Luke (CEI) 12

Parlare apertamente e senza timore

12 1 Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.3 Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
4
A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla.5 Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.7 Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri.
8
Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio;9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.10 Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
11
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire;12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Non accumulare tesori

13 Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità».14 Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».15 E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni».
16
Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto.17 Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?18 E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.20 Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?21 Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

Abbandonarsi alla Provvidenza

22 Poi disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete.23 La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.24 Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete!25 Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?26 Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto?27 Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.28 Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede?29 Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia:30 di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.31 Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
32
Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.

Vendere i propri beni e fare l'elemosina

33 Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma.34 Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

Tenersi pronti per il ritorno del padrone

35 Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese;36 siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!39 Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.40 Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
41
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».42 Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?43 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.44 In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.45 Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,46 il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
47
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;48 quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Gesù e la sua passione

49 Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!50 C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!

Gesù causa di dissenso

51 Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.52 D'ora innanzi in una casa di cinque persone53 si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Saper interpretare i segni dei tempi

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade.55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade.56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?
57
E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?58 Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione.59 Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».

Inviti provvidenziali alla penitenza

13 1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.2 Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Parabola del fico sterile

6 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.7 Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?8 Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime9 e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».

Guarigione della donna curva, il giorno di sabato

10 Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.11 C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,13 e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
14
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».15 Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?16 E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».17 Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

Parabola del granello di senapa

18 Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?19 E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».

Parabola del lievito

20 E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?21 E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».

La porta stretta, il rigetto dei Giudei infedeli e la chiamata dei pagani

22 Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme.
23
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose:24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
25
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.26 Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.27 Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!28 Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori.29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio.
30
Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi».

Erode la volpe

31 In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».32 Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito.33 Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Apostrofe a Gerusalemme

34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!35 Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

Guarigione di un idropico in giorno di sabato

14 1 Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.2 Davanti a lui stava un idropico.3 Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «E' lecito o no curare di sabato?».4 Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.5 Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?».6 E non potevano rispondere nulla a queste parole.

Sulla scelta dei posti

7 Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola:8 «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te9 e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto.10 Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.11 Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Sulla scelta degli invitati

12 Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio.13 Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi;14 e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Sugli invitati che non accettano

15 Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!».16 Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti.17 All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto.18 Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato.19 Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato.20 Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire.
21
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi.22 Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto.23 Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia.24 Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».

Rinunciare a quanto si ha di caro

25 Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse:26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.27 Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.

Rinunciare soprattutto ai propri beni

28 Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento?29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo:30 Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.31 Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?32 Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace.33 Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.

Non essere insipidi

34 Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà?35 Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda».

Le tre parabole della misericordia

15 1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.2 I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».
3
Allora egli disse loro questa parabola:

La pecora perduta

4 «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?5 Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,6 va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.7 Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.

La dramma perduta

8 O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.10 Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Il figlio perduto e il figlio fedele: "il figlio prodigo"

11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
14
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
20
Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
25
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.27 Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
31
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

L'amministratore fedele

16 1 Diceva anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.2 Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.3 L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno.4 So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
5
Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo:6 Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta.7 Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
8
Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.

Il buon uso del denaro

9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.11 Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera?12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
13
Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».

Contro i farisei, amici del denaro

14 I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui.15 Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.

All'assalto del regno

16 La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.

Perennità della Legge

17 E' più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge.

Indissolubilità del matrimonio

18 Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.

Il ricco cattivo e il povero Lazzaro

19 C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.20 Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe,21 bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.22 Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
23
Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.24 Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.25 Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.26 Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
27
E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,28 perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.29 Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.30 E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.31 Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».

Lo scandalo

17 1 Disse ancora ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono.2 E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli.
3
State attenti a voi stessi!

Correzione fraterna

Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli.4 E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai».

Potenza della fede

5 Gli apostoli dissero al Signore:6 «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.

Servire con umiltà

7 Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola?8 Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?9 Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?10 Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».

I dieci lebbrosi

11 Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.12 Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza,13 alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!».14 Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati.15 Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce;16 e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.17 Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?18 Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse:19 «Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».

La venuta del regno di Dio

20 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose:21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».

Il giorno del Figlio dell'uomo

22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione.
26
Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo:27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano;29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà.
31
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro.32 Ricordatevi della moglie di Lot.33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato;35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata».36 .37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

Il giudice iniquo e la vedova importuna

18 1 Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi:2 «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.3 In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.4 Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno,5 poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
6
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.7 E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?8 Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Il fariseo e il pubblicano

9 Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri:10 «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.12 Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.14 Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

Gesù e i bambini

15 Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano.16 Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.17 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».

Il notabile ricco

18 Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?».19 Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio.20 Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre».21 Costui disse: «Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza».22 Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi».23 Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.

Il pericolo delle ricchezze

24 Quando Gesù lo vide, disse: «Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio.25 E' più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!».26 Quelli che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere salvato?».27 Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».

Ricompensa promessa alla rinuncia

28 Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito».29 Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio,30 che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».

Terzo annunzio della passione

31 Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà.32 Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sputi33 e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà».34 Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.

Il cieco di Gerico

35 Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.36 Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.37 Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».38 Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».39 Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».40 Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:41 «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».42 E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».43 Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.

Zaccheo

19 1 Entrato in Gerico, attraversava la città.2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!».8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».9 Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo;10 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Parabola delle mine

11 Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.12 Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare.13 Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.14 Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.
15
Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.16 Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine.17 Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.18 Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine.19 Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città.
20
Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto;21 avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.22 Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:23 perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi.24 Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci
25
Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine!26 Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
27
E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».

V. MINISTERO DI GESU' A GERUSALEMME

Ingresso messianico a Gerusalemme

28 Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.29 Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo:30 «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui.31 E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno».32 Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto.33 Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?».34 Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
35
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.36 Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.37 Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:38 «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».

Gesù approva le acclamazioni dei suoi discepoli

39 Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli».40 Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».

Lamento su Gerusalemme

41 Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo:42 «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi.43 Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte;44 abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

I venditori cacciati dal tempio

45 Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori,46 dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».

Insegnamento nel tempio

47 Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo;48 ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.

Obiezione dei Giudei sull'autorità di Gesù

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Luke (CEI) 12