ALESSANDRO MANZONI I PROMESSI SPOSI - Renzo e la peste

La Madre di Cecilia


(Lc 7,11-17) () (Is 57,2) (Jn 7,37) (Mt 22,11-12)

Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale […] Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta; ma tutta ben accomodata, co' capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio […]- addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch'io pregherò per te e per gli altri.



(Nb 11,15)

- O Signore! - esclamò Renzo: - esauditela! tiratela a voi, lei e la sua creaturina: hanno patito abbastanza! hanno patito abbastanza!


Capitolo XXXV

Incontro con Padre Cristoforo al lazzaretto


(Rm 12,13) (Rm 12,9) (1Co 13,3) (Col 3,14) (1Tm 1,15)

Qua e là eran sedute balie con bambini al petto; alcune in tal atto d'amore, da far nascer dubbio nel riguardante, se fossero state attirate in quel luogo dalla paga, o da quella carità spontanea che va in cerca de' bisogni e de' dolori



(Jn 15,13) (1Jn 3,16) (Mc 10,45) (Mt 20,28)

Era proprio il padre Cristoforo.

La storia del quale, dal punto che l'abbiam perduto di vista, fino a quest'incontro, sarà raccontata in due parole. Non s'era mai mosso da Rimini, né aveva pensato a moversene, se non quando la peste scoppiata in Milano gli offrì occasione di ciò che aveva sempre tanto desiderato, di dar la sua vita per il prossimo. Pregò, con grand'istanza, d'esserci richiamato, per assistere e servire gli appestati.



(2Co 5,10) (2Co 1,3)

Non so cosa dire, - riprese il frate, rispondendo piuttosto a' suoi pensieri che alle parole del giovine: - tu vai con buona intenzione; e piacesse a Dio che tutti quelli che hanno libero l'accesso in quel luogo, ci si comportassero come posso fidarmi che farai tu. Dio, il quale certamente benedice questa tua perseveranza d'affetto, questa tua fedeltà in volere e in cercare colei ch'Egli t'aveva data; Dio, che è più rigoroso degli uomini, ma più indulgente, non vorrà guardare a quel che ci possa essere d'irregolare in codesto tuo modo di cercarla. Ricordati solo, che, della tua condotta in quel luogo, avremo a render conto tutt'e due; agli uomini facilmente no, ma a Dio senza dubbio



(2Tm 4,8) (Tb 3,2) (Lc 6,37) (Mt 7,1)

Guarda chi è Colui che gastiga! Colui che giudica, e non è giudicato! Colui che flagella e che perdona! Ma tu, verme della terra, tu vuoi far giustizia! Tu lo sai, tu, quale sia la giustizia!

Fra Cristoforo e Renzo

(1Co 8,3)

Ah! s'io potessi ora metterti in cuore il sentimento che dopo ho avuto sempre, e che ho ancora, per l'uomo ch'io odiavo! S'io potessi! io? ma Dio lo può: Egli lo faccia!... Senti, Renzo: Egli ti vuol più bene di quel che te ne vuoi tu: tu hai potuto macchinar la vendetta; ma Egli ha abbastanza forza e abbastanza misericordia per impedirtela;




Renzo perdona don Rodrigo




(Lc 6,37) (2Co 2,10) (Mt 5,44) (Lc 6,27) (Lc 6,35) (Rm 5,6)

capisco che non gli avevo mai perdonato davvero; capisco che ho parlato da bestia, e non da cristiano: e ora, con la grazia del Signore, sì, gli perdono proprio di cuore.

- E se tu lo vedessi?

- Pregherei il Signore di dar pazienza a me, e di toccare il cuore a lui.

- Ti ricorderesti che il Signore non ci ha detto di perdonare a' nostri nemici, ci ha detto d'amarli? Ti ricorderesti ch'Egli lo ha amato a segno di morir per lui?

- Sì, col suo aiuto.



(Mt 7,2) (Mc 4,24) (Lc 6,38)

- Tu vedi! - disse il frate, con voce bassa e grave. - Può esser gastigo, può esser misericordia. Il sentimento che tu proverai ora per quest'uomo che t'ha offeso, sì; lo stesso sentimento, il Dio, che tu pure hai offeso, avrà per te in quel giorno. Benedicilo, e sei benedetto.[…] Forse il Signore è pronto a concedergli un'ora di ravvedimento; ma voleva esserne pregato da te: forse vuole che tu ne lo preghi con quella innocente; forse serba la grazia alla tua sola preghiera, alla preghiera d'un cuore afflitto e rassegnato. Forse la salvezza di quest'uomo e la tua dipende ora da te, da un tuo sentimento di perdono, di compassione... d'amore!


Capitolo XXXVI

I sopravvissuti alla peste lasciano grati il lazzaretto

(2Co 1,3) (Da 3,57) (Ps 103,22) (2Co 9,8) (1Tm 6,18) (Tt 3,14)

Diamo intorno un'occhiata ai mille e mille che rimangon qui, troppo incerti di dove sian per uscire; diamo un'occhiata a noi, così pochi, che n'usciamo a salvamento. Benedetto il Signore! Benedetto nella giustizia, benedetto nella misericordia! benedetto nella morte, benedetto nella salute! benedetto in questa scelta che ha voluto far di noi! Oh! perché l'ha voluto, figliuoli, se non per serbarsi un piccol popolo corretto dall'afflizione, e infervorato dalla gratitudine? se non a fine che, sentendo ora più vivamente, che la vita è un suo dono, ne facciamo quella stima che merita una cosa data da Lui, l'impieghiamo nell'opere che si possono offrire a Lui? se non a fine che la memoria de' nostri patimenti ci renda compassionevoli e soccorrevoli ai nostri prossimi?



(1P 4,8) (Ps 148,12) (Jr 31,13) (Pr 19,17) (Si 40,24) (Rm 12,13) (He 10,24)

Cominciamo da questo viaggio, da' primi passi che siam per fare, una vita tutta di carità. Quelli che sono tornati nell'antico vigore, diano un braccio fraterno ai fiacchi; giovani, sostenete i vecchi; voi che siete rimasti senza figliuoli, vedete, intorno a voi, quanti figliuoli rimasti senza padre! siatelo per loro! E questa carità, ricoprendo i vostri peccati, raddolcirà anche i vostri dolori.



Lucia e fra Cristoforo


(Mt 18,18) (GV 20,23) (Mt 16,19)

- Peccato, figliuola? - disse il padre: - peccato il ricorrere alla Chiesa, e chiedere al suo ministro che faccia uso dell'autorità che ha ricevuto da essa, e che essa ha ricevuta da Dio?


Renzo e Lucia di nuovo uniti


(1Co 7,14) (1P 3,7) (1P 3,1) (Col 3,18-19) (Ep 5,24-25) (Ep 5,28) (Ep 5,22)

- Tornate, con sicurezza e con pace, ai pensieri d'una volta, seguì a dirle il cappuccino: - chiedete di nuovo al Signore le grazie che Gli chiedevate, per essere una moglie santa; e confidate che ve le concederà più abbondanti, dopo tanti guai. E tu, - disse, voltandosi a Renzo, - ricordati, figliuolo, che se la Chiesa ti rende questa compagna, non lo fa per procurarti una consolazione temporale e mondana, la quale, se anche potesse essere intera, e senza mistura d'alcun dispiacere, dovrebbe finire in un gran dolore, al momento di lasciarvi; ma lo fa per avviarvi tutt'e due sulla strada della consolazione che non avrà fine. Amatevi come compagni di viaggio, con questo pensiero d'avere a lasciarvi, e con la speranza di ritrovarvi per sempre.



(Dt 6,7) (Dt 4,9) (Ps 90,16) (Ps 128,3) (Dt 12,28)

Qui dentro c'è il resto di quel pane... il primo che ho chiesto per carità; quel pane, di cui avete sentito parlare! Lo lascio a voi altri: serbatelo; fatelo vedere ai vostri figliuoli. Verranno in un tristo mondo, e in tristi tempi, in mezzo a' superbi e a' provocatori: dite loro che perdonino sempre, sempre! tutto, tutto! e che preghino, anche loro, per il povero frate!


Capitolo XXXVII

La vita quotidiana di Renzo e Lucia



(Qo 11,9) (Si 18,39) (1P 1,14) (Ps 64,4) (Pr 12,18) (Si 28,18)

Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse; e fa scontare senza pietà il dolce che aveva dato senza ragione.



(Mt 7,1-2) (Lc 6,37) (Ps 64,4) (Pr 12,18) (Si 28,18) (Si 18,19)

Prima d'allora era stato un po' lesto nel sentenziare, e si lasciava andar volentieri a criticar la donna d'altri, e ogni cosa. Allora s'accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po' più d'abitudine d'ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle.

La tribolazione strutturale alla vita

(Is 1,17) (Jr 4,22) (Mc 3,4) (Lc 6,9) (Ga 6,9) (2Th 6,18) (1Tm 6,18) (Jc 4,17) (1P 3,13)

Si dovrebbe pensare più a far bene, che a star bene: e così si finirebbe anche a star meglio.



(Rm 8,28) (Mt 11,29-30) (Pr 16,17)

I guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione; ma che la condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore.

ALESSANDRO MANZONI I PROMESSI SPOSI - Renzo e la peste