Catechismo Maggiore di S. Pio X 550

CAPO II. Del Battesimo.

1. - Natura ed effetti del Battesimo.





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551 D. Che cosa e il sacramento del Battesimo?

R. Il Battesimo è il sacramento, pel quale rinasciamo alla grazia di Dio e diventiamo cristiani.



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552 D. Quali sono gli effetti del sacramento del Battesimo?

R. Il sacramento del Battesimo conferisce la prima grazia santificante per la quale si cancella il peccato originale, ed anche l'attuale se vi è; rimette tutta la pena per essi dovuta; imprime il carattere di cristiani; ci fa figliuoli di Dio, membri della Chiesa ed eredi del paradiso, e ci rende capaci di ricevere gli altri sacramenti.



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553 D. Qual'é la materia del Battesimo?

R. La materia del Battesimo è l'acqua naturale che si versa sui capo di chi viene bat­tezzato in tanta quantità che scorra.



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554 D. Qual'è la forma del Battesimo?

(*) R. La forma del Battesimo é questa: Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.
2. Ministro del Battesimo.





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555 D. A chi spetta dare il Battesimo?

R. Il dare il Battesimo spetta per diritto ai Vescovi ed ai parrochi; ma, in caso di neces­sità, qualunque persona puo darlo, sia uomo, sia donna, anche un eretico od un infedele, purché eseguisca il rito del Battesimo ed abbia l'intenzione di fare quello che fa la Chiesa.



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556 D. Se vi fosse necessità di battezzare una persona, che è in pericolo di morire, e molti si trovassero presenti, chi dovrebbe dare il Battesimo?

R. Se vi fosse necessità di battezzare una persona in pericolo di morte, e molti si trovassero presenti, dovrebbe battezzarla il sacerdote, se vi fosse, e in sua assenza un ecclesiastico di ordine inferiore, e in assenza di questo, l'uomo secolare a preferenza della donna, se pure la maggior perizia della donna, o la decenza, non richiedessero altrimenti.



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557 D. Quale intenzione deve avere chi battezza?

R. Chi battezza deve avere l'intenzione di fare quello che fa la santa Chiesa nel battezzare.
3. - Rito del Battesimo e disposizioni di chi lo riceve adulto.





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558 D. Come si fa a dare il Battesimo?

R. Si dà il Battesimo versando dell'acqua sul capo del battezzando, e se non si puo sul capo, su qualche altra parte principale del corpo, e dicendo nello stesso tempo: Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.



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559 D. Se uno versasse l'acqua e un altro proferisse le parole, la persona resterebbe battezzata?

R. Se uno versasse l'acqua, e un altro proferisse le parole, la persona non resterebbe battezzata; ma é necessario che sia la stessa persona che versi l'acqua e pronunci le parole.



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560 D. Quando si dubita se la persona sia morta, si deve tralasciare di battezzarla?

R. Quando si dubita se la persona sia morta, si deve battezzarla sotto condizione, dicendo: Se tu sei vivo, io ti battezzo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo.



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561 D. Quando si devono portare alla chiesa i bambini perché siano battezzati?

R. I bambini si devono portare alla chiesa perché siano battezzati, il più presto possibile.



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562 D. Perché si deve avere tanta premura per far ricevere il Battesimo ai bambini?

R. Si deve avere somma premura per far battezzare i bambini, perché essi per la loro tenera età sono esposti a molti pericoli di morire, e non possono salvarsi senza il Battesimo.



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563 D. Peccano adunque i padri e le madri che per la loro negligenza lasciano morire i loro figliuoli senza Battesimo, o lo differiscono?

R. Si, i padri e le madri che per la loro negligenza, lasciano morire i figliuoli senza battesimo, peccano gravemente, perché privano i loro figliuoli dell' eterna vita; e peccano pure gravemente col differirne a lungo il Battesimo, perché li espongono al pericolo di morire, senza averlo ricevuto.



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564 D. Quando chi si battezza è adulto quali disposizioni deve avere?

R. L'adulto che si battezza, deve oltre la fede avere il dolore almeno imperfetto dei peccati mortali, che avesse commessi.



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565 D. Se un adulto si battezzasse in peccato mortale senza questo dolore che cosa riceverebbe?

R. Se un adulto si battezzasse in peccato mortale senza questo dolore riceverebbe il carattere del Battesimo, ma non la remissione dei peccati, né la grazia santificante. E questi effetti rimarrebbero sospesi, finché non fosse tolto l'impedimento col dolore perfetto de' peccati o col sacramento della Penitenza.

#4


4. - Necessità del Battesimo e doveri dei battezzati.





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566 D. Il Battesimo è necessario per salvarsi?

R. Il Battesimo è assolutamente necessario per salvarsi, avendo detto espressamente il Signore: Chi non rinascerà nell'acqua e nello Spirito Santo non potrà entrare nel regno dei cieli.



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567 D. Si puo supplire in qualche modo alla mancanza del Battesimo?

R. Alla mancanza del sacramento del Battesimo puo supplire il martirio, che chiamasi Battesimo di sangue, o un atto di perfetto amor di Dio o di contrizione, che sia congiunto col desiderio almeno implicito del Battesimo, e questo si chiama Battesimo di desiderio.



568
568 D. Chi riceve il Battesimo a che cosa resta obbligato?

R. Chi riceve il Battesimo resta obbligato a professare sempre la fede, e ad osservare la legge di Gesù Cristo e della sua Chiesa.



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569 D. A che cosa si rinuncia nel ricevere il santo Battesimo?

R. Nel ricevere il santo Battesimo, si rinuncia per sempre al demonio, alle sue opere, ed alle sue pompe.



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570 D. Che cosa s'intende per le opere o per le pompe del demonio?

R. Per opere e pompe del demonio si intendono i peccati, e le massime del mondo contrarie alle massime del santo Vangelo.
5. - Nome e Padrini.





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571 D. Perché s'impone il nome di un Santo a colui che si battezza?

R. A colui che si battezza s'impone il nome di un Santo per porlo sotto la speciale protezione di un celeste patrono ed animano ad imitarne gli esempi.



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572 D. Chi sono i padrini e le madrine del Battesimo?

(*) R. I padrini e le madrine del Battesimo sono quelle persone, che per disposizione della Chiesa tengono al sacro fonte i bambini, rispondono. in vece loro e si rendono garanti in faccia a Dio della loro cristiana educazione, specialmente se vi mancassero i genitori.



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573 D. Siamo noi obbligati a stare a quelle promesse e rinunzie che hanno fatto per noi i nostri padrini?

R. Siamo obbligati senza dubbio a stare alle promesse e alle rinunzie che hanno fatto per noi i nostri padrini, perché Dio non ci ha ricevuti nella sua grazia che a queste condizioni.



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574 D. Quali persone si debbono eleggere per padrini e madrine?

R. Si debbono eleggere per padrini e madrine persone cattoliche, di buoni costumi e ossequenti alle leggi della Chiesa.



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575 D. Quali sono le obbligazioni dei padrini e delle madrine?

R. I padrini e le madrine sono obbligati a procurare che i loro figli spirituali siano istruiti nelle verità della fede, e vivano da buoni cristiani, edificandoli col buon esempio.



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576 D. Quale vincolo contraggono i padrini del Battesimo?

R. I padrini contraggono una parentela spirituale col battezzato e coi suoi genitori, la quale cagiona impedimento di matrimonio coi medesimi.

CAPO III. Della Cresima o Confermazione.




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577 D. Che cosa è il sacramento della Cresima?

R. La Cresima é un sacramento che ci dà lo Spirito Santo, imprime nell'anima nostra il carattere di soldato di Gesù Cristo, e ci fa perfetti cristiani.



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578 D. In qual maniera il sacramento della Cresima ci fa perfetti cristiani?

R. La Cresima ci fa perfetti cristiani, perché ci conferma nella fede e perfeziona le altre virtù e i doni che abbiamo ricevuti nel santo Battesimo; e percio si chiama Confermazione.



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579 D. Quali sono i doni dello Spirito Santo, che si ricevono nella Cresima?

R. I doni dello Spirito Santo, che si ricevono nella Cresima sono questi sette: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio.



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580 D. Qual'è la materia di questo sacramento?

R. La materia di questo sacramento oltre l' imposizione delle mani del Vescovo, é la unzione fatta sulla fronte del battezzato col sacro Crisma; eppercio si chiama anche Cresima, cioè Unzione.



581
581 D. Che cosa è il sacro Crisma?

R. Il sacro Crisma è olio mischiato con balsamo, che il Vescovo ha consacrato il giovedi santo.



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582 D. Che cosa significano l' olio e il balsamo in questo sacramento?

R. In questo sacramento, l'olio che si espande e fortifica, significa la grazia abbondante, che si sparge nell'anima del cristiano per confermarlo nella fede: e il balsamo, che è odoroso e difende dalla corruzione, significa che il cristiano fortificato da questa grazia, è atto a dare buon odore di cristiane virtù e a preservarsi dalla corruzione dei vizi.



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583 D. Qual'è la forma del sacramento della Cresima?

(*) R. La forma del sacramento della Cresima èquesta: Io ti segno col segno della Croce e ti confermo col crisma della salute in nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, cosi sia.



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584 D. Chi è il ministro del sacramento della Cre­sima?

R. Il ministro ordinario del sacramento della Cresima è il solo Vescovo.



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585 D. Con qual rito il Vescovo amministra la Cresima?

(*) R. Il Vescovo per amministrare il sacramento della Cresima, prima stende le mani sopra i cre­simandi, invocando sopra di loro lo Spirito Santo; poi fa un'unzione in forma di croce col sacro Crisma sulla fronte di ciascheduno, dicendo le parole della forma; indi con la sua destra dà un leggiero schiaffo sulla guancia del cresimato dicendogli: la pace sia teco; finalmente benedice solennemente tutti i cresimati.



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586 D. Perché si fa l'unzione sulla fronte?

R. Si fa l' unzione sulla fronte, dove appariscono i segni del timore e del rossore, affinché il cresimato intenda che non deve arrossire del nome e della professione di cristiano, né aver paura dei nemici della fede.



587
587 D. Perché si dà un leggiero schiaffo al cresimato?

R. Si dà un leggiero schiaffo al cresimato perché sappia che deve esser pronto a soffrire ogni affronto e ogni pena per la fede di Gesù Cristo.



588
588 D. Devono tutti procurare di ricevere il sacramento della Cresima?

R. Si, tutti devono procurare di ricevere il sacramento della Cresima e di farlo ricevere ai loro dipendenti.



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589 D. In quale età è bene ricevere il sacramento della Cresima?

(*) R. L'età, in cui è bene ricevere il sacramento della Cresima, è quella di anni sette circa; perché allora sogliono cominciare le tentazioni, e si puo abbastanza conoscere la grazia di questo sacramento, e ricordarsi d'averlo ricevuto.



590
590 D. Quali disposizioni si ricercano per ricevere degnamente il sacramento della Cresima?

R. Per ricevere degnamente il sacramento della Cresima, bisogna essere in grazia di Dio, sapere i misteri principali di nostra santa fede e accostarvisi con riverenza e divozione.



591
591 D. Peccherebbe chi ricevesse la Cresima una seconda volta?

R. Commetterebbe un sacrilegio, perché la Cresima é uno di quei sacramenti, che imprimono il carattere nell'anima, e che percio si possono ricevere una volta sola.



592
592 D. Che cosa deve fare il cristiano per conservare la grazia della Cresima?

R. Per conservare la grazia della Cresima, il cristiano deve spesso pregare, fare buone opere, e vivere secondo la legge di Gesù Cristo, senza rispetti umani.



593
593. D. Perché anche nella Cresima vi sono i padrini e le madrine?

R. Affinché questi indirizzino con le parole e con gli esempi il cresimato nella via della salute e lo aiutino nella milizia spirituale.



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594 D. Quali condizioni si richiedono nel padrino?

R. Il padrino deve essere di età conveniente; cattolico, cresimato, istruito nelle cose più necessarie della religione, e di buoni costumi.



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595 D. Il padrino della Cresima contrae alcuna parentela col cresimato e con i suoi genitori?

(*) R. Il padrino della Cresima contrae la medesima parentela spirituale di chi tiene a battesimo.

CAPO IV. Dell' Eucaristia.

1. - Della natura dl questo sacramento



e della presenza reale di Gesù Cristo nel medesimo.





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596 D. Che cosa è il sacramento dell' Eucaristia?

R. L' Eucaristia è un sacramento nel quale per l'ammirabile conversione di tutta la sostanza del pane nel Corpo di Gesù Cristo e di quella del vino nel suo prezioso Sangue, si contiene veramente, realmente e sostanzialmente il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità del medesimo Gesù Cristo Signor Nostro sotto le specie del pane e del vino per essere nostro nutrimento spirituale.



597
597 D. Vi è nell'Eucaristia lo stesso Gesù Cristo che è nel cielo e che nacque in terra dalla san­tissima Vergine?

R. Si, nell'Eucaristia vi è veramente lo stesso Gesù Cristo che è nel cielo e che nacque in terra dalla santissima Vergine.



598
598 D. Perché credete voi che nel sacramento della Eucaristia è veramente Gesù Cristo?

R. lo credo che nel sacramento dell'Eucaristia è veramente presente Gesù Cristo, perché lo ha detto Egli stesso, e me lo insegna la santa Chiesa.



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599 D. Qual'è la materia del sacramento dell'Eucaristia?

R. La materia del sacramento dell'Eucaristia è quella adoperata da Gesù Cristo, cioè il pane di frumento ed il vino di vite.



600
600 D. Qual'è la forma del sacramento dell'Eucaristia?

R. La forma del sacramento dell'Eucaristia consiste nelle parole usate da Gesù Cristo:

questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue.



601
601 D. Che cosa é dunque l'ostia prima della consacrazione?

R. L'ostia prima della consacrazione è pane.



602
602 D. Dopo la consacrazione che cosa è l'ostia?

R. Dopo la consacrazione l'ostia è il vero Corpo di Nostro Signor Gesù Cristo sotto le specie del pane.



603
603 D. Nel calice prima della consacrazione che cosa vi è?

R. Nel calice prima della consacrazione vi è del vino con alcune gocce d'acqua.



604
604 D. Dopo la consacrazione che cosa è nel calice?

R. Dopo la consacrazione nel calice è il vero Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie del vino.



605
605 D. Quando si fa la conversione del pane nel Corpo, e del vino nel Sangue di Gesù Cristo?

R. La conversione del pane nel Corpo, e del vino nel Sangue di Gesù Cristo si fa nell'atto stesso in cui il sacerdote, nella santa Messa, pronuncia le parole della consacrazione.



606
606 D. Che cosa è la consacrazione?

R. La consacrazione è la rinnovazione, per mezzo del sacerdote, del miracolo operato da Gesù Cristo nell'ultima cena di mutare il pane ed il vino nel suo Corpo e nel suo Sangue adorabile, dicendo: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue.



607
607 D. Come è chiamata dalla Chiesa la miracolosa conversione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù cristo?

R. La miracolosa conversione, che ogni giorno si opera sui nostri altari, è chiamata dalla Chiesa transustanziazione.



608
608 D. Chi ha dato tanta virtù alle parole della consacrazione?

R. Ha dato tanta virtù alle parole della consacrazione lo stesso Signor nostro Gesù Cristo, il quale è Dio onnipotente.



609
609 D. Dopo la consacrazione non resta niente del pane e del vino?

R. Dopo la consacrazione restano soltanto le specie del pane e del vino.



610
610 D. Che cosa sono le specie del pane e del vino?

R. Le specie sono la quantità e le qualità sensibili del pane e del vino, come la figura, il colore, il sapore.



611
611 D. In che maniera possono restare le specie del pane e del vino senza la loro sostanza?

R. Le specie del pane e del vino restano mirabilmente senza la loro sostanza, per virtù di Dio onnipotente.



612
612 D. Sotto le specie del pane vi è solo il Corpo di Gesù Cristo, e sotto le specie del vino vi è solo il suo Sangue?

R. Tanto sotto le specie del pane, quanto sotto le specie del vino vi è tutto Gesù Cristo vivente, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.



613
613 D. Mi sapreste dire perché tanto nell'ostia, quanto nel calice, vi è tutto Gesù Cristo?

R. Tanto nell' ostia, quanto nel calice, vi è tutto Gesù Cristo, perché egli è nell'Eu­caristia vivo ed immortale come nel cielo; percio dove è il suo Corpo vi è anche il San­gue, l'Anima e la Divinità, e dove è il San­gue, vi è ancora il Corpo, l'Anima e la Divi­nità, essendo tutto questo inseparabile in Gesù Cristo.



614
614 D. Quando Gesù è nell'ostia, cessa di essere in cielo?

R. Quando Gesù è nell' ostia, non cessa di essere in cielo, ma si trova nel medesimo tempo in cielo e nel santissimo Sacramento.



615
615 D. Gesù Cristo si trova in tutte le ostie con­sacrate del mondo?

R. Si, Gesù Cristo si trova in tutte le ostie consacrate.



616
616 D. Come puo essere che Gesù Cristo si trovi in tutte le ostie consacrate?

R. Gesù Cristo si trova in tutte le ostie consacrate, per onnipotenza di Dio, al quale niente è impossibile.



617
617 D. Quando si rompe l'ostia, si rompe il Corpo di Gesù Cristo?

R. Quando si rompe l'ostia, non si rompe il Corpo di Gesù Cristo, ma si rompono solamente le specie del pane.



618
618 D. In quale parte dell'ostia resta il Corpo di Gesù Cristo?

R. Il Corpo di Gesù Cristo, resta intiero in tutte le parti, nelle quali l'ostia è stata divisa.



619
619 D. Gesù Cristo è tanto in un'ostia grande, quanto nella particella di un'ostia?

R. Tanto in un'ostia grande, quanto nella particella di un'ostia, vi è il medesimo Gesù Cristo.



620
620 D. Per qua! motivo si conserva nelle chiese la santissima Eucaristia?

R. La santissima Eucaristia si conserva nelle chiese affinché sia adorata dai fedeli, e portata agli infermi secondo il bisogno.



621
621 D. Si deve adorare l'Eucaristia?

R. L'Eucaristia si deve adorare da tutti, perché contiene veramente, realmente e sostanzialmente lo stesso N. S. Gesù Cristo.
2. Della istituzione e degli effetti del sacramento dell' Eucaristia.





622
622 D. In qual tempo Gesù Cristo ha istituito il sacramento dell'Eucaristia?

R. Gesù Cristo ha istituito il sacramento della Eucaristia nell' ultima cena, che fece co' suoi discepoli la sera avanti la sua passione.



623
623 D. Perché Gesù Cristo ha istituito la santissima Eucaristia?

R. Gesù Cristo ha istituito la santissima Eucaristia per tre principali ragioni:


1.° Perché sia sacrificio della nuova legge.

2.° Perché sia cibo dell'anima nostra.

3.° Perché sia un perpetuo memoriale di sua passione e morte, ed un pegno prezioso dell'amor suo verso di noi, e della vita eterna.



624
624 D. Perché Gesù Cristo istitui questo sacramento sotto le specie del pane e del vino?

R. Gesù Cristo istitui questo sacramento sotto le specie del pane e del vino, perché l'Eucaristia doveva essere nostro nutrimento spirituale, ed era percio conveniente che ci venisse data in forma di cibo e di bevanda.



625
625 D. Quali effetti produce in noi la santissima Eucaristia?

R. Gli effetti principali che la santissima Eu­caristia produce in chi la riceve degnamente sono questi: 1.° conserva ed accresce la vita dell'anima che è la grazia, come il cibo materiale sostiene ed accresce la vita del corpo; 2.° rimette i peccati veniali e preserva dai mortali; 3.° produce spirituale consolazione.



626
626 D. La santissima Eucaristia non produce in noi altri effetti?

R. Si, la santissima Eucaristia produce in noi altri tre effetti, cioè: 1.° indebolisce le nostre passioni, ed in ispecie ammorza in noi le fiamme della concupiscenza; 2.° accresce in noi il fervore della carità verso Dio e verso il prossimo e ci aiuta ad operare in uniformità ai desideri di Gesù Cristo; 3.° ci dà un pegno della gloria futura e della stessa risurrezione del nostro corpo.
:§ 3. - Delle disposizioni necessarie per ben comunicarsi.





627
627 D. Il sacramento dell'Eucaristia produce sempre in noi i suoi meravigliosi effetti?

R. Il sacramento dell'Eucaristia produce in noi i suoi meravigliosi effetti, quando si riceve con le dovute disposizioni.



628
628 D. Quante cose sono necessarie per fare una buona Comunione?

(*) R. Per fare una buona Comunione sono necessarie tre cose; 1.° essere in grazia di Dio; 2.° esser e digiuno dalla mezzanotte fino all'atto della Comunione; 3.° sapere che cosa si va a ricevere e accostarsi alla santa Comunione con divozione.



629
629 D. Che cosa vuoi dire essere in grazia di Dio?

R. Essere in grazia di Dio vuoi dire: avere la coscienza pura e monda da ogni peccato mortale.



630
630 D. Chi sa di essere in peccato mortale, che cosa deve fare prima di comunicarsi?

R. Chi sa di essere in peccato mortale, deve prima di comunicarsi fare una buona confessione; non bastando l'atto di contrizione perfetta, senza la confessione, a chi è in peccato mortale per Comunicarsi come conviene.



631
631 D. Perché non basta neppure l'atto di contrizione perfetta a chi sa di essere in peccato mortale, per potersi comunicare?

R. Perché la Chiesa ha stabilito, per rispetto a questo sacramento, che chi é colpevole di peccato mortale non ardisca di fare la Comunione se prima non si e confessato.



632
632 D. Chi si comunicasse in peccato mortale riceverebbe Gesù Cristo?

R. Chi si comunicasse in peccato mortale, riceverebbe Gesù Cristo, ma non la sua grazia, anzi commetterebbe sacrilegio e si farebbe meritevole della sentenza di dannazione.



633
633. D. Qual'è il digiuno che si richiede prima della Comunione?

(*) R. Prima della Comunione si richiede il digiuno naturale, il quale si rompe per ogni piccola cosa che si prenda per modo di cibo o di bevanda.



634
634 D. Se uno inghiottisce qualche cosa rimasta fra i denti o qualche goccia d'acqua entratagli in bocca, si puo ancora comunicare?

(*) R. Chi inghiottisse qualche cosa rimasta fra i denti, o qualche goccia d'acqua nel lavarsi. si puo ancora comunicare; perché allora queste cose o non si prendono per modo di cibo o di bevanda, o ne hanno già perduta la natura.



635
635 D. E mai permesso fare la Comunione senza essere digiuno?

(*) R. Il fare la Comunione senza essere digiuno. é permesso agli infermi che sono in pericolo di morte e a chi ne ha ottenuta speciale facoltà dal Papa a cagione di prolungata infermità. La Comunione poi fatta dagli infermi in pericolo di morte, si chiama Viatico perché li sostenta nel viaggio che fanno da questa vita all'eternità.



636
636 D. Che cosa vuoi dire: sapere cio che si va a ricevere?

R. Sapere cio che si va a ricevere, vuoi dire: conoscere quelle cose che s'insegnano intorno a questo sacramento nella Dottrina cristiana, e crederle fermamente.



637
637 D. Che cosa vuoi dire. comunicarsi con divozione?

R. Comunicarsi con divozione, vuol dire ac­costarsi alla santa Comunione con umiltà e modestia, si nella persona, come nei vestito; e fare la preparazione prima e il ringraziamento dopo la santa Comunione.



638
638 D. In che consiste la preparazione prima della Comunione?

R. La preparazione prima della Comunione consiste in trattenersi per qualche tempo a considerare chi andiamo a ricevere e chi siamo noi; e in fare atti di fede, di speranza, di carità, di contrizione, di adorazione, di umiltà e di desiderio di ricevere Gesù Cristo.



639
639 D. In che consiste il ringraziamento dopo la Comunione?

R. Il ringraziamento dopo la Comunione consiste nel trattenerci raccolti ad onorare dentro di noi stessi il Signore; rinnovando gli atti di fede, di speranza, di carità, di adorazione, di ringraziamento, di offerta e di domanda, sopratutto di quelle grazie che maggiormente sono necessarie per noi e per coloro pei quali siamo obbligati a pregare.



640
640 D. Che cosa si deve fare nel giorno della Comunione?

R. Nel giorno della Comunione si deve stare raccolti per quanto è possibile, occuparsi in opere di pietà e adempiere con maggiore diligenza i doveri del proprio stato.



641
641 D. Dopo la santa Comunione quanto tempo resta in noi Gesù Cristo?

R. Dopo la santa Comunione Gesù Cristo resta in noi con la sua grazia finché non si pecca mortalmente; e con la sua reale presenza resta in noi finché non si sono consumate le specie sacramentali.
4. - Della maniera di comunicarsi.





642
642 D. Come bisogna presentarsi nell'atto di ricevere la santa Comunione?

R. Nell'atto di ricevere la santa Comunione bisogna essere inginocchiati, tenere la testa mediocremente alzata, gli occhi modesti e rivolti alla sacra particola, la bocca sufficientemente aperta e la lingua un poco avanzata sulle labbra.



643
643 D. Come bisogna tenere la tovaglia o la tavoletta della Comunione?

R. La tovaglia o la tavoletta della Comunione bisogna tenerla in modo che raccolga la sacra particola qualora essa venisse a cadere.



644
644 D. Quando si deve inghiottire la sacra particola?

R. Dobbiamo procurare d'inghiottire la sacra particola più presto che si puo, e per qualche tempo astenerci dallo sputare.



645
645 D. Se la sacra particola si attaccasse al palato, che cosa si dovrebbe fare?

R. Se la sacra particola si attaccasse al palato, la si dovrebbe distaccare con la lingua, e non mai col dito.
5. - Del precetto della Comunione.





646
646 D. Quando vi è l'obbligo di comunicarsi?

(*) R. Vi è l'obbligo di comunicarsi in ogni anno, alla Pasqua di Risurrezione, ciascuno alla propria parrocchia; e inoltre in pericolo di morte.



647
647 D. In quale età comincia ad obbligare il comandamento della Comunione pasquale?

R. Il comandamento della Comunione pasquale comincia ad obbligare nell'età in cui il fanciullo è capace di accostarvisi con le dovute disposizioni.



648
648 D. Peccano coloro che hanno l'età capace per essere ammessi alla comunione e non si comunicano?

R. Coloro che, avendo l'età capace per essere ammessi alla Comunione, non si comunicano, o perché non vogliono, o perché non sono per loro colpa istruiti, peccano senza dubbio. Peccano altresi i loro genitori, o chi ne fa le veci, se la dilazione della Comunione avviene per loro colpa, e ne dovranno rendere gran conto a Dio.



649
649 D. E cosa buona ed utile comunicarsi spesso?

R. E cosa ottima il comunicarsi spesso, purché si faccia con le disposizioni dovute.



650
650 D. Con quale frequenza si puo andare alla Comunione?

R. Ciascuno puo andare alla Comunione con quella maggior frequenza che gli sia consigliata da un pio e dotto confessore.

CAPO V. Del santo sacrificio della Messa.

:§ 1. - Della essenza, della istituzione e dei fini del santo sacrificio della Messa.





651
651 D. L'Eucaristia si deve considerare solamente come sacramento?

R. L'Eucaristia, oltre essere sacramento, è anche il sacrificio permanente della nuova legge, che Gesù Cristo lascio alla sua Chiesa, da offrirsi a Dio per mano de' suoi sacerdoti.



652
652 D. In che consiste, in generale, il sacrificio?

R. Il sacrificio, in generale, consiste nell' offerire una cosa sensibile a Dio, e distruggerla in qualche maniera per riconoscere il supremo dominio di lui sopra di noi e sopra tutte le cose.



653
653 D. Come si chiama questo sacrificio della nuova legge?

R. Questo sacrificio della nuova legge si chiama la santa Messa.



654
654 D. Che cosa è dunque la santa Messa?

R. La santa Messa è il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo offerto sui nostri

altari sotto le specie del pane e del vino, in memoria del sacrificio della Croce.



655
655 D. il sacrificio della Messa è il medesimo della Croce?

R. Il sacrificio della Messa è sostanzialmente il medesimo della Croce in quanto lo stesso Gesù Cristo, che si è offerto sopra la Croce, è quello che si offerisce per mano dei sacerdoti, suoi mi­nistri, sui nostri altari; ma in quanto al modo con cui viene offerto il sacrificio della Messa differisce dal sacrificio della Croce, pur ritenendo con questo la più intima ed essenziale relazione.



656
656 D. Quale differenza dunque e relazione vi è tra il sacrificio della Messa e quello della Croce?

R. Tra il sacrificio della Messa e quello della Croce vi è questa differenza e relazione; che Gesù Cristo sulla Croce si offri spargendo il suo sangue e meritando per noi; invece sugli altari Egli si sacrifica senza spargimento di sangue e ci applica i frutti della sua Passione e Morte.



657
657 D. Quale altra relazione ha il sacrificio della Messa con quello della Croce?

R. Un'altra relazione del sacrificio della Messa con quello della Croce è che il sacrificio della Messa rappresenta in modo sensibile lo spargimento del sangue di Gesù Cristo sulla Croce; perché in virtù delle parole della consacrazione si rende presente sotto le specie del pane il solo Corpo, e sotto le specie del vino il solo Sangue del nostro Salvatore; sebbene per naturale concomitanza e per l'unione ipostatica sia presente sotto ciascuna delle specie Gesù Cristo vivo e vero.



658
658 D. Non è forse il sacrificio della Croce l'unico sacrificio della nuova legge?

R. Il sacrificio della Croce è l'unico sacrificio della nuova legge, inquantoché per esso il Signore placo la Divina Giustizia, acquisto tutti i meriti necessari a salvarci, e cosi compiè da parte sua la nostra redenzione. Questi meriti pero Egli ci applica pei mezzi da lui istituiti nella sua Chiesa, tra i quali è il santo sacrificio della Messa.



659
659 D. Per quali fini dunque si offre il sacrificio della santa Messa.

R. Il sacrificio della santa Messa si offerisce a Dio per quattro fini: 1.° per onorarlo come si conviene, e per questo si chiama latreutico; 2.° per ringraziarlo dei suoi benefizi, e per questo si chiama eucaristico; 3.° per placarlo, per dargli la dovuta soddisfazione dei nostri peccati e per suffragare le anime del purgatorio; e per questo si chiama propiziatorio; 4.° per ottenere tutte le grazie che ci sono necessarie, e per questo si chiama impetratorio.



660
660 D. Chi è che offre a Dio il sacrificio della santa Messa?

R. Il primo e principale offerente del sacrificio della santa Messa è Gesù Cristo, e il sacerdote è il ministro che in nome di Gesù Cristo offre lo stesso sacrificio all'Eterno Padre.



661
661 D. Chi ha istituito il sacrificio della santa Messa?

R. Il sacrificio della santa Messa lo istitui Gesù Cristo medesimo quando istitui il sacramento dell' Eucaristia; e disse che si facesse in memoria della sua Passione.



662
662 D. A chi si offre la santa Messa?

R. La santa Messa si offre a Dio solo.



663
663 D. Se la santa Messa si offre a Dio solo, perché si celebrano tante Messe in onore della santissima Vergine e dei Santi?

R. La Messa celebrata in onore della Vergine e dei Santi è sempre un sacrificio offerto a Dio solo: si dice pero celebrata in onore della santissima Vergine e dei Santi per ringraziare Dio dei doni che loro ha fatti e ottenere da Lui con la loro intercessione più abbondantemente le grazie di cui abbiamo bisogno.



664
664 D. Chi è partecipe dei frutti della Messa?

R. Tutta la Chiesa partecipa dei frutti della Messa, ma particolarmente: 1.° il sacerdote e quelli che assistono alla Messa, i quali si considerano uniti al sacerdote; 2.° quelli per cui si applica la Messa, che possono essere si vivi che defunti.
2. - Del modo di assistere alla santa Messa.





665
665 D. Quali cose sono necessarie per ascoltare bene e con frutto la santa Messa?

R. Per ascoltare bene e con frutto la santa Messa sono necessarie due cose: 1.° la modestia della persona; 2.° la divozione del cuore.



666
666 D. Zn che consiste la modestia della persona?

R. La modestia della persona consiste in modo speciale nell'essere modestamente vestito; nell'osservare silenzio e raccoglimento, e nello stare, per quanto si puo, ginocchioni, eccettuato il tempo dei due vangeli, che si ascoltano stando in piedi.



667
667 D. Nell' ascoltare la santa Messa qual'è il miglior modo di praticare la divozione del cuore?

R. Il miglior modo di praticare la divozione del cuore nell'ascoltare la santa Messa è il seguente:



1.° Unire da principio la propria intenzione a quella del sacerdote, offerendo a Dio il santo sacrificio per i fini pei quali è stato istituito.



2.° Accompagnare il sacerdote in ciascuna preghiera e azione del sacrificio.



3.° Meditare la passione e morte di Gesù Cristo e detestare di cuore i peccati che ne sono stati la cagione.



4.° Fare la Comunione sacramentale, o almeno la spirituale, nel tempo che si comunica il sacerdote.



668
668 D. Che cosa è la Comunione spirituale?

R. La Comunione spirituale é un gran desiderio di unirsi sacramentalmente a Gesù Cristo dicendo, per esempio: Signore mio Gesù Cristo, io desidero con tutto il cuore di unirmi a Voi adesso e per tutta l'eternità; e facendo i medesimi atti che si fanno avanti, e dopo la Comunione sacramentale.



669
669 D. La recita del Rosario o di altre orazioni durante la Messa impedisce di ascoltarla con frullo?

R. La recita di queste preghiere non impedisce di ascoltare con frutto la Messa, purché si procuri per quanto si puo di seguire l'azione del santo sacrificio.



670
670. D. E cosa ben fatta il pregare anche per gli altri nell'assistere alla santa Messa?

R. E cosa ben fatta il pregare anche per gli altri nell'assistere alla santa Messa: anzi il tempo della santa Messa è il più opportuno per pregar Dio per i vivi e per i morti.



671
671 D. Finita la Messa che cosa si dovrebbe fare?

R. Finita la Messa, si dovrebbe ringraziar Dio della grazia d'averci fatto assistere a questo grande sacrificio, e domandargli perdono delle mancanze che abbiamo commesso nell'assistervi.

CAPO VI. Della Penitenza.


Catechismo Maggiore di S. Pio X 550