me, Gesù? Via, dimmelo, ché io faccio tutto. O Gesù, non andrai mica più su delle mie forze? perché vedi!... Delle volte sono stanca; ma come son contenta, quando son vicina a te, e [posso] riposare accanto al tuo cuore!
Ma anch'io una cosa desidero: rompi presto questa catena che mi tiene nel mondo; se mi fosse permesso, vorrei chiederti di venire con te. E poi, per impedire ogni cosa tu qualche cosa mi nascondi: dimmi chiaro ogni cosa. Vedi, Gesù, che ti ho obbedito ieri e oggi; eppure l'ho fatto [il sacrifizio]. Come mi trovo contenta!
Ma anche tu, Gesù, non mi hai mica detto tutto. Dimmelo; io dirò tutto al Confessore. Gesù, se non fossi di carne, starei quieta, ma...
O Gesù, le tue cose a momenti sono tutte accadute; una sola ne resta, un conforto solo, e poi me l'hai tolti tutti: e l'ultimo me lo dicesti per l'ultimo, e sarà l'ultimo a mancarmi.
O Gesù, non ti ricordi di quest'ultime parole che mi dicesti quel giorno: "Ti mancherà perfino l'ultimo conforto di poter piangere"? Ma se tu vuoi togliermelo anche subito... Me ne hai tolto uno che non me lo credevo mai. Quell'ultimo che mi hai tolto, che sono due o tre giorni, non me lo avevi anche accennato.
Gesù, Gesù mio, ma tu ti burli di me: fai vista di non saper nulla, e poi sai tutto. Se tu potessi venire un momento con me e tu potessi vedere Annetta, vedresti, vedresti tu. Tu vedessi Annetta; m'intendi, Gesù?
No, no, Gesù, io ho fatto quello che mi hai detto con lei. O Gesù, qui ci vedo che ci è la tua mano, che mi vuole sempre più: sia fatta la tua volontà.


Estasi 23a

23 Al veder sempre Maria SS.ma a piè della croce, si sente sempre più stimolata ad amare la croce; vorrebbe però che i suoi patimenti fossero noti solo a Gesù (Cf. P. GERM. n. XXX).


Sabato 21 aprite 1900.

Che compassione mi fai, o Mamma mia, vederti ogni sabato così ai piedi della croce! Ma il più gran dolore lo sai quale è? Che non ti posso dare nessun conforto; anzi sento il più gran dolore, perché sono stata io la causa [dei tuoi dolori]. Mamma mia, quanto sei addolorata! Se ti possono essere di conforto questi piccoli miei patimenti, tu accettali, Mamma mia, e di' a Gesù che se li nasconda nel cuore... O sì! Gesù li accetta, non li disprezza... Quanto sei addolorata, Mamma mia! O chi è stato la cagione di tanti dolori? Sono stata io: te l'ho fabbricata io quella spada. Con quella medesima spada ferisci anche me... Mamma mia, se ti possono essere di qualche conforto questi miei piccoli patimenti, te li offro... Gesù non li disprezza. Ma nel viso quanto sei addolorata!
Levate, levate Gesù!... Levate Gesù, se no la Mamma mia muore... lo non lo so chi sarà il primo: levatelo, levatelo!
Lo so, è un dolore tanto forte, che si può chiamare col nome di spasimo. Oh! io [non] vedo più una vittima sola, ma sono due. E io sola devo restare così insensibile, Mamma mia?
O come sai abbracciare così quella croce per me, e per tutte quelle anime, che vogliono vivere senza la croce! O Mamma mia! O Gesù mio! Se vedo Gesù, mi spinge amar la croce, o Mamma mia, ma questa croce...
No, non la ricuso, perché se ricuso la croce, ricuso anche Gesù.
Si che la voglio amar sempre. È possibile non amarla?
È possibile non amar Gesù, che anche se tutti mi abbandonassero, lui non mi abbandonerà mai? Ma per lui soffro volentieri... Sì, ogni cosa...
Ma non lo sai mica perché, Mamma mia, ho pianto? O perché ora, Mamma mia, mi vuoi far parlar così tanto? ma lo sai pure che tutte le cose che mi dispiacciono, le vorrei tener sempre nel cuore.
Ma lo so che dal tuo cuore nessuno le potrà mai strappare, ma dal cuore degli altri. Se tu sapessi Gesù quanto mi rimprovera, se dico queste cose, Mamma mia! Lo sai il perché?
O sì, perché Gesù vuole che dica tutto al Confessore, e vuole che lo dica anche alla zia
Ma lo sai pure il Confessore se le dimentica, ma lei non se le dimentica mica.
O sì, che ha ragione Gesù! Ma ci ha sempre ragione.
E ora me lo hai domandato... O si, che te lo dico subito, Mamma mia! Quando io soffro, non vorrei che lo sapesse altro che Gesù... Ma se questo dolore mi crescesse? Non ti chiedo mica che tu me lo faccia passare, che non tu me lo faccia crescere. O quando si soffre io e Gesù soli, come si soffre bene! Quel soffrire che mi dà Gesù, mi pare che sia un soffrire pieno di consolazioni; ma soli, quando siamo soli; ma non mica come accadde giovedì, Mamma mia: io ero con Gesù che soffrivo, e mi vennero in camera in tre o quattro. Di questa cosa il Confessore non sa nulla; due cose non sa: questa e poi... Ma io non gliela dico....


Estasi 24a

24 Temendo di essere ingannata dal demonio, si protesta di non volere visioni, ma solo il perdono dei peccati. Vorrebbe col suo sangue bagnare tutti quei luoghi dove Gesù è oltraggiato. Il regalo più grande che desidera, è di patire con Gesù. Benché il diavolo glielo proibisca, ella non si stanca di pregare per i peccatori (Cf. P. GERM. nn. XV e XXVIII).

Martedì 24 aprile 1900.

O... Dio... Gesù, non per me, ma temo che il demonio mi abbia a ingannare. Non le voglio, Gesù, queste visioni; voglio solo che tu mi perdoni tutti i peccati. Non permettere che il demonio mi abbia a ingannare.
Ma che io devo credere a me stessa?
Ma come non m'inganno, Gesù?
Ma tu mi hai dunque amato fino a questo punto? Mi hai fatto tante grazie, mi hai fatto tanti favori; e io che ti ho fatto?
O Gesù, ma che sei divenuto? che n'è stato di te, Gesù?... Oh! la persona santa di Gesù è divenuta la persona dei divertimenti di tutti; il mio Gesù lo bestemmiano, il mio Gesù lo strapazzano, lo maledicono, gli fanno tanto male. Più. Gesù, mi sorprende quando ti vedo nelle umiliazioni, che io non ne voglio sentir parlare... O se potessi, Gesù!... vorrei col mio sangue... vorrei col mio sangue, Gesù, bagnare tutti quei luoghi dove ti vedo oltraggiato.
Come l'amore ha potuto tanto sul tuo cuore?
Gesù, che ti fanno... quei cattivi? Gesù, non si stancano?... Non più quei colpi su te, Gesù... Tu, Gesù. non li meriti, io sì... te no, te più; a me sì... Gesù... Ti sei bene avveduto che quando vuoi farmi un regalo, da te stesso mi butti le spine sul capo. Sono io che ho peccato, tu sei innocente; sono io che ho fatto tanti peccati.
Gesù, il mio cuore è afflitto, l'anima mia non ne può più. O Gesù... non mi lasciare anche, Gesù... Gesù, ora dammi un poconino di forza; aiutami, ché ci ho da dirti tante cose... È da ier notte che non sono stata con te... O Gesù, se tu sapessi quanto soffro quando il Confessore vuol sapere... Tante cose, Gesù, le nascondo.
Vorrei starci tanto di più, sai, Gesù, a fare la meditazione con te, ma più di mezz'ora non mi è permesso.
Vuoi proprio sapere, Gesù, qual è il momento che io godo? Quando sono in tanti dolori con te. Perché oggi non mi volevi far sentire i tuoi dolori? Quando mi vuoi far dei regali, fammi soffrire... Un'altra cosa ti chiedo: tu che vedi la mente del Confessore, puoi sapere se è contento... Se tu vuoi e se tu credi, Gesù... Che sia fatto il tuo santo volere.
E stanotte, Gesù, quanto ti ho chiamato, ché ne avevo tanto bisogno!...
Ti contento, Gesù... ti contento subito; te lo ripeto, te l'ho già detto: godo quando soffro con te, e soffro tanto quando devo dire tutto al Confessore... Altre consolazioni non le provo... Ora però, contentami, Gesù. Non è più tempo che [tu] soffra così; ora sono io, tocca a me. Pensa ai poveri peccatori... Vuoi sapere, Gesù, chi me l'ha proibito di pensare ai peccatori? Il diavolo... Gesù, pensa ai poveri peccatori: te li raccomando. Insegnami a fare tante cose, Gesù, per poterli salvare.
O Gesù, lo vedi di quante cose ho bisogno? Fammi tua, Gesù, tutta tua; crocifiggimi un'altra volta, Gesù... fammi tua... O Gesù, tu mi rimproveri: sei troppo giusto...


Estasi 25a

25 Domanda a Gesù che le calmi un poco il dolore del capo; è contenta di soffrire, ma che nessuno la veda (Cf. P. GERM. n. VI).

Mercoledì 25 aprile 1900.

O Gesù, calmami un po' il dolor del capo... Gesù, calmamelo. Gesù... Gesù, benedicimi un'altra volta. La tua benedizione mi fa troppo bene.
È troppo forte, Gesù... Gesù... soffro tanto, sì... Tutto il giorno ho sofferto... Ho paura, Gesù, oggi. Gesù... il mio capo! È troppo forte... non reggo più, non reggo più, Gesù... Gesù mio, aiutami... Gesù, che nessuno si avveda di nulla... O Dio!... O Gesù, il mio capo!... O Gesù!...
Ma questo è soffrire... Son tanto contenta, Gesù... Mi raccomando, calmami un pochino: non posso più... Non vorrei che nessuno vedesse. Io mi sento male. Fa' pure, Gesù, fra me e te soli...
Ma se non venivo da te, non ne potevo proprio più. Gesù, ora fammi star così; non me lo accrescere di più... Gesù, mi intendi? fra me e te soli.


Estasi 26a

26 Abbraccia la croce, in cui è riposta tutta la sua forza; si vergogna di esser tanto debole nel patire; non vuole cose straordinarie, ma solo il dolore dei peccati; si dice incapace a promuovere l'opera voluta da Gesù (Cf. P. GERM. n. VIII).

[Giovedì] 26 aprile [1900].

O Gesù, mi dici di abbracciar la croce; dove, Gesù? Non più sopra di te, ma bensì sopra di me. O croce santa, lascia che ti possa abbracciare.
Sì, è appunto nella croce, Gesù, che ho riposto tutta la mia forza... Possa io, Gesù, prenderla ora!
Non è anche l'ora? ... O Dio!... Ma la tua croce, Gesù!... Gesù... Gesù, perdonami... Io godo, Gesù, quando tu mi porgi la croce.
Gesù, che figliola debole che tu hai!
Sì che la voglio... Sì che la voglio, Gesù... Sì, te l'ho detto, Gesù, che oramai il mio amore è tutto alla croce. L'amo, perché so che prima l'hai amata te.
O Gesù, son tutte pene che le soffro tanto volentieri... Ma quella del capo, se tu non mi aiuti, quella è un tormento.
Sì che lo voglio, voglio tutto; ma lo vedi, mi ci vuole tanta forza... Che dirai di me, Gesù, che mi trovi così fiacca? Oramai ho provato: si soffre bene, quando si soffre insieme... E poi lo sai, Gesù, perché soffro così volentieri? Perché son certa che allora mi vuoi bene. Il Confessore me lo dice che tu vuoi bene quando fai soffrire. Accresci pure, ma dammi la forza.
Gesù, non mi lasciare anche, ti voglio dire una cosa...
O Gesù... temo tanto di essere ingannata... Non le voglio queste cose, non voglio nulla, Gesù. Quello soltanto che desidero, che tu mi dia tanto dolore dei peccati; ma le altre cose non voglio nulla: ho paura, Gesù, di essere ingannata.
Ma sei proprio Gesù? io debbo credere a me stessa?
O Gesù, prima di parlare di quella cosa col Confessore, di Confratel Gabriele, assicurami anche te che non m'inganno... Non m'inganno, Gesù, proprio?
Ma dunque sarà tutto vero? riuscirà bene? otterranno tutto quel che desiderano? Che vuoi che si faccia, Gesù?
Ma lo vedi chi sono io, e vieni da me per queste cose? Non potresti andare dal Confessore? Non potresti, Gesù, da Confratel Gabriele farmi scrivere qualche cosa?
Ma che si deve fare? Vorrei dirgli tanto a Gabriele; vorrei dirgli tanto, ma non ho coraggio: me ne disse tante l'altra notte...
Il nome e cognome lo so, lui sa ogni cosa.


Estasi 27a

27 Manifesta a Gesù la sua gioia per una visita avuta da S. Paolo della Croce, che le ha insegnato tante cose e l'ha animata a patire. Chiede a Gesù con dolce insistenza che cosa vorrà fare di lei (Cf. P. GERM. n. XXI).

Venerdì 27 aprile 1900 .

Riecco Gesù!... È da ieri che non ti sei fatto più vedere; credevo proprio che tu non venissi più.
O Gesù, se tu sapessi chi è venuto stanotte! Non ci pensavo neppure che fosse la sua festa.
Ma tu lo devi sapere che ci avevo S. Paolo. Quante cose che mi ha detto! Ci credi? mi ha fatto venire una gran voglia di diventar santa come lui. Mi ha insegnate tante cose che devo dire a te: O Gesù, io mi glorio se mi trovo nelle tribolazioni.
L'ho domandato anche a lui se sabato mi fossi ingannata; ma mi ha detto che purtroppo è vero, e mi ha detto che un suo figlio... Quanto mi affligge, Gesù, questa cosa! non per me, prima per le offese a te e poi anche per il Confessore. Io te lo raccomando, Gesù, te lo raccomando, e se la tua mano dovesse gravare sopra di lui, no, sopra di me...
O Gesù, non me ne parlar più di questa cosa; ma come devo fare col Confessore? Mi prometti, Gesù, che quando l'ho detta al Confessore non me ne parli più di questa cosa? Non mica per me, sai, Gesù, sai; ma mi fa troppo male questa cosa. Se avessi visto, Gesù, come dispiaceva a S. Paolo! Mi ha fatto però tanto coraggio, mi ha detto che si anderà anche in peggio. Dice che ora sono solamente parole, ma che poi si anderà anche ai fatti, si anderà anche in peggio. Io non l'ho mai desiderato di essere ingannata, ma ora sì desidero. E che farà? Lo vedi come siamo superati? . Hai nulla, Gesù, da rimproverarmi?
Allora, Gesù, io sono contenta.
Vedi, Gesù, lui quando dice male di me: me lo hai fatto conoscere te; ma io, vedi, non son capace di accusarlo; tu sai, tutto, gli altri non lo possono conoscere.
Ma, Gesù, potevi farmi un regalo più grande?. Quanto ci è stato! ci è stato tanto tanto; quante belle cose mi ha detto!... Sai, Gesù, m'ha anche detto di quell'anima che tu non mi volevi mai rispondere; m'ha detto che me l'ha voluto dir lui stesso, ché tu, Gesù, non mi avevi mai voluto dir nulla, quante volte te l'ho dimandato. Sì, m'ha detto tutto, Gesù; mi ha detto di quello che ti dispiace a te. Come sono stata contenta! O Gesù, quanto vorrei dirti!... Gesù, Gesù, forza, perché le prove mi crescono; ma col mio Gesù saprò vincere. Ma mi sgomento, Gesù; ho paura e piango. Chi sa, Gesù, quante ne dovrò passare! Sei tu stesso oggi che mi dici quante ci avrò da passarne.
Sì, sono contenta. Gesù; non lo sai che ci vuole per render contenti? Via, ripetimelo anche te, Gesù; S. Paolo me lo ha ripetuto tante volte: che ne farai di me, Gesù?... Dimmelo, Gesù, che ne vorrai far di me?... Dimmelo, Gesù; via, ripetimelo un'altra volta... Oggi non mi vuoi consolare, Gesù?... Via, un'altra volta, pronunziala un'altra volta quella parola, se puoi.
Ti ringrazio, Gesù; ma come, ma quando?...


Estasi 28a

28 Dopo avere invitato gli Angeli ad adorare la Passione di Gesù, si rallegra al pensiero che se sarà compagna a Gesù nel patire, lo sarà anche nella gloria. Prega per un suo nemico (Cf. P. GERM. nn. XXIX e XXI).

Domenica 29 aprile 1900

Il mio Gesù!... O Dio, Gesù!... O Gesù... Gesù mio!... O Gesù mio, perché...? O mio Gesù, esaudiscimi... A te, alla tua Passione... O Angeli del cielo, venite tutti, adoriamo la Passione di Gesù.
Sì che lo sai, Gesù... Sì, Gesù, sì lo sai.
Lo so, lo so, Gesù, non dovrei piangere, dovrei invece rallegrarmi. Vuoi che ti ripeta le parole di S. Paolo? Mi glorio, Gesù, delle tribolazioni... tante volte, Gesù, mi abbatto e piango.
Provo, Gesù, ma non mi riesce. Pensa, Gesù, che se si va in peggio, non ho più coraggio, e allora?
O Gesù, ti ringrazio mille volte che sempre più mi rendi simile a te. Pensa, Gesù, che me lo hai promesso: se sarò compagna nei patimenti, lo sarò ancora nella gloria.
Gesù, ho tardato a dirti una cosa. Gesù, ci soffro nel dirtela, perché senza il tuo aiuto avrei coraggio di vendicarmi. Gesù, per ordine del Confessore ti raccomando il mio più gran nemico, il mio più grande avversario. Guidalo, accompagnalo; e se la tua mano deve gravare sopra di lui, no, [gravi] sopra di me; dagli tanto bene, Gesù.
Gran forza, Gesù, mi ci vuole.
Non l'abbandonare, consolalo; che importa che tu lasci me nei dolori? ma lui no. Te lo raccomando ora e per sempre. Se tu non fossi tu che mi aiutassi, mi sento tutta bollire; vorrei vendicarmi, ma no, ma no; perché vendicarmi?
Tu lo sai, Gesù, ma io no; la vendetta l'avrei io nelle mani, ma no; col tuo aiuto Gesù, no, resisterò sempre.
Gesù, ti dovrei dire ancora, Gesù: il Confessore... Vorrei che tutti e due ci liberassi; ma no, libera il Confessore solo, Gesù; me non importa.
Gesù, perché permetti questo? Dunque, Gesù, lo faresti proprio accusare? per che cosa? Me, sì, Gesù, ché ci ha ragione, ma il Confessore no. È dunque un male, se mi aiuta? È dunque un male se in questo modo mi guida?
Gesù, te ne prego, non me ne parlar più; assistilo, assistilo, aiutalo e consolalo. Dagli tanto bene, Gesù: il doppio, Gesù, di tutto quel male (m'intendi, Gesù) che avrebbe voluto farmi. Non lo merita il Confessore.
Vendicarmi no, Gesù, col tuo aiuto... Se tu queste cose tu le accrescessi, chi mi darebbe il coraggio? Tu, o Gesù; ma terminerà questa cosa, o andrà avanti?
E che farò, e come farò?
È vero, fino a ora mi hai aiutato sempre; credi, Gesù, che... Tu sentissi oggi, Gesù, la forza che mi ci vuole! Vuoi che te lo dica, Gesù? Avrei voluto vendicarmi ora che era stato vicino; lo potrei ancora che va lontano. In quel momento di rabbia che ieri sera proferii al Confessore.... Non avrei voluto farlo, ma in Confessione non ne parla a nessuno.
Ogni giorno, Gesù, vuole [il Confessore] che te lo raccomandi; sì, te lo raccomando: pensaci. Guidalo, Gesù, guidalo te, e se credi bene, Gesù, fallo, fallo (non per me, ma per il Confessore), fallo tacere, se credi bene. Non li merita il Confessore questi dispiaceri; io sì, e per farti conoscere che gli voglio bene, domattina faccio la Comunione per lui. Lui forse penserà a farci del male, e noi invece no, gli vogliamo tanto bene, tanto bene.


Estasi 29a

29 Per obbedire al Confessore prega Gesù che non le faccia uscire del sangue, ma nel tempo stesso si offre tutta in sacrifizio, reputando il patire una grazia troppo grande. Teme sempre gl'inganni del demonio. Per una mancanza commessa inavvertitamente nel parlare, castigherà la sua lingua (Cf. P. GERM. nn. XIV e XXXII).

Lunedì 30 aprile 1900

Oggi, Gesù... oggi, Gesù, il sangue non vuole il Confessore... Non vuole, perché stanotte me n'è uscito più del solito... O Gesù, devo obbedire...
Povero Gesù! non hai nessuno che ti aiuti... Però quanto mi vedo dissimile a te!... Tu, per il bene che vuoi alle creature, ti sei preso tutte le pene, e io ho fatto così a quelli che mi hanno fatto del male?
Perdono, Gesù, a quelli che ti hanno offeso. Gesù... se è possibile... allontana. da me questi tormenti; o Gesù, allontana da me quell'ultima specie di patimenti, che tu mi hai mandato...
Sia fatta, allora, la tua volontà!... Gesù... Gesù mio... ogni cosa, Gesù... O Gesù, ma se vuoi davvero, se tu vuoi che vada per questa strada, e ne prego anche a nome del Confessore: non vuol far nulla, se non sei contento te...
E che dono vuoi farmi, Gesù?
Allora, Gesù, eccoti di nuovo le mani, i piedi: tutto quello che desidera il Confessore... Fa' pure quello che vuoi, Gesù: io ti appartengo tutta. Per te, Gesù, sacrifico volentieri ogni cosa... ti dono tutto, o Gesù... l'anima, il corpo e lo spirito. ogni cosa... ti dono il mio cuore, Gesù, con tutti i suoi affetti... ti dono il corpo, Gesù, con tutte le sue fragilità; ti dono l'anima, ma come?... Non son più mia, Gesù, sono tua.
Dimmelo, Gesù, non si ingannano coloro che dicono che il patire sia amare? È una grazia troppo grande.
Gesù, tutti i patimenti che tu mi fai conoscere, nessuno mi abbatte quanto quell'ultimo; ma son pronta però a tutti i tuoi voleri.
Gesù, Gesù, non mi lasciare, lo vedi, ascoltami. Gesù, non ne ho anche parlato con nessuno. Gesù, sarà vera quella cosa che mi accennò Suor Angela ier mattina? E quella di Palmira sarà vera, Gesù? Rispondimi, Gesù.
Gesù, ma non mi inganno? Se invece di Gesù tu fossi il diavolo, non lo vorrei. Mandalo via.
Ma come devo fare a credere a me stessa?
Allora, Gesù, quella di Suor Angela mi assicuri di no? Ma neanche lei non era certa.
Ci ho pensato... Anzi, Gesù, perché tu mi levi da quella occasione, ti faccio il sacrifizio della vita di nuovo; qui vicina al tuo cuore ti rifaccio il sacrifizio della vita.
Gesù, dimmi ogni cosa, ché lo voglio ridire al Confessore. Ma ti ripeto, è una cosa che mi ripugna tanto. Ma se la vuoi, la faccio.
O Gesù, che mi ordini?... Ebbene, Gesù, vuoi che obbedisca al Confessore?... Ma insegnami tu.
Come faccio a non parlare con nessuno?... Mi obbligano, Gesù, a parlare.
O mi pareva, Gesù, di non aver fatto nulla ieri, Gesù, che ti dispiacesse... Oh, è vero sì anche, se è vero! Ma la castigherò, Gesù, la mia lingua... E castigami pure ancora...



Estasi 17