Estasi 84

Estasi 84a

84 Offre a Gesù il cuore del P. Germano.

Venerdì 21 febbraio [1902].

Scrive la Sig.ra Cecilia: Gemma nell'estasi ho sentito che offriva il cuore suo con quello del suo buon babbo a Dio, e diceva: Quello del babbo mio è buono, mettilo nel tuo cuore, o Gesù; il mio che è cattivo, mettilo sotto ai tuoi piedi; quel del mio babbo è puro, coronalo di gloria; il mio perché è cattivo, freccialo.
E poi tante altre cose su questo proposito.


Estasi 85a

85 Si sgomenta al pensiero che quanto più cresce l'affetto di Gesù per lei, tanto più cresce in lei l'obbligo della gratitudine. Domanda amore per il suo cuore insensibile (Cf. P. GERM. n. X).

Mercoledì 19 marzo 1902.

O non lo vedi, Gesù, che quanto più sto, mi sgomento, Gesù? perché quanto più vedo l'aumentazione del tuo affetto, tanto [più] vedo che in me cresce l'obbligo di esserti riconoscente. Come fai, Gesù, a sopportare questo mio cuore sì insensibile?
Sì, la colpa è proprio tutta mia. Ho bisogno di una cosa, Gesù: ho bisogno di amore, ma dell'amor tuo; dammelo, e vedrai che non avrò più che chiederti. È vero che non merita amore chi ti ha offeso...
Sì, me lo devi dare, sì; perché sento che anche te stesso [lo vuoi]. Sì, te lo chiedo con tutto il cuore.


Estasi 86a

86 Si vergogna di se stessa, credendo di non essere sulla retta via; prega Gesù che la converta e porti rimedio ai suoi mali (Cf. P. GERM. n. VIII).

Venerdì 11 aprile 1902.

Io mi vergogno, Gesù: conosco di non essere sulla retta via; bisogna che cerchi la via della croce. Compisci l'opera della tua carità; la mia povertà sia un titolo alla mia conversione... O Gesù, visita l'anima mia: non ci troverai nessun senso sano: gli occhi m'ingannano; i beni sicuri, cioè i beni del cielo, mi sembra nulla; i beni della terra mi sembra un gran che.
O Gesù, finché hai un cuore sì pietoso, tutti i miei mali hanno un rimedio; ma non mi basta la lena per sollevarmi da terra, oppressa come sono. Pure in questo momento sento nel fondo dell'anima mia qualche rimprovero .


Estasi 87a

87 Ricorda a Gesù la promessa fattale di manifestare tutto al P. Germano.

Domenica 13 aprile 1902.

Ricordati, Gesù, che me l'hai promesso di manifestare tutto al babbo mio... purché te lo chieda con umiltà e con perseveranza e con rettitudine, e che prometta di adempire in tutto la tua SS. Volontà, a qualunque costo .


Estasi 88a

88 Ricorda che Gesù impose agli Angeli di far festa quand'ella ritornò a lui.

Lunedì 14 aprile 1902.

Manifesta tutto a gloria tua e a vergogna mia. E poi, ti ricordi, Gesù, tre anni sono quando tu imponesti agli Angeli che facessero festa del mio ritorno a te?... .


Estasi 89a

89 Il solo ricordo di Gesù la riempie tutta di dolcezza. A tanta bontà divina si duole delle sue ingratitudini. Offre a Gesù tutto quel che può offrire un'anima redenta dalla di lui Passione (Cf. P. GERM. n. V). .
Domenica 20 aprile 1902.

Gesù!... O chi è il mio Gesù, che ha un nome così forte, così potente?... Chi è il mio Gesù, che mi riempie tutta di dolcezze appena lo ricordo?... Sento che sei tu, o Gesù... Sei tu, o Gesù!
Che corrispondenza, mio Dio! O Gesù, tu che mi hai onorato della tua confidenza... come ho fatto io a confrontarti con tanti peccati?... Tu, o Gesù, che mi hai guarita da tanti peccati... come avrò fatto io colla mia ingratitudine a riaprirti tutte le tue ferite? O Gesù, tu che mi hai data la vita colla grazia... come avrò io a darti la morte colle frecce della mia iniquità?... Lo vedi, o Gesù, in che consiste tutta la mia corrispondenza?... In peccati!
Ma io lo so, o Gesù, quanto può e quanto vale il tuo cibo... Santo Sacramento, accoglimi, accettami.
Oh! Io credo che tu mi accetti, o Gesù; ma stamani che mi sembrava, o Gesù!... Sarà forse vero?... Sai, Gesù, mi sembrava che tu avessi accondisceso a tutte le mie suppliche, che tu avessi esaudite tutte le mie preghiere. Si può dare questo?... Lo spererei anche e lo crederei, se fossi stata un'anima che ti avesse servito sempre fedelmente...
Amoroso Gesù, non lo dire. Sì, ti avrò anche forse venerato, ma solo colla voce. Sì, Gesù, ti avrò forse anche amato... ma quando lo faceva?... Quando mi sopportavi in mezzo a tanti rifiuti. Ma ora, o Gesù, non è più tempo di farlo colla voce; bisogna che mi metta a farlo coi fatti e colle operazioni.
Ti dono, o Gesù... Ma che ti devo donare, se non ho neppure un solo senso sano?... Mortificazione dei sensi, annegazione della volontà... ti offro questo. Ti offro anche o Gesù, i pochi frutti del mio dolore... E poi ti offro... tutto, o Gesù, quanto ti può offrire un'anima redenta dalla tua Passione.


Estasi 90a

90 Ringrazia Gesù dei tanti benefizi che le ha fatti; per attestargli il suo amore ricorderà sempre la passione di lui, la risurrezione ed in particolare l'ascensione, alla quale avrebbe voluto trovarsi presente (Cf. P. GERM. n. XXXIII). .
Giovedì 8 maggio 1902, festa dell'Ascensione.

O Gesù, perché non guarirmi? Mio Gesù! Gesù, redenzione mia, io ti lodo, ti benedico; l'anima mia ti rende infinite grazie, certo, o Gesù, inferiori a tanti benefizi che tu mi hai fatto... E ti rende grazie, non come te le dovrebbe rendere, ma come può questa meschina anima mia. Tu, o Gesù, nella tua infinita misericordia accettami. Io ti offro lodi e preghiere: accettale, per essere meno indegna di quel dono che mi hai voluto far stamattina. È stata la tua bontà che mi ha creata; è stata la tua misericordia... [che mi ha redenta] è stata infine la tua pazienza che mi ha fin qui... [sopportata].
Tu, o Gesù, mi aspetti a penitenza, ed io aspetto l'ispirazione tua divina per incominciare a ben vivere. L'anima mia, o Gesù, vuol te, desidera te, e per amarti veramente terrò presente le tue pene, le tue piaghe, la tua morte, la tua croce, la tua resurrezione e in particolare la tua ascensione .
Perché non fui presente anch'io, quando tu ascendesti al cielo, per [vederti] conversare cogli uomini? Perché non fui presente anch'io a vedere un Dio offeso conversare coi peccatori? . Quanto mi contraccambierei!... .
E tu te ne andasti, mio dolce consolatore, benedicendo tutti quelli che erano con te, ma io non c'ero... Alzasti le mani, e una nube ti portò in cielo; gli Angeli tuoi dissero che saresti tornato, ma io non ti ho più veduto...
Ma tu tornerai, perché tu sei...


Estasi 91a

91 Le par di vedere il Cuore di Gesù circondato da tante frecce d'oro, frecce d'amore. Lo prega che esaudisca i suoi desideri (Cf. P. GERM. n. IV).


Maggio 1902.

O care pene di Gesù!... Che care preghiere... che soavi proteste!...
Nella tua vita mortale, o Gesù, di' che operasti?... E nella tua salita al cielo di' che facesti?
Se io do uno sguardo all'amoroso tuo cuore, o Gesù... mi par di vedere il tuo bel cuore circondato da tante frecce d'oro, frecce d'amore.
. . . . . . . . . . .
Ma tu non vuoi, o Gesù, che io ti parli dei benefici del corpo, ma di quelli dell'anima... E questi bei momenti che passano!...
Gesù, impiega tutta la tua potenza in un'opera che sarà per tutto gloria tua!... . Accetta il desiderio che sento nel cuore e regola il tuo effetto. Se tu non fossi onnipotente, non ti farei questa domanda. E pure il Confessore mi dice che da me nulla potrei fare, se non invocassi il tuo nome.
Ma come faccio a porre in esecuzione quella cosa che sento nel cuore?... E come fai a veder l'anima mia così avida di desideri? E disprezzeresti forse i desideri che da te stesso hai messo in un cuore? A questo non ci penso neanche!


Estasi 92a

92 Desidera di entrare nel Cuore di Gesù; si duole della sua ingratitudine, vuole ardere e consumarsi al fuoco del divino amore (Cf. P. GERM. n. V).

Martedì 10 giugno 1902.

Mio Dio, aprimi il tuo cuore. O Gesù, aprimi il tuo petto sacramentato, ché voglio depositarvi tutti i miei affetti. E tu, o Gesù, mi hai detto più volte che mi accoglierai con generosità: è vero, Gesù mio?
Quanto ti voglio bene, o Gesù! Ti ringrazio; ma perché operi così amorevolmente, mentre io ti offendo con tanta ingratitudine? Solamente questo pensiero dovrebbe farmi diventare una fiamma d'amore, se io ben lo comprendessi... Io ti amo, o Gesù. Infatti è un bell'amore, amare chi non si adira con chi l'offende... O Gesù, o Gesù, se io attentamente considerassi le tante premure che hai per me, come dovrei distinguermi in tante virtù! È vero, sì, mi distinguo, o Gesù, ma in che cosa?... In peccati! Perdonami, o Gesù, tanta mia trascuratezza; perdona tanta mia ignoranza.
Mio Dio! O Gesù, amor mio, bene increato! Che sarebbe stato di me, o Gesù, se la tua sollecitudine non mi avesse a te condotto?... Aprimi il tuo cuore, o Gesù; aprimi il tuo petto sacramentato... Io t'apro il mio... Introduciti, o fuoco divino... bruciami, o Gesù, consumami... Ma in me lo sento, o Gesù, un fuoco... Piacesse a te, o Gesù, che io tutta ne avvampassi!...


Estasi 93a

93 Si sente struggere e morire per Gesù; desidera ardentemente il cibo eucaristico (Cf. P. GERM. n. XXV).

Martedì 17 giugno 1902.

Mio Gesù, io struggo... io muoio... io muoio per te... Gesù, cibo delle anime forti, fortificami, purificami, divinizzami... . Dio grande... Dio di ogni sacrifizio, Gesù, aiutami... Redenzione mia, Dio generato da Dio, vieni in mio aiuto. I tuoi occhi, o Gesù, stanno continuamente vegliando sopra di me. Ho sete di te, o Gesù. Non lo vedi quanto soffro la mattina prima di cibarmi di te?... Fa' che cibata che sia, almeno resti sazia!...


Estasi 94a

94 Si fa animo al pensiero che dopo le tenebre verrà la luce (Cf. P. GERM. n. XXVII).


[Circa il 20 giugno 1902].

Dove sei, mio Dio? Io mi sento subito ristorare, appena posso alzare la mia voce in lode tua; ma siccome la gioia è breve, l'anima mia ritorna subito nell'abisso... Vivi tranquilla; vedrai che passeranno le tenebre e verrà a luce; sta' contenta, spera in Gesù, in Gesù solo...


Estasi 95a

95 Gesù è la calamita di tutti i suoi affetti; per lui opererà sempre, vivrà e morrà. Aspira al paradiso, per possedere indefettibilmente Gesù, saziarsi della sua bellezza, perdersi nella sua luce (Cf. P. GERM. n. XXV).

Domenica 22 giugno 1902.

O Gesù, sei la calamita di tutti i miei affetti. Se il tuo genio, o Gesù, s'abbassa alla più vile di tutte le creature come sono io, deh! aiutami allora con riparare tutti i danni che hanno fatto i miei peccati. Mio Gesù!...
Oh! sgomentarmi no, perché vivo sotto la provvidenza di un cielo tutto pietà...
Caro Gesù, ti amo tanto!... Opererò sempre per amarti; vivrò per amarti... morirò per amarti. Caro Gesù! Caro Gesù!
Anch'io, o Gesù, ho un gran desiderio di corrisponderti.
Sì, che mi hai tanto beneficato! Farò tutto per te: tutto ciò che tu mi chiedi. Ma che vuoi aspettarti, o Gesù, da una creatura di fango, capace solo di offenderti?...
Aspiro al Paradiso... Quando passerò, o Gesù, dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita?... dalla paura di perderti alla certezza di possederti?... Quando tutta mi sazierò nella tua divina bellezza?... Quando tutta mi perderò nella tua divina luce?... Ma qual luce?... Una luce immensa, inestinguibile, incorporea... . O Gesù! Quando, Gesù?...
E poi, o mio Dio, vedermi così soffrire?... E che, Gesù, disprezzeresti forse questo desiderio mio?... E chi altri me lo ha messo in cuore, se non tu?...
Vieni, vieni, o Gesù; vieni a prendermi, vieni a ristorarmi un poco...


Estasi 96a

96 Si umilia al considerare che Gesù nell'amarla ha quasi passato i limiti. Gesù le si nasconde ed ella amorosamente lo cerca (Cf. P. GERM. n. XXIV).

[Circa il 26] giugno 1902.

Il tuo amore, o Dio, ha passato proprio i limiti. Sì, verso di me passa i limiti. O che vuoi, Gesù? A una creatura, o mio Dio, che per idolatrare il piacere ti ha voltato le spalle tante volte, fai così?... mi fai stare sempre sotto il peso della tua divina misericordia, invece di farmi stare sotto il peso della tua divina... [giustizia].
Io cerco sempre te, o Gesù; cerco di promuovere sempre la tua gloria, di non amare altro che l'amor tuo. Ma rispondimi, o Gesù; perché questo silenzio?... Mio Dio, perché non mi rispondi?... Dimmi qualche cosa. Se tu volevi da me corrispondenza, questi doni dovevi farmeli adagio adagio, non con tanta fretta come hai fatto te.
O Gesù, o luce, dove sei?... Illumina i miei occhi; non mi far più vivere fra le tenebre, o mio Dio... . Quando dunque ti rivedrò, o Gesù? Ma... forse mi hai detto che non ti rivedrò più?... Io non me ne ricordo se tu me lo dicesti.
Dammi le ali, o Gesù, ché possa volare al tuo trono... Ma son troppe le cose, o Gesù, che impediscono a quest'anima di volare a te... Tu fagli un comando, o Gesù; vedrai che tutti si acquieteranno. Stacci tu solo, o Gesù, nell'anima mia, e vedrai che nessuno ardirà più di molestarla.
Ma io non ti vedo... non ti vedo mica... Quand'ero piccina, mi dicevano che tu eri sempre presente, ma io non ti vedo... Ma dove sei?... Dove sei andato?... senza dirmi neppure addio!... .


Estasi 97a

97 Invita tutti i giusti e i beati a lodare e ringraziare il Signore; domanda fuoco che bruci il suo cuore. Gesù è il suo Dio, chi simile a lui? (Cf P. GERM. n. XXXIII).

Venerdì 27 giugno 1902 .

A te i santi, o Gesù, e gli umili di cuore; non io, o Signore. A te tutti gli spiriti e le anime di tutti i giusti; non io, Signore. A te tutti gli abitatori del cielo; io no... Ti rendano tutti infinite lodi e ringraziamenti. Ma, anch'io, anch'io, o Gesù... sì, io vile ed indegna peccatrice ho desiderio d'amarti, e d'un amore singolare. Aiutami tu, fortezza mia. Fuoco, fuoco al mio cuore: stamani brucia!... Parole alla mia bocca... Che giorno e notte possa meditare la tua gloria e amarti continuamente. Impure son le mie labbra, impuro è tutto il mio corpo. Ho bisogno di te: che tu mi mondi da ogni macchia. Santificami, o Gesù. La tua memoria... la tua dolcezza tenga unita sempre a te l'anima mia. Fa' che passi dalle cose visibili alle invisibili; dalle cose terrene alle celesti.
O mio Dio, mio Gesù!... Che dici, o Gesù?... O vera carità, tu sei il mio Dio; perché verso di te mi sento sempre muovere; verso di te mi sento sempre portare, e verso di te spero di giungere. Quando io tratto con te, mi sento riavere; ma quando tu mi lasci, mi sento mancare, cadere...
Me lo dice la fede; quella che mi hai messa nel cuore per illuminare i miei passi... Fa', o mio Dio, che chi conosce te, conosca la verità, l'eternità. Tu, che fino a tanto che vivo in questo fragile corpo...
Queste son le parole che mi ha insegnato il mio babbo: Chi simile a te, o mio Dio?... Chi simile, a te, o mio Dio?... Chi?... Tu sei un Dio onnipotente. Mio Gesù, vera carità, tu sei il mio Dio... .


Estasi 98a

98 Confessa la sua miseria ed impotenza, ed esalta la misericordia e la liberalità di Gesù, che ella cerca ansiosamente, bramosa di sciogliersi dai lacci del corpo per volarsene a lui (Cf. P. GERM. nn. XXIII e XXVII).

Sabato 28 giugno 1902.

Signore, se tu vuoi, puoi salvarmi; ma grande ed infinito è il numero delle miserie che porto con me. Ricordati, o Gesù, della misericordia...
Io speravo, o Gesù, come tante volte l'ho confessato davanti a te, di esser bastante a qualche cosa; speravo nelle mie forze... Ma quando cominciai a far da me sola, fu allora che caddi, e persi tutto quello che tu mi avevi fatto guadagnare. Ma presto, o Gesù, m'illuminasti, ed allora capii che quello, a cui io credeva d'esser da me bastante, era appunto quello che non potevo mai fare da me. Avevo la volontà e mi mancava il potere; avevo il potere e mi mancava la volontà...
Ma non ho proprio nulla di che gloriarmi davanti a te!... Mi hai amato, o Gesù... A tante creature mi hai voluto preporre. Io vado altera dei tuoi favori, ma sempre più conosco la mia miseria... Non t'aspettar nulla da me... E che puoi aspettarti da un po' di fango, capace solo, d'offenderti?...
E amore ti darò; ma non ne ho più, perché non ho più il cuore!... . Eppoi, o Gesù, non me lo chieder l'amore, ché lo debbo a te per gratitudine... Oh potessi un po' contentarti nello stesso modo che tu contenti me!...
Mio Dio, mio aiuto... mia fortezza... mio sostegno... mia luce!... Illumina i miei passi...
Dove sei andato, Amor mio?... Dove ti sei nascosto?... Perché non ti lasci più vedere?... Se non ti posso vedere, perché sono viva, fammi pure morire, ché lo desidero. Desidero di morire, ma per venire solo con te.
Dove sei andato, mio Gesù?... Bellezza infinita, dove ti sei celata?... Dove ti devo cercare, o Gesù?... Fatti vedere una volta sola... Ma forse, o Gesù, mi hai detto che non ti vedrò più sulla terra?... Io non me ne ricordo. Avrei tanta voglia di vederti, o Gesù... Ma ti sento e mi dovrebbe bastare... Quand'ero piccina, mi dicevano che eri sempre presente... O come va che non ti vedo?... Sciogli questo corpo, o Gesù... rompi queste catene... Non sarò contenta, finché l'anima mia libera e sola volerà a te. Quando tutta potrò bearmi in te? .
O amor di dolcezza!... o dolcezza d'amore!... .


Estasi 99a

99 Brucia di amore divino. Desidera le ali di aquila per volare a Gesù, in cui solo trova riposo l'anima sua. Domanda a Gesù che dilati il suo cuore, perché non è più bastante a contenerlo (Cf. P. GERM. n. XXV). .
Domenica 29 giugno 1902. Alle 9 antimeridiane.

Io brucio, Gesù... Ti apro il mio cuore stamani... Tu sei divino: dirada queste tenebre... levaci tutte le tenebre, affinché con una fiamma doni tutto te stesso. Io ti amo; ma se è poco, fa' che ti ami anche di più... Tu sei immenso, mio Dio!...

Alle 10½ antimeridiane.

O chi mi darà le penne di aquila; chi mi darà le penne di colomba per volarmene a te?... Dammele tu, o Gesù, le ali della contemplazione. Come farò a volarmene a te? Tante cose si attraversano!... Attraversale tutte le cose create; tronca queste catene che m'impediscono di volarmene a te... Vi sono anche tante altre cose, o Gesù, che contemplandole, l'anima mia rimane come nutrita... ma in nessuna di esse rimane sostenuta, in nessuna si sa riposare. In te solo, o Gesù; in te solo si riposa quest'anima mia.
Alle 4 pomeridiane.
O Gesù, come ci stai nell'angusta cella del mio cuore? Ci stai bene? Dilata il petto mio, perché non è più bastante a contenerti... Gesù, lascia che io sfoghi gli affetti miei con te...


Estasi 100a

100 Con accenti sublimi chiede a Gesù di renderla partecipe di tutti i tormenti della sua Passione. Eccita l'anima sua a benedire, ringraziare ed amare Gesù, che l'ha tanto beneficata (Cf. P. GERM. n. XXIX).

Lunedì 30 giugno 1902.

Signore mio Gesù, quando le mie labbra si avvicineranno alle tue per baciarti, fammi sentire il tuo fiele. Quando le mie spalle si appoggeranno alle tue, fammi sentire i tuoi flagelli. Quando la carne tua si comunicherà alla mia, fammi sentire la tua Passione. Quando la mia testa si avvicinerà alla tua, fammi sentire le tue spine. Quando il mio costato si accosterà al tuo, fammi sentire la lancia.
Oh! che mai ti darò io per tanti doni che mi hai fatto, di avermi amata e sollevata?... E tu, che non ti dovresti aspettar da me vile creatura?... Io ti do tutto quello che tu mi hai dato...
. . . . . . . . . . .
Anima mia, benedici Gesù!... Non ti dimenticar mai i tanti doni che ti ha fatto. Vedi, anima mia: ad ogni momento, ad ogni istante, io vado considerando te, e ti trovo e ti vedo in tanti beni, in tante dolcezze, eppur ti trovo sempre...
. . . . . . . . . . .
Ama quel Dio che tanto ti ama; sollevati a lui che tanto si è abbassato per te. Non vedi com'è vigilante?... E tu. o anima mia, mostrati com'egli si mostra con te; sii monda... sii pura... Ama il tuo Gesù, che ti ha sollevata da tanta miseria... Ama il tuo Dio... Benedici il tuo Signore...


Estasi 101a

101 Umiliata e confusa per l'infinita bontà dello Sposo celeste, lo cerca, l'invoca, vuole le ali per volarsene a lui in paradiso (Cf. P. GERM. n. VII)


[Giugno-luglio 1902]

Fa' che ti abbracci, celeste Sposo, cagione di tutte le mie consolazioni. O chi sono io, che ho l'ardire di parlare così con te? È vero, sono tua creatura, ma sono cattiva; è vero che sono fattura delle tue mani, e quelle stesse mani, Gesù, io le ho traforate coi chiodi... Mi sono mossa troppo tardi, Gesù, a venire da te... Ti ho trovato, Gesù; ti ho trovato, Gesù. Io chiamo te, invoco te, perché son sicura.
Ma dove sei, dove ti sei nascosto? Io lo sento l'odor tuo. Dammi le ali, Gesù, per volare alla casa tua, al Paradiso...


Estasi 102a

102 Nel presentare a Gesù l'anima sua, ricorda la nobiltà dell'anima umana, da Dio creata, santificata, eletta per sua abitazione, e le cui brame solo Dio può saziare. Prega Gesù che fissi per sempre in lei la sua dimora e la bruci del suo divin fuoco (Cf. P. GERM. n. IX).

Martedì 1 luglio 1902.

Eccomi dinanzi a te, o Gesù. Dinanzi a te presento l'anima mia: quest'anima, o Gesù, che tu hai creata non della tua sostanza, ma per mezzo del Verbo... di nessun'altra elementare materia. Quest'anima spirituale che tu hai creata, che sempre vive, che tu hai santificata, purificata col tuo santo lavacro.
. . . . . . . . . . .
Ora son paga e non ho più che bramare.... perché, se nel mio interno desiderassi qualche altra cosa, apparirebbe chiaro che tu non ci sei. Se quaggiù il bene per se stesso reca diletto, qual diletto non recherai tu, che sei il re dei beni?... La giocondità che si prova quaggiù in terra, delle cose create, è tutta diversa da quella che si prova in te, che sei il creatore. Vedi, o Gesù: quando una creatura desidera una cosa, muore dal desiderio di possederla; ma anche quando riesce ad averla, non si trova contenta, non è mai sazia. Tu solo fai sazi, tu solo fai puri, tu solo fai immacolati tutti quelli che in te...
L'ho trovata la tua abitazione, o Gesù. Tu abiti in quell'anima che tu hai creata ad immagine tua; non in quella che a te preferisce le cose di quaggiù.
Oh! le ha capite l'anima mia, tanto povera, le ha capite le ricchezze dell'amor tuo. È troppo vile, o Gesù, l'anima mia per la tua abitazione. È troppo vile... O mio Dio, se io un po' fossi certa di non averti mai offeso!... Oh! non lo nego, son peccatrice; ma per questo non mi voglio disperare, perché se mi disperassi, negherei che tu sei misericordioso. Mio Gesù, ti amo; ma se ti amo poco, fa' tu che ti ami di più... Io non lo so, non lo so, no, a che punto arrivo... Non lo so a che punto arrivo... a che misura sia bastante...
O Gesù, come ci stai nel mio cuore?... Nella cella angusta del mio petto innamorato, di', o Gesù, come ci stai?
E fissala, o Gesù, la tua dimora per sempre... fissala fin da stamani, ora, fin da questo momento, fin da questo istante...
Mio Gesù, noi non ci separeremo mai più. Sia pur grande, sia pur magnanimo il cuore umano: alla forza del tuo amore bisogna che si arrenda, bisogna che ceda. Mio Dio... mio Gesù... padre mio... sposo mio... dolcezza mia... consolazione mia... consolazione di tutte le creature... amore... amore che mi sostieni!
O fuoco che sempre ardi, senza mai spegnerti, ti piacesse che io tutta ne avvampassi! Piacesse a te che questo fuoco in me si perfezionasse! O Gesù!... O amore!... Mia vita, mio sostegno, mia forza!... .


Estasi 103a

103 La misericordia infinita di Gesù la muove quasi a rallegrarsi di esser nata peccatrice. Chi potrà mai resistere a tanta carità di Gesù? (Cf. P. GERM. nn. XXVIII e XX).

Mercoledì 2 luglio 1902 [circa le 9 antim.].

È un bell'amare, o Gesù, amare chi non s'adira mai con chi l'offende. Anzi tante volte ho veduto, o Gesù, che se alla tua giustizia corre l'obbligo di punirmi, tu ti adoperi per impedire questo castigo, anzi per ritirarlo. Ho trovato un Gesù talmente invaghito del mio cuore, che non sa inasprirlo...
. . . . . . . . . . .
Tutte le vuol per sé in isconto de' miei peccati. È quasi una bella sorte per me esser nata peccatrice, perché le vene del mio Signore stanno sempre aperte, piene di quel sangue sacramentato !
O mio Dio!... Che vorresti fare, pietoso Gesù?... Vorresti far miei tutti i meriti tuoi, appropriare a me tutto quello che è tuo?... E qual sarà quel cuore, che a tanta carità non si lascerà superare? Qual sarà quell'anima, che non si lascerà guadagnare? Qual sarà quella volontà, che da te non si lascerà rapire?
O anima mia, fino a quando vuoi essere così avara con Gesù?... Perché così negligente verso Gesù, che ti ha prodotta? perché così pigra verso Gesù, che ti ha redenta? Chi vuoi amare, se non vuoi amare Gesù? O mio Dio!... .


Estasi 104a

104 A Gesù Sacramentato consacra tutte le sue tenerezze e brama le ineffabili delizie dei paradiso (Cf. P. GERM. n... XX e XXVI).

Mercoledì 2 luglio 1902, ore 11 antimeridiane.

Gesù, Ostia santa, a te consacro tutte le mie tenerezze. Mi sono accorta, o Gesù, che il tuo affetto mi cercava, ed io son corsa; la tua carità mi chiamava, ed io son venuta subito.
O Paradiso, Paradiso!... Lasciami stare, o Gesù; lasciami pensare al Paradiso. Oh, piacesse alla tua divina bontà, che dopo aver avuto un dolor forte dei peccati, come un'ultima delle tue figlie... O Paradiso! È tanto che ti... Chi te lo potrà mai dire?...
. . . . . . . . . . .
Un desiderio che mai non tormenta con sazietà, che mai viene a noia! Come devon esser quelle anime!... Come mai vicine a te, che sei tutta luce, son divenute così, luminose?... Come mai in mezzo alla tua immutabile eternità, di mutabili che erano, son divenute immutabili? .
Che allegrezza, o Gesù, abitare nel tuo Paradiso! Non sei tu, o Gesù, che mi hai messo questo desiderio?...
Si, mio Gesù, per non fare altro che la tua volontà!... Gesù in vita, Gesù dopo la vita, Gesù in eterno!... Mio Gesù, amor mio!...


Estasi 105a

105 Gesù ai suoi occhi è il tesoro più grande; vorrebbe disfarsi nel cantar le sue lodi; vorrebbe sempre pensare a lui, conversare con lui, amare lui solo. Domanda la purità del cuore per essere ammessa nel paradiso (Cf. P. GERM. n. XXVI).

Giovedì 3 luglio 1902 [circa le 9 antim.]

O Gesù, ti vedo più grande di tutti i tesori della terra. Sì, o mio Dio dolcissimo, amabilissimo mio Gesù: agli occhi miei sei più grande dei più grandi tesori della terra. Come volentieri mi unirei agli Angeli tuoi! Come volentieri tutta mi disfarei nelle tue lodi! Come volentieri rimarrei sempre dinanzi a te!
Ma che dico io, quando parlo di te?... Dico quel che posso, non mai quel che devo. E se non so fare... dunque starò zitta? No, perché il mio Gesù deve essere da tutti amato, onorato!... Non guardare a quel che ti dico colla mente, guarda il mio interno... .
Ogni mio segreto ti è manifesto, o Gesù... Dunque ne sei certo che io ti voglio più bene che al cielo ed alla terra? Anzi tutte le cose stesse della terra, che son degne di esser amate, [son tali] sol per gloria del tuo cuore...
. . . . . . . . . . .
Io ti ho amato, o Gesù... Concedimi di amarti di più, affinché il giorno a te solo sia rivolto il mio pensiero, e la notte, anche dormendo... Vorrei che il mio spirito sempre parlasse con te, l'anima mia sempre conversasse con te. Vorrei ancora che il mio cuore fosse sempre illuminato dal tuo santo lume; che tu fossi il mio amore, la mia guida... Vorrei volare di virtù in virtù... se no, non potrò venire in Paradiso a vederti; ché è tanto tempo che non ti ho veduto. Ma per venire in Paradiso ci vuole la purità del cuore; dammela, mio Gesù... Sì, desidero tanto la purità del cuore!... .


Estasi 106a

106 Descrive la felicità del paradiso; prega gli Angeli ad aprirgliene le porte (Cf. P. GERM. n. XXVI).

Giovedì 3 luglio 1902, ore 11 antimeridiane.

O chi sono mai io da mettermi così a parlare ogni momento col mio Gesù?... O Paradiso, o Paradiso, lasciami pensare a te!... Almeno quando sarò lassù, non soffrirò più, non patirò più le pene ed i dolori di quaggiù. O Paradiso! in te non vi sarà più notte, né tenebre, né mutazioni di cose, né di tempo... O Paradiso! in te non vi sarà più né... Ma il Dio d'Iddio, la luce della luce, il sole della giustizia, che è quello che t'illumina; il suo cuore immacolato sarà quello che ti darà la chiarezza del sole... perché appunto la consolazione è contemplare Iddio, il Re dei re che sta nel mezzo al Paradiso. O bene!...
Che consolazione, anima mia, essere circondata dagli Angeli, dai suoi prediletti! Il merito di tutti non è uguale, ma l'allegrezza è propria di ciascuno. O anima mia!... O Paradiso!... vedrai, quando sarò con te, sarò sazia, non avrò più bisogno né di...
O Dio... lascia che io m'ingolfi nella carità dell'amor tuo... O Paradiso!... Ma sarò fatta degna di vedere le tue sante mura?... Sarò fatta degna di vedere le tue fondamenta? di vedere i tuoi abitatori, il tuo Re?... . Mi raccomando a voi, Angeli santi; a te, Angelo mio: aprimi la porta... lasciami entrare...


Estasi 107a

107 Prega la Madre celeste di assisterla, di restituirle il cuore per ridonarlo a Gesù e di condurla con sé in paradiso (Cf. P. GERM. n. II).

Venerdì 4 luglio 1902.

... Adorato Gesù, Verbo increato!... O Mamma, o Mamma! se mi sei madre pietosa, o perché abbandonare questa figlia, che tanto ti ama? Senza di te chi ascolterà le mie preghiere? chi esaudirà i voti miei? Senza di te io sono come una peccatrice... come un povero senza nessun aiuto. Madre mia, perché lasciarmi? Conducimi in cielo anche me. O Mamma, Madre mia, tu sei un puro fiore, che germoglia qual candido giglio. Regina del Cielo... tu che togli alle creature la parte più nobile del loro amore, a me pur me lo togliesti, ed ora non me lo dai più, ora che sotto i tuoi amplessi non è più terreno, ma tutto celeste. Ridonamelo! Eh! Mamma mia, tu non me lo vuoi ridare, perché sei gelosa che lo ridoni al mio Amore. Allora dallo tu stessa al mio Gesù.
Sì che mi vuol tanto bene Gesù, perché ogni mio respiro è suo, ogni mio desiderio è suo, ogni mio affetto è suo.
Prima. di lasciarmi, sai, Mamma mia, portami in Paradiso con te...


Estasi 108a

108 Al pensiero del paradiso si eccita ad amare la croce. È affamata del pane di vita. Chiede a Gesù che crocifigga l'anima sua o la faccia morire (Cf. P. GERM. n. XVII).

Sabato 5 luglio 1902.

Perché così afflitta, anima mia?... Offendi il tuo Amore, se non abbracci con genio la croce. Non ti curi del Paradiso, se non mandi i tuoi pensieri al Calvario. Non t'affliggere, anima mia: fin dall'eternità tu sei sposata con Gesù insieme ai suoi dolori, e sei obbligata a viver crocifissa.
O Gesù, o Gesù, Gesù, mio bene!... Sono affamata del tuo pane di vita, sono assetata del tuo sangue sacramentato.
Sai, anima mia, perché io voglio che tu abbracci la croce?... Perché se la verga della croce non ti abbatte un poco, tu sei in pericolo.
O Gesù... io so che ti è cara la croce, e alla croce hai posto tutte le tue tenerezze, i tuoi affetti... Pure all'amor tuo non sta la gelosia di negarmela, perché io te la chiedo... O crocifiggi l'anima mia, o fammi morire. Mio Gesù... adorato mio bene, quanto ti amo!
E t'intendo, t'intendo, mio Gesù, ti ho ben capito stamani... Mio Dio, ti amo, ti amo... Affetti miei, gridate; sensi miei. gridate tutti: Chi simile a te, mio Dio? Chi simile a te fra gli iddii? .



Estasi 84