sr Gandolfi 52

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Sr C G Gandolfi (52) (Rs) L II, 520 - ... 23 11 0000

(DCCXCII)


I. M. I.

Passio D. N. I. C. sit semper in cordibus nostris. Mia figliuola in Gesù Cristo. Non ho più scritto perché sono stato occupato non poco ; ho ricevute sempre le vostre lettere, né v'è cosa che possa darvi fastidio ecc. Sono fantasmi che vi pone il demonio, del resto le cose vanno bene. Io parto per Roma lunedì prossimo e passo per Civitavecchia. Vado per un affare di molta gloria di Dio, che sono chiamato per fondazione d'altri Ritiri, ma io sono al buio bene. Oh, che sarà mai ? Fate orazione molto, con raccomandare a Dio il negozio e me e compagni. Ditelo a Suor A. R. , e ditele che non rispondo per non aver tempo, ma che la voglio quieta e che cacci come la peste quelle perturbazioni e viltà di spirito. Dio vuole umiltà e non viltà che atterri e faccia ritirare da Dio. Sia obbediente alle attrattive dello Spirito Santo, ricevendo il tutto con umiltà di cuore ecc. Tirate avanti i vostri esercizi d'orazione ecc. e di virtù. Dio vi dà le penitenze lui, non aggiungiamo per ora altro. Quando starete meglio, parleremo. Il più che potete fare si è la disciplina secca tre volte la settimana, per lo spazio di un Miserere ed un Pater ed Ave al Costato Ssmo di Gesù. Dite lo stesso a Suor Angela Rosa, e lei aggiunga un'ora di catenella il giorno per tre soli giorni la settimana. Abbandonate la cura a Dio dell'Abbadessa ecc. Gesù vi benedica, resto in fretta, e sono

Ritiro li 23 novembre...

V. o Indegmo Servo PAOLO DELLA CROCE
(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



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Sr C G Gandolfi (53) (Rs)L II, 521 -

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(DCCXCIII)

La Passione Ssma di Gesù sia sempre nei nostri cuori.

Ho molto gradito in Gesù Cristo la stia lettera che ho ricevuta ier sera ; e sebbene sono molto carico di lettere e molto più di altro peso che molto mi opprime e forse presto mi farà andare al fresco in sepoltura ; pure nel divin beneplacito lasciando sparir tutto, ho procurato di leggere due volte la detta sua lettera, per rispondere adeguatamente, abbenché mi ritrovi in tante tenebre e tempeste. Questa lettera adunque mi fa sempre più conoscere che la sua condotta è secondo Dio, e m'è servita di lume per intendere meglio l'altra che V. R. mi scrisse. Onde benedico e magnifico la sempre adorabile divina misericordia che si compiace di operare nel suo spirito le sacrosante divine sue miserazioni nei doni che le comparte e nelle sante virtù che le dà grazia d'esercitare nel seno ssmo del suo santo amore. Adunque stia quietissima e cammini pure in pace, che la condotta è buona, n'è v'è il minimo inganno. Io le confesso che vorrei potermi incenerire nella fornace della divina carità, per ringraziare il Sommo Bene delle grazie tanto eccelse che concede e comunica ad una creatura tanto vile e meschina com'è lei. Oh, quanto vorrei poter magnificare, benedire e lodare quel Sovrano Signore di opera tanto eccelsa ! Prima che mi scordi le dico che quel lume avuto in ordine allo spiegarmi ciò le scrissi nell'altra mia, non poteva venirle da altri che dal gran Padre de' lumi. Onde va benissimo, ed è così che la nostra santificazione e perfezione consiste in far perfettamente la volontà di Dio, e questo rischiara ciò che non aveva ben spiegato nell'altra sua lettera, il che mi cagionava qualche dubbio e timore ; mentre le cose bisogna esaminarle bene al lume delle verità della nostra santissima fede. Continui dunque in quegli esercizi di virtù nel modo e forma che mi disse nell'altra sua lettera, poiché va benissimo secondo Dio. Le raccomando sempre più la vista frequente del suo niente, niente avere, niente potere ecc. Dei doni di Dio ne faccia un incenso alla Sovrana Maestà e ne viva spogliata, non vi prenda riposo, né li riguardi mai per propria bellezza sua, ma li rimiri come posti dalla divina pietà in uno schifoso letamaio, lodando e magnificando la sua carità infinita che si compiace di beneficare una creatura tanto vile ed ingrata ecc. Tutto il suo riposo sia in Dio e non nei doni. Faccia gran conto e sia fedelissima in star solitaria interiormente, lasciando sparire (dirò così) codesta goccia del suo spirito nel mare immenso della divinità, ma questo volo di fede e di amore si deve fare in Cristo Gesù, sempre unita in spirito, senza però immagini, alla Ssma sua Passione. Dio le insegnerà tutto ; e standosene sempre in Sinu Dei, rinascerà altresì sempre a nuova vita d'amore nel Divin Verbo Cristo Gesù. Dica i salmi in coro in vera solitudine interiore, recitandoli in Spiritu Dei ecc. S. Giovanni Evangelista in quella gran visione che ebbe del Paradiso, vide che in quella sovrana città non v'era tempio e soggiunge che Dio è il tempio di quella gran città di pace. Oh, quanto è soave il fare orazione tanto vocale che mentale in questo divin tempio che è Dio stesso ! Orate dunque in silenzio di fede e di carità, in questo tempio che è Dio, ivi perdetevi, abissatevi, siate obbediente alle attrattive dello Spirito Santo. Siate semplicissima, né mai siate curiosa (Dio guardi) d'intendere i divini lavori che S. D, M. fa in questo tempio nell'anima sua diletta. Chi li puol comprendere ? Amate, patite e tacete, e siate segreta alle creature ecc. Sempre più v'è bisogno di orazioni per questa misera anima mia e per questa povera bambina della Congregazione ; per carità pregate, esclamate, massime nella ssma comunione, offerendo al Divin Padre il Cuore purissimo di Gesù, con i suoi patimenti e i dolori di Maria Ssma. Se volete scrivermi una volta la settimana per questo poco tempo che sto qui, se Dio ve lo ispira, fatelo, se no, non lo fate. Io sto qui sino ai 6 di settembre, ed ai 7 vado a Ronciglione a far la missione ed altrove ; e quest'anno credo che non mi toccherà nulla di riposo al Ritiro del Cerro, perché ho molte missioni nelle parti di qua, oltre le altre cose. Gesù vi faccia tanto santa quanto desidero e vi benedica. Se mi scrivete fate che non lo sappiano altri, perché io non voglio, né posso scrivere tutto ecc.
D, v. R. - Voglio credere che sarete cauta nel conferire nella presente congiuntura ; ma mi spiego. Se Dio vi dà lume di conferire, fatelo, se no, tacete, perché altrimenti vi sturberete lo spirito, se non foste ben intesa. Dio benedetto v'assisterà. Le acque crescono, anzi inondano e minacciano di sommergermi ; temo e tremo, ma confido in Dio e m'abbandono nella ssma sua volontà e prego il dolce Gesù che liberi tutti dal miserabile mio stato, e lei dice che se potesse o le fosse permesso di desiderar qualche cosa, bramerebbe il fortunato mio stato ? Oh, che dite mai, che non ho momenti di requie ! alla destra e alla sinistra, dentro e fuor di me battaglie, spaventi, pene, angustie, che mai e poi mai potrei esprimerle, mentre sono nell'inferno inferiore, e se Dio mi liberasse potrei cantare : Eruisti animam meam ex inferno inferiori. Tutto ciò l'ho detto in segreto e confidenza al vostro cuore, acciò più esclami a Dio, a Maria Ssma per me e per la Congregazione. - Leggete questa lettera con spirito riposato in Dio, in cella, in solitudine interna ed esterna ecc., e ditemi se v'è stata di profitto. Indegmo Servo PAOLO DELLA CROCE.
(Conforme all'originale conservato nell'Arch., Gen. dei Passionisti).



Note



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