UGO FOSCOLO NON SO CHI FUI; PERI' DI NOI GRAN PARTE
(Rm 9,19-24) (1Co 7,31) (Ps 115,5) (Ps 135,16) (Mt 13,16) (Lc 10,23) (Jon 4,9)
Non son chi fui; perì di noi gran parte:
questo che avvanza è sol languore e pianto.
E secco è il mirto, e son le foglie sparte
del lauro, speme al giovenil mio canto.
Perché dal dì ch'empia licenza e Marte
vestivan me del lor sanguineo manto,
cieca è la mente e guasto il core, ed arte
la fame d'oro, arte è in me fatta, e vanto.
Che se pur sorge di morir consiglio,
a mia fiera ragion chiudon le porte
furor di gloria, e carità di figlio.
Tal di me schiavo, e d'altri, e della sorte,
conosco il meglio ed al peggior mi appiglio,
e so invocare e non darmi la morte.
UGO FOSCOLO NON SO CHI FUI; PERI' DI NOI GRAN PARTE