Direttorio generale catechesi IT 171


La catechesi degli adulti\i(50)


Gli adulti a cui si dirige la catechesi\b(51)


172 Il discorso di fede con gli adulti deve tenere seriamente conto delle esperienze vissute e dei condizionamenti e sfide che essi incontrano nella vita. Le loro domande e bisogni di fede sono molteplici e vari.(52)

Di conseguenza si possono distinguere:

– adulti credenti, che vivono coerentemente la loro scelta di fede e ne desiderano sinceramente un approfondimento;

– adulti che pur battezzati non sono stati convenientemente catechizzati o non hanno portato a compimento il cammino di iniziazione cristiana, o si sono allontanati dalla fede, tanto da poter essere chiamati « quasi catecumeni »;(53)

– adulti non battezzati, ai quali corrisponde il catecumenato vero e proprio.(54)

Vanno pure menzionati gli adulti che provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con la Chiesa cattolica.

Elementi e criteri propri della catechesi degli adulti(55)


173 La catechesi degli adulti riguarda persone che hanno il diritto e il dovere di portare a maturità il germe della fede che Dio ha loro dato,(56) è rivolta a individui che sono chiamati a rivestire responsabilità sociali di vario tipo, ed è diretta a soggetti che sono esposti a cambiamenti e a crisi talora assai profonde. A causa di ciò, la fede dell'adulto deve essere continuamente illuminata, sviluppata e protetta, per acquisire quella saggezza cristiana che dona senso, unità, speranza alle molteplici esperienze della sua vita personale, sociale e spirituale. La catechesi degli adulti richiede di identificare accuratamente i tratti tipici del cristiano adulto nella fede, tradurli in obiettivi e contenuti, determinare certe costanti nell'esposizione, fissare le indicazioni metodologiche più efficaci, scegliere le forme e i modelli. Una speciale attenzione merita la figura e l'identità del catechista degli adulti e la sua formazione, e chi sono i responsabili della catechesi degli adulti nella comunità.(57)


174 Tra i criteri che assicurano una catechesi degli adulti autentica ed efficace, occorre ricordare:(58)

– attenzione ai destinatari nella loro situazione di adulti, come uomini e come donne, badando dunque ai loro problemi ed esperienze, alle risorse spirituali e culturali, con pieno rispetto delle differenze;

– attenzione alla condizione laicale degli adulti, cui il Battesimo conferisce di « cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio »(59) e insieme li chiama alla santità;(60)

– attenzione al coinvolgimento della comunità perché sia luogo di accoglienza e sostegno dell'adulto;

– attenzione ad un progetto organico di pastorale degli adulti in cui la catechesi si integra con la formazione liturgica e con il servizio della carità.

Compiti generali e particolari della catechesi per gli adulti\b(61)


175 Per rispondere alle istanze più profonde dei nostri tempi, la catechesi degli adulti deve proporre la fede cristiana nella sua interezza, autenticità e sistematicità, secondo la comprensione che ne ha la Chiesa, mettendo in primo piano l'annuncio della salvezza, illuminando le tante difficoltà, oscurità, fraintendimenti, pregiudizi e obiezioni, oggi in circolazione, mostrando l'incidenza spirituale e morale del messaggio, introducendo alla lettura credente della Sacra Scrittura e alla pratica della preghiera. Un fondamentale servizio per la catechesi degli adulti è dato dal Catechismo della Chiesa Cattolica e — con riferimento a questo — dai Catechismi degli adulti delle singole Chiese.

In particolare sono compiti della catechesi degli adulti:

Promuovere la formazione e la maturazione della vita nello Spirito del Cristo risorto con mezzi adeguati: pedagogia sacramentale, ritiri, direzione spirituale...

Educare alla giusta valutazione dei cambiamenti socioculturali della nostra società alla luce della fede. In questo modo il popolo cristiano è aiutato a discernere i veri valori ed anche i pericoli della nostra civiltà, ed assumere gli atteggiamenti convenienti.

Chiarire gli odierni quesiti religiosi e morali, ossia quelle questioni che si pongono agli uomini del nostro tempo, ad esempio a riguardo della morale pubblica ed individuale, rispetto alle questioni sociali, circa l'educazione delle nuove generazioni.

Chiarire le relazioni che intercorrono tra l'azione temporale e l'azione ecclesiale, mostrando le mutue distinzioni, implicanze e dunque la misura della dovuta interazione. A questo scopo fa parte integrale della formazione degli adulti la dottrina sociale della Chiesa.

Sviluppare i fondamenti razionali della fede. La retta comprensione della fede e delle verità da credersi stanno in conformità con le esigenze della ragione umana e il Vangelo è sempre attuale e pertinente. È necessario perciò promuovere efficacemente una pastorale del pensiero e della cultura cristiana. Ciò permetterà di superare certe forme di integrismo e di fondamentalismo, come pure di interpretazione arbitraria o soggettiva.

Formare all'assunzione di responsabilità nella missione della Chiesa e a saper rendere testimonianza cristiana nella società.

L'adulto è aiutato a scoprire, valorizzare, attuare quanto ha ricevuto per natura e per grazia, sia nella comunità ecclesiale sia vivendo all'interno della comunità umana. In questo modo potrà anche superare le insidie della massificazione e dell'anonimato, particolarmente frequenti in alcune società di oggi, che portano alla perdita di identità e al discredito delle qualità e risorse che uno possiede.

Forme particolari di catechesi degli adulti\b(62)


176 Esistono situazioni e circostanze, in cui si impongono forme speciali di catechesi:

– la catechesi dell'iniziazione cristiana o il catecumenato degli adulti, il cui ordinamento è espresso dal RICA;

– la catechesi al popolo di Dio nelle forme tradizionali debitamente adattate, lungo l'anno liturgico, o nella forma straordinaria delle missioni »;

– la catechesi perfettiva, diretta a coloro che hanno un compito di formazione nella comunità: catechisti, o quanti sono impegnati nell'apostolato dei laici;

– la catechesi da svolgere in occasione di eventi particolarmente significativi della vita, come il matrimonio, il battesimo dei figli e gli altri sacramenti dell'iniziazione cristiana, nei periodi critici della crescita giovanile, nella malattia, ecc. Sono circostanze, in cui le persone sono più che mai indotte a ricercare il vero senso della vita;

– la catechesi in occasione di esperienze particolari, come l'entrata nel lavoro, il servizio militare, l'emigrazione... Sono cambiamenti che possono generare arricchimenti interiori, ma anche smarrimenti, per cui si avverte il bisogno di luce e di sostegno della Parola di Dio;

– la catechesi che si riferisce a un uso cristiano del tempo libero, in occasione particolarmente delle vacanze e dei viaggi turistici;

– la catechesi in occasione di avvenimenti particolari riguardanti la vita della Chiesa e della società.

Queste e tante altre particolari forme di catechesi si affiancano, senza sostituirli, ai corsi di catechesi sistematica, organica e permanente che ogni comunità ecclesiale deve garantire a tutti gli adulti.

La catechesi dei bambini e dei fanciulli\i(63)


Situazione e importanza dell'infanzia e fanciullezza\b(64)


177 Questa fase di età, tradizionalmente distinta in prima infanzia o età prescolare, e fanciullezza, agli occhi della fede e della stessa ragione ha in proprio la grazia degli inizi della vita. « In questa età sono aperte preziose possibilità operative sia per l'edificazione della Chiesa che per l'umanizzazione della società »(65) cui far fronte. Figlio di Dio grazie al dono del battesimo, il bambino è da Cristo proclamato membro privilegiato del Regno di Dio.(66)

Per diverse ragioni, oggi, forse più di ieri, il bambino richiede pieno rispetto e aiuto nelle sue esigenze di crescita umana e spirituale, anche tramite la catechesi, che non può mai mancare ai bambini cristiani. Chi infatti ha dato a lui la vita arricchendola con il dono del battesimo ha il dovere di alimentarla in continuità.

Caratteristiche della catechesi dei bambini e dei fanciulli\b(67)


178 La catechesi dei piccoli è necessariamente collegata con la loro situazione e condizione di vita ed è opera di diversi agenti educativi, tra loro complementari.

Si possono indicare alcuni fattori che rivestono particolare rilievo ed hanno estensione universale:

– L'infanzia e la fanciullezza, ciascuna compresa e trattata secondo le peculiarità loro proprie, rappresentano il tempo della prima socializzazione ed educazione umana e cristiana nella famiglia, nella scuola e nella chiesa, e dunque vanno intese come momento decisivo per il futuro successivo della fede.

– Secondo una consolidata tradizione, questo è abitualmente il periodo, in cui si compie l'iniziazione cristiana cominciata con il Battesimo. Con la ricezione dei sacramenti, si mira alla prima formazione organica della fede del fanciullo e alla sua introduzione nella vita della Chiesa.(68)

– Nel tempo dell'infanzia il processo catechistico sarà perciò eminentemente educativo, attento a sviluppare quelle risorse umane che fanno da substrato antropologico alla vita di fede, quale il senso della fiducia, della gratuità, del dono di sé, dell'invocazione, della lieta partecipazione... L'educazione alla preghiera e l'iniziazione alla Sacra Scrittura sono aspetti centrali della formazione cristiana dei piccoli.(69)

– Infine, si deve attendere all'importanza di due vitali luoghi educativi: la famiglia e la scuola. La catechesi familiare è in certo modo insostituibile, anzitutto per l'ambiente positivo e accogliente, per l'esempio trascinante degli adulti, per la prima esplicita sensibilizzazione e pratica della fede.


179 L'ingresso nella scuola significa per il bambino l'entrata in una società più vasta della famiglia, con la possibilità di sviluppare assai di più le sue capacità intellettive, affettive, comportamentali. Nella scuola spesso viene impartito uno specifico insegnamento religioso.

Tutto questo richiede alla catechesi e ai catechisti una collaborazione costante con i genitori e anche con gli insegnanti della scuola, secondo le opportunità date dal contesto.(70) I pastori ricordino che quando aiutano i genitori e gli educatori a compiere bene la loro missione, è la Chiesa che viene edificata. Inoltre questo lavoro offre un'ottima occasione di catechesi degli adulti.(71)

Bambini e fanciulli senza appoggio religioso familiare o che non frequentano la scuola\b(72)


180 Esistono in verità, e in misura estesa, bambini e fanciulli gravemente svantaggiati, in quanto manca loro un adeguato sostegno religioso familiare, o perché non hanno una vera famiglia, o perché non frequentano la scuola, o perché soffrono condizioni di instabilità sociale, di disadattamento, o per altri motivi ambientali. Molti non sono neppure battezzati; altri non portano a compimento il cammino di iniziazione. Spetta alla comunità cristiana farsene carico con un generoso, competente e realistico servizio di supplenza, cercando il dialogo con le famiglie, proponendo forme educative scolastiche appropriate, curando una catechesi proporzionata alle possibilità e alle necessità concrete dei bambini.


La catechesi dei giovani (73)


Preadolescenza, adolescenza e giovinezza(74)


181 In termini generali va osservato che la crisi spirituale e culturale, che attanaglia il mondo,(75) ha le sue prime vittime nelle giovani generazioni. Come è anche vero che l'impegno per una società migliore trova in esse le migliori speranze.

Ciò deve stimolare ancora di più la Chiesa a realizzare coraggiosamente e creativamente l'annuncio del Vangelo al mondo giovanile.

Al riguardo, l'esperienza suggerisce quanto sia utile per la catechesi distinguere nell'età giovanile preadolescenza, adolescenza e giovinezza, avvalendosi opportunamente dei risultati della ricerca scientifica e delle condizioni di vita nei diversi paesi.

Nelle regioni di cosiddetto sviluppo avanzato, è particolarmente sentita la questione della pre-adolescenza: non si tiene conto abbastanza delle difficoltà, dei bisogni e delle risorse umane e spirituali dei preadolescenti, tanto da poter parlare nei loro confronti di età negata.

Tantissime volte in questo tempo il ragazzoa, ricevendo il sacramento della Confermazione, conclude il processo di iniziazione sacramentale, ma al contempo si allontana quasi del tutto dalla pratica della fede. Occorre tenerne seriamente conto, sviluppando una cura pastorale specifica, avvalendosi delle risorse formative date dallo stesso cammino di iniziazione.

Per quanto attiene alle altre due categorie, giova distinguere l'adolescenza dalla giovinezza, pur nella consapevolezza che è difficile definirne in maniera univoca il significato. Globalmente qui si comprende quel periodo della vita che antecede l'assunzione di responsabilità proprie degli adulti.

Anche la catechesi al mondo giovanile va profondamente riveduta e potenziata.

L'importanza della gioventù per la società e la Chiesa\b(76)


182 La Chiesa, se vede i giovani come « speranza », li avverte oggi come « una grande sfida per l'avvenire della Chiesa » stessa.(77)

Il rapido e tumultuoso cambiamento culturale e sociale, l'aumento numerico, l'affermarsi di un consistente periodo di giovinezza prima di far parte delle responsabilità degli adulti, la carenza di lavoro e in certi paesi le condizioni di permanente sottosviluppo, le pressioni della società dei consumi..., tutto giova a profilare il pianeta giovani come mondo dell'attesa, non di rado del disincanto e della noia, anzi dell'angoscia e dell'emarginazione. L'allontanamento dalla Chiesa, o almeno una diffidenza nei suoi confronti, serpeggia in tanti come atteggiamento di fondo. Vi si riflettono spesso la carenza del sostegno spirituale e morale delle famiglie e le debolezze della catechesi ricevuta.

D'altra parte forte e impetuosa è in tanti di loro la spinta alla ricerca di senso, alla solidarietà, all'impegno sociale, alla stessa esperienza religiosa...


183 Ne derivano alcune conseguenze in ordine alla catechesi.

Il servizio della fede avverte anzitutto le luci e le ombre della condizione giovanile così come sono in concreto nelle diverse regioni ed ambienti di vita.

Cuore della catechesi è l'esplicita proposta di Cristo al giovane del Vangelo,(78) proposta diretta a tutti i giovani su misura dei giovani, nella comprensione attenta dei loro problemi. Nel Vangelo essi infatti compaiono diretti interlocutori di Cristo che rivela ad essi la loro « singolare ricchezza », e insieme li impegna in un progetto di crescita personale e comunitario di decisivo valore per le sorti della società e della Chiesa.(79)

Perciò i giovani non devono essere considerati soltanto oggetto di catechesi, ma altresì « soggetti attivi, protagonisti dell'evangelizzazione e artefici del rinnovamento sociale ».(80)

Caratteristiche della catechesi dei giovani (81)


184 Data la vastità del compito, tocca certamente ai Direttorii catechistici delle Chiese particolari e delle Conferenze Episcopali nazionali e regionali specificare, in aderenza al contesto, quanto conviene nei singoli posti.

Si possono indicare certe linee generali comuni:

– Si terrà presente la varietà della situazione religiosa: vi sono giovani che non sono nemmeno battezzati, altri che non hanno completato l'iniziazione cristiana, o sono in crisi di fede talora grave, altri ancora che sono propensi a fare o hanno già fatto una scelta di fede e chiedono di essere aiutati.

– Non si deve poi dimenticare che riesce proficua quella catechesi che può svolgersi all'interno di una più ampia pastorale dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, la quale ha presente l'insieme dei problemi che riguardano la loro vita. A questo scopo la catechesi va integrata con certe procedure, come la lettura della situazione, l'attenzione alle scienze umane e dell'educazione, la collaborazione di laici e dei giovani stessi.

– La ben regolata azione del gruppo, l'appartenenza a valide associazioni giovanili(82) e l'accompagnamento personale del giovane, tra cui, come fatto eminente, la direzione spirituale, sono mediazioni quanto mai utili per una efficace catechesi.


185 Tra le diverse forme di catechesi giovanile, sono da prevedere, a seconda delle situazioni, il catecumenato giovanile in età scolare, catechesi dell'iniziazione cristiana, catechesi su tematiche programmate, altri incontri più o meno occasionali ed informali...

In termini più globali, la catechesi ai giovani va proposta con percorsi nuovi, aperti alla sensibilità e problematiche di questa età, che sono di ordine teologico, etico, storico, sociale... In particolare, ottengono il loro giusto posto l'educazione alla verità e alla libertà secondo il Vangelo, la formazione della coscienza, l'educazione all'amore, il discorso vocazionale, l'impegno cristiano nella società, la responsabilità missionaria nel mondo.(83) Occorre rilevare, tuttavia, che frequentemente l'evangelizzazione contemporanea dei giovani deve adottare una dimensione missionaria piuttosto che quella strettamente catecumenale. Infatti, la situazione obbliga spesso l'apostolato tra i giovani a essere animazione giovanile di indole umanizzatrice e missionaria, come primo passo necessario perché maturino le disposizioni più favorevoli al momento strettamente catechistico. Pertanto, molte volte nella realtà è opportuno intensificare l'azione precatecumenale all'interno di processi globali educativi.

Uno dei nodi da affrontare e sciogliere riguarda la differenza di « linguaggio » (mentalità, sensibilità, gusti, stile, vocabolario...) tra giovani e Chiesa (catechesi, catechisti). Si insiste perciò sulla necessità di un « adattamento della catechesi ai giovani », sapendo tradurre nel loro linguaggio « con pazienza e saggezza, senza tradirlo, il messaggio di Gesù ».(84)

Catechesi degli anziani (85)


La terza età, dono di Dio alla Chiesa


186 In diversi paesi del mondo, il crescente numero delle persone anziane rappresenta un nuovo e specifico compito pastorale della Chiesa. Sentite non di rado come oggetto passivo, più o meno ingombrante, queste persone, alla luce della fede, sono invece da comprendere come dono di Dio per la Chiesa e la società, cui va rivolta la cura anche di una adeguata catechesi. Ne hanno diritto e dovere come tutti i cristiani.

Occorre tenere conto della diversità di condizione personale, familiare, sociale, in particolare la prova della solitudine e il rischio dell'emarginazione. La famiglia ha una funzione primaria, perché lì l'annuncio della fede può avvenire in un clima di accoglienza e di amore che meglio di ogni altro confermano la validità della Parola.

In ogni caso la catechesi agli anziani associa al contenuto della fede la presenza cordiale del catechista e della comunità credente. Per cui è del tutto auspicabile che gli anziani partecipino in pieno al cammino catechistico della comunità.

Catechesi della pienezza e della speranza


187 La catechesi agli anziani fa attenzione ad aspetti particolari della loro condizione di fede: l'anziano può essere giunto alla sua età con una fede solida e ricca: allora la catechesi porta in certo modo a pienezza il cammino compiuto in atteggiamento di ringraziamento e di attesa fiduciosa; altri vivono una fede più o meno oscurata e una debole pratica cristiana: allora la catechesi diventa momento di nuova luce ed esperienza religiosa; talora l'anziano giunge ai suoi giorni con ferite profonde nell'anima e nel corpo: la catechesi lo aiuta a vivere la sua situazione, nell'atteggiamento dell'invocazione, del perdono, della pace interiore.

In ogni caso, la condizione dell'anziano richiede una catechesi della speranza che proviene dalla certezza dell'incontro definitivo con Dio.

È sempre un beneficio per lui ed un arricchimento per la comunità se il credente anziano testimonia una fede che risplende ancora di più man mano che si avvicina al grande momento dell'incontro con il Signore.

Saggezza e dialogo\b(86)


188 La Bibbia ci presenta l'uomo anziano credente come il simbolo della persona ricca di saggezza e di timor di Dio, e dunque il depositario di una intensa esperienza di vita, che lo rendono in certo modo « catechista » naturale della comunità. Egli infatti è testimone della tradizione di fede, maestro di vita, operatore di carità. La catechesi valorizza questa grazia, aiutando la persona anziana a riscoprire le ricche possibilità che sono dentro di lei, aiutandola ad assumere ruoli catechistici verso il mondo dei piccoli — di cui sovente sono nonni apprezzati —, verso i giovani e verso gli adulti. In questo modo si favorisce un fondamentale dialogo tra generazioni all'interno della famiglia e della comunità.


CAPITOLO III

Catechesi per situazioni speciali,

mentalità, ambienti

La catechesi dei disabili e disadattati\b(87)


189 Ogni comunità cristiana considera come persone predilette dal Signore quelle che, particolarmente tra i minori, soffrono di handicap fisico, mentale e di altre forme di disagio. Una accresciuta coscienza sociale ed ecclesiale e gli innegabili progressi della pedagogia speciale, fanno sì che la famiglia ed altri luoghi formativi possano oggi dare a queste persone una catechesi adeguata, di cui hanno diritto come battezzati — e se non battezzati come chiamati alla salvezza —. L'amore del Padre verso questi figli più deboli e la continua presenza di Gesù con il suo Spirito danno fiducia che ogni persona per quanto limitata è capace di crescere in santità.

L'educazione della fede, che coinvolge anzitutto la famiglia, richiede itinerari adeguati e personalizzati, tiene conto delle indicazioni della ricerca pedagogica, si attua proficuamente nel contesto di una educazione globale della persona. D'altra parte si deve evitare il rischio che una catechesi necessariamente specializzata finisca ai margini della pastorale comunitaria. Perché ciò non avvenga è necessario che la comunità sia costantemente avvertita e coinvolta. Le esigenze peculiari di questa catechesi richiedono dai catechisti una specifica competenza e rendono ancora più meritorio il loro servizio.

La catechesi di persone marginali


190 Nella medesima prospettiva va considerata la catechesi a persone in situazione di marginalità, o prossime, o già cadute nell'emarginazione, quali immigrati, profughi, nomadi, persone senza fissa dimora, malati cronici, tossico-dipendenti, carcerati, prigionieri... La parola solenne di Gesù, che indica come compiuto a sé ogni gesto di bene fatto a « questi fratelli più piccoli » (Mt 25,40 Mt 45), garantisce la grazia di bene operare in ambiti non facili. Segni permanenti della validità della catechesi sono la capacità di distinguere la diversità delle situazioni, di cogliere i bisogni e le domande di ognuno, di puntare molto sull'incontro personale con una dedizione generosa e paziente, di procedere con fiducia e realismo, ricorrendo a forme sovente indirette ed occasionali di catechesi. La comunità sosterrà fraternamente i catechisti che si dedicano a questo servizio.

La catechesi per gruppi differenziati


191 La catechesi oggi si trova di fronte a soggetti che, a causa della specificità professionale, e più ampiamente culturale, richiedono itinerari peculiari.

Tali sono le catechesi del mondo operaio, dei liberi professionisti, degli artisti, degli uomini di scienza, della gioventù universitaria... Sono vivamente raccomandate all'interno del cammino comune della comunità cristiana.

Chiaramente tutti questi settori abbisognano di approcci competenti e di un linguaggio adatto ai destinatari, mantenendo piena fedeltà al messaggio che si intende trasmettere.(88)

La catechesi di ambiente


192 Il servizio della fede oggi tiene in grande conto gli ambienti o contesti di vita, giacché ivi la persona svolge concretamente la propria esistenza, riceve influssi e li dona, esercita le proprie responsabilità.

In linea generale ed esemplificativa, vanno ricordati due ambienti maggiori, rurale ed urbano, che richiedono forme differenziate di catechesi.

La catechesi alla gente dei campi riflette necessariamente i bisogni che ivi nascono, bisogni spesso legati a povertà e miseria, accompagnati non di rado dalla paura e dalla superstizione, ma anche ricchi di semplicità, di fiducia nella vita, di senso della solidarietà, di fede in Dio e fedeltà alle tradizioni religiose.

La catechesi alla gente della città deve tener conto di una varietà talora estrema di situazioni che vanno da aree esclusive di benessere a sacche di povertà ed emarginazione. I ritmi di vita riescono spesso stressanti, facile è la mobilità, non poche sono le sollecitazioni all'evasione e al disimpegno, frequente è la situazione di penoso anonimato e di solitudine...

Per ciascuno di questi ambienti occorrerà pensare adeguatamente il servizio della fede, valorizzando catechisti preparati, producendo sussidi opportuni, ricorrendo alle risorse dei mezzi di comunicazione...


CAPITOLO IV

Catechesi in contesto socio-religioso

La catechesi in situazione di pluralismo e di complessità\b(89)


193 Molte comunità e singoli individui sono chiamati a vivere in un mondo pluralistico e secolarizzato,(90) dove si possono incontrare forme di incredulità e indifferenza religiosa, ma anche forme vivaci di pluralismo culturale e religioso; in molti appare forte la ricerca di certezze e di valori, ma non mancano anche forme spurie di religione ed incerta adesione alla fede. Di fronte a questa condizione di complessità può avvenire che diversi cristiani si trovino confusi e smarriti, non sappiano confrontarsi con le situazioni né giudicare i messaggi in esse circolanti, abbandonino una regolare pratica religiosa e finiscano con il vivere come se Dio non ci fosse, ricorrendo sovente a surrogati pseudoreligiosi. La loro fede è esposta alle prove e minacciata, rischia di estinguersi e morire se non è continuamente alimentata e sostenuta.


194 Diventa indispensabile una catechesi evangelizzatrice, ossia « una catechesi piena di linfa evangelica e corredata da un linguaggio adatto ai tempi e alle persone ».(91) Essa mira a educare i cristiani al senso della loro identità di battezzati, di credenti e di membri della Chiesa, aperti e in dialogo con il mondo. Richiama loro gli elementi fondamentali della fede, li stimola a un reale processo di conversione, approfondisce loro la verità e il valore del messaggio cristiano di fronte alle obiezioni teoriche e pratiche, li aiuta a discernere e vivere il Vangelo nel quotidiano, li abilita a rendere conto delle ragioni della speranza che è in loro,(92) li incoraggia a esercitare la loro vocazione missionaria con la testimonianza, il dialogo e l'annuncio.

La catechesi in relazione alla religiosità popolare\b(93)


195 Nelle comunità cristiane esistono, come dimensione vitale della realtà cattolica, espressioni particolari di ricerca di Dio e di vita religiosa, cariche di fervore e di purezza d'intenzioni talora commoventi, che ben si possono chiamare « pietà popolare ». « Essa manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere; rende capaci di generosità e di sacrificio fino all'eroismo, quando si tratta di manifestare la fede; comporta un senso acuto degli attributi profondi di Dio: la paternità, la provvidenza, la presenza amorosa e costante; genera atteggiamenti interiori raramente osservati altrove al medesimo grado: pazienza, senso della croce nella vita quotidiana, distacco, apertura agli altri, devozione ».(94) È una realtà ricca e insieme vulnerata, dove la fede, che vi sta alla base, ha bisogno di purificazione e di rafforzamento.

Si richiede, dunque, una catechesi che di tale risorsa religiosa sia capace di cogliere le dimensioni interiori e i valori innegabili, aiutandola a superare i rischi del fanatismo, della superstizione, del sincretismo e della ignoranza religiosa. « Ben orientata, questa religiosità popolare può essere sempre più, per le nostre masse popolari, un vero incontro con Dio in Gesù Cristo ».(95)


196 Anche la venerazione dei fedeli verso la Madre di Dio ha assunto forme molteplici, secondo le circostanze di luogo e di tempo, la diversa sensibilità dei popoli e la loro differente tradizione culturale. Le forme in cui tale pietà mariana si è espressa, soggette all'usura del tempo, appaiono bisognose di una rinnovata catechesi che permetta di sostituire in esse gli elementi caduchi, di dare valore a quelli perenni e di incorporare i dati dottrinali acquisiti dalla riflessione teologica e proposti dal magistero ecclesiastico.

Una tale catechesi è sommamente necessaria. È anche conveniente che essa esprima chiaramente la nota trinitaria, cristologica ed ecclesiale, intrinseca alla mariologia. Inoltre, nel rivedere o creare esercizi di pietà mariana, sono da tenere presenti gli orientamenti biblico-liturgico-ecumenico-antropologico.(96)

La catechesi in contesto ecumenico\b(97)


197 Ogni comunità cristiana per il fatto di essere tale è mossa dallo Spirito Santo a riconoscere la sua vocazione ecumenica nella situazione in cui si trova, partecipando al dialogo ecumenico e alle iniziative destinate a realizzare l'unità dei cristiani. La catechesi pertanto è chiamata ad assumere sempre ed ovunque una « dimensione ecumenica ».(98) Essa si realizza anzitutto con l'esposizione di tutta la rivelazione di cui la Chiesa Cattolica custodisce il deposito nel rispetto della gerarchia delle verità;(99) in secondo luogo, la catechesi mette in luce l'unità di fede che esiste tra i cristiani e allo stesso tempo spiega le divisioni che sussistono e i passi da fare per superarle; (100) ancora, la catechesi suscita ed alimenta un vero desiderio di unità in particolare con l'amore alla Sacra Scrittura; ed infine si impegna a preparare fanciulli, giovani ed adulti, a vivere in contatto con fratelli e sorelle di altre confessioni, coltivando la propria identità cattolica nel rispetto della fede degli altri.


198 In presenza di differenti confessioni cristiane, i Vescovi possono giudicare opportune, o anche necessarie, determinate esperienze di collaborazione in ambito di insegnamento religioso. È importante che ai cattolici sia in altro modo assicurato, con tanto maggior cura, una catechesi specificamente cattolica. (101)

Anche l'insegnamento della religione, impartito nella scuola dove sono presenti membri di diverse confessioni cristiane, riveste valore ecumenico, quando viene genuinamente presentata la dottrina cristiana. Esso offre infatti l'occasione di dialogo, per cui si possono superare ignoranza e pregiudizi ed aprirsi ad una migliore comprensione reciproca.

La catechesi in relazione all'ebraismo


199 Una attenzione speciale deve essere data alla catechesi riguardante la religione ebraica. (102) Infatti, « la Chiesa, Popolo di Dio nella Nuova Alleanza, scrutando il suo proprio mistero, scopre il proprio legame con gli Ebrei, che Dio scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola ». (103)

« L'insegnamento religioso, la catechesi e la predicazione debbono formare non solo all'obiettività, alla giustizia e alla tolleranza, ma anche alla comprensione e al dialogo. Le nostre due tradizioni sono troppo apparentate per ignorarsi. È necessario incoraggiare una reciproca conoscenza a tutti i livelli ». (104) In particolare un obiettivo della catechesi è il superamento di ogni forma di antisemitismo. (105)

La catechesi nel contesto di altre religioni (106)


200 I cristiani oggi vivono per lo più in un contesto multireligioso e non pochi in condizione di minoranza. In tale situazione, particolarmente in relazione all'Islam la catechesi riveste un'importanza rilevante ed è chiamata ad assumere una responsabilità delicata, che sfocia in più compiti.

Anzitutto essa approfondisce e rafforza la identità dei credenti — specie dove sono minoranza — mediante un adattamento o inculturazione conveniente, in un necessario confronto tra il Vangelo di Gesù Cristo e il messaggio delle altre religioni. Per tale processo sono indispensabili comunità cristiane solide e fervorose, e catechisti indigeni ben preparati.

In secondo luogo, la catechesi aiuta a rendersi consapevoli della presenza di altre religioni. Necessariamente abilita i fedeli a discernere in esse gli elementi contrastanti l'annuncio cristiano, ma li educa anche a cogliere i semi evangelici (semina Verbi) che vi si trovano e possono costituire un'autentica preparazione evangelica.

In terzo luogo, la catechesi promuove in tutti i credenti un vivo senso missionario. Esso si manifesta con una testimonianza limpida della fede, con un atteggiamento di rispetto e di comprensione reciproca, con il dialogo e collaborazione in difesa dei diritti della persona e a favore dei poveri e, dove possibile, con l'annuncio esplicito del Vangelo.


Direttorio generale catechesi IT 171