Caterina, Lettere
Lettere di Santa Caterina da Siena.
secondo il Testo critico recensito da Antonio Volpato

Tisch

1 A monna Lapa.
2 A uno prete detto ser Andrea da Vincione.
3 Al proposto di Casole e a Jacomo di Mancio dal detto luogo.
4 Ad uno monaco di Certosa essendo in carcere.
5 A missere Francesco da Monte Alcino dottore in lege civile.
6 A monna Lapa sua madre.
7 A missere Pietro cardinale d'Ostia.
8 A frate Giusto da Volterra, priore del monastero principale dell'ordine di Monte Oliveto presso a Chisure del contado di Siena.
9 A UNA DONNA CHE NON SI NOMINA.
10 A Benincasa suo fratello.
11 A missere Pietro cardinale d'Ostia.
12 All'abbate di santo Antimo.
13 A Marco Bindi mercatante.
14 A' tre suoi fratelli in Firenze.
15 A Consiglio giudeo.
16 Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
17 Al venerabile religioso frate Antonio da Nizza dell'ordine de' Frati Eremitani di santo Augustino a Selva di Lago.
18 A Benincasa suo fratello, essendo in Firenze molto tribolato.
19 A Nicolaccio di Caterino de' Petroni.
20 Questa è una pìstola la quale manda santa Caterina detta a Benincasa suo fratello, ed essendo egli tribolato, sendo egli a Firenze.
21 A uno el nome del quale per lo meglio non si scrive per alcune parole usate in essa pìstola.
22 All'abbate Martino di Passignano dell'ordine di Valle Ombrosa.
23 A Nanna figliuola di Benincasa in Firenze, sua nipote verginella.
24 A missere Biringhieri degli Arzocchi piovano d'Asciano.
25 A lo soprascritto Tommaso dalla Fonte de' frati Predicatori.
26 A suoro Eugenia sua nipote nel monasterio di Sancta Agnesa a Montepulciano.
29 A madonna la Reina, donna dello soprascritto signore di Melano, per li detti ambasciadori.
30 Alla badessa del monasterio di santa Marta da Siena e a suoro Nicolosa del detto monasterio.
31 A madonna Mitarella donna di Vico da Mogliano, senatore che fu a Siena nel mccclxxiij.
32 A frate Jacomo da Padova priore del monasterio di Monte Oliveto di Fiorenza.
33 All'abbate di Monte Oliveto volendogli rimettere nelle mani uno frate uscito dell'Ordine suo.
35 A frate Nicolò di Ghida e a frate Giuvanni Zerri e a frate Nicolò di Jacomo di Vannuccio di Monte Oliveto.
36 A certi novizii dell'ordine di Santa Maria di Monte Oliveto.
37 A frate Nicolò di Ghida dell'ordine di Monte Oliveto.
38 A monna Agnesa donna che fu di missere Orso Malavolti.
39 A don Jacomo monaco di Certosa nel monasterio di Pontignano presso a Siena.
40 A certe figliuole da Siena.
41 A frate Tommaso da la Fonte dell'ordine de' Predicatori, quando era a santo Quirico nel loro spedaletto.
42 A Neri di Landoccio quando era a Fiorenza.
43 Data a ser Cristofano di Gano, notaio in Siena.
44 A ser Antonio di Ciolo.
45 A Francesco di missere Vanni Malavolti.
46 A Neri di Landoccio.
47 A Pietro di Giovanni Venture da Siena.
48 A Mateo di Giovanni Colombini da Siena.
49 A monna Alessa.
50 A Caterina di Ghetto mantellata di santo Domenico.
51 A frate Felice da Massa dell'ordine di santo Agustino.
52 A frate Jeronimo da Siena de' frati di santo Agustino Al nome di Gesù Cristo crucifisso e di Maria dolce.
53 A monna Agnesa donna che fu di missere Orso Malavolti.
55 Al venerabile religioso don Guglielmo, priore generale dell'ordine di Certosa.
56 A frate Simone da Cortona dell'ordine de' Predicatori.
57 Al sopradetto misser Mateo, rettore della Casa della Misericordia in Siena Al nome di Gesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.
58 A suoro Cristofana priora del monisterio di santa Agnesa in Montepulciano.
59 A sere Pietro prete da Semignano di montagna del contado di Siena, el quale aveva odio con uno altro prete.
60 A uno secolare el nome del quale io non so.
61 A monna Agnesa, donna che fu di missere Orso Malavolti.
62 A Sano di Maco e agli altri figliuoli.
63 A missere Mateo rettore della Casa della Misericordia in Siena.
64 A frate Guiglielmo d'Inghilterra de' Frati eremiti di santo Agustino.
65 A Daniella da Orvieto vestita dell'abito di santo Domenico.
66 A frate Guglielmo d'Inghilterra, baccelliere che sta a Lecceto, dell'ordine di santo Agostino.
67 Al convento de' monaci di Pasignano dell'Ordine di Valle Ombrosa.
68 A madonna Bandecca donna che fu di missere Bocchino de' Belforti da Volterra, essendo essa in Fiorenza.
69 A Sano di Maco in Siena.
70 A frate Bartolomeo Dominici, dell'ordine de' Predicatori, quando era baccelliere di Pisa.
71 A monna Bartalomea d'Andrea Mei da Siena.
72 A Romano linaiuolo a la Compagnia del Bigallo in Firenze.
73 A suoro Constanzia monaca del monistero di Santo Abondio presso a Siena.
74 A frate Nicolò da Montalcino dell'ordine de' frati Predicatori a Montepulciano.
75 Al monisterio di Santo Gaggio a Fiorenza; Alla badessa e monache del monastero che è in Monte San Savino.
76 A frate Giovanni di Bindo di Doccio de' frati di Monte Oliveto.
77 Al venerabile religioso frate Guglielmo d'Inghilterra, el quale era baccelliere de l'ordine de' frati Eremitani di santo Augustino a Selva di Lago.
78 A Nicolò povaro di Romagna, romito a Firenze.
79 All'abbadessa e monache di santo Piero in Monticelli a Lignaia in Firenze.
80 A maestro Giovanni Terzo dell'ordine de' Frati eremiti di santo Agustino essendo egli a Lecceto.
81 A Francesca di Francesco di Tato Talomei vestita di santo Domenico, inferma.
82 Una dottrina a tre donne di Firenze.
83 A Conte di Conte da Firenze, spirituale, essendo per alcuno modo caduto.
84 A frate Filippo di Vannuccio e a frate Nicolò di Piero da Firenze, de l'Ordine di Monte Oliveto.
85 A Piero di Tommaso de' Bardi da Fiorenza.
86 All'abbadessa del monasterio di santa Maria delli Scalzi in Firenze.
87 A monna Giovanna pazza.
88 Al vescovo di Fiorenza, cioè a quello da Ricasole.
89 A Bartalo Usimbardi e a Francesco sarto predetto da Fiorenza.
90 A madonna Laudomia donna di Carlo delli Strozzi da Fiorenza.
91 A monna Agnesa predetta.
92 A uno spirituale in Firenze, el quale dubitava molto della vita ch'ella teneva, e singularmente del mangiare ch'ella non faceva, und'egli con presunzione pare che la giudicava.
93 A monna Orsa donna di Bartalo Usimbardi e a monna Agnesa donna di Francesco sarto da Firenze.
94 A frate Mateo di Francesco di Tato Talomei dell'ordine de' Predicatori.
95 A certi giovani fiorentini figliuoli adottivi di don Giovanni da le Celle.
96 A Piero Canigiani da Fiorenze (patri meo secundum carnem).
97 A monna Pavola da Siena e a le sue discepole, quando stava a Fiesole.
98 A frate Tomaso dalla Fonte de l'Ordine de' Predicatori in Siena.
99 A Neri di Landoccio, essendo ad Asciano.
100 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori.
101 A missere Iacomo cardinale degli Orsini.
102 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori.
103 A Benuccio di Piero e Bernardo di missere Uberto de' Belforti da Volterra.
104 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori.
105 Al predetto frate Bartolomeo quando era ad Asciano.
106 A Neri predetto in Fiorenza.
107 A Luisi di missere Luisi de' Ga lerani in Asciano.
108 A monna Giovanna di Capo e a Francesca, in Siena.
109 Ad dominum abbatem Lesatensem nuntium apostolicum in Tuscia.
110 A madonna Stricca donna di Cione di Sandro de' Salimbeni.
111 A madonna Biancina, donna che fu di Giovanni d'Agnolino.
112 A la contessa Bandecca, figliuola che fu di Giovanni d'Agnolino de' Salimbeni da Siena.
113 Alla contessa Bandecca figliuola di Giovanni d'Agnolino de' Salimbeni.
114 Ad Agnolino di Giovanni d'Agnolin de' Salimbeni.
115 A madonna Isa, figliuola che fu di Giovanni d'Agnolino de' Salimbeni.
116 A madonna Pantasilea, donna di Ranuccio da Farnese.
117 A monna Lapa sua madre e a monna Cecca nel monasterio di santa Agnesa da Montepulciano, quando essa era a la Rocca d'Agnolino predetta.
118 A monna Caterina de lo Spedaluccio e a la soprascritta Giovanna di Capo, in Siena.
119 A monna Alessa vestita dell'abito di santo Domenico, quando era a la Rocca.
120 A monna Rabe di Francesco di Tato Tolomei.
121 A' signori Defensori da Siena, essendo ella a Santo Antimo.
122 A Salvi di sere Pietro orafo in Siena.
123 A' signori Defensori da Siena.
124 Al soprascritto misser Matteio rettore della Casa della Misericordia di Siena.
125 A monna Nera priora de le mantellate di santo Domenico, quando essa Caterina era a la Rocca d'Agnolino.
126 A monna Alessa e a monna Cecca.
127 A frate Bartolomeo Dominici e a frate Tommaso d'Antonio, de l'ordine de' Predicatori, quando erano a Pisa.
128 A Gabriello di Davino de' Picogliuomini.
129 A frate Bartolomeo Dominici dell'ordine de' Predicatori, in Fiorenza.
130 A Pòlito degli Ubertini, in Firenze.
131 A Nicolò Soderini in Fiorenza.
132 A monna Giovanna di Capo, monna Giovanna di Francesco, monna Cecca di Chimento, monna Caterina dello Spedaluccio, mantellate di santo Domenico, da Siena, etc.
133 A la reina di Napoli.
134 A Bartolomeo e Jacomo remiti in Campo santo in Pisa.
135 A Piero marchese.
136 Al vescovo di Fiorenza, cioè a quello da Ricasole.
137 A messer Matheio, rettore de la Misericordia di Siena, mentre che essa era a Pisa.
138 Alla reina di Napoli.
139 A frate Tommaso dalla Fonte dell'ordine de' Predicatori, in Siena.
140 A messer Giovanni Aut, e a altri capi de la compagnia che venne nel tempo de la fame,
141 A don Giovanni de' Sabbatini da Bologna, dell'ordine di Certosa, nel monasterio di Belriguardo presso a Siena, quando ella era a Pisa.
142 A Sano di Maco, mentre ch'ell'era a Pisa la prima volta.
143 Alla reina Giovanna di Napoli.
144 A monna Pavola, a Fiesole.
145 Alla reina d'Ungaria, cioè alla madre del re.
146 A frate Bartolomeo Dominici dell'ordine de' Predicatori, quando era biblico di Fiorenza.
147 A Sano di Maco, essendo ella in Pisa.
148 A Piero marchese dal monte Sante Marie, quando era Sanatore di Siena.
149 A misser Piero Gambacorti, signore di Pisa.
150 A frate Francesco Tedaldi di Fiorenza nell'isola di Gorgona, monaco certosino.
151 A madonna Nella donna che fu di Nicolò Buonconti da Pisa.
153 A monna Baccemea e monna Orsola, e altre donne da Pisa.
155 A monna Niera donna di Gerardo Gambacorti, in Pisa.
156 A Giovanni Perotti coiaio da Lucca.
157 A Vanni e a Francesco figliuoli di Nicolò de' Buonconti da Pisa.
158 A prete Nino da Pisa.
159 A frate Rinieri di Santa Cristina de' frati Predicatori in Pisa.
160 A Giovanni Perotti e monna Lipa sua donna.
161 A monna Nella donna che fu di Nicolò de' Buonconti da Pisa, e a monna Caterina donna di Gherardo di Nicolò predetto.
162 A monna Franceschina e a monna Caterina e a due altre loro compagne spirituali in Lucca.
163 A monna Franceschina in Lucca.
164 A monna Melina donna di Bartolomeo Barbani da Lucca.
165 A monna Bartolomea donna di Salvatico da Lucca.
166 A madonna Colomba da Lucca.
167 A monna Nella donna che fu di Nicolò Buonconti da Pisa.
168 Agli Anziani di Lucca.
169 1) A don Nicoloso di Francia monaco di Certosa nel monasterio di Belriguardo.
2) A frate Matheo Talomei da Siena dell'ordine de' Predicatori, in Roma.
170 A Pietro marchese predetto.
172 A frate Nicolò de' frati di Monte Oliveto nel monasterio di Fiorenza.
173 A uno frate che escì dell'Ordine.
174 A monna Agnesa predetta.
175 A non so quale monasterio di donne.
176 A Francesco da Santo Miniato sarto in Firenze.
177 A missere Pietro cardinale Portuense, da Fiorenza, a Vignone.
178 A Neri di Landoccio.
179 A Francesco di Pipino sarto da Firenze e a monna Agnesa sua donna.
180 A Piero marchese dal Monte Sancte Marie de la Marca, quando era sanatore di Siena.
181 A missere Nicola da Osmo, secretario e protonotario di nostro signore lo papa.
182 A suora Bartalomea della Seta monaca del monasterio di Santo Stefano di Pisa.
183 All'arcivescovo d'Otronto.
184 Al priore e frategli della Compagnia della Vergine Maria.
185 Al padre santo Gregorio XI.
186 A Neri di Landoccio.
187 A don Giovanni de' Sabbatini da Bologna e don Thadeo de' Malavolti da Siena monaci di Certosa al Belriguardo.
188 A suora Bartolomea della Seta nel monasterio di santo Stefano in Pisa.
189 A' monaci del detto monasterio di Cervaia; A frate Giovanni di Bindo e frate Nicolò di Ghida e a certi altri suoi in Cristo figliuoli, de' frati di Monte Uliveto, presso a Siena.
190 A Francesco e a monna Agnesa predetti.
191 A Tommaso da Alviano.
192 A Neri di Landoccio da Siena, in casa Tomasino a santo Alo in Napoli.
193 A missere Lorenzo dal Pino da Bologna dottore in Decretali.
194 A monna Tora figliuola di missere Piero Gambacorti da Pisa.
195 A Stefano di Currado Maconi.
197 A Mateo di Tommuccio da Orvieto.
198 A frate Bartolomeo Dominici dell'ordine de' Predicatori, in Asciano.
199 A missere Nicolò da Uzzano, canonico di Bologna.
200 A frate Bartolomeo Dominici dell'ordine de' Predicatori, in Asciano.
201 A don Giovanni, monaco di Certosa in Santa Croce a Roma, el quale era tentato e voleva andare al Purgatorio di santo Patrizio
202 A maestro Jacomo medico, in Asciano.
203 Ad alquanti novizii di Monte Oliveto nel convento di Perogia.
204 A frate Bartolomeo Dominici dell'ordine de' Predicatori, quando predicava ad Asciano.
205 A Stefano sopradetto poverello d'ogni virtù.
206 Al santo padre papa Gregorio XI.
207 A' Signori di Fiorenza.
208 A frate Bartolomeo Dominici dell'ordine de' Predicatori, in Asciano.
209 Al santo padre papa Gregorio XI, poi che fu giunto a Roma.
210 A missere Matheo, rettore de la Casa de la Misericordia di Siena.
211 A maestro Ramondo, in Vignone.
212 A Neri di Landoccio (@cum esset Florentie@)
213 A Daniella da Orvieto vestita de l'abito di santo Domenico.
214 A Caterina dello Spedaluccio e a Giovanna di Capo.
215 A certi monasterii di donne in Bologna.
216 A Nigi di Doccio Arzocchi.
217 A la priora e l'altre suore di Santa Maria de le Vergini.
218 Al padre santo Gregorio XI.
219 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori, e a maestro Giovanni Terzo e frate Felice
220 A suora Magdalena figliuola di monna Alessa, delle monache di Santa Bonda presso a Siena.
221 A suoro Bartolomea de la Seta, monaca di santo Stefano in Pisa.
222 Al soprascritto Stefano negligente.
223 A missere Jacomo cardinale degli Orsini.
224 Alla soprascritta monna Niera donna di Gherardo Gambacorti, in Pisa.
225 A frate Lazzarino da Pisa de' frati Minori.
226 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' frati Predicatori
227 A frate Guglielmo da Lecceto, essendo essa Caterina in Firenze.
228 A Neri di Landoccio, essendo lui in Pisa, quando lei lo mandò al santo padre.
229 A papa Gregorio XI.
230 Agli Otto della guerra, eletti per lo Comune di Firenze, perché era andata a loro richiesta a Vignone, al papa Gregorio XI.
232 A Sano di Maco, in Siena.
234 A Bonacorso di Lapo in Firenze, poi che gli ambasciadori fiorentini gionsero in Vignone, non volendo atenere cavelle di quello che promessole in Firenze dagli Otto de la guerra.
235 Al re di Francia, a 'stanza del duca d'Angiò.
236 A Bartalo Usimbaldi, in Firenze.
237 Al duca d'Angiò (avendo esso fatto el dì dinanzi uno mangiare molto sumptuoso, cadde uno muro e morirvi più persone).
240 A monna Lapa sua madre, prima che tornasse da Vignone.
241 A monna Giovanna di Curado, quando io Stefano ero con Caterina a Vignone.
242 A misser Agnolo vescovo di Firenze, quando si partì da Firenze per osservare lo 'nterdetto.
244 A maestro Francesco del maestro Bartolomeo medico da Siena.
245 A frate Guasparre da Genova del Terzo Ordine di santo Francesco,
246 Al priore di Cervaia presso a Genova.
247 A monna Giovanna, donna di Corrado di Leoncino da Siena, quando io Stefano con essa Caterina tornamo da Vignone.
248 A Bartalo Usimbardi e monna Orsa sua donna, e a Francesco di Pipino sarto e a monna Agnesa sua donna, da Firenze.
249 A Francesco sarto predetto.
250 All'abbate di santo Antimo.
251 A monna Agnesa donna di Francesco sarto da Fiorenza.
253 A missere Trincia de' Trinci da Fulegno, e a Corrado suo fratello.
254 A Petro di missere Jacomo Attagusi de' Tolomei.
255 A papa Gregorio XI, essendo essa in Vignone.
256 A messer frier Niccolò priore de' Frieri de la provincia di Toscana, essendo esso ito a Vinegia per dare ordine al passagio sopra gl'infedeli el quale doveano incominciare.
257 A Conte di monna Agnola e a' compagni in Firenze.
258 A missere Ristoro di Piero Canigiani, in Firenze.
259 A Tommaso da Alviano.
260 A' pregioni, el giovedì santo, in Siena - anno Mccclxxvij.
261 A ser Mariano prete nella Misericordia di Siena essendo a Montechiello.
262 A monna Tora, figliuola di missere Piero Gambacorti da Pisa.
263 A madonna Montagna serva di Dio, in Capitone nel contado di Narni.
264 A madonna Jacoma, donna che fu di missere Trincia de' Trinci da Fulegno.
265 A Francesco e a monna Agnesa predetti.
266 A messere Ristoro Canigiani da Fiorenze.
267 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori.
268 Alli Anziani, Consoli e Gonfaloniere di giustizia della città di Bologna.
269 A Neri predetto, in Fiorenza.
270 A papa Gregorio XI, a dì xvj d'aprile Mccclxxvij.
271 A monna Alessa soprascritta mantelata di santo Domenico, sua dilecta figliuola.
272 A frate Raimondo da Capova dell'ordine de' Predicatori.
273 Questa lettera mandò essa Caterina al padre dell'anima sua frate Ramondo,
274 A Francesco sarto predetto e a monna Agnesa sua donna.
275 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori.
276 A una meretrice in Perugia, a petizione d'uno suo fratello.
277 A la detta monna Alessa, essendo essa Caterina a Fiorenza.
278 A monna Bartolomea di Domenico, in Roma.
279 A messere Ristoro sopradetto da Fiorenze, in Pistoia.
280 A frate Ramondo da Capova de' frati Predicatori.
281 A Neri di Landoccio.
282 A missere Nicola da Osimo, secretario e protonotario di nostro signore lo papa.
283 A frate Tommaso da la Fonte dell'ordine de' Predicatori.
284 A missere "Simone" cardinale di Luna.
285 Al detto padre santo Gregorio XI, poi che fu gionto a Roma.
286 A monna Alessa e a certe altre sue figliuole da Siena, el dì de la Conversione di santo Paolo.
287 1) A frate Nicolò di Nanni di ser Vanni, de' frati di Monte Oliveto.
2) A don Piero di Giovanni di Viva, monaco di Certosa a Maggiano presso a Siena.
288 A monna Agnesa, donna di Francesco sarto da Firenze.
289 A Francesco di Pipino sarto da Fiorenza.
290 A Francesco sarto predetto.
291 A papa Urbano VI.
292 A lo soprascritto venerabile religioso frate Guglielmo d'Inghilterra, e a misser Matheio rettore de la Misericordia, e a frate Santi e agli altri figliuoli.
293 A missere "Simone" cardinale di Luna.
294 A Sano di Maco e a tutti gli altri figliuoli in Siena.
295 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori singulare padre dell'anima sua, dopo uno romore di popolo che si levò in Fiorenze nel quale essa fu voluta uccidere.
296 A don Giovanni da le Celle, monaco di Valle Ombrosa.
298 Al detto Stefano, essendo essa a Fiorenza.
299 A missere Ristoro di Piero Canigiani da Fiorenza.
300 A monna Agnesa di Francesco di Pipino predetta.
301 A messere Ristoro Canigiani, dottore di Decreto da Fiorenze.
302 Al padre santo Urbano VI sopradetto.
303 A Sano di Maco e a tutti gli altri suoi in Cristo figliuoli secolari da Siena, essendo essa in Firenze.
304 A monna Lodovica di Granello Tolomei.
305 Al santo padre Urbano VI, a dì xviij di settembre Mccclxxviij.
306 A papa Urbano VI, a dì v d'ottobre Mccclxxviij.
307 A una donna riprendendola del mormorare, a Firenze, a dì xx d'ottobre Mccclxxviij
308 A la soprascritta Daniella d'Orvieto.
309 A Giovanni da Parma in Roma, per uno libro strano che avea - del quale volea sapere per rivelazione se fusse da Dio o dal dimonio -, a dì xxiij d'ottobre.
310 A tre cardinali italiani partiti da papa Urbano VI.
311 A' signori Difensori del populo e comune di Siena.
312 Alla reina di Napoli adì vij d'ottobre Mccclxxviij, quando si disse ch'ella teneva il papa falso e non il vero, Urbano VI.
313 Al conte di Fondi.
314 1) Epistola de la beata Caterina da Siena a certi suoi divoti figliuoli.
2) A monna Gostanza donna di Nicolò Soderini da Fiorenza
315 A don Pietro da Melano, monaco de l'ordine di Certosa.
316 A Daniella da Orvieto vestita de l'abito di santo Domenico.
317 Alla soprascritta reina di Napoli, poi che essa Caterina fu giunta a Roma.
318 A Sano di Maco e tutti gli altri suoi in Cristo figliuoli secolari da Siena.
319 Al soprascritto Stefano Maconi.
320 Stefano di Currado Maconi, in Siena.
321 Alla Compagnia della disciplina della Vergine Maria, in Siena.
322 A don Giovanni monaco nelle Celle di Vall Ombrosa, essendo richiesto dal santo padre papa Urbano VI.
323 A don Bartolomeo Serafini priore di Gorgona dell'ordine di Certosa in Pisa, a dì xv di dicembre 1378.
324 A Stefano Maconi detto.
325 A frate Tommaso de' frati Predicatori.
326 A frate Guglielmo d'Inghilterra e frate Antonio da Nizza, a Lecceto presso a Siena.
327 A frate Andrea da Lucca, a frate Baldo e frate Lando, servi di Dio in Spoleto, essendo per introdotto di lei richiesti dal santo padre.
328 A frate Antonio da Nizza dell'ordine degli Eremitani, a Lecceto.
329 A Stefano di Currado, essendo essa a Roma.
330 A frate Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori, in Pisa.
331 A don Piero da Milano, monaco di Certosa.
332 A Pietro di Giovanni e Stefano di Corrado in Siena, essendo ella a Roma.
333 A frate Ramondo da Capova de l'ordine de' Predicatori, padre dell'anima sua.
334 A misser Buonaventura da Padova cardinale de l'ordine de' frati eremitani, in Firenze.
335 A don Cristofano monaco di Certosa del monasterio di santo Martino di Napoli.
336 Alla priora e monache del monasterio di santa Agnesa di Montepulciano
338 A missere Andreasso de' Cavalcabuoi, alora Senatore di Siena.
339 A' signori Priori del Popolo e Comune di Perogia.
340 A madonna Agnesa da Toscanella, serva di Dio di grandissima penitenzia.
341 A missere Angelo, nuovamente eletto vescovo Castellano.
342 A don Roberto da Napoli, prete secolare.
343 A Renaldo da Capova.
344 A frate Ramondo da Capova, singolare padre dell'anima sua, de l'ordine de' Predicatori, in Genova.
345 A la contessa Giovanna di Meleto e di Terra Nuova, in Napoli.
346 Al santo padre papa Urbano VI, presentandoli cinque mele aranci confette coperte d'oro.
347 Al conte Alberigo da Barbiano capitano generale della Compagna di san Giorgio, e agli altri caporali, a dì VI di maggio Mccclxxviiij.
348 Alla Reina Giovanna di Napoli, a dì vi di magio.
349 A' signori Bandaresi e quattro Buoni uomini mantenitori della republica di Roma, a dì vi di magio Mccclxxviiij (in abstractione facta).
350 Al Re di Francia.
351 A papa Urbano VI a dì xxx di magio Mccclxxviiij, in Roma, tornato a Santo Piero.
353 A madonna Catella, madonna Checcia vocata Planula e madonna Caterina Dentice, da Napoli.
354 A madonna Pentella Maii da Napoli la quale perché lo suo marito la trattava male per cagione d'una sua schiava, era molto tribolata e desiderava la morte d'ambedue.
355 A madonna Orietta Scotta, a la Croce di Canneto in Genova.
356 A tre donne vedove spirituali di Napoli.
357 Al re d'Ungaria.
358 A maestro Andrea di Vanni depintore, essendo Capitaneo di popolo di Siena.
359 A Leonardo Freschiubaldi da Fiorenza.
360 A Peronella, figliuola di Masello Pepe da Napoli.
361 A una donna napolitana grande con la reina, al tempo che essa reina era rebella a papa Urbano VI.
362 A la reina che fu di Napoli.
363 A maestro Andrea di Vanni dipentore.
364 Al papa Urbano VI predetto.
365 A Stefano di Corrado Maconi.
366 A maestro Andrea di Vanni dipentore.
367 A' magnifici Signori Difensori del Popolo e Comune di Siena
368 A Stefano Maconi sopradetto.
369 Al detto Stefano Maconi essendo essa a Roma (e questa fu l'ultima a lui).
370 Al papa Urbano VI.
371 Certi misterii nuovi che Dio adoperò nell'anima de la santa sua sposa Caterina la domenica de la Sessagesima, sì come di sopra si fa menzione, e' quali essa significò al detto maestro Ramondo.
372 Al missere Carlo della Pace dovendo venire in adiuto della santa Chiesa, el quale poi fu re di Puglia overo di Napoli.
373 A maestro Ramondo da Capova dell'ordine de' Predicatori ne la quale epistola essa predice la morte sua a dì xv di febraio 1380 e poi morì a dì xxviiij d'aprile 1380.