CESARE PAVESE IL MESTIERE DI VIVERE

CESARE PAVESE

IL MESTIERE DI VIVERE


(Ps 8,5) (Ps 144,39 (He 2,6) (Lc 9,57-62) (Mt 19,16-22)


8 AGOSTO


La vita non è ricerca di esperienze,

ma di se stessi.

Scoperto il proprio strato fondamentale

ci si accorge che esso combacia

col proprio destino

e si trova la pace».

                                                                             

LO STENDAZZU



«Non c’è cosa più amara che l’alba di un giorno                          (1Co 7,31) (1Jn 2,17)

in cui nulla accadrà. Non c’è cosa più amara

che l’inutilità. Pende stanca nel cielo

una stella verdognola, sorpresa dall’alba.

Vede il mare ancor buio e la macchia di fuoco

a cui l’uomo per fare qualcosa, si scalda;

vede, e cade dal sonno tra le fosche montagne

dov’è un letto di neve. La lentezza dell’ora

è spietata per chi non aspetta più nulla».                                     (Si 41,1)




TU SEI COME UNA TERRA


(Ps 103,14) (Ps 104,29) (Ps 90,3) (Qo 3,20) (Gn 3,19) (Mt 11,17) (Lc 7,32)



«Tu sei come una terra

che nessuno ha mai detto.

Tu non attendi nulla

se non la parola

che sgorgherà dal fondo

come un frutto tra i rami.

C’è un vento che ti giunge.

Cose secche e rimorte

t’ingombrano e vanno nel vento.

Membra e parole antiche.

Tu tremi nell’estate».




CESARE PAVESE IL MESTIERE DI VIVERE