Catechismo Maggiore di S. Pio X

COMPENDIO DELLA DOTTRINA CRISTIANA

PRESCRITTO DA SUA SANTITA PAPA PIO X ALLE DIOCESI DELLA PROVINCIA DI ROMA, ROMA, TIPOGRAFIA VATICANA, 1905



AL SIGNOR CARDINALE PIETRO RESPIGHI NOSTRO VICARIO GENERALE





Signor Cardinale,

La necessità di provvedere per quanto è possibile alla religiosa istituzione della tenera gioventù Ci ha consigliato la stampa di un Catechismo, che esponga in modo chiaro i rudimenti della santa fede, e quelle divine verità, alle quali deve informarsi la vita d'ogni cristiano. Pertanto fatti esaminare i molti libri di testo già in uso nelle Diocesi d' Italia, Ci parve opportuno di adottare con lievi ritocchi il testo da vari anni approvato dai Vescovi del Piemonte, della Liguria, della Lombardia, della Emilia e della Toscana. L'uso di questo testo sarà obbligatorio per l'insegnamento pubblico e privato nella Diocesi di Roma e in tutte le altre della Provincia Romana; e confidiamo che anche le altre Diocesi vorranno adottarlo per arrivare cosi a quel testo unico, almeno per tutta l'Italia, che è nell'universale desiderio.

Con questa dolce speranza impartiamo di tutto cuore a Lei, Signor Cardinale, l'Apostolica Benedizione.
Dal Vaticano, li 14 Giugno 1905.



PIUS PP. X

CATECHISMO MAGGIORE




LEZIONE PRELIMINARE.



DELLA DOTTRINA CRISTIANA E DELLE SUE PARTI PRINCIPALI





1
1 D. Siete voi cristiano?

R. Si, io sono cristiano per grazia di Dio.



2
2 D. Perché dite voi: per grazia di Dio?

R. Io dico per grazia di Dio, perché l'essere cristiano è un dono tutto gratuito di Dio, che noi non abbiamo potuto meritare.



3
3 D. Chi è vero cristiano?

R. Vero cristiano è colui che è battezzato, che crede e professa la dottrina cristiana e obbedisce ai legittimi Pastori della Chiesa.



4
4 D. Che cosa è la dottrina cristiana?

R. La dottrina cristiana è la dottrina che Gesù Cristo nostro Signore ci ha insegnato per mostrarci la strada della salute.



5
5 D. E necessario imparare la dottrina inse­gnata da Gesù Cristo?

R. E certamente necessario imparare la dottrina insegnata da Gesù Cristo e mancano gravemente quelli che trascurano di farlo.



6
6 D. I genitori e i padroni sono obbligati a mandare al catechismo i loro figliuoli e dipendenti?

R. I genitori e i padroni sono obbligati a procurare che i loro figliuoli e dipendenti imparino la dottrina cristiana, e si rendono colpevoli dinanzi a Dio se trascurano quest'obbligo.



7
7 D. Da chi dobbiamo noi ricevere e imparare la dottrina cristiana?

R. Noi dobbiamo ricevere e imparare la dottrina cristiana dalla santa Chiesa cattolica.



8
8 D. Come siamo certi che la dottrina cristiana che noi riceviamo dalla santa Chiesa cattolica è proprio vera?

R. Siamo certi che la dottrina cristiana che noi riceviamo dalla Chiesa cattolica è vera, perché Gesù Cristo autore divino di questa dottrina, l'ha affidata per mezzo de' suoi Apostoli alla Chiesa da sè fondata e costituita maestra infallibile di tutti gli uomini; promettendole la sua divina assistenza fino alla fine dei secoli.



9
9 D. Vi sono altre prove della verità della dottrina cristiana?

R. La verità della dottrina cristiana è dimostrata pure dalla santità eminente di tanti che la professarono e la professano, dall'eroica fortezza dei martiri, dalla rapida e mirabile sua propagazione nel mondo, e dalla sua piena conservazione attraverso tanti secoli di lotte varie e continue.



10
10 D. Quante equali sono le parti principali e più necessarie della dottrina cristiana?

R. Le parti principali e più necessarie della dottrina cristiana sono quattro: il Credo, il Pater noster, i Comandamenti, e i Sacramenti.



11
11 D. Che cosa c'insegna il Credo?

R. Il Credo c'insegna i principali articoli della nostra santa fede.



12
12 D. Che cosa c'insegna il Pater noster?

R. Il Pater noster c'insegna tutto quello che dobbiamo sperare da Dio e tutto quello che dobbiamo a Lui domandare.



13
13 D. Dite cosa c'insegnano i Comandamenti?

R. I Comandamenti c'insegnano tutto quello che dobbiamo fare per piacere a Dio: il che tutto si compendia nell'amar Dio sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi, per amor di Dio.



14
14 D. Che cosa c'insegna la dottrina dei Sacramenti?

R. La dottrina dei Sacramenti ci fa conoscere la natura e il buon uso di quei mezzi che Gesù Cristo ha istituito per rimetterci i peccati, comunicarci la sua grazia, e infondere e accrescere in noi le virtù della fede, della speranza e della carità.





PARTE PRIMA



DEL SIMBOLO DEGLI APOSTOLI DETTO VOLGARMENTE IL "CREDO"


CAPO I. :Del "Credo" in generale.




15
15 D. Qual'è la prima parte della dottrina cristiana?

R. La prima parte della dottrina cristiana è il simbolo degli Apostoli, detto volgarmente il Credo.



16
16 D. Perché chiamate voi il Credo: Simbolo degli Apostoli?

R. Il Credo si chiama simbolo degli Apostoli, perché è un compendio delle verità della fede insegnate dagli Apostoli.



17
17 D. Quanti articoli sono nel Credo?

R. Nel Credo vi sono dodici articoli.



18
18 D. Recitateli.

R. 1.° Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.



2.° Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro.



3.° Il quale fu concepito di Spirito Santo: nacque di Maria Vergine.



4.° Pati sotto Ponzio Pilato: fu crocifisso, morto e seppellito.



5.° Discese all'inferno: il terzo di risuscito da morte.



6.° Sali al cielo: siede alla destra di Dio Padre onnipotente.



7.° Di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.



8.° Credo nello Spirito Santo.



9.° La santa Chiesa cattolica; la comunione dei santi.



10.° La remissione dei peccati.



11.° La risurrezione della carne.



12.° La vita eterna. Amen.



19
19 D. Che cosa vuoi dire la parola Credo, che dite in principio del Simbolo?

R. La parola Credo vuol dire: io tengo per verissimo tutto quello che in questi dodici articoli si contiene: e credo più fermamente queste cose, che se le vedessi cogli occhi miei, perché le ha rivelate Iddio, che non puo ingannarsi, né ingannare, alla santa Chiesa cattolica e per mezzo di essa le rivela anche a noi.



20
20 D. Che cosa contengono gli articoli del Credo?

R. Gli articoli del Credo contengono tutto quello che principalmente si ha da credere di Dio, di Gesù Cristo e della Chiesa sua sposa.



21
21 D. E cosa molto utile il recitare spesso il Credo?

R. E cosa utilissima recitare spesso il Credo per imprimere sempre più nel cuore le verità della fede.

CAPO II. Del primo articolo del Simbolo.

§ 1. - \IDi Dio Padre e della creazione.




22
22 D. Che cosa c'insegna il primo articolo: Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?

R. Il primo articolo del Credo c'insegna che vi è un Dio solo, che è onnipotente, e ha creato il cielo, la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, cioè l'universo mondo.



23
23 D. Come sappiamo noi che vi è Dio?

R. Noi sappiamo che vi è Dio, perché la nostra ragione ce lo dimostra, e la fede ce lo conferma.



24
24 D. Perché si dice che Dio è Padre?

R. Si dice che Dio è Padre, 1.° perché è Padre per natura della seconda Persona della Santissima Trinità, cioè del Figliuolo da lui generato: 2.° perché Dio è Padre di tutti gli uomini, che egli ha creato, conserva e governa: 3.° perché finalmente è Padre per grazia di tutti i buoni cristiani, i quali percio si chiamano figliuoli di Dio adottivi.



25
25 D. Perché il Padre è la prima Persona della Santissima Trinità?

R. Il Padre è la prima Persona della Santissima Trinità, perché non procede da altra persona, ma è il principio delle altre due persone, cioè del Figliuolo e dello Spirito Santo.



26
26 D. Che vuoi dire la parola onnipotente?

R. La parola onnipotente vuol dire che Dio puo fare tutto quello che vuole.



27
27 D. Dio non puo peccare né morire; come dunque si dice ch'egli puo far tutto?

R. Si dice che Dio puo far tutto, quantunque non possa né peccare né morire, perché il poter peccare o morire non è effetto di potenza, ma di debolezza, che non puo essere in Dio, il quale è perfettissimo.



28
28 D. Che cosa vuol dire: Creatore del cielo e della terra?

R. Creare vuoi dire fare dal niente; percio Dio si dice creatore del cielo e della terra perché ha fatto dal niente il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, cioè l'universo mondo.



29
29 D. Il mondo è stato creato solamente dal Padre?

R. Il mondo è stato creato ugualmente da tutte e tre le persone divine, perché tutto cio che fa una persona riguardo alle creature, lo fanno con uno stesso atto anche le altre.



30
30 D. Perché dunque la creazione si attribuisce particolarmente al Padre?

R. La creazione si attribuisce particolarmente al Padre, perché la creazione è effetto della divina onnipotenza, la quale si attribuisce specialmente al Padre, come si attribuisce la sapienza al Figliuolo, e la bontà allo Spirito Santo, benché tutte e tre le persone abbiano la stessa onnipotenza, sapienza e bontà.



31
31 D. Dio ha egli cura del mondo e delle cose tutte che ha create?

R. Si, Iddio ha cura del mondo e delle cose tutte che ha create, le conserva e le governa con la sua infinita bontà e sapienza, e nulla succede quaggiù, senza che Dio lo voglia o lo permetta.



32
32 D. Perché dite che nulla succede senza che Dio lo voglia o lo permetta?

R. Si dice che nulla succede quaggiù senza che Dio lo voglia o lo permetta, perché vi sono delle cose che Dio vuole e comanda, altre poi che egli non impedisce, come il peccato.



33
33 D. Perché Iddio non impedisce il peccato?

R. Dio non impedisce il peccato, perché anche dall'abuso che l'uomo fa della libertà che gli ha concesso, sa cavare un bene e far sempre più risplendere la sua misericordia, o la sua giustizia.
2. - Degli Angeli.





34
34 D. Quali sono le creature più nobili che Dio ha creato?

R. Le creature più nobili create da Dio sono gli Angeli.



35
35 D. Chi sono gli Angeli?

R. Gli Angeli sono creature intelligenti e puramente spirituali.



36
36 D. Per qual fine Iddio ha creato gli Angeli?

R. Dio ha creato gli Angeli per essere da essi onorato e servito e per renderli eternamente felici.



37
37 D. Quale forma e figura hanno gli Angeli?

R. Gli Angeli non hanno né forma, né figura alcuna sensibile, perché sono puri spiriti, creati da Dio per sussistere senza dover essere uniti a corpo alcuno.



38
38 D. Perché dunque gli Angeli si rappresentano sotto forme sensibili?

R. Gli Angeli si rappresentano sotto forme sensibili: 1.° per aiuto della nostra imaginazione; 2.° perché sono cosi apparsi molte volte agli uomini, come leggiamo nella Sacra Scrittura.



39
39 D. Gli Angeli furono tutti fedeli a Dio?

R. No, gli Angeli non furono tutti fedeli a Dio, ma molti di essi per superbia pretesero essere uguali a Lui e da Lui indipendenti; e per questo peccato, furono esclusi per sempre dal paradiso e condannati all' inferno.



40
40 D. Come si chiamano gli Angeli esclusi per sempre dal paradiso e condannati all'inferno?

R. Gli Angeli esclusi per sempre dal paradiso e condannati all' inferno si chiamano demoni, e il loro capo si chiama Lucifero o Satana.



41
41 D. I demoni possono farci alcun male?

R. Si, i demoni possono farci molto male e nell'anima e nel corpo, se pero Dio ne dà loro il permesso, massime col tentarci a peccare.



42
42 D. Perché ci tentano?

R. I demoni ci tentano per l'invidia che ci portano, la quale fa loro desiderare la nostra eterna dannazione, e per odio a Dio, la cui imagine risplende in noi. Iddio poi permette le tentazioni, affinché noi, vincendole con la sua grazia, esercitiamo le virtù ed acquistiamo meriti pel paradiso.



43
43 D. Come possiamo vincere le tentazioni?

R. Le tentazioni si vincono colla vigilanza, colla preghiera, e colla mortificazione cristiana.



44
44 D. Gli Angeli rimasti fedeli a Dio come si chiamano?

R. Gli Angeli rimasti fedeli a Dio si chiamano Angeli buoni, Spiriti celesti, o semplicemente Angeli.



45
45 D. Che cosa avvenne degli Angeli rimasti fedeli a Dio?

R. Gli Angeli rimasti fedeli a Dio furono confermati in grazia, godono per sempre la vista di Dio, lo amano, lo benedicono, e lo lodano eternamente.



46
46 D. Dio si serve degli Angeli come suo ministri?

R. Si, Dio si serve degli Angeli come suoi ministri, e specialmente affida a molti di essi l'ufficio di nostri custodi e protettori.



47
47 D. Dobbiamo noi avere particolare devozione verso l'Angelo nostro custode?

R. Si, noi dobbiamo avere particolare devozione verso l'Angelo nostro custode, onorarlo, invocarne l'aiuto, seguirne le inspirazioni ed essergli riconoscenti per l'assistenza continua ch'egli ci presta.
3. - Dell' uomo.





48
48 D. Qual'è la creatura più nobile che Dio ha posto sulla terra?

R. La creatura più nobile che Dio ha posto sulla terra é l'uomo.



49
49 D. Che cosa è l'uomo?

R. L'uomo é una creatura ragionevole composta d'anima e di corpo.



50
50 D. Dite cosa è l'anima?

R. L'anima é la parte più nobile dell'uomo, perché è sostanza spirituale, dotata d'intelletto e di volontà, capace di conoscere Dio e di possederlo eternamente.



51
51 D. L'anima umana si puo vedere e toccare?

R. L'anima nostra non si puo né vedere né toccare perché è spirito.



52
52 D. L'anima umana muore col corpo?

R. L'anima umana non muore mai: la fede e la stessa ragione provano che essa è immortale.



53
53. D. L'uomo è libero nelle sue azioni?

R. Si, l'uomo è libero nelle sue azioni; e ciascuno sente dentro se stesso che puo fare una cosa e non farla, o farne una piuttosto che un'altra.



54
54 D. Spiegate con un esempio la libertà umana.

R. Se io dico volontariamente una bugia, sento che potrei non dirla e tacere, e che potrei anche parlare diversamente, dicendo la verità.



55
55 D. Perché si dice che l'uomo fu creato ad imagine e somiglianza di Dio?

R. Si dice che l'uomo fu creato ad imagine e somiglianza di Dio, perché l'anima umana è spirituale e ragionevole, libera nel suo operare, capace di conoscere e di amare Dio e di goderlo eternamente: perfezioni che rispecchiano in noi un raggio dell'infinita grandezza del Signore.



56
56 D. In quale stato pose Dio i nostri primi progenitori Adamo ed Eva?

R. Dio pose Adamo ed Eva nello stato di innocenza e di grazia; ma presto ne decaddero per il peccato.



57
57 D. Oltre l'innocenza e la grazia santificante conferi Dio altri doni ai nostri progenitori?

R. Oltre l'innocenza e la grazia santificante Iddio conferi altri doni ai nostri progenitori, che essi dovevano trasmettere insieme con la grazia santificante ai loro discendenti ed erano: l'integrità, cioè la perfetta soggezione del senso alla ragione; l'immortalità; l'immunità da ogni dolore e miseria; e la scienza proporzionata al loro stato.



58
58 D. Quale fu il peccato di Adamo?

R. Il peccato di Adamo fu un peccato di superbia e di grave disobbedienza.



59
59 D. Quali fu il castigo del peccato di Adamo ed Eva?

R. Adamo ed Eva perdettero la grazia di Dio e il diritto che avevano al cielo, furono cacciati dal paradiso terrestre, sottoposti a molte miserie nell'anima e nel corpo, e condannati a morire.



60
60 D. Se Adamo ed Eva non avessero peccato, sarebbero stati esenti dalla morte?

R. Se Adamo ed Eva non avessero peccato, ma si fossero mantenuti fedeli a Dio, dopo una dimora felice e tranquilla su questa terra, senza morire sarebbero stati trasferiti da Dio nel Cielo a godere una vita eterna e gloriosa.



61
61 D. Erano questi doni dovuti all'uomo?

R. Questi doni non erano dovuti in verun modo all'uomo, ma erano assolutamente gratuiti e soprannaturali; e percio, disubbidendo Adamo al divino precetto, poté Iddio senza ingiustizia privarne Adamo e tutta la sua posterità.



62
62 D. Questo peccato è proprio solamente di Adamo?

R. Questo peccato non è solo di Adamo, ma è anche nostro, sebbene diversamente. E proprio di Adamo, perché questi lo commise con un atto di sua volontà e percio in lui fu personale. E proprio nostro, perché, avendo Adamo peccato come capo e fonte di tutto il genere umano, viene trasfuso per naturale generazione in tutti i suoi discendenti, e percio per noi è peccato originale.



63
63 D. Com'è possibile che il peccato originale si trasfonda in tutti gli uomini?

R. Il peccato originale si trasfonde in tutti gli uomini, perché avendo Iddio conferito all'uman genere in Adamo la grazia santificante e gli altri doni soprannaturali, a condizione che Adamo non disobbedisse; avendo questi disobbedito nella sua qualità di capo e padre del genere umano, rese l'umana natura ribelle a Dio. Percio la natura umana viene trasfusa a tutti i discendenti di Adamo in uno stato di ribellione a Dio, priva della divina grazia e degli altri doni.



64
64 D. Quali danni ci ha dunque cagionato il peccato originale?

R. I danni del peccato originale sono: la privazione della grazia, la perdita del paradiso, l'ignoranza, l'inclinazione al male, tutte le miserie di questa vita, e infine la morte.



65
65 D. Tutti gli uomini contraggono il peccato originale?

R. Si, tutti gli uomini contraggono il peccato originale, eccetto la santissima Vergine, che ne fu preservata da Dio per singolare privilegio, in previsione dei meriti di Gesù Cristo nostro Salvatore.



66
66 D. Dopo il peccato di Adamo gli uomini non avrebbero più potuto salvarsi?

R. Dopo il peccato di Adamo gli uomini non avrebbero più potuto salvarsi, se Dio non avesse loro usato misericordia.



67
67 D. Quale fu la misericordia usata da Dio al genere umano?

R. La misericordia usata da Dio al genere umano fu di promettere subito ad Adamo il Redentore divino, o Messia, e di mandano poi a suo tempo, per liberare gli uomini dalla schiavitù del demonio, e del peccato.



68
68 D. Chi è il Messia promesso?

R. Il Messia promesso è Gesù Cristo, come c'insegna il secondo articolo del Credo.

CAPO III. Del secondo articolo.




69
69 D. Che cosa c' insegna il secondo articolo: E in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro?

R. Il secondo articolo del Credo c'insegna che il Figliuolo di Dio è la seconda persona della santissima Trinità: che egli è Dio eterno, onnipotente, Creatore e Signore, come il Padre: che egli si è fatto uomo per salvarci: e che il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama Gesù Cristo.



70
70 D. Perché la seconda persona chiamasi Figliuolo?

R. La seconda persona chiamasi Figliuolo perché è generata dal Padre per via d'intelletto da tutta l'eternità; e per questo si chiama anche Verbo eterno del Padre.



71
71 D. Essendo anche noi figliuoli di Dio, perché Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre?

R. Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre, perché Egli solo é per natura suo Figliuolo e noi siamo suoi figliuoli per creazione e per adozione.



72
72 D. Perché Gesù Cristo si chiama Signor nostro?

R. Gesù Cristo si chiama Signor nostro perché oltre l'averci creati insieme al Padre e allo Spirito Santo in quanto è Dio, ci ha pure redenti in quanto Dio ed uomo.



73
73 D. Perché il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama Gesù?

R. Il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama Gesù che vuoi dire Salvatore, perché ci ha salvati dalla morte eterna meritata per i nostri peccati.



74
74 D. Chi ha dato il nome di Gesù al Figliuolo di Dio fatto uomo?

R. Il nome di Gesù al Figliuolo di Dio fatto uomo l'ha dato lo stesso eterno Padre per mezzo dell'arcangelo Gabriele, quando questi annunzio alla Vergine il mistero dell' Incarnazione.



75
75 D. Perché il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama anche Cristo?

R. Il Figliuolo di Dio fatto uomo si chiama anche Cristo, che vuoi dire unto e consacrato, perché anticamente si ungevano i re, i sacerdoti, e i profeti; e Gesù è re dei re, sommo sacerdote e sommo profeta.



76
76 D. Gesù Cristo fu veramente unto e consacrato con unzione corporale?

R. L'unzione di Gesù Cristo non fu corporale, come quella degli antichi re, sacerdoti e profeti, ma tutta spirituale e divina perché la pienezza della divinità abita in lui sostanzialmente.



77
77 D. Di Gesù Cristo prima della sua venuta, ebbero gli uomini cognizione alcuna?

R. Si, gli uomini ebbero cognizione di Gesù Cristo prima della sua venuta, per la promessa del Messia che Iddio fece ai nostri progenitori Adamo ed Eva, e che rinnovo ai santi Patriarchi; e per le profezie e le molte figure che lo designavano.



78
78 D. Donde sappiamo noi che Gesù Cristo è veramente il Messia e Redentore promesso?

R. Noi sappiamo che Gesù Cristo è veramente il Messia e Redentore promesso dall'essersi adempito in lui, 1.° tutto cio che annunziavano le profezie; 2.° tutto cio che rappresentavano le figure dell'antico Testamento.



79
79 D. Le profezie che cosa predicevano del Redentore?

R. Le profezie predicevano del Redentore la tribù e la famiglia, dalla quale doveva uscire; il luogo e il tempo della nascita; i suoi miracoli e le più minute circostanze della sua passione e morte; la sua risurrezione ed ascensione alcielo; il suo regno spirituale, universale e perpetuo, che è la santa Chiesa cattolica.



80
80 D. Quali sotto le principali figure del Redentore nell'antico Testamento?

R. Le principali figure del Redentore nell'antico Testamento sono l'innocente Abele, il sommo sacerdote Melchisedecco, il sacrificio d'Isacco; Giuseppe venduto dai fratelli, il profeta Giona, l'agnello pasquale, e il serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto.



81
81 D. Donde sappiamo noi che Gesù Cristo è vero Dio?

R. Noi sappiamo che Gesù Cristo è vero Dio: 1.° dalla testimonianza del Padre allorché disse: Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo: 2.° dall'attestazione di Gesù Cristo stesso, confermata coi più stupendi miracoli; 3.° dalla dottrina degli Apostoli: 4.° dalla tradizione costante della Chiesa cattolica.



82
82 D. Quali sono i principali miracoli operati da Gesù Cristo?

R. I principali miracoli operati da Gesù Cristo sono, oltre la sua risurrezione, la sanità resa agli infermi, la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la vita ai morti.

CAPO IV. Del terzo articolo.




83
83 D. Che cosa c'insegna il terzo articolo: Il quale fu concepito di Spirito Santo; nacque di Maria Vergine.

R. Il terzo articolo del Credo c'insegna che il Figliuolo di Dio ha preso un corpo e un'anima, come abbiamo noi, nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo, e che è nato da questa Vergine.



84
84 D. Il Padre e il Figliuolo concorsero anche essi a formare il corpo e a creare l'anima di Gesù Cristo?

R. Si, a formare il corpo e a creare l'anima di Gesù Cristo concorsero tutte le tre Persone divine.



85
85 D. Perché si dice solo: fu concepito di Spirito Santo?

R. Si dice solo: fu concepito di Spirito Santo,perché l'incarnazione del Figliuolo di Dio è opera di bontà e di amore, e le opere di bontà e amore si attribuiscono allo Spirito Santo.



86
86 D. Il Figlio di Dio facendosi uomo cesso di esser Dio?

R. No, il Figlio di Dio si fece uomo, senza cessare di esser Dio.



87
87 D. Dunque Gesù Cristo è Dio e uomo in­sieme?

R. Si, il Figlio di Dio incarnato, cioè Gesù Cristo, è Dio e uomo insieme, perfetto Dio e perfetto uomo.



88
88 D. Sono dunque in Gesù Cristo due nature?

R. Si, in Gesù Cristo, che è Dio e uomo, sono due nature: la divina e l'umana.



89
89 D. Sono in Gesù Cristo anche due persone, la divina e l'umana?

R. No, nel Figlio di Dio fatto uomo non vi ha che una sola persona, cioè la divina.



90
90 D. Quante volontà sono in Gesù Cristo?

R. In Gesù Cristo sono due volontà: l'una divina, l'altra umana.



91
91 D. Gesù Cristo aveva volontà libera?

R. Si, Gesù Cristo aveva volontà libera, ma non poteva fare il male, perché poter fare il male è difetto, non perfezione della libertà.



92
92 D. Il Figliuolo di Dio e il Figliuolo di Maria, sono la medesima persona?

R. Il Figliuolo di Dio e il Figliuolo di Maria sono la medesima persona, cioè Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.



93
93 D. Maria Vergine è Madre di Dio?

R. Si, Maria Vergine è Madre di Dio, perché è Madre di Gesù Cristo, che è vero Dio.



94
94 D. In qual modo Maria divenne Madre di Gesù Cristo?

R. Maria divenne Madre di Gesù Cristo unicamente per opera e virtù dello Spirito Santo



95
95 D. E di fede che Maria fu sempre Vergine?

R. Si, è di fede che Maria santissima fu sempre Vergine, ed è chiamata la Vergine per eccellenza.

CAPO V. Del quarto articolo.




96
96 D. Che cosa c'insegna il quarto articolo: Pati sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto?

R. Il quarto articolo del Credo c'insegna che Gesù Cristo per redimere il mondo col suo Sangue prezioso, pati sotto Ponzio Pilato governatore della Giudea, e mori sul legno della croce, dalla quale deposto, fu seppellito.



97
97 D. Che cosa vuoi dire la parola pati?

R. La parola pati esprime tutte le pene sofferte da Gesù Cristo nella sua passione.



98
98 D. Gesù Cristo pati come Dio, o come uomo?

R. Gesù Cristo pati come uomo solamente, perché come Dio non poteva né patire né morire.



99
99 D. Qual sorta di supplizio era quello della croce?

R. Il supplizio della croce era in quei tempi il più crudele e ignominioso di tutti i supplizi.



100
100 D. Chi fu che condanno Gesù Cristo ad essere crocifisso?

R. Colui che condanno Gesù Cristo ad essere crocifisso fu Ponzio Pilato governatore della Giudea, il quale aveva riconosciuta la innocenza di Lui; ma cedette vilmente alla minacciosa insi­stenza del popolo di Gerusalemme.



101
101 D. Non avrebbe potuto Gesù Cristo liberarsi dalle mani dei giudei e di Pilato?

R. Si, Gesù Cristo avrebbe potuto liberarsi dalle mani dei giudei e di Pilato, ma conoscendo che la volontà del suo Eterno Padre era che Egli patisse e morisse per la nostra salute, vi si sottomise volontariamente, anzi ando Egli stesso incontro a' suoi nemici, e si lascio spontaneamente prendere e condurre alla morte.



102
102 D. Dove fu crocifisso Gesù Cristo?

R. Gesù Cristo fu crocifisso sul monte Calvario.



103
103 D. Che cosa opero Gesù Cristo sopra la croce?

R. Gesù Cristo sopra la croce prego per i suoi nemici; diede per madre al discepolo san Giovanni e in persona di lui a noi tutti, la sua stessa madre Maria santissima: offri la sua morte in sacrificio, e soddisfece alla giustizia di Dio per i peccati degli uomini.



104
104 D. Non sarebbe bastato che venisse un Angelo a soddisfare per noi?

R. No, non sarebbe bastato che venisse un Angelo a soddisfare per noi, perché l'offesa fatta a Dio per il peccato era, sotto un certo aspetto, infinita, e per soddisfarla si richiedeva una persona che avesse un merito infinito.



105
105 D. Per soddisfare alla divina Giustizia era necessario che Gesù Cristo fosse Dio e uomo insieme?

R. Si, bisognava che Gesù Cristo fosse uomo per poter patire e morire, e bisognava che fosse Dio perché i suoi patimenti fossero d' un valore infinito.



106
106 D. Perché era necessario che i meriti di Gesù Cristo fossero di un valore infinito?

R. Era necessario che i meriti di Gesù Cristo fossero di un valore infinito, perché la maestà di Dio, offesa coi peccato, è infinita.



107
107 D. Era necessario che Gesù patisse tanto?

R. No, non era assolutamente necessario che Gesù patisse tanto, perché il minimo dei suoi patimenti sarebbe stato sufficiente alla nostra redenzione, essendo ciascun suo atto di infinito valore.



108
108 D. Perché dunque volle Gesù patir tanto?

R. Gesù volle patir tanto per soddisfare più abbondantemente alla divina giustizia, per dimostrarci maggiormente il suo amore, e per ispirarci il più grande orrore al peccato.



109
109 D. Accaddero prodigi alla morte di Gesù?

R. Si, alla morte di Gesù si oscuro il sole, tremo la terrà, si aprirono i sepolcri e molti morti risuscitarono.



110
110 D. Dove fu sepolto il corpo di Gesù Cristo?

R. Il corpo di Gesù Cristo fu sepolto in un sepolcro nuovo, scavato nella pietra del monte, poco lontano dal luogo dove era stato crocifisso.



111
111 D. Nella morte di Gesù Cristo si separo la divinità dal corpo e dall'anima?

R. Nella morte di Gesù Cristo la divinità non si separo né dal corpo né dall'anima, ma solamente si separo l'anima dal corpo.



112
112 D. Per chi è morto Gesù Cristo?

R. Gesù Cristo é morto per la salute di tutti gli uomini ed ha soddisfatto per tutti.



113
113 D. Se Gesù Cristo è morto per la salute di tutti, perché non tutti si salvano?

R. Gesù Cristo é morto per tutti, ma non tutti si salvano, perché non tutti lo vogliono riconoscere, non tutti osservano la sua legge, non tutti si valgono dei mezzi di santificazione che ci ha lasciati.



114
114 D. Per essere salvi basta che Gesù Cristo sia morto per noi?

R. Per essere salvi non basta che Gesù Cristo sia morto per noi, ma é necessario che siano applicati a ciascun di noi il frutto e i meriti della sua passione e morte, il che avviene sopratutto per mezzo dei sacramenti istituiti a questo fine dal medesimo Gesù Cristo; e siccome molti o non ricevono i sacramenti o non li ricevono bene, percio rendono a se stessi inutile la morte di Gesù Cristo.

CAPO VI. Del quinto articolo.




115
115 D. Che cosa c'insegna il quinto articolo: Discese all'inferno, il terzo di risuscito da morte?

R. Il quinto articolo del Credo c'insegna: che l'anima di Gesù Cristo, separata che fu dal corpo, ando al Limbo dei santi Padri, e che nel terzo giorno si uni di nuovo al corpo suo, per non separarsene mai più.



116
116 D. Che cosa s'intende qui per inferno?

R. Per inferno s'intende qui il Limbo dei santi Padri cioè quel luogo dove erano trattenute le anime dei giusti aspettando la redenzione di Gesù Cristo.



117
117 D. Perché le anime dei santi Padri non furono introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù Cristo?

R. Le anime dei santi Padri non furono introdotte nel paradiso prima della morte di Gesù Cristo, perché pel peccato di Adamo il paradiso era chiuso, e conveniva che Gesù Cristo, il quale con la stia morte lo riapri, fosse il primo ad entrarvi.



118
118 D. Perché Gesù Cristo volle differire sino al terzo giorno la propria risurrezione?

R. Gesù Cristo volle differire sino al terzo giorno la propria risurrezione per manifestare ad evidenza che era veramente morto.



119
119 D. La risurrezione di Gesù cristo fu simile alla risurrezione degli altri uomini risuscitati?

R. No, la risurrezione di Gesù Cristo non fu simile alla risurrezione degli altri uomini risuscitati, perché Gesù Cristo risuscito per virtù propria, e gli altri furono risuscitati per virtù di Dio.


CAPO VII. Del sesto articolo.




120
120 D. Che cosa c' insegna il sesto articolo: Sali al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente?

R. Il sesto articolo del Credo c'insegna che Gesù Cristo, quaranta giorni dopo la sua risurrezione, alla presenza de' suoi discepoli, ascese da se stesso al cielo, e che essendo, come Dio, eguale al Padre nella gloria, come uomo é stato innalzato sopra tutti gli Angeli e tutti i Santi, e costituito Signore di tutte le cose.



121
121 D. Perché Gesù Cristo dopo la sua risurrezione stette quaranta giorni sulle terra prima di salire al cielo?

R. Gesù Cristo dopo la sua risurrezione stette quaranta giorni sulla terra, prima di salire al cielo, per provare con varie apparizioni che era veramente risorto, e per istruire sempre più e confermare gli Apostoli nelle verità della fede.



122
122 D. Perché Gesù Cristo è salito al cielo?

R. Gesù Cristo è salito al cielo: 1.° per prendere possesso del suo regno meritato colla sua morte; 2.° per preparare il nostro posto di gloria e per essere nostro Mediatore ed Avvocato appresso il Padre; 3.° per mandare lo Spirito Santo a' suoi Apostoli.



123
123 D. Perché si dice di Gesù Cristo che sali al cielo, e della Madre sua santissima che fu assunta?

R. Si dice di Gesù Cristo che sali al cielo, e della Madre sua santissima che fu assunta, perché Gesù Cristo, essendo Uomo-Dio, per virtù propria sali al cielo, ma la Madre che era creatura, sebbene la più degna di tutte, sali al cielo per virtù di Dio.



124
124 D. Spiegatemi le parole; siede alla destra di Dio Padre onnipotente.

R. La parola: siede significa il pacifico possesso, che Gesù Cristo ha della sua gloria, e le parole: alla destra di Dio Padre onnipotente esprimono che Egli ha il posto d'onore sopra tutte le creature.

CAPO VIII. Del settimo articolo.


Catechismo Maggiore di S. Pio X