Catechismo Maggiore di S. Pio X 125

CAPO VIII. Del settimo articolo.




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125 D. Che cosa c'insegna il settimo articolo: Di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti?

R. Il settimo, articolo del Credo c'insegna che alla fine del mondo Gesù Cristo pieno di gloria e maestà verrà dal cielo per giudicare tutti gli uomini, buoni e cattivi, e per dare a ciascuno il premio o la pena che avrà meritato.



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126 D. Se ciascuno, subito dopo morte, dovrà essere giudicato da Gesù Cristo nel giudizio particolare, perché dovremo essere giudicati tutti nel giudizio universale?

R. Dovremo essere giudicati tutti nel giudizio universale per più ragioni: 1.° per gloria di Dio; 2.° per gloria di Gesù Cristo; 3.° per gloria dei Santi; 4.° per confusione dei cattivi; 5.° finalmente affinché il corpo abbia con l'anima la sua sentenza di premio o di pena.



127
127 D. Nel giudizio universale come si manifesterà la gloria di Dio?

R. Nel giudizio universale si manifesterà la gloria di Dio, perché tutti conosceranno con quanta giustizia Dio governi il mondo, sebbene ora si vedano qualche volta i buoni in afflizione e i cattivi in prosperità.



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128 D. Nel giudizio universale come si manifesterà la gloria di Gesù Cristo?

R. Nel giudizio universale si manifesterà la gloria di Gesù Cristo, perché essendo Egli stato dagli uomini ingiustamente condannato, compa­rirà allora in faccia a tutto il mondo giudice supremo di tutti.



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129 D. Nel giudizio universale come si manifesterà la gloria dei Santi?

R. Nel giudizio universale si manifesterà la gloria dei Santi, perché molti di essi, che sono morti disprezzati dai cattivi, saranno glorificati in presenza di tutto il mondo.



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130 D. Nel giudizio universale quale sarà la confusione dei cattivi?

R. Nel giudizio universale la confusione dei cattivi sarà grandissima, massime per quelli che oppressero i giusti e per quelli che si studia­rono in vita di essere stimati per uomini di virtù e bontà, vedendo manifestati a tutto il mondo i peccati da loro commessi, anche i più segreti.

CAPO IX. Dell'ottavo articolo.




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131 D. Che cosa c'insegna l'ottavo articolo: Io credo nello Spirito Santo?

R. L'ottavo articolo del Credo c'insegna che vi è lo Spirito Santo, terza Persona della santissima Trinità, che Egli è Dio eterno, infinito, onnipotente, Creatore e Signore di tutte le cose, come il Padre e il Figliuolo.



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132 D. Da chi procede lo Spirito Santo?

R. Lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo per via di volontà e di amore, come da un solo principio.



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133 D. Se il Figliuolo procede dal Padre, e lo Spirito Santa procede dal Padre e dal Figliuolo, pare che il Padre e il Figliuolo siano prima dello Spirito Santo: come dunque si dice che sono eterne tutte e tre le Persone?

R. Si dice che sono eterne tutte e tre le Persone, perché il Padre ab eterno ha generato il Figliuolo; e dal Padre e dal Figliuolo ab eterno procede lo Spirito Santo.



134
134 D. Perché la terza Persona della santissima Trinità si chiama particolarmente col nome di Spirito Santo?

R. La terza Persona della santissima Trinità si chiama particolarmente col nome di Spirito Santo perché Essa procede dal Padre e dal Figliuolo per modo di spirazione e d'amore.



135
135 D. Quale opera viene attribuita specialmente allo Spirito Santo?

R. Allo Spirito Santo viene attribuita specialmente la santificazione delle anime.



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136 D. Il Padre e il Figliuolo ci santificano egualmente che lo Spirito Santo?

R. Si, tutte e tre le divine Persone ci santificano egualmente.



137
137 D. Se cosi è, perché la santificazione delle anime si attribuisce in particolare allo Spirito Santo?

R. La santificazione delle anime si attribuisce in particolare allo Spirito Santo perché essa è opera d'amore, e le opere d' amore si attribuiscono allo Spirito Santo.



138
138 D. Quando discese lo Spirito Santo sopra gli Apostoli?

R. Lo Spirito Santo discese sopra gli Apostoli nel giorno della Pentecoste, cioè cinquanta giorni dopo la Risurrezione di Gesù Cristo, e dieci dopo la sua Ascensione.



139
139 D. Dov'erano gli Apostoli nei dieci giorni prima della Pentecoste?

R. Gli Apostoli erano riuniti nel cenacolo in compagnia di Maria Vergine e degli altri discepoli, e perseveravano nell'orazione, aspettando lo Spirito Santo, che Gesù Cristo aveva loro promesso.



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140 D. Quali effetti produsse lo Spirito Santo negli Apostoli?

R. Lo Spirito Santo confermo nella fede gli Apostoli, li riempi di lumi, di forza, di carità e dell'abbondanza di tutti i suoi doni.



141
141 D. Lo Spirito Santo è egli stato mandato per i soli Apostoli?

R. Lo Spirito Santo è stato mandato per tutta la Chiesa, e per ogni anima fedele.



142
142 D. Che cosa opera lo Spirito Santo nella Chiesa?

R. Lo Spirito Santo, come l'anima nel corpo, vivifica la Chiesa con la sua grazia e coi suoi doni; vi stabilisce il regno della verità e dell'amore; e l'assiste perché conduca sicuramente i suoi figliuoli per la via del cielo.

CAPO X\I\i. Del nono articolo.

1.- Della Chiesa in generale.





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143 D. Che cosa c'insegna il nono articolo: la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi?

R. Il nono articolo del Credo c'insegna che Gesù Cristo ha fondato sulla terra una società visibile che si chiama Chiesa cattolica e che tutte le persone che fanno parte di questa Chiesa sono in comunione tra loro.



144
144 D. Perché dopo l'articolo che tratta dello Spirito Santo si parla subito della Chiesa cattolica?

R. Dopo l'articolo che tratta dello Spirito Santo si parla subito della Chiesa cattolica per indicare che tutta la santità della Chiesa medesima deriva dallo Spirito Santo, il quale è l'autore di ogni santità.



145
145 D. Che cosa vuoi dire questa parola Chiesa?

R. La parola Chiesa vuol dire convocazione o adunanza di molte persone.



146
146 D. Chi ci ha convocati o chiamati alla Chiesa di Gesù Cristo?

R. Noi siamo stati chiamati alla Chiesa di Gesù Cristo da una grazia particolare di Dio, affinché col lume della fede e l'osservanza della divina legge gli rendiamo il debito culto e perveniamo alla vita eterna.



147
147 D. Dove si trovano i membri della Chiesa?

R. I membri della Chiesa si trovano parte in cielo, e formano la Chiesa trionfante; parte nel purgatorio, e formano la Chiesa purgante; parte sulla terra e formano la Chiesa militante.



148
148 D. Queste diverse parti della Chiesa costituiscono una sola Chiesa?

R. Si, queste diverse parti della Chiesa costituiscono una sola Chiesa ed un solo corpo, perché hanno il medesimo capo che è Gesù Cristo, il medesimo spirito che le anima e le unisce, e il medesimo fine che è la felicità eterna, la quale si gode già dagli uni e si aspetta dagli altri.



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149 D. A qual parte della Chiesa si riferisce principalmente questo nono articolo?

R. Questo nono articolo del Credo si riferisce principalmente alla Chiesa militante, che è la Chiesa nella quale noi siamo attualmente.
2. - Della Chiesa in particolare.





150
150 D. Che cosa è la Chiesa cattolica?

R. La Chiesa cattolica è la società o congregazione di tutti i battezzati che, vivendo sulla terra, professano la stessa fede e legge di Cristo, partecipano agli stessi sacramenti, e obbediscono ai legittimi Pastori, principalmente al Romano Pontefice.



151
151 D. Dite distintamente che cosa è necessario per esser membro della Chiesa?

R. Per esser membro della Chiesa è necessario esser battezzato, credere e professare la dottrina di Gesti Cristo, partecipare ai medesimi sacramenti, riconoscere il Papa e gli altri legittimi Pastori della Chiesa.



152
152 D. Chi sono i legittimi Pastori della Chiesa?

R. I legittimi Pastori della Chiesa, sono il Romano Pontefice, cioè il Papa, che è il Pastore universale, ed i Vescovi. Inoltre, sotto la dipendenza dei Vescovi e del Papa, hanno parte nell'officio di pastori gli altri sacerdoti e specialmente i parrochi.



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153 D. Perché dite che il Romano Pontefice è il Pastore universale della Chiesa?

R. Perché Gesù Cristo disse a san Pietro, primo Papa: "Tu sei Pietro e sopra questa pietra edifichero la mia Chiesa, e daro a te le chiavi del regno de' cieli, e tutto cio che legherai sulla terra sarà legato anche in cielo, e tutto cio che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche in cielo". E gli disse ancora: "Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle".



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154 D. Non appartengono dunque alla Chiesa di Gesù Cristo tante società di uomini battezzati che non riconoscono il Romano Pontefice per loro capo?

R. No, tutti coloro che non riconoscono il Romano Pontefice per loro capo, non appartengono alla Chiesa di Gesù Cristo.



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155 D. Come si pub distinguere la Chiesa di Gesù Cristo da tante società o sette fondate dagli uomini e che si dicono cristiane?

R. Da tante società o sette fondate dagli uomini, che si dicono cristiane, si puo facilmente distinguere la vera Chiesa di Gesù Cristo per quattro contrassegni. Essa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica.



156
156 D. Perché la Chiesa si dice Una?

R. La vera Chiesa si dice Una, perché i suoi figli, di qualunque tempo e luogo, sono uniti fra loro nella medesima fede, nel medesimo culto, nella medesima legge e nella partecipazione dei medesimi sacramenti, sotto un medesimo capo visibile, il Romano Pontefice.



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157 D. Non t'i potrebbero essere più Chiese?

R. No, non vi possono essere più Chiese. perché siccome vi è un solo Dio, una sola Fede e un solo Battesimo, cosi non vi è, e non vi puo essere che una sola vera Chiesa.



158
158 D. Ma non si chiamano Chiese anche i fedeli uniti insieme di una nazione, o di una diocesi?

R. Si chiamano Chiese anche i fedeli uniti insieme di una nazione o di una diocesi, ma sono sempre porzioni della Chiesa universale e formano con essa una Chiesa sola.



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159 D. Perché la vera Chiesa si dice Santa?

R. La vera Chiesa si dice Santa, perché santo è il suo capo invisibile, che è Gesù Cristo, santi sono molti suoi membri, santi sono la sua fede, la sua legge, i suoi sacramenti, e fuori di essa non vi è né vi puo essere vera santità.



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160 D. Perché la Chiesa si chiama Cattolica?

R. La vera Chiesa si chiama Cattolica, che vuoi dire universale, perché abbraccia i fedeli di tutti i tempi, di tutti i luoghi, di ogni età e condizione, e tutti gli uomini del mondo sono chiamati a farne parte.



161
161 D. Perché la Chiesa si chiama inoltre Apostolica?

R. La vera Chiesa si chiama inoltre Apostolica, perché rimonta senza interruzione fino agli Apostoli; perché crede ed insegna tutto cio che hanno creduto e insegnato gli Apostoli; e perché è guidata e governata dai loro legittimi successori.



162
162 D. E perché la vera Chiesa si chiama anche Romana?

R. La vera Chiesa si chiama anche Romana, perché i quattro caratteri dell'unità, santità, cattolicità. e apostolicità si riscontrano solo nella Chiesa che riconosce per capo il Vescovo di Roma, successore di san Pietro.



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163 D. Come è costituita la Chiesa di Gesù Cristo?

R. La Chiesa di Gesù Cristo è costituita come una vera e perfetta società; ed in essa, come in una persona morale possiamo distinguere l'anima e il corpo.



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164 D. In che consiste l'anima della Chiesa?

R. L'anima della Chiesa consiste in cio che essa ha d'interno e spirituale, cioè la fede, la speranza, la carità, i doni della grazia e dello Spirito Santo e tutti i celesti tesori che le sono derivati pei meriti di Cristo Redentore e dei Santi.



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165 D. Il corpo della Chiesa in che consiste?

R. Il corpo della Chiesa consiste in cio che essa ha di visibile e di esterno, sia nella associazione dei congregati, sia nel culto e nel ministero d'insegnamento, sia nel suo esterno ordine e governo.



166
166 D. Per salvarsi basta l'essere comunque membro della Chiesa cattolica?

R. No, non basta per salvarsi l'essere comunque membro della Chiesa cattolica, ma bisogna esserne membro vivo.



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167 D. Quali sono i membri vivi della Chiesa?

R. I membri vivi della Chiesa sono tutti e solamente i giusti, quelli cioè, che sono attualmente in grazia di Dio.



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168 D. E quali ne sono i membri morti?

R. Membri morti della Chiesa sono i fedeli che trovansi in peccato mortale.



169
169 D. Puo alcuno salvarsi fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana?

R. No, fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno puo salvarsi, come niuno poté salvarsi dal diluvio fuori dell'Arca di Noè, che era figura di questa Chiesa.



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170 D. Come dunque si sono salvati gli antichi Patriarchi, i Profeti e tutti gli altri giusti dell'antico Testamento?

R. Tutti i giusti dell'antico Testamento si sono salvati in virtù della fede che avevano in Cristo venturo, per mezzo della quale essi già appartenevano spiritualmente a questa Chiesa.



171
171 D. Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della Chiesa, potrebbe salvarsi?

R. Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede, fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne avesse il desiderio almeno implicito; cercasse inoltre sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come meglio puo; benché separato dal corpo della Chiesa, sarebbe unito all'anima di lei e quindi in via di salute.



172
172 D. E chi essendo pur membro della Chiesa cattolica non mettesse in pratica gl'insegnamenti di essa, si salverebbe?

R. Chi, essendo pur membro della Chiesa cattolica, non mettesse in pratica gli insegnamenti di essa, ne sarebbe membro morto e percio non si salverebbe, perché per la salute di un adulto si richiede non solo il battesimo e la fede, ma le opere altresi conformi alla fede.



173
173 D. Siamo noi obbligati a credere tutte le verità che la Chiesa c'insegna?

R. Si, noi siamo obbligati a credere tutte le verità che la Chiesa c'insegna, e Gesù Cristo dichiara che chi non crede è già condannato.



174
174 D. Siamo altresi obbligati a fare tutto quello che la Chiesa comanda?

R. Si, siamo obbligati a fare tutto quello che la Chiesa comanda, perché Gesù Cristo ha detto ai Pastori della Chiesa: "Chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi, disprezza me".



175
175 D. Puo sbagliare la Chiesa nelle cose che ci propone a credere?

R. No, nelle cose che ci propone a credere, la Chiesa non puo sbagliare, perché secondo la promessa di Gesù Cristo ella è perennemente assistita dallo Spirito Santo.



176
176 D. La Chiesa cattolica è dunque infallibile?

R. Si, la Chiesa cattolica è infallibile, eppero quelli che rifiutano le sue definizioni perdono la fede e diventano eretici.



177
177 D. La Chiesa cattolica puo essere distrutta o perire?

R. No; la Chiesa cattolica puo essere perseguitata, ma non puo essere distrutta, né perire. Ella durerà sino alla fine del mondo, perché sino alla fine del mondo Gesù Cristo sarà con lei, come ha promesso.



178
178 D. Perché è tanto perseguitata la Chiesa cattolica?

R. La Chiesa cattolica è tanto perseguitata perché fu cosi perseguitato anche il suo divin Fondatore e, perché riprova i vizi, combatte le passioni e condanna tutte le ingiustizie e tutti gli errori.



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179 D. Vi sono altri doveri dei cattolici verso la Chiesa?

R. Ogni cattolico deve avere per la Chiesa un amore illimitato, riputarsi infinitamente ono­rato e felice di appartenerle, e adoprarsi alla gloria e all' incremento di lei con tutti quei mezzi che sono in suo potere.
3. - Della Chiesa docente e della Chiesa discente.





180
180 D. Vi è distinzione alcuna fra i membri che compongono la Chiesa?

R. Fra i membri che compongono la Chiesa vi è distinzione notevolissima, perché vi è chi comanda e chi obbedisce, chi ammaestra e chi e ammaestrato.



181
181 D. come si chiama quella parte della Chiesa che ammaestra?

R. La parte della Chiesa che ammaestra si chiama docente ossia insegnante.



182
182 D. La parte della Chiesa che viene ammaestrata come si chiama?

R. La parte della Chiesa che viene ammaestrata si chiama discente.



183
183 D. Chi ha stabilito questa distinzione nella Chiesa?

R. Questa distinzione nella Chiesa l'ha stabilita Gesù Cristo medesimo.



184
184 D. La Chiesa docente e la Chiesa discente sono dunque due Chiese distinte?

R. La Chiesa docente e la Chiesa discente sono due parti distinte di una sola e medesima Chiesa come nel corpo umano il capo è distinto dalle altre membra e tuttavia forma con esse un corpo solo.



185
185 D. Di chi si compone la Chiesa docente?

R. La Chiesa docente si compone di tutti i Vescovi con a capo il Romano Pontefice, sia che si trovino dispersi, sia che si trovino congregati in Concilio.



186
186 D. E la Chiesa discente di chi è composta?

R. La Chiesa discente è composta di tutti i fedeli.



187
187 D. Quali persone adunque hanno nella Chiesa l'autorità d'insegnare?

R. L'autorità d'insegnare nella Chiesa l'hanno il Papa e i Vescovi, e sotto la loro dipendenza, gli altri sacri ministri.



188
188 D. Siamo noi obbligati ad ascoltare la Chiesa docente?

R. Si, senza dubbio, siamo tutti obbligati ad ascoltare la Chiesa docente sotto pena di eterna condanna, perché Gesù Cristo disse ai Pastori della Chiesa, nella persona degli Apostoli: "Chi ascolta voi, ascolta me, e chi disprezza voi di­sprezza me".



189
189 D. Oltre l'autorità d'insegnare, ha la Chiesa qualche altro potere?

R. Si, oltre l'autorità d'insegnare, la Chiesa ha specialmente il potere di amministrare le cose sante, di far leggi e di esigerne l'osservanza.



190
190 D. Il potere che hanno i membri della gerarchia ecclesiastica viene dal popolo?

R. Il potere che hanno i membri della gerar­chia ecclesiastica non viene dal popolo, e sarebbe eresia il dirlo, ma viene unicamente da Dio.



191
191 D. A chi spetta l'esercizio di questi poteri?

R. L'esercizio di questi poteri spetta unicamente al ceto gerarchico, vale a dire al Papa e ai Vescovi a lui subordinati.
4. - Del Papa e dei Vescovi.





192
192 D. Chi è il Papa?

R. Il Papa, che noi chiamiamo pure il Sommo Pontefice, o anche il Romano Pontefice, è il successore di san Pietro nella Cattedra di Roma, il Vicario di Gesù Cristo sulla terra e il capo visibile della Chiesa.



193
193 D. Perché il Romano Pontefice è successore di san Pietro?

R. Il Romano Pontefice è successore di S. Pietro, perché S. Pietro nella sua persona riuni la dignità di Vescovo di Roma e di capo della Chiesa; stabili in Roma per divina disposizione la sua sede e ivi mori, percio chi viene eletto vescovo di Roma è anche l'erede di tutta la sua autorità.



194
194 D. Perché il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù Cristo?

R. Il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù Cristo, perché lo rappresenta sopra la terra e ne fa le veci nel governo della Chiesa.



195
195 D. Perché il Romano Pontefice è capo visibile della Chiesa?

R. Il Romano Pontefice è il capo visibile della Chiesa, perché egli la regge visibilmente coll'autorità medesima di Gesti Cristo, che ne è il capo in visibile.



196
196 D. Qual'è dunque la dignità del Papa?

R. La dignità del Papa è la massima fra tutte le dignità della terra, e gli dà potere supremo ed immediato sopra tutti e singoli i Pastori e i fedeli.



197
197 D. Puo errare il Papa nell'ammaestrare la Chiesa?

R. Il Papa non puo errare, ossia è infallibile nelle definizioni che riguardano la fede e i costumi.



198
198 D. Per qual motivo il Papa è infallibile?

R. Il Papa è infallibile per la promessa di Gesù Cristo e per la continua assistenza dello Spirito Santo.



199
199 D. Quando è che il Papa è infallibile?

R. Il Papa è infallibile allora soltanto che nella sua qualità di Pastore e Maestro di tutti i cristiani, in virtù della suprema sua apostolica autorità, definisce una dottrina intorno alla fede o ai costumi da tenersi da tutta la Chiesa.



200
200 D. Chi non credesse alle solenni definizioni del Papa, quali peccato commetterebbe?

R. Chi non credesse alle definizioni solenni del Papa, o anche solo ne dubitasse, peccherebbe contro la fede, e se rimanesse ostinato in questa incredulità, non sarebbe più cattolico, ma eretico.



201
201 D. Per qual fine Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità?

R. Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità affinché tutti siamo certi e sicuri della verità che la Chiesa insegna.



202
202 D. Quando fu definito che il Papa è infallibile?

R. Che il Papa è infallibile fu definito dalla Chiesa nel Concilio Vaticano, e se alcuno pre­sumesse di contraddire a questa definizione sarebbe eretico e scomunicato.



203
203 D. La Chiesa nel definire che il Papa è infallibile ha forse stabilito una nuova verità di fede?

R. No, la Chiesa nel definire che il Papa è infallibile non ha stabilito una nuova verità di fede, ma solo, per opporsi a nuovi errori, ha definito che l'infallibilità del Papa, contenuta già nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, è una verità rivelata da Dio, e quindi da credersi come dogma o articolo di fede.



204
204 D. Come deve comportarsi ogni cattolico verso il Papa?

R. Ogni cattolico deve riconoscere il Papa, qual Padre, Pastore e Maestro universale e stare a lui unito di mente e di cuore.



205
205 D. Dopo il Papa, quali sono per divina istituzione i personaggi più venerandi nella Chiesa?

R. Dopo il Papa, per divina istituzione i personaggi più venerandi della Chiesa sono i Vescovi.



206
206 D. Chi sono i Vescovi?

R. I Vescovi sono i pastori dei fedeli, posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio nelle sedi a loro affidate, sotto la dipendenza del Romano Pontefice.



207
207 D. Che cosa è il Vescovo nella propria diocesi?

R. Il Vescovo nella propria diocesi è il Pa­store legittimo, il Padre, il Maestro, il superiore di tutti i fedeli, ecclesiastici e laici, che appar­tengono alla diocesi stessa.



208
208 D. Perché il Vescovo si chiama Pastore legittimo?

R. Il Vescovo si chiama Pastore legittimo perché la giurisdizione, ossia il potere che ha di governare i fedeli della propria diocesi, gli è stato conferito secondo le norme e le leggi della Chiesa.



209
209 D. Di chi sono successori il Papa ei Vescovi?

R. Il Papa è il successore di S. Pietro principe degli Apostoli, e i Vescovi sono i successori degli Apostoli, in cio che riguarda il governo ordinario della Chiesa.



210
210 D. Deve il fedele stare unito al proprio vescovo?

R. Si, ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve stare unito di mente e di cuore al proprio Vescovo in grazia e comunione con la Sede Apostolica.



211
211 D. Come deve comportarsi il fedele col proprio Vescovo?

R. Ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve riverire, amare e onorare il proprio Vescovo, e prestargli obbedienza in tutto cio che si riferisce alla cura delle anime e al governo spirituale della diocesi.



212
212 D. Da chi è aiutato il Vescovo nella cura delle anime?

R. Il Vescovo nella cura delle anime è aiutato dai sacerdoti, e principalmente dai parrochi.



213
213 D. Chi è il Parroco?

R. Il Parroco è un sacerdote deputato a presiedere e dirigere, sotto la dipendenza del Vescovo, una porzione della diocesi che chiamasi parrocchia.



214
214 D. Quali doveri hanno i fedeli verso il loro parroco?

R. I fedeli devono tenersi uniti al loro parroco, ascoltarlo docilmente e professargli rispetto e sommissione in tutto cio che riguarda la cura della parrocchia.
5. - Della comunione dei santi.





215
215 D. Che cosa c'insegna il nono articolo del Credo con quelle parole: la comunione dei santi?

R. Con le parole: la comunione dei santi, il nono articolo del Credo c'insegna che nella Chiesa, per l'intima unione che esiste tra tutti i suoi membri, sono comuni i beni spirituali, cosi interni come esterni, che le appartengono.



216
216 D. Quali sono nella Chiesa i beni comuni interni?

R. I beni comuni interni nella Chiesa sono: la grazia che si riceve nei sacramenti, la fede, la speranza, la carità, i meriti infiniti di Gesù Cristo, i meriti sovrabbondanti della Vergine e dei Santi, e il frutto di tutte le opere buone che in essa Chiesa si fanno.



217
217 D. Quali sono i beni esterni comuni nella Chiesa?

R. I beni esterni comuni nella Chiesa sono: i sacramenti, il sacrificio della santa Messa, le pubbliche preghiere, le funzioni religiose e tutte le altre pratiche esteriori che uniscono insieme i fedeli.



218
218 D. In questa comunione di beni entrano tutti i figli della Chiesa?

R. Nella comunione dei beni interni entrano i cristiani, i quali sono in grazia di Dio; quelli poi che sono in peccato mortale non parteci­pano di questi beni.


219 D. Perché non partecipano di questi beni quelli che sono in peccato mortale?
R. Perché la grazia di Dio é quella che unisce i fedeli con Dio e tra loro: e percio quelli che sono in peccato mortale, essendo senza la grazia di Dio, sono esclusi dalla comunione dei beni spirituali.


220 D. Dunque i cristiani che sono in peccato mor­tale non hanno alcun vantaggio dai beni interni e spirituali della Chiesa?
R. I cristiani che sono in peccato mortale hanno ancora qualche vantaggio dai beni interni e spirituali della Chiesa de' quali son privi, in quanto essi conservano il carattere del cristiano che è indelebile, e sono aiutati dalle orazioni e dalle buone opere dei fedeli ad ottenere la grazia di convertirsi a Dio.



221
221 D. Quelli che sono in peccato mortale possono partecipare dei beni esterni della Chiesa?

R. Quelli che sono in peccato mortale pos­sono partecipare dei beni esterni della Chiesa, se pure non siano separati dalla Chiesa con la scomunica.



222
222 D. Perché i membri di questa comunione presi insieme, si chiamano santi?

R. I membri di questa comunione si chiamano santi perché tutti sono chiamati alla santità e furono santificati per mezzo del Battesimo, e molti di essi sono già pervenuti alla perfetta santità.



223
223 D. La comunione dei santi si estende ella anche al cielo e al purgatorio?

R. Si, la comunione dei santi si estende anche al cielo e al purgatorio, perché la carità unisce le tre Chiese: trionfante, purgante e militante; e i Santi pregano Iddio per noi e per le anime del purgatorio, e noi diamo onore e gloria ai Santi e possiamo sollevare le anime del purgatorio, applicando in loro suffragio Messe, elemosine, indulgenze e altre opere buone.
6. - Di coloro che sono fuori della Chiesa.





224
224 D. Chi sotto quelli che non appartengono alla comunione dei santi?

R. Non appartengono alla comunione dei santi nell'altra vita i dannati ed in questa coloro che si trovano fuori della vera Chiesa.



225
225 D. Chi sono quelli che si trovano fuori della vera Chiesa?

R. Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.



226
226 D. Chi sono gl'infedeli?

R. Gl'infedeli sono quelli che non hanno il Battesimo e non credono in Gesù Cristo; sia perché credono e adorano false divinità, come gl'idolatri; sia perché pure ammettendo l'unico vero Dio, non credono in Cristo Messia; né come venuto nella persona di Gesù Cristo, né come venturo, tali sono i maomettani ed altri somiglianti.



227
227 D. Chi sono gli ebrei?

R. Gli ebrei sono quelli che professano la legge di Mosè; non hanno ricevuto il battesimo e non credono in Gesù Cristo.



228
228 D. Chi sono gli eretici?

R. Gli eretici sono i battezzati che ricusano con pertinacia di credere qualche verità rivelata da Dio e insegnata come di fede dalla Chiesa cattolica, per esempio gli ariani, i nestoriani, e le varie sette dei protestanti.



229
229 D. Chi sono gli apostati?

R. Gli apostati sono coloro che abiurano, ossia rinnegano con atto esterno la fede cattolica, che prima professavano.



230
230 D. Chi sono gli scismatici?

R. Gli scismatici sono i cristiani che, non negando esplicitamente alcun domma, si separano volontariamente dalla Chiesa di Gesù Cristo, ossia dai legittimi pastori.



231
231 D. Chi sono gli scomunicati?

R. Gli scomunicati sono quelli che per mancanze gravissime vengono colpiti di scomunica dal Papa, o dal Vescovo, e sono quindi, siccome indegni, separati dal corpo della Chiesa, la quale aspetta e desidera la loro conversione.



232
232 D. Si deve temere la scomunica?

R. La scomunica si deve temere grandemente, perché è la pena più grave e più terribile che la Chiesa possa infliggere ai suoi figli ribelli ed ostinati.



233
233 D. Di quali beni rimangono privi gli scomunicati?

R. Gli scomunicati rimangono privi delle preghiere pubbliche, dei sacramenti, delle indulgenze e della sepoltura ecclesiastica.



234
234 D. Possiamo noi giovare in qualche modo agli scomunicati?

R. Noi possiamo giovare in qualche modo agli scomunicati e a tutti gli altri che sono fuori della vera Chiesa, con salutari avvisi, colle orazioni e colle buone opere, supplicando Iddio che per sua misericordia conceda loro la grazia di convertirsi alla fede e di entrare nella comunione dei Santi.

CAPO XI. Del decimo articolo.




235
235 D. Che cosa i insegna il decimo articolo: La remissione dei peccati?

R. Il decimo articolo del Credo c'insegna che Gesù Cristo ha lasciato alla sua Chiesa la potestà di rimettere i peccati.



236
236 D. La Chiesa puo rimettere ogni sorta di peccati?

R. Si, la Chiesa puo rimettere tutti i pec­cati per quanto siano molti e gravi, perché Gesù Cristo le ha data piena potestà di sciogliere e legare.



237
237 D. Chi sono coloro che nella Chiesa esercitano questa potestà di rimettere i peccati?

R. Coloro che nella Chiesa esercitano la potestà di rimettere i peccati sono in primo luogo il Papa, il quale solo possiede la pienezza ditale potestà; poi i Vescovi, e, sotto la dipendenza dei Vescovi, i sacerdoti.



238
238 D. Come rimette la Chiesa i peccati?

R. La Chiesa rimette i peccati pei meriti di Gesù Cristo, conferendo i sacramenti da esso istituiti a questo fine, principalmente il Battesimo e la Penitenza.

CAPO XII. Dell'undecimo articolo.




239
239 D. Che cosa c'insegna l'undecimo articolo: La risurrezione della carne?

R. L' undecimo articolo del Credo c'insegna che tutti gli uomini risusciteranno, ripigliando ogni anima il corpo che ebbe in questa Vita.



240
240 D. Come avverrà la risurrezione dei morti?

R. La risurrezione dei morti avverrà per virtù di Dio onnipotente, a cui nulla è impossibile.



241
241 D. Quando avverrà la risurrezione dei morti?

R. La risurrezione di tutti i morti avverrà alla fine del mondo, e allora seguirà il giudizio universale.



242
242 D. Perché vuole Iddio la risurrezione dei corpi?

R. Dio vuole la risurrezione dei corpi, perché, avendo l'anima operato il bene o il male unita al corpo, sia ancora insieme con esso premiata o punita.



243
243 D. Gli uomini risorgeranno tutti alla stessa maniera?

R. No, vi sarà grandissima differenza tra i corpi degli eletti e i corpi dei dannati, perché i soli corpi degli eletti, avranno a somiglianza di Gesù Cristo risorto le doti dei corpi gloriosi.



244
244 D. Quali sono queste doti che adorneranno i corpi degli eletti?

R. Le doti che adorneranno i corpi gloriosi degli eletti sono: 1.° la impassibilità, per cui non potranno più essere soggetti a mali, a dolori di veruna sorta, né a bisogno di cibo, di riposo o d'altro; 2.° la chiarezza, per cui risplenderanno a guisa del sole e d'altrettante stelle; 3.° l'agilità per cui potranno passare in un momento e senza fatica da un luogo all' altro e dalla terra al cielo; 4.° la sottigliezza, per cui senza ostacolo potranno penetrare qualunque corpo, come fece Gesù Cristo risorto.



245
245 D. I corpi dei dannati come saranno?

R. I corpi dei dannati saranno privi delle doti dei corpi gloriosi dei Beati, e porteranno l'orribile marchio dell'eterna riprovazione.

CAPO XIII. Del dodicesimo articolo.


Catechismo Maggiore di S. Pio X 125