Jesaja (CEI) 38

38 1 In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: «Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai».2 Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. 3 Egli disse: «Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi». Ezechia pianse molto.4 Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 5 «Và e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni.6 Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 7 Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto. 8 Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è gia scesa con il sole sull'orologio di Acaz». E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.


Cantico di Ezechia

9 Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia.10 Io dicevo: «A metà della mia vita me ne vado alle porte degli inferi; sono privato del resto dei miei anni».11 Dicevo: «Non vedrò più il Signore sulla terra dei viventi, non vedrò più nessuno fra gli abitanti di questo mondo.12 La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me, come una tenda di pastori. Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, mi recidi dall'ordito. In un giorno e una notte mi conduci alla fine».13 Io ho gridato fino al mattino. Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa.14 Come una rondine io pigolo, gemo come una colomba. Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto. Signore, io sono oppresso; proteggimi.15 Che dirò? Sto in pena poiché è lui che mi ha fatto questo. Il sonno si è allontanato da me per l'amarezza dell'anima mia.16 Signore, in te spera il mio cuore; si ravvivi il mio spirito. Guariscimi e rendimi la vita.17 Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute! Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati.18 Poiché non gli inferi ti lodano, né la morte ti canta inni; quanti scendono nella fossa non sperano nella tua fedeltà.19 Il vivente, il vivente ti rende grazie come io oggi faccio. Il padre farà conoscere ai figli la tua fedeltà.20 Il Signore si è degnato di aiutarmi; per questo canteremo sulle cetre tutti i giorni della nostra vita, canteremo nel tempio del Signore.21 Isaia disse: «Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà». 22 Ezechia disse: «Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?».


Ambasciata babilonese

39 1 In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva udito che era stato malato ed era guarito. 2 Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno.3 Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: «Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia». 4 Isaia disse ancora: «Che hanno visto nella tua reggia?». Ezechia rispose: «Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro».5 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore degli eserciti:6 Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore. 7 Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia».8 Ezechia disse a Isaia: «Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita». Egli pensava: «Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni».


II. LIBRO DELLA CONSOLAZIONE DI ISRAELE

Annuncio della liberazione

40 1 «Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio.2 Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati».
3
Una voce grida: «Nel deserto preparatela via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio.4 Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura.5 Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato».
6
Una voce dice: «Grida»e io rispondo: «Che dovrò gridare?». Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua gloria è come un fiore del campo.7 Secca l'erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi.8 Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura sempre. Veramente il popolo è come l'erba.
9
Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!10 Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono.11 Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri».


La grandezza divina

12 Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia?13 Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?14 A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza?15 Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio, contano come il pulviscolo sulla bilancia; ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.16 Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, né le sue bestie per l'olocausto.17 Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, come niente e vanità sono da lui ritenute.
18
A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto?19 Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo riveste di oro e fonde catenelle d'argento. (41, 6)Si aiutano l'un l'altro; uno dice al compagno: «Coraggio!». Il fabbro incoraggia l'orafo; (41, 7) chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine, dicendo della saldatura: «Va bene» e fissa l'idolo con chiodi perché non si muova.20 Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perché gli faccia una statua che non si muova.
21
Non lo sapete forse? Non lo avete udito?Non vi fu forse annunziato dal principio? Non avete capitole fondamenta della terra?22 Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette. Egli stende il cielo come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare; 23 egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra.24 Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li strappa via come paglia.25 «A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?» dice il Santo.26 Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e li chiama tutti per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno.
27
Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: «La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?».28 Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile.29 Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato.30 Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; 31 ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.


Ciro strumento del Signore

41 1 Ascoltatemi in silenzio, isole, e voi, nazioni, badate alla mia sfida!Si accostino e parlino; raduniamoci insieme in giudizio.2 Chi ha suscitato dall'oriente colui che chiama la vittoria sui suoi passi?Chi gli ha consegnato i popoli e assoggettato i re? La sua spada li riduce in polvere e il suo arco come paglia dispersa dal vento.3 Li insegue e passa oltre, sicuro; sfiora appena la strada con i piedi.4 Chi ha operato e realizzato questo, chiamando le generazioni fin dal principio?Io, il Signore, sono il primo e io stesso sono con gli ultimi.5 Le isole vedono e ne hanno timore; tremano le estremità della terra, insieme si avvicinano e vengono.


Israele scelto e protetto dal Signore

8 Ma tu, Israele mio servo, tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico, 9 sei tu che io ho preso dall'estremità della terra e ho chiamato dalle regioni più lontane e ti ho detto: «Mio servo tu sei ti ho scelto, non ti ho rigettato».10 Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa.11 Ecco, saranno svergognati e confusi quanti s'infuriavano contro di te; saranno ridotti a nulla e periranno gli uomini che si opponevano a te.12 Cercherai, ma non troverai, coloro che litigavano con te; saranno ridotti a nulla, a zero, coloro che ti muovevano guerra.13 Poiché io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».14 Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva di Israele; io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signore - tuo redentore è il Santo di Israele.15 Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova, munita di molte punte; tu trebbierai i monti e li stritolerai, ridurrai i colli in pula.16 Li vaglierai e il vento li porterà via, il turbine li disperderà. Tu, invece, gioirai nel Signore, ti vanterai del Santo di Israele.
17
I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è, la loro lingua è riarsa per la sete; io, il Signore, li ascolterò; io, Dio di Israele, non li abbandonerò.18 Farò scaturire fiumi su brulle colline, fontane in mezzo alle valli; cambierò il deserto in un lago d'acqua, la terra arida in sorgenti.19 Pianterò cedri nel deserto, acacie, mirti e ulivi; porrò nella steppa cipressi, olmi insieme con abeti; 20 perché vedano e sappiano, considerino e comprendano a un tempo che questo ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo di Israele.


Nullità degli idoli

21 Presentate la vostra causa, dice il Signore, portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe.22 Vengano avanti e ci annunzino ciò che dovrà accadere. Narrate quali furono le cose passate, sicché noi possiamo riflettervi. Oppure fateci udire le cose future, così che possiamo sapere quello che verrà dopo.23 Annunziate quanto avverrà nel futuro e noi riconosceremo che siete dei. Sì, fate il bene oppure il male e lo sentiremo e lo vedremo insieme.24 Ecco, voi siete un nulla, il vostro lavoro non vale niente, è abominevole chi vi sceglie.
25
Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto, dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome; egli calpesterà i potenti come creta, come un vasaio schiaccia l'argilla.26 Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo, chi dall'antichità, così che dicessimo: «E' vero»? Nessuno lo ha predetto, nessuno lo ha fatto sentire, nessuno ha udito le vostre parole.27 Per primo io l'ho annunziato a Sion e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete.28 Guardai ma non c'era nessuno, tra costoro nessuno era capace di consigliare; nessuno da interrogare per averne una risposta.29 Ecco, tutti costoro sono niente; nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli.


Primo canto del servo del Signore

42 1 Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.2 Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, 3 non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; 4 non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.5 Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa:6 «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, 7 perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.8 Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.9 I primi fatti, ecco, sono avvenuti e i nuovi io preannunzio; prima che spuntino, ve li faccio sentire».


Inno di vittoria

10 Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all'estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, le isole con i loro abitanti.11 Esulti il deserto con le sue città, esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr; acclamino gli abitanti di Sela, dalla cima dei monti alzino grida.12 Diano gloria al Signore e il suo onore divulghino nelle isole.13 Il Signore avanza come un prode, come un guerriero eccita il suo ardore; grida, lancia urla di guerra, si mostra forte contro i suoi nemici.14 Per molto tempo, ho taciuto, ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, mi affannerò e sbufferò insieme.15 Renderò aridi monti e colli, farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire.16 Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura. Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle.17 Retrocedono pieni di vergogna quanti sperano in un idolo, quanti dicono alle statue: «Voi siete i nostri dei».


L'accecamento di Israele

18 Sordi, ascoltate, ciechi, volgete lo sguardo per vedere.19 Chi è cieco, se non il mio servo?Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi?Chi è cieco come il mio privilegiato?Chi è sordo come il servo del Signore?20 Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione, hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.21 Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa.22 Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Furono saccheggiati e nessuno li liberava; furono spogliati, e nessuno diceva: «Restituisci».23 Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò, vi fa attenzione e ascolta per il futuro?24 Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono?25 Egli, perciò, ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra. L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.


Dio protettore e liberatore di Israele

43 1 Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: «Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.2 Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare; 3 poiché io sono il Signore tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto.4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita.5 Non temere, perché io sono con te; dall'oriente farò venire la tua stirpe, dall'occidente io ti radunerò.6 Dirò al settentrione: Restituisci, e al mezzogiorno: Non trattenere; fà tornare i miei figli da lontano e le mie figlie dall'estremità della terra, 7 quelli che portano il mio nome e che per la mia gloria ho creato e formato e anche compiuto».


Il Signore è l'unico Dio

8 «Fà uscire il popolo cieco, che pure ha occhi, i sordi, che pure hanno orecchi.9 Si radunino insieme tutti i popoli e si raccolgano le nazioni. Chi può annunziare questo tra di loro e farci udire le cose passate?Presentino i loro testimoni e avranno ragione, ce li facciano udire e avranno detto la verità.10 Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore -miei servi, che io mi sono scelto perché mi conosciate e crediate in me e comprendiate che sono io. Prima di me non fu formato alcun dio né dopo ce ne sarà.11 Io, io sono il Signore, fuori di me non v'è salvatore.12 Io ho predetto e ho salvato, mi son fatto sentire e non c'era tra voi alcun dio straniero. Voi siete miei testimoni - oracolo del Signore - e io sono Dio, 13 sempre il medesimo dall'eternità. Nessuno può sottrarre nulla al mio potere; chi può cambiare quanto io faccio?».


Contro Babilonia

14 Così dice il Signore vostro redentore, il Santo di Israele:«Per amor vostro l'ho mandato contro Babilonia e farò scendere tutte le loro spranghe, e quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto.15 Io sono il Signore, il vostro Santo, il creatore di Israele, il vostro re».


I prodigi del nuovo esodo

16 Così dice il Signore che offrì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti17 che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi insieme; essi giacciono morti: mai più si rialzeranno; si spensero come un lucignolo, sono estinti.18 Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche!19 Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa.20 Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto.21 Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi.


L'ingratitudine di Israele

22 Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe; anzi ti sei stancato di me, o Israele.23 Non mi hai portato neppure un agnello per l'olocausto, non mi hai onorato con i tuoi sacrifici. Io non ti ho molestato con richieste di offerte, né ti ho stancato esigendo incenso.24 Non mi hai acquistato con denaro la cannella, né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici. Ma tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità.25 Io, io cancello i tuoi misfatti, per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati.26 Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti.27 Il tuo primo padre peccò, i tuoi intermediari mi furono ribelli.28 I tuoi principi hanno profanato il mio santuario; per questo ho votato Giacobbe alla esecrazione, Israele alle ingiurie.


Benedizione di Israele

44 1 Ora ascolta, Giacobbe mio servo, Israele da me eletto.2 Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta: «Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn da me eletto, 3 poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri; 4 cresceranno come erba in mezzo all'acqua, come salici lungo acque correnti.5 Questi dirà: Io appartengo al Signore, quegli si chiamerà Giacobbe; altri scriverà sulla mano: Del Signore, e verrà designato con il nome di Israele».


Non c'è altro Dio

6 Così dice il re di Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti:«Io sono il primo e io l'ultimo; fuori di me non vi sono dei.7 Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di presenza e me lo esponga. Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico? Ci annunzi ciò che succederà.8 Non siate ansiosi e non temete:non forse gia da molto tempo te l'ho fatto intendere e rivelato?Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me o una roccia che io non conosca?».


Nullità degli idoli

9 I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. 10 Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? 11 Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme.12 Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. 13 Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. 14 Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere.15 Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16 Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: «Mi riscaldo; mi godo il fuoco». 17 Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: «Salvami, perché sei il mio dio!».18 Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere eal loro cuore di capire. 19 Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: «Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?». 20 Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: «Ciò che tengo in mano non è forse falso?».


Fedeltà al Signore

21 Ricorda tali cose, o Giacobbe, o Israele, poiché sei mio servo. Io ti ho formato, mio servo sei tu; Israele, non sarai dimenticato da me.22 Ho dissipato come nube le tue iniquità e i tuoi peccati come una nuvola. Ritorna a me, poiché io ti ho redento.
23
Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito; giubilate, profondità della terra! Gridate di gioia, o monti, o selve con tutti i vostri alberi, perché il Signore ha riscattato Giacobbe, in Israele ha manifestato la sua gloria.


Dio creatore del mondo e Signore della storia

24 Dice il Signore, che ti ha riscattato e ti ha formato fino dal seno materno:«Sono io, il Signore, che ho fatto tutto, che ho spiegato i cieli da solo, ho disteso la terra; chi era con me?25 Io svento i presagi degli indovini, dimostro folli i maghi, costringo i sapienti a ritrattarsi e trasformo in follia la loro scienza; 26 confermo la parola dei suoi servi, compio i disegni dei suoi messaggeri. Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata, e alle città di Giuda: Sarete riedificate e ne restaurerò le rovine.27 Io dico all'oceano: Prosciugati!Faccio inaridire i tuoi fiumi.28 Io dico a Ciro: Mio pastore; ed egli soddisferà tutti i miei desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta».


Ciro strumento di Dio

45 1 Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso.2 Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro.3 Ti consegnerò tesori nascosti e le ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio di Israele, che ti chiamo per nome.4 Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca.5 Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci, 6 perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro.7 Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo.


Preghiera

8 Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo».


Potere sovrano del Signore

9 Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato un vaso fra altri vasi di argilla?Dirà forse la creta al vasaio: «Che fai?»oppure: «La tua opera non ha manichi»?10 Chi oserà dire a un padre: «Che cosa generi?»o a una donna: «Che cosa partorisci?».11 Dice il Signore, il Santo di Israele, che lo ha plasmato: «Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli e darmi ordini sul lavoro delle mie mani?12 Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo; io con le mani ho disteso i cieli e do ordini a tutte le loro schiere.13 Io l'ho stimolato per la giustizia; spianerò tutte le sue vie. Egli ricostruirà la mia città e rimanderà i miei deportati, senza denaro e senza regali», dice il Signore degli eserciti.


Conversione dei popoli pagani

14 Così dice il Signore:«Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia e i Sabei dall'alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: Solo in te è Dio; non ce n'è altri; non esistono altri dei.15 Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio di Israele, salvatore.16 Saranno confusi e svergognati quanti s'infuriano contro di lui; se ne andranno con ignominia i fabbricanti di idoli.17 Israele sarà salvato dal Signore con salvezza perenne. Non patirete confusione o vergogna per i secoli eterni».
18
Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile e l'ha creata non come orrida regione, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: «Io sono il Signore; non ce n'è altri.19 Io non ho parlato in segreto, in un luogo d'una terra tenebrosa. Non ho detto alla discendenza di Giacobbe:Cercatemi in un'orrida regione!Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annunzio cose rette.


Dio, Signore di tutto l'universo

20 Radunatevi e venite, avvicinatevi tutti insieme, superstiti delle nazioni!Non hanno intelligenza coloro che portano un loro legno scolpito e pregano un dio che non può salvare.21 Manifestate e portate le prove, consigliatevi pure insieme!Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo e predetto ciò fin da allora?Non sono forse io, il Signore?Fuori di me non c'è altro Dio; Dio giusto e salvatore non c'è fuori di me.22 Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perché io sono Dio; non ce n'è altri.23 Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la verità, una parola irrevocabile:davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua».24 Si dirà: «Solo nel Signore si trovano vittoria e potenza!».Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti fremevano d'ira contro di lui.25 Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno tutti i discendenti di Israele.


Caduta di Babilonia

46 1 A terra è Bel, rovesciato è Nebo; i loro idoli sono per gli animali e le bestie, caricati come loro fardelli, come peso sfibrante.2 Sono rovesciati, sono a terra insieme, non hanno potuto salvare chi li portava ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.3 Ascoltatemi, casa di Giacobbe e voi tutti, superstiti della casa di Israele; voi, portati da me fin dal seno materno, sorretti fin dalla nascita.4 Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso, io vi porterò fino alla canizie. Come ho gia fatto, così io vi sosterrò, vi porterò e vi salverò.5 A chi mi paragonate e mi assomigliate? A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?6 Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un orefice perché faccia un dio, che poi venerano e adorano.7 Lo sollevano sulle spalle e lo portano, poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo: non si muove più dal suo posto. Ognuno lo invoca, ma non risponde; non libera nessuno dalla sua angoscia.8 Ricordatevelo e agite da uomini; rifletteteci, o prevaricatori.9 Ricordatevi i fatti del tempo antico, perché io sono Dio e non ce n'è altri. Sono Dio, nulla è uguale a me.10 Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: «Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!».11 Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda, da una terra lontana l'uomo dei miei progetti. Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò.12 Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, che siete lontani dalla giustizia.13 Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria.


Lamento su Babilonia

47 1 Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia. Siedi a terra, senza trono, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata tenera e voluttuosa.2 Prendi la mola e macina la farina, togliti il velo, solleva i lembi della veste, scopriti le gambe, attraversa i fiumi.3 Si scopra la tua nudità, si mostri la tua vergogna. «Prenderò vendetta e nessuno interverrà», 4 dice il nostro redentore che si chiama Signore degli eserciti, il Santo di Israele.5 Siedi in silenzio e scivola nell'ombra, figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata Signora di regni.6 Ero adirato contro il mio popolo, avevo lasciato profanare la mia eredità; perciò lo misi in tuo potere, ma tu non mostrasti loro pietà; perfino sui vecchi facesti gravare il tuo giogo pesante.7 Tu pensavi: «Sempre io sarò signora, sempre». Non ti sei mai curata di questi avvenimenti, non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine.8 Ora ascolta questo, o voluttuosa che te ne stavi sicura, che pensavi: «Io e nessuno fuori di me! Non resterò vedova, non conoscerò la perdita dei figli».9 Ma ti accadranno queste due cose, d'improvviso, in un sol giorno; perdita dei figli e vedovanza piomberanno su di te, nonostante la moltitudine delle tue magie, la forza dei tuoi molti scongiuri.10 Confidavi nella tua malizia, dicevi: «Nessuno mi vede». La tua saggezza e il tuo sapere ti hanno sviato. Eppure dicevi in cuor tuo: «Io e nessuno fuori di me».11 Ti verrà addosso una sciagura che non saprai scongiurare; ti cadrà sopra una calamità che non potrai evitare. Su di te piomberà improvvisa una catastrofe che non prevederai.12 Stà pure ferma nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie, per cui ti sei affaticata dalla giovinezza: forse potrai giovartene, forse potrai far paura!13 Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri: si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà.14 Ecco, essi sono come stoppia: il fuoco li consuma; non salveranno se stessi dal potere delle fiamme. Non ci sarà bracia per scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi.15 Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto.




Jesaja (CEI) 38