Estasi 62

Estasi 62a

62 Da Gesù, sposo dell'anima sua, vuole soltanto un po' più di fervore e la perseveranza finale. Non vi sarebbero tanti peccati, se Gesù si facesse conoscere da tutti, come ha fatto con lei (Cf. P. GERM. n. VII).

Domenica 24 novembre 1901.

O dove stai, Gesù?... dove sei?..
Tu lo sai, Gesù, che io da te non cerco nessun riparo... Io, Gesù, voglio soltanto un po' più di fervore e la perseveranza finale.
Chi le gode, Gesù, le tue delizie di amore?... Dico sempre di amarti, ma però vedo... Gesù, sposo dell'anima mia!... Come mi piace, Gesù, chiamarti così!... Ma che sarebbe di me, Gesù, senza, le tue visite così frequenti?... Che sarebbe stato del mio cuore, se tu non te ne fossi impossessato?... Vedi, Gesù: se tu ti facessi conoscere da tutte le creature, come hai fatto a me, non ci sarebbero tanti peccati.
O Gesù, o chi l'avrebbe mai pensato...?


Estasi 63a

63 Grata per tanti favori ricevuti da Gesù, lo prega che sempre l'aiuti e l'ammaestri, affinché la sua vita, come quella dei beati, sia un continuo atto di amore (Cf. P. GERM. n. VI).

Martedì 26 novembre 1901.

Possibile, Gesù?... Che ho fatto mai, Gesù, per meritarmi sì tante grazie?... O Gesù, o perché te ne stai così ozioso nel mio cuore? O via, aiutami a fare qualche atto di amore colla mente e col cuore... Amarti senza intervalli!... Tu, Gesù., non ci devi stare ozioso nel mio cuore, come hai fatto stamani... Se tu non mi aiuti a farmi fare qualche atto di amore, quanto mi sento male!
Tu hai ad essere il maestro mio. I maestri del mondo insegnano sempre colla voce, e tu col patire. Sempre patire... E poi vedi, Gesù: tutti gli altri maestri insegnano per interesse, e tu lo fai con affetto.
E poi, Gesù, sono contenta... e poi mi consolo, che poi verrò in Paradiso. Allora poi ti amerò senza intervalli. A me questi intervalli mi vengono a noia.
Sei troppo caro, sei troppo cortese... Gesù, da' forza al mio spirito.


Estasi 64a

64 Cerca e vuole solo Gesù, pronta a seguirlo fino al Calvario; a lui dona la sua libertà, mentre il suo cuore si dilata e gusta dolcezze, che solo può dare la misericordia di Gesù (Cf. P. GERM. n. XXII).

Domenica 8 dicembre 1901

O Gesù, possa io divenire uno strumento della gloria tua!... E tutti i miei peccati saranno oggetto della tua pietà. Non vedi, Gesù, che io mi approfitto della tua bontà? Te solo, Gesù, te solo cerco, te solo voglio; e se mi lamento, Gesù, non mi ascoltare.
Non dubitare, ché la tua Gemma ti seguirà fino al Calvario... So far troppo poco, Gesù, per benedirti e per amarti.
O di chi è questa voce che io tanto e sì distintamente sento nel mio cuore? Sei tu, Gesù, oppure mi inganno?... sì, questa calma che sento, questa dolcezza mi fa conoscere che sei tu.
Sì, Gesù, ti cedo la mia libertà, affinché divenga schiava per sempre. Pubblicalo forte, Gesù, il tuo amore; pubblica la mia vergogna, purché sia di gloria tua.
Il mio cuore si dilata, Signore... e sente dolcezze che solo può dare la misericordia di Gesù. Ma se tanto ti compiaci di abitare in questo cuore, Gesù, fa' che si possa struggere.
Vieni... vieni, Gesù... vieni, rinforza il mio spirito... lascia che ti abbracci, o mio Gesù. Ora conosco quanto è soave il tuo possesso. Ti conosco, sei tu, Gesù. Quanto sei buono! Non mi comandare di amarti, ché lo devo a te per gratitudine... E io amore e più amore cercherò di darti. Che vuoi di più, Gesù?...


Estasi 65a

65 Benedice Gesù che, sebbene stanco di lei, pure non le nega mai il suo amore. Cerca nuovo amore e nuove pene. Non regge al sentire che il suo cuore palpita con quello di Gesù. Felicità e grazie che attinge da questi soavi amplessi (Cf. P. GERM. nn. XVII e XXV).

Martedì 10 dicembre 1901.

O potenza dell'amor di Gesù! La tua tenerezza, Signore, vinca la mia freddezza... Vieni, vieni, Gesù... Fammi conoscere, Gesù, sempre più la mia impotenza. Viva, viva Gesù! che benché sia stanco di me, non mi nega mai il suo amore. Lasciamelo dire ancora: io cerco il tuo amore, cerco le pene, cerco i dolori. Le dolcezze no, non le merito; non me le sono meritate, anche che tu con tanta larghezza me le conceda.
Che ci trovi, che ci trovi in me, Gesù? Ci troverai debolezza, miseria, peccati. E vorrei dirti, ora che mi trovo tutta ripiena di te, vorrei dirti: Allontanati!... Ma no: ti sento come sei buono. Lascia, Gesù, che io soggiorni ancora nel tuo cuore.
Non posso più stare, non reggo più, quando sento che il mio cuore palpita insieme al tuo.
Anzi, Gesù, è tanta la mia felicità, e sempre più mi invoglio di stare alla tua cara presenza; e sento, Gesù, che l'anima mia riceve tanti aiuti speciali in questi amplessi. Non passa giorno, Gesù, che non riceva da te nuovi benefizi.
Ma no, Gesù, non me lo comandare di amarti... Ma se così ti scopri all'anima mia... se è tua contentezza... no no, non te lo chiedo. Perdona la mia insipienza. Viva, viva Gesù!


Estasi 66a

66 Si delizia della presenza dell'amore e del sorriso di Gesù, che le si dimostra padre liberale ed eccelso. Venendo in lei, Gesù si fa più grande, perché trionfa la sua divina misericordia (Cf. P. GERM. n. VI).

Venerdì 13 dicembre 1901.

A chi confiderei io le mie miserie? Lascia che io ti chiami padre... Come mi consola la tua presenza, il tuo amore, il tuo sorriso!... Con tutti i tuoi amanti fai così, vero, Gesù?
Possibile?... Possibile che un Dio si sia rinchiuso dentro di me? Possibile? oh, che catena deve formarsi dalla terra al cielo per giungere a sì alto mistero!
I miei lamenti trovano sempre un eco al tuo cuore, ma più al tuo amore... Lascia, lascia, Gesù, che io ti chiami padre. Sì, perché sei con me troppo liberale ed eccelso. Lascia che ti chiami padre, perché nessuno perdona come te le mie debolezze, le mie sconsideratezze, come fai tu... Sei un abisso di amore, Gesù, e io un abisso di iniquità.
O Dio!... O Dio, o Dio... muoio!... O Mamma mia, muoio!... Ma il tuo amore, Gesù, sia così potente... Gesù, Gesù, mi si dilata il cuore, sostiemmi! E fino a quando contrasterà così col tuo amore?
Fammi pur patire, Gesù: non mi importa. Il centro della mia vita sei tu... Lasciamelo ridire: sei grande, ma nonostante la tua grandezza, l'anima mia riesce a farti più grande. O Gesù, è vero? Sì, Gesù, tu venendo nell'anima mia ti fai più grande, perché l'anima mia è tanto miserabile... e ci trionfa tanto la tua misericordia.
Tu rimani, Gesù; ma i miei pensieri son troppo freddi per tanta opera. Che felici momenti si passano con te! Tu sei un abisso di amore, Gesù.
Vado altera, Gesù, dei tuoi favori, ma conosco la mia debolezza.


Estasi 67a

67 Sacrifica a Gesù tutto quello che la natura le vorrebbe rapire. Brucia di amore; non brama le dolcezze, di cui si riconosce immeritevole, ma il perdono e l'alimento celeste dell'Eucaristia (Cf. P. GERM. n. IV).

Mercoledì 18 dicembre 1901.

Tu vuoi, Gesù, che rinunzi agli umani ragionamenti? Giacché lo vuoi, Gesù, io ti sacrifico fin da questo momento tutto quello che la natura mi vorrebbe rapire.
O Gesù, tu mi dai tutta la buona volontà; ma io faccio presto a ricambiarla in trista.
Io brucio, Gesù. Che consolazione sarebbe per me, fossero fiamme del tuo puro amore!... O Gesù, io voglio il tuo perdono; ma le dolcezze no, non le voglio: non me le sono meritate. A me, Gesù, mi basterebbe che tu mi nutrissi coll'alimento tuo celeste. Lasciami sprofondare nell'abisso del tuo amore, Gesù.
E tu, Gesù, che sempre mi chiedi amore, che bisogno hai di essere amato da me? Tu che sei amato sì forte dagli Angeli!... Eh, ma lo so: non è per bisogno che tu mi chiedi amore.


Estasi 68a

68 Ama Gesù e per assomigliarsi a lui ripone nella croce la sua consolazione, la sua dolcezza, la sua gloria. All'udire il nome di Gesù, l'anima sua si rialza. Sospira il paradiso, gode che il suo cuore sia stato vinto da Gesù. .
Giovedì 19 dicembre 1901, circa le 10½ antim.

Mi sembrava che Gesù mi dimandasse come al solito se lo amassi. Gli risposi...: «Sì». Ed Esso soggiunse: «E se tu mi ami, devi pure amare tutto ciò che amo Io». «O tu, Gesù, che ami più di tutto?». E Gesù...: «E me lo domandi?... Io amo la croce...». «La croce dunque sarà la mia consolazione, la mia dolcezza, la gloria mia».
Allora gli feci la narrazione degli effetti che faceva in me la croce; dissi che più volte gemerà il mio senso, si rattristerà l'amor proprio, fremeranno le mie passioni, si risentirà la natura; ma il mio spirito fino da quel momento insieme alla mia volontà, confortata dalla grazia di Gesù, sarà forte.
Di questo poi Gesù si tacque...
«Gesù, quando sento ricordare il tuo nome, l'anima mia si rialza: il tuo nome solo, il tuo nome, Gesù, rasserena la mia vita. Gesù, il mio cuore l'ho staccato dalla terra e l'ho riposto in te. Ma l'anima mia, Gesù, respira e si solleva vedendosi sopraffatta da tanti continui favori, e non potendo debitamente pagarli con opere eroiche, si solleva con pensieri ed effusioni di amore».
E Gesù più che mai alle mie parole si faceva sentire, e a me quelle parole facevano l'effetto che sarei volentieri morta, morta per andare in Cielo, ed esclamai: «O Gesù, questa povera anima, essendo legata a questo povero vilissimo corpo, e non potendo a te volare, batte le sue ali e si solleva come può per venire a te più vicina; si solleva con lo spirito, poiché questo non è legato come il corpo...».
Poi, fuor di me dalla consolazione e piena di timore, mi rivolsi agli Angeli: «Angeli miei del Paradiso, testimoni di tutte le meraviglie che Iddio opera, dite: non sono questi tratti d'infinita potenza maneggiati da un amore infinito?». E rivolgendomi a Gesù gli chiesi che cosa aveva mai fatto al mio cuore, ché io non gli posso più comandare: sempre sempre vuole andare a Gesù, e io non posso impedirglielo; già da se stesso non ha voluto più essere mio, si è dato tutto a Gesù. E Gesù con la sua voce amabile e insieme penetrante mi rispose: «L'ho vinto».
«O sì, sono felice di essere stata vinta da tanta bontà, da tanto amore! Viva Gesù!» .


Estasi 69a

69 Loda l'amore sviscerato di Gesù verso di lei miserabile; il Cuore di Gesù e il suo sono sempre insieme; Gesù è il suo paradiso in terra, ma ella sempre teme di perderlo. Sua somma gloria è piacere a lui; che le spine di Gesù penetrino nell'anima sua (Cf. P. GERM. nn. XXV e VI).

Sabato 21 dicembre 1901.

Lode all'amore sviscerato di Gesù, che mosso a pietà della mia miseria, mi offre tutti i mezzi per arrivare al suo amore! Tu, Gesù, sei un tesoro da me non conosciuto... ma ora ti ho conosciuto tutto mio, specialmente il tuo cuore. Sì, è mio, perché più volte l'hai donato a me tutto intiero. Chi l'avrebbe mai detto che il tuo cuore e il mio dovessero stare sempre insieme? Ma il tuo, ripieno di luce, e il mio ripieno di tenebre... Sei troppo liberale, Gesù... Gli Angeli soli, Signore, son testimoni dei tratti del tuo amore nell'anima. Gesù, Paradiso mio qui in terra, quando, quando, Gesù... passerò da queste folte tenebre alla luce sì chiara del mio Gesù? Quando passerà la paura di perderti?... Sì, temo, temo, Gesù, più di me me stessa che di tutti i tormenti.
Non lo vedi, Gesù che quando tu mi mandi un po' di croce, io piango? Ma non ti curare del pianto mio; crocifiggimi pure. La mia somma gloria è piacere a te. Son contenta che le tue spine penetrino nell'anima mia.
O che, Gesù, non ti vedo? Non vedo in te un compagno, che mi incoraggia e mi da forza?...


Estasi 70a

70 Ebbra di divino amore, si rivolge al P. Germano esortandolo a credere alla parola di Gesù e a contentarlo. .
Mercoledì 25 dicembre 1901,
dal tocco e mezzo alle 2 e un quarto.

Gesù il momento è prezioso; Gesù, fai presto, fai presto. Babbo mio... che cerco, che bramo, che voglio di più? Gesù, il momento è prezioso, fai tu, fai tu...
Babbo babbo, senti Gesù? Di me puoi temere, ma di Gesù no... Non senti, babbo mio? Contentalo Gesù, babbo mio. Vedi, babbo mio, oggi ascolti soltanto la voce di Gesù... Non è mica Gemma che ti dice le cose, è Gesù... A Gesù puoi credere... . Tu non reggi più, babbo mio... e io reggo ancora.


Estasi 71a

71 Sentendosi come oppressa dai benefizi di Gesù, sfoga con lui il suo amore dopo la Comunione (Cf. P. GERM. n. IV). .

[Verso la fine di dicembre 1901].

Angelo mio!... O Gesù, ma sei proprio tutto mio? Non mi può piacer nulla in terra. Lascia, lascia che stamani il mio cuore si sfoghi: si sente oppresso da tanti tuoi benefizi... Ma perché, mio Gesù, son sempre così imperfetta? Dimmelo chiaro, tu non puoi essere contento di me.
Ma tante tue visite mi daranno un po' di eccitamento al mio cuore? O Angelo mio, aiutami, non mi fa' star così oziosa in mezzo a tante grazie, tu che hai avuto tanta pazienza nel sopportarmi.
Sì, son felice, perché sento il mio cuore palpitare col tuo; son felice perché ti posseggo, Gesù.


Estasi 72a

72 Si duole di non amare abbastanza Gesù e di non averlo amato per il passato. Stimandosi meritevole d'ogni sorta di pene, implora pietà; vuole che tutti conoscano la sua miseria; brama di patire sempre con Gesù (Cf. P. GERM. n. VIII).

Mercoledì 8 gennaio 1902.

Ah, Gesù!... perché non sono io accesa tutta di amore per te? Perché il mio cuore non si strugge tutto in amorose fiamme? Perché non è un amore che corrisponde alla tua carità? O Gesù, quanto tempo ho perduto! Quanti anni potevo amarti tanto, e non ho fatto altro che disprezzarti! Ma la tua bontà mi fa, sperare di potere rimettere il tempo perduto.
Quanti peccati, o Gesù! Togline il peso: mi fanno ribrezzo il gran numero. Accetto, Gesù, tutte le pene, tutte le afflizioni che mi manderai; ne meriterei tante di più. Sarebbe tutta misericordia, Gesù, se tu accumulassi pene, afflizioni; anzi, Gesù, se tu me ne vuoi aggiungere... sì, Gesù, se tu ne vuoi aggiungere, bacerò sempre la tua mano. Vedi, Gesù, questo dolore mi scuote tutte le fibre del cuore e m'impegna a non offenderti più.
O Dio! Gesù, togli tutto quello che la mia malizia mi mette in mente, poi accetta l'offerta. Non mi abbandonare, Gesù; guarda l'anima mia, pensa quanto hai faticato per salvarla. Eterno Padre, guarda Gesù, abbi pietà di me. Eccomi pronta, pronta a tutto. Vuoi che viva? Io son contenta.
Fai pure, Gesù, che tutto il mondo mi conosca per quella miserabile che sono, e se tu mi vuoi togliere anche l'unico appoggio che mi hai lasciato sulla terra, fallo pure: io ti benedirò sempre; con te abbracciata voglio vivere, con te morire.... No, non ti lascerò più, speranza mia, unica speranza mia! Si compia in me questo santo desiderio.
A tutela del mio amore fa' che io mi ricordi che a me è dovuto il dolore, e nella tua vita ti vedo sempre pasciuto di dolori. Sì, Gesù, voglio patire sempre con te. O Gesù, se piacesse alla tua infinita misericordia, io vorrei... .


Estasi 73a

73 Gesù è l'unico suo sostegno. Se tanta consolazione ella prova nel chiamarlo padre, quanto più godrà nel potergli dire suo diletto? (Cf. P. GERM. n. XII).

Giovedì 9 gennaio 1902.

Gesù in terra, Gesù nella vita e Gesù in cielo: ecco tutto ciò che mi sostiene. O Gesù, chi lo saprebbe dire quello che passa in un cuore tutto acceso di amore?... O Gesù, quanta consolazione m'infonde il sapere di possederti! Se provo tanta consolazione la mattina, quando ti fai chiamare padre, o che sarà quando potrò dirti mio diletto? Sì, Gesù, consolala questa povera figlia tua e sposa promessa...


Estasi 74a

74 Commossa della bontà infinita di Gesù verso di lei, detesta la sua ingratitudine e chiede nuove fiamme di amore ( P. GERM. n. XII).

Martedì 14 gennaio 1902.

Vieni, vieni, Gesù; se tu vuoi farmi godere, parlami delle tue delizie. Come sei buono, Gesù! Anche che ti sia tanto ingrata, pure non ti senti di romperla con me. Oh, come pazientemente mi sopporti! Me ne avvedo, sai, Gesù, che tante volte soffri per le mie miserie. Lo posso dire sicuramente, Gesù, che il tuo cuore non si è dimenticato di me. Mi hai sempre seguito da per tutto, anche in mezzo a tante dissipazioni. E poi ti ricordi, Gesù, tutto il tempo che ho perduto in vane dissipazioni, in vani pensieri: sentivo sempre la tua voce, e la sentivo, Gesù, quando meno ci pensavo.
Quanto sei buono, Gesù, Padre mio! Lasciamelo dire, Gesù, ché nessuno mi sente: perché mi nascondi i tuoi begli occhi? Ma facciamo un patto: nascondimi pure i tuoi occhi, ma non mi negare la tua amicizia, perché io morirei; non mi negare mai un sol momento di starmene con te. Quanto sono felice di aver te per padre! Non è vero, Gesù, che io sarò sempre figlia tua? Padre mio, unico nella bellezza, gaudio verace di ogni cuore che ti ama! Che bei giorni mi mandi, Gesù!
O cuore, cuore mio. perché non ti accendi tutto? perché tutto non ti consumi nelle fiamme di Gesù? Io ti amo tanto, Gesù, e ti voglio amar sempre. Sai, Gesù, perché?... Nel mondo non ho mai trovato un amore sincero come il tuo, perché il tuo amore è immenso . Per amarti te, Gesù, amo non amare altri.
Lesto, lesto, Gesù, riempimi di quello Spirito che è tutto fuoco, e non mi lasciare, Gesù, se prima non mi hai dato la tua paterna benedizione, e insieme alla benedizione, Gesù, dammi forza.


Estasi 75a

75 Si reputa indegna dell'amore di Gesù, a cui ricorda le misericordie a lei usate. Più che per i doni però da lui ricevuti, vuole amarlo per quanto ha sofferto sulla croce, dove cerca un posto anche per sé (Cf. P. GERM. n. IV).

Venerdì 17 gennaio 1902.

Dove dovrei andare io a cercare la felicità, se non da Gesù, che più volte me l'ha offerta? Non ti pare, Gesù, che il mio cuore si sia un po' ammollito? Chi ce lo avrebbe potuto accendere un po' di amore se non tu?
O Gesù, tu dici di amarmi, ma io dico di no, perché non si può amare due cose diverse: tu ami la perfezione ed io son tutt'altro.
O Gesù, ma ti pare che il mio cuore sia un posto a te conveniente? Ci stai bene, ti trovi contento?... Io sì, Gesù, io sono felice... O Gesù, quando il mio cuore non sarà più della terra, sarà tutto del cielo, che gloria per te! Gli Angeli come faranno festa!
Speravi forse, Gesù, che quando tu mi avessi abbandonata, io fossi cambiata?
Però ad intervalli venivo, ma dopo ricadevo. Ti ricordi, Gesù, quella volta che ero per cadere? M'investisti con tanta forza!... Incatenami; ti cedo tutta quella libertà, che per tanti anni mi sono abusata. Ti ricordi, Gesù, quando venivo da te alle volte piangendo, quando con pentimento, e quando quasi con rabbia, e tu, Gesù, con me eri sempre uguale?... La grazia che, Gesù, mi fai tutte le mattine, mi parrebbe impossibile, ma se ti guardo, ti vedo infinito!
Eh, Gesù, perché amarti solo per i tuoi doni, e non amarti per quella croce?... O croce, fammi un po' di posto anche a me accanto a Gesù!
Ma che singolarità di amore hai scelto per me!... Lesto, Gesù, bruciami, ma dello stesso fuoco che ha bruciato te! .


Estasi 76a

76 Esalta la pietà, la tenerezza, la liberalità di Gesù verso di lei, e gli chiede di poterlo amare sempre più. Le dolcezze che prova nella santa Comunione, le fanno dimenticare la terra e la rendono pienamente felice (Cf. P. GERM. nn. XVIII e XIX).

Martedì 21 gennaio 1902.

Che grandi cose, Gesù, sa operare la tua pietà! Chi mi darà, Gesù, gli aiuti per poter corrispondere alla tua tenerezza? Tutte le ore della mia vita sono segnate da te colla tua liberalità. Pure non lo vedi, Gesù, come poco mi sforzo per vincere le mie passioni? L'ho provate tutte: lontana da te, non trovo mai pace. Che ne avverrebbe di me, se tu ti stancassi? Non ti stancare, Gesù; vedrai che a poco per volta saprò fare anche quel sacrifizio che tu mi chiedi.
O Gesù, ci può essere al mondo una cosa più dolce che l'amarti? Ora che siamo così stretti, così uniti, bruciami, bruciami; ché voglio amarti con forza... Vedi, Gesù, se io ti chiedessi cose inutili, avresti ragione di negarmele; ma vedi, ti chiedo una cosa che tu tanto gradisci; chiedo quello che tu tante volte mi chiedi... Tu vuoi che ti ami; ma come faccio io, se tu non mi aiuti?... Tu ad ogni costo vuoi che ti ami.
O Gesù, se non ci fosse un po' la S. Comunione, come farei?... Se tu non ci fossi, se non ci fosse più l'oggetto che mi eccita, come sarebbe languido il mio amore!... E se tu abitassi solo in cielo, il mio cuore sta pur certo che cadrebbe... Ma che grandi cose sa operare la tua pietà!
Quant'è, Gesù, che mi nascondi i tuoi occhi! Ma che mi m'importa di vederti, se [ti] sento: ti sento tanto bene, Gesù; sento che mi cerchi, sento che mi ami; mi cerchi da tutti i momenti.
Eccomi, eccomi a te. Sì, Gesù, dammi le ali, le ali... la forza e il riposo. Tu solo puoi farmi felice traendomi a te. O Gesù, che gioia quando non sarò più mia, sarò tutta tua!
O che avviene in me? E non lo so che avvenga; so che la terra mi sparisce, so che son felice... so che dimentico tutto, non penso più a nulla. Quanta dolcezza, Gesù, nella Comunione! Quanta consolazione sta racchiusa nel tuo cuore! Lasciami, lasciamici soggiornare. Mio Gesù, mio tutto, con te abbracciata voglio vivere, con te abbracciata voglio morire.
O Gesù, sarei anche più felice, se invece delle dolcezze ti avessi trovato per la via della croce. Ma unita con chi?... Con Gesù... O unione!... Che voce penetrante che è la tua!


Estasi 77a

77 Felice d'esser vinta dall'amore di Gesù, di nulla più vuol sapere (Cf. P. GERM. n. X)..

Giovedì 23 gennaio 1902.

Lo vedi, Gesù, il mio cuore? anche che sia così piccino... .
Sì, sì, Gesù mio, tutta la felicità mia viene da te; sempre ti cercherò da per tutto. Quando vorrò trovarti, ti cercherò sempre nel silenzio del mio cuore.
Ma le tue visite, Gesù, non sono sempre amorose, e allora come farò io?... Ma se ti amassi davvero tanto, mi sarebbero quei momenti più di consolazione che di dolore... sempre gioirei con te.
Son così forti i lacci del tuo amore, che io non posso uscirne... Lasciami pure la libertà; io ti amerò da per tutto, io ti cercherò sempre. O che mi hai fatto, Gesù?... o che gli hai fatto al mio cuore, che sempre ti cerca, sempre vuol venire da te? e io non glielo posso impedire... Resta vinto così da te, da un sì buon padre... Ecco, Gesù: come son felice ora! Vorrei esser per sempre così... così. Ecco, Gesù: io non voglio più sapere di niente.
O Gesù, posso sperare che alla fine quest'anima riesca di tuo gradimento? Fa' che quest'opera ti sia gradita. Hai usato con me tanta costanza, che posso dire: mi hai vinto di amore. L'amore mi ha vinto, o Gesù.
Gesù, dove dovrei andare a cercare la felicità, se non da te che tutte le volte me la offri?


Estasi 78a

78 Nel Cuore di Gesù versa le sue amarezze, cagionate dal pensiero suoi peccati e delle sue ingratitudini. Ricorderà sempre le grazie da lui ricevute, per sempre più amarlo. Che gioia quando potrà dire di esser tutta di Gesù! (Cf. P. GERM. n. X).

Venerdì 24 gennaio 1902.

O Gesù!... Lascia, Gesù, che stamani ti apra tu mio cuore, ti scopra tutte le mie piaghe e versi nel tuo tutte le mie amarezze. O Gesù, in tutti i giorni della mia vita io ho sempre peccato: molte offese le ho già piante; ma quel che è peggio, che ne faccio sempre di nuove. Quanto sgomento, Gesù, stamani in questo mio povero cuore!... o quando diventerò io migliore? quando riformerò tutta la mia vita?
Tu mi ami, Gesù; ed io sola dovrò rimanere senza amarti? Che meravigliose tenerezze di un Dio verso una povera creatura!... Aiutami, Gesù, aiutami, e vedrai che vorrò amarti con amore sincero, operoso, vivo.
Sempre, Gesù, terrò alla mente tutte le grazie da te ricevute: sarà uno stimolo per amarti... Questa fiamma, Gesù, l'alimenterò sempre nel mio cuore. O Gesù, te solo, te solo voglio amare; non son più mia, son tua.
Darsi a vicenda il proprio cuore, ecco l'espressione di coloro che si amano nel mondo; ma è un'espressione fredda, Gesù, inutile... Che gioia, Gesù, quando potrò dire che non son più mia! sarò tutta tua!


Estasi 79a

79 Quanto più grande è la sua miseria, tanto più grande è la liberalità di Gesù verso di lei. Con Gesù nel cuore si sente felice. Gesù sarà la sua preda amorosa. Vuol fare nel suo cuore una tenda di amore per tenervi sempre Gesù prigioniero (Cf. P. GERM. n. IX).

Lunedì 27 gennaio 1902.

Mio Dio... abbi di me misericordia. Guarda come è brutta, guarda come è deforme l'anima mia. Che avverrà di me, se tu non mi aiuti? Stamani, Gesù, non hai ribrezzo di avvicinarti a me? O Dio!... Eccomi nelle tue mani, Signore. Fatti sentire, fatti sentire, Gesù; quanto più è grande la mia miseria, tanto più è grande la tua liberalità.
Che amore, che contentezza! O che succede, Gesù, in me? Ci sei, Gesù, ci sei proprio! Come ci stai bene, Gesù, a far da re nel mio cuore! Come ci sto bene con te! quanto starei male, Gesù, senza di te! Fin a che avevo tanti desideri, l'anima mia era inquieta; ora che ne ho uno solo, sono felice. Ma lascia fare, Gesù: giacché l'amor tuo è sì inaccessibile, penserò io, penserò io... .
Tu, Gesù, non passa giorno che tu non mi faccia del bene; ma io non passa giorno che non ti offenda. Anche stamani, parte di questa mattinata come l'ho spesa già male! Non ho niente corrisposto al tuo amore.
Gesù, dolce mio bene, tesoro dell'anima mia, fa' di me quello che ti piace, purché non venga mai divisa da te. Accetterò tutto quello che mi mandi... Gesù, Gesù, lasciamelo ripetere: tu sarai la mia preda amorosa - ti piace, Gesù, questa parola? - come io son preda della tua immensa carità.
È così, Gesù, è in questo modo che tu tratti chi t'ha tanto offeso? Che importa, Gesù, che tu mi nasconda il tuo bel volto, se sento così la tua cara presenza?
Qui, Gesù, qui nel mio cuore ci voglio fare una tenda tutta di amore: devi entrarci tu solo. Io ti terrò sempre con me, sempre qui prigioniero; non ti lascerò più la libertà, no, fino a tanto che tu non mi hai dato quella consolazione che io tanto desidero .
E che ti chiedo, Gesù? Lo vedi che siamo d'accordo: ti chiedo tutto quello che tu desideri.


Estasi 80a

80 La preghiera è il respiro dell'anima sua. Si confonde di tanta sua freddezza nell'accogliere Gesù nel suo cuore. Domanda amore al patire, per assomigliarsi a Gesù Crocifisso (Cf. P. GERM. n. XXI).

Giovedì 30 gennaio 1902

Un po' di preghiera, Gesù: ecco il respiro dell'anima mia. Che cambio di affetti faremo nel cielo, o Gesù! Quelle piccole cosette che ora sopporto, mi saranno motivi di grande allegrezza nel cielo... Chi potrebbe capire, Gesù, i tuoi... Potevi far di più, Gesù, di quello che hai fatto per me?...
Ma io, Signore, con tanta mia freddezza mi è sembrato di non averti neppure accolto stamani. Avere dentro di me un fuoco, e non riscaldarmi! Che dilatazione di cuore, Gesù, che ricchezza di grazie! Ma potevi far di più, Gesù, di quello che tu hai fatto? Ha proprio ragione il Confessore... .
Puoi farmi una grazia, Gesù, stamani?... Devi darmi un po' più di amore al patire, ovvero un po' più di tolleranza: io vorrei patire colla carne, ma vorrei esser fuori della carne .
O che mi hai detto, Gesù, stamani? Che l'amore si forma colla somiglianza; ma somiglianza c'è fra me e un crocifisso?


Estasi 81a

81 Si accusa di non amare Gesù, ma dice di aver trovato un mezzo per guadagnarsene il Cuore: mettersi nel suo nulla. Preferisce il giglio alla corona; chiede alla Madre celeste che stia sempre al suo fianco (Cf. P. GERM. n. VII).

Venerdì 31 gennaio 1902.

O Dio!... Perché, Gesù, ho cuore per tutti meno che per te?... Il tuo bel volto, Gesù, così deformato, non mi commuove più; quelle piaghe tutte amore, aperte per mio scampo; quel sangue prezioso, sparso per i miei peccati, non mi ammollisce più... La tua misericordia, Signore, è il gran capitale di tutte le mie speranze.
Ma perché, Gesù, tutto il bene che dico di volerti, è tutto consumato in parole? La mia pigrizia dice di amarti; ma non ti ama davvero. È somma la prontezza della tua grazia; è a me che manca la corrispondenza.
Ma perché, Gesù, stamani tanta lontananza di affetti in sì vicinanza di luogo? Lo sai, Gesù, stamani che ho trovato una cosa per prenderti? Nel mettermi nel mio nulla. Ma perché deve riuscire tanto difficile ad una creatura, nata di fango, l'umiliarsi?...
Possibile, Gesù, che si affacci all'anima mia la vanagloria? Una che ha peccato, e son tanto povera di virtù! O che sarà di me, che unisco insieme tanta bassezza di virtù e tanta altezza di pretensioni?
O Gesù, che ti piacerebbe più a te, il giglio o la corona? A me piacerebbe più il giglio. Che bellezza rendere a Dio ciò che è di Dio!
O Mamma, Mamma, perché non stai più al mio fianco, come faceva il mio buon Angelo? Quanto temerei meno!...


Estasi 82a

82 Prega Gesù che non l'abbandoni mai; la vista delle sue colpe la moverebbe a disperazione, ma con Gesù diverrà forte. Desidera di emendarsi; chiede un posto nel Cuore di Gesù; vorrebbe essere la sfera delle sue fiamme (Cf. P. GERM. n. X).

Mercoledì 12 febbraio 1902.

Apriti, apriti tu, Gesù; stamani fammi posto, fammi proprio posto... Dove è il fuoco di Gesù?... Se ti desidero, Gesù, non mi lasciare; se ti cerco, non mi abbandonare; stai sempre con me, o Signore.
Ma dovrò rendere conto di tutte le offese; mi vedo proprio nella disperazione... Ma vedo, Gesù, che la mattina ti dai a me con tanto affetto... Con te, Gesù, diverrò forte.
Ma quanto sei buono, Gesù! Adoperi giorni interi; perché i miei sensi, Gesù, non sono occupati tutti verso di te, perché il mio spirito... Vo' domandarti una cosa, Gesù: sei contento che la mattina mi affolli coi più cattivi e che per mezzo dei buoni mi emendi anch'io? .
Per i meriti solo dei buoni desidero, desidero di emendarmi; ché è impossibile che un Dio tutto fuoco, voglia accettare me... Possibile che la luce voglia le tenebre? No, io non l'apro più il mio cuore.
Fammi posto, fammi posto... Vorrei essere, Gesù, la sfera delle tue fiamme.


Estasi 83a

83 Si sente bruciare di amore, ma domanda nuove fiamme, che distruggano i suoi peccati e dissipino la sua tiepidezza. Non sa capire come Gesù, tanto glorioso nel cielo, venga a nascondersi nel suo cuore. Invita gli Angeli ad applaudire all'amore di Gesù (Cf. P. GERM. n. X).

Venerdì 14 febbraio [1902].

Mio conforto!... Tu ardi, Signore, ed io brucio... O dolore, o amore sommamente felice! Signore, aumenta la tua grazia... purifica... Chi sei, Signore? Sei una fiamma, e in una fiamma vorresti che si cambiasse il mio cuore.
Oh!... l'ho trovato il fuoco che distrugge tutti i peccati; l'ho trovato l'ardore che dissipa tutta la mia tiepidezza; l'ho trovata la fiamma che distrugge tutte le mie passioni.
O Mamma, o Mamma, vi sarà un rifugio per me?... Due cose, Gesù, io sento in me d'infinita dolcezza: nell'amore, Gesù, sei tu che diletti l'anima mia, e nel dolore sono io che diletto l'anima tua... Se non posso amarti quanto voglio, per amarti quanto posso ti accoglierò in me.
O Mamma mia, diglielo tu a Gesù; digli che credo agli infiniti suoi meriti, e l'applichi tutti per lavare i miei peccati. Io non so capire come mai [tu che] sei tanto glorioso nel cielo, vieni a nasconderti nel mio cuore.
Una fiamma, una fiamma sola fa' scendere nel mio cuore per bruciare i miei peccati. O Gesù, un momento solo fammi gustare del tuo Paradiso. O Angeli, Angeli, io non posso far nulla... Applaudite voi all'amor di Gesù! Ecco, Gesù, mi arrendo al tuo santo amore...
O chi sei, Signore, che mi fai tanto felice?...



Estasi 62