Isaia (CEI) 27

27 1 In quel giorno il Signore punirà con la spada dura, grande e forte, il Leviatàn serpente guizzante, il Leviatàn serpente tortuoso e ucciderà il drago che sta nel mare.


La vigna del Signore

2 In quel giorno si dirà: «La vigna deliziosa: cantate di lei!».3 Io, il Signore, ne sono il guardiano, a ogni istante la irrigo; per timore che venga danneggiata, io ne ho cura notte e giorno.4 Io non sono in collera. Vi fossero rovi e pruni, io muoverei loro guerra, li brucerei tutti insieme.5 O, meglio, si stringa alla mia protezione, faccia la pace con me, con me faccia la pace!

Grazia e castigo

6 Nei giorni futuri Giacobbe metterà radici, Israele fiorirà e germoglierà, riempirà il mondo di frutti.7 Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori? O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori?8 Lo ha punito cacciandolo via, respingendolo, lo ha rimosso con soffio impetuoso come quando tira il vento d'oriente!9 Proprio così sarà espiata l'iniquità di Giacobbe e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato: mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altare come si fa delle pietre che si polverizzano per la calce, non erigeranno più pali sacri né altari per l'incenso.10 La fortezza è divenuta desolata, un luogo spopolato e abbandonato come un deserto; vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti.11 I suoi rami seccandosi si spezzeranno; le donne verranno ad accendervi il fuoco. Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza; per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato, né chi lo ha fatto ne avrà compassione.


Ritorno degli Israeliti

12 In quel giorno, dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto, il Signore batterà le spighe e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti.13 In quel giorno suonerà la grande tromba, verranno gli sperduti nel paese di Assiria e i dispersi nel paese di Egitto. Essi si prostreranno al Signore sul monte santo, in Gerusalemme.


5. POEMI SU ISRAELE E SU GIUDA

Contro Samaria

28 1 Guai alla corona superba degli ubriachi di Efraim, al fiore caduco, suo splendido ornamento, che domina la fertile valle, o storditi dal vino!2 Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte, come nembo di grandine, come turbine rovinoso, come nembo di acque torrenziali e impetuose, getta tutto a terra con violenza.3 Dai piedi verrà calpestatala corona degli ubriachi di Efraim.4 E avverrà al fiore caduco del suo splendido ornamento, che domina la valle fertile, come a un fico primaticcio prima dell'estate: uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo ha in mano.5 In quel giorno sarà il Signore degli eserciti una corona di gloria, uno splendido diadema per il resto del suo popolo, 6 ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale, forza per chi respinge l'assalto alla porta.


Contro i falsi profeti

7 Anche costoro barcollano per il vino, vanno fuori strada per le bevande inebrianti. Sacerdoti e profeti barcollano per la bevanda inebriante, affogano nel vino; vanno fuori strada per le bevande inebrianti, s'ingannano mentre hanno visioni, dondolano quando fanno da giudici.8 Tutte le tavole sono piene di fetido vomito; non c'è un posto pulito.9 «A chi vuole insegnare la scienza?A chi vuole spiegare il discorso?Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno?10 Sì: precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un pò qui, un pò là».11 Con labbra balbettanti e in lingua straniera parlerà a questo popolo12 colui che aveva detto loro: «Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco. Ecco il sollievo!». Ma non vollero udire.13 E sarà per loro la parola del Signore:«precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un pò qui, un pò là», perché camminando cadano all'indietro, si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri.


Contro i cattivi consiglieri

14 Perciò ascoltate la parola del Signore, uomini arroganti, signori di questo popolo che sta in Gerusalemme:15 «Voi dite: Abbiamo concluso un'alleanza con la morte, e con gli inferi abbiamo fatto lega; il flagello del distruttore, quando passerà, non ci raggiungerà; perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio e nella falsità ci siamo nascosti».16 Dice il Signore Dio: «Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata:chi crede non vacillerà.17 Io porrò il diritto come misura e la giustizia come una livella. La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace, le acque travolgeranno il vostro riparo.18 Sarà cancellata la vostra alleanza con la morte; la vostra lega con gli inferi non reggerà. Quando passerà il flagello del distruttore, voi sarete la massa da lui calpestata.19 Ogni volta che passerà, vi prenderà, poiché passerà ogni mattino, giorno e notte. E solo il terrore farà capire il discorso».20 Troppo corto sarà il letto per distendervisi, troppo stretta la coperta per avvolgervisi.21 Poiché come sul monte Perasìm si leverà il Signore; come nella valle di Gàbaon si adirerà per compiere l'opera, la sua opera singolare, e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.22 Ora cessate di agire con arroganza perché non si stringano di più le vostre catene, perché un decreto di rovina io ho udito, da parte del Signore, Dio degli eserciti, riguardo a tutta la terra.


Parabola

23 Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce, fate attenzione e sentite le mie parole.24 Ara forse tutti i giorni l'aratore, rompe e sarchia la terra?25 Forse non ne spiana la superficie, non vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino? E non vi pone grano e orzo e spelta lungo i confini?26 E la sua perizia rispetto alla regolagliela insegna il suo Dio.27 Certo, l'anèto non si batte con il tribbio, né si fa girare sul cumino il rullo, ma con una bacchetta si batte l'anèto e con la verga il cumino.28 Il frumento vien forse schiacciato? Certo, non lo si pesta senza fine, ma vi si spinge sopra il rullo e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.29 Anche questo proviene dal Signore degli eserciti: egli si mostra mirabile nel consiglio, grande nella sapienza.


Su Gerusalemme

29 1 Guai ad Arièl, ad Arièl, città dove pose il campo Davide!Aggiungete anno ad anno, si avvicendino i cicli festivi.2 Io metterò alle strette Arièl, ci saranno gemiti e lamenti. Tu sarai per me come un vero Arièl, 3 io mi accamperò come Davide contro di te e ti circonderò di trincee, innalzerò contro di te un vallo.4 Allora prostrata parlerai da terra e dalla polvere saliranno fioche le tue parole; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra, e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.5 Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni. Ma d'improvviso, subito, 6 dal Signore degli eserciti sarai visitata con tuoni, rimbombi e rumore assordante, con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.7 E sarà come un sogno, come una visione notturna, la massa di tutte le nazioni che marciano su Arièl, di quanti la attaccano e delle macchine poste contro di essa.8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa: così succederà alla folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion.
9
Stupite pure così da restare sbalorditi, chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.10 Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, ha velato i vostri capi.11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: «Leggilo», ma quegli risponde: «Non posso, perché è sigillato». 12 Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: «Leggilo», ma quegli risponde: «Non so leggere».


Oracolo

13 Dice il Signore: «Poiché questo popolosi avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani, 14 perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti».


Il trionfo del diritto

15 Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore per dissimulare i loro piani, a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo: «Chi ci vede? Chi ci conosce?».16 Quanto siete perversi! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta?Un oggetto può dire del suo autore: «Non mi ha fatto lui»?E un vaso può dire del vasaio: «Non capisce»?
17
Certo, ancora un po’ e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva.18 Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.19 Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.20 Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo, saranno eliminati quanti tramano iniquità, 21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla.22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore che riscattò Abramo:«D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più, 23 poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele.24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza e i brontoloni impareranno la lezione».


Contro l'ambasciata in Egitto

30 1 Guai a voi, figli ribelli-oracolo del Signore -che fate progetti da me non suggeriti, vi legate con alleanze che io non ho ispirate così da aggiungere peccato a peccato.2 Siete partiti per scendere in Egitto senza consultarmi, per mettervi sotto la protezione del faraone e per ripararvi all'ombra dell'Egitto.3 La protezione del faraone sarà la vostra vergogna e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.4 Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis e i messaggeri avranno raggiunto Canès, 5 tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro, che non porterà né aiuto né vantaggio ma solo confusione e ignominia.


Altro oracolo contro un'ambasciata

6 Oracolo sulle bestie del Negheb. In una terra di angoscia e di miseria, adatta a leonesse e leoni ruggenti, a vipere e draghi volanti, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini, i tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non giova a nulla.7 Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto; per questo lo chiamo: Raab l'ozioso.


Testamento

8 Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro, incidilo sopra un documento, perché resti per il futuro in testimonianza perenne.9 Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.10 Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni»e ai profeti: «Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!11 Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo di Israele».12 Pertanto dice il Santo di Israele:«Poiché voi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno, 13 ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvviso, 14 e si infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna».15 Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele:«Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza».Ma voi non avete voluto, 16 anzi avete detto: «No, noi fuggiremo su cavalli».- Ebbene, fuggite! -«Cavalcheremo su destrieri veloci».Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori.17 Mille si spaventeranno per la minaccia di uno, per la minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché resti di voi qualcosa come un palo sulla cima di un monte e come un'asta sopra una collina.


Dio perdonerà

18 Eppure il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui!19 Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. 20 Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21 i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela», caso mai andiate a destra o a sinistra. 22 Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. «Fuori!» tu dirai loro. 23 Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. 24 I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25 Suogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26 La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.


Contro l'Assiria

27 Ecco il nome del Signore venire da lontano; ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare; le sue labbra traboccano sdegno, la sua lingua è come un fuoco divorante.28 Il suo soffio è come un torrente che straripa, che giunge fino al collo. Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore e per mettere alle mascelle dei popoli una briglia che porta a rovina.29 Voi innalzerete il vostro canto come nella notte in cui si celebra una festa; avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto, per recarsi al monte del Signore, alla Roccia d'Israele.30 Il Signore farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce il suo braccio con ira ardente, in mezzo a un fuoco divorante, tra nembi, tempesta e grandine furiosa.31 Poiché alla voce del Signore tremerà l'Assiria, quando sarà percossa con la verga.32 Ogni colpo del bastone punitivo, che il Signore le farà piombare addosso, sarà accompagnato con timpani e cetre. Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose; 33 poiché il Tofet è preparato da tempo, esso è pronto anche per il re; profondo e largo è il rogo, fuoco e legna abbondano, lo accenderà, come torrente di zolfo, il soffio del Signore.


Contro l'alleanza egiziana

31 1 Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto, e pongono la speranza nei cavalli, confidano nei carri perché numerosi e sulla cavalleria perché molto potente, senza guardare al Santo di Israele e senza cercare il Signore.2 Eppure anch'egli è capace di mandare sciagure e non rinnega le sue parole. Egli si alzerà contro la razza dei malvagi e contro l'aiuto dei malfattori.3 L'Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito. Il Signore stenderà la sua mano:inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato, tutti insieme periranno.


Contro l'Assiria

4 Poiché così mi ha parlato il Signore:«Come per la sua preda ruggisce il leone o il leoncello, quando gli si raduna contro tutta la schiera dei pastori, e non teme le loro grida né si preoccupa del loro chiasso, così scenderà il Signore degli eserciti per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.5 Come gli uccelli proteggono i loro pulcini, così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme; egli la proteggerà, ed essa sarà salvata, la risparmierà ed essa sarà liberata».6 Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati.7 In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici.8 Cadrà l'Assiria sotto una spada che non è di uomo; una spada non umana la divorerà; se essa sfugge alla spada, i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù.9 Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca e i suoi capi tremeranno per un'insegna. Oracolo del Signore che ha un fuoco in Sion e una fornace in Gerusalemme.


Il re giusto

32 1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i principi governeranno secondo il diritto.2 Ognuno sarà come un riparo contro il vento e uno schermo dall'acquazzone, come canali d'acqua in una steppa, come l'ombra di una grande roccia su arida terra.3 Non si chiuderanno più gli occhi di chi vede e gli orecchi di chi sente staranno attenti.4 Gli animi volubili si applicheranno a comprendere e la lingua dei balbuzienti parlerà spedita e con chiarezza.5 L'abietto non sarà chiamato più nobile né l'imbroglione sarà detto gentiluomo,

Il grossolano e il nobile

6 poiché l'abietto fa discorsi abietti e il suo cuore trama iniquità, per commettere empietà e affermare errori intorno al Signore, per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato e far mancare la bevanda all'assetato.7 L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli - macchina scelleratezze per rovinare gli oppressi con parole menzognere, anche quando il povero può provare il suo diritto.8 Il nobile invece si propone cose nobili e agisce sempre con nobiltà.


Contro le donne di Gerusalemme

9 Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. 10 Fra un anno e più giorni voi tremerete, o baldanzose, perché finita la vendemmia non ci sarà più raccolto. 11 Temete, o spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. 12 Battetevi il petto per le campagne amene, per i fertili vigneti, 13 per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte le case in gioia, per la città gaudente; 14 poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e il torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie.


L'effusione dello Spirito

15 Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva.16 Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino.17 Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza.18 Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri, 19 anche se la selva cadrà e la città sarà sprofondata.20 Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli e lascerete in libertà buoi e asini.


L'attesa della salvezza

33 1 Guai a te, che devasti e non sei stato devastato, che saccheggi e non sei stato saccheggiato:sarai devastato, quando avrai finito di devastare, ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.2 Signore, pietà di noi, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.3 Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli, quando ti levi si disperdono le nazioni.4 Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.5 Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; egli riempie Sion di diritto e di giustizia.6 C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro.
7
Ecco gli araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente.8 Sono deserte le strade, non c'è chi passi per la via. Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni, non si è curato di alcuno.9 La terra è in lutto e piena di squallore, si scolora il Libano e intristisce; la pianura di Saron è simile a una steppa, brulli sono il Basan e il Carmelo.10 «Ora mi alzerò», dice il Signore, «ora mi innalzerò, ora mi esalterò.11 Avete concepito fieno, partorirete paglia; il mio soffio vi divorerà come fuoco.12 I popoli saranno fornaci per calce, spini tagliati da bruciare nel fuoco.13 Sentiranno i lontani quanto ho fatto, sapranno i vicini qual è la mia forza».14 Hanno paura in Sion i peccatori, lo spavento si è impadronito degli empi.«Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?».15 Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male:16 costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.


Il ritorno a Gerusalemme

17 I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore, contempleranno un paese sconfinato.18 Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori: «Dov'è colui che registra? Dov'è colui che pesa il denaro? Dov'è colui che ispeziona le torri?».19 Non vedrai più quel popolo straniero, popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile, dalla lingua barbara che non si capisce.20 Guarda Sion, la città delle nostre feste!I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.21 Poiché se là c'è un potente, noi abbiamo il Signore, al posto di fiumi e larghi canali; non ci passerà nave a remi né l'attraverserà naviglio più grosso.23 a Sono allentate le sue corde, 23 b non tengono più l'albero diritto, 23 c non spiegano più le vele.22 Poiché il Signore è nostro giudice, il Signore è nostro legislatore, il Signore è nostro re; egli ci salverà.23 d Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme23 e gli zoppi faranno un ricco bottino.24 Nessuno degli abitanti dirà: «Io sono malato»; il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe.


La condanna di Edom

34 1 Avvicinatevi, popoli, per udire, e voi, nazioni, prestate ascolto; ascolti la terra e quanti vi abitano, il mondo e quanto produce!2 Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti; li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.3 I loro uccisi sono gettati via, si diffonde il fetore dei loro cadaveri; grondano i monti del loro sangue.4 Tutta la milizia celeste si dissolve, i cieli si arrotolano come un libro, tutti i loro astri cadono come cade il pampino della vite, come le foglie avvizzite del fico.5 Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, ecco essa si abbatte su Edom, su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia.6 La spada del Signore è piena di sangue, è imbrattata di grasso, del sangue di agnelli e di capri, delle viscere grasse dei montoni, perché si compie un sacrificio al Signore in Bozra, una grande ecatombe nel paese di Edom.7 Cadono bisonti insieme con essi, giovenchi insieme con tori. La loro terra si imbeve di sangue, la polvere si impingua di grasso.8 Poiché è il giorno della vendetta del Signore, l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion.9 I torrenti di quel paese si cambieranno in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventerà pece ardente.10 Non si spegnerà né di giorno né di notte, sempre salirà il suo fumo; per tutte le generazioni resterà deserta, mai più alcuno vi passerà.11 Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio, il gufo e il corvo vi faranno dimora. Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine e la livella del vuoto.12 Non ci saranno più i suoi nobili, non si proclameranno più re, tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla.13 Nei suoi palazzi saliranno le spine, ortiche e cardi sulle sue fortezze; diventerà una tana di sciacalli, un recinto per gli struzzi.14 Gatti selvatici si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l'un l'altro; vi faranno sosta anche le civette e vi troveranno tranquilla dimora.15 Vi si anniderà il serpente saettone, vi deporrà le uova, le farà dischiudere e raccoglierà i piccoli alla sua ombra; vi si raduneranno anche gli sparvieri, l'uno in cerca dell'altro; 16 c nessuno si farà attendere.16 a Cercate nel libro del Signore e leggete: nessuno di essi vi manca, poiché la bocca del Signore lo ha comandato e il suo spirito li raduna.17 Egli ha distribuito loro la parte in sorte, la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza, lo possederanno per sempre, lo abiteranno di generazione in generazione.


Il trionfo di Gerusalemme

35 1 Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa.2 Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio.3 Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti.4 Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi».5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.6 Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa.7 La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie.8 Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno.9 Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà, vi cammineranno i redenti.10 Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.


APPENDICI

L'invasione di Sennacherib

36 1 Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze di Giuda.
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Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.3 Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. 4 Il gran coppiere disse loro: «Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa questa sicurezza che dimostri? 5 Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? 6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui. 7 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? 8 Or bene, fà una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. 9 Come potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi delmio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri! 10 Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo».11 Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: «Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura». 12 Il gran coppiere replicò: «Forse sono stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?».13 Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: «Udite le parole del gran re, del re di Assiria. 14 Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi. 15 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria. 16 Non date ascolto a Ezechia, poiché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17 finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne. 18 Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli dei delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? 19 Dove sono gli dei di Amat e di Arpad? Dove sono gli dei di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? 20 Quali mai, fra tutti gli dei di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?».21 Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: «Non rispondetegli».22 Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.


37 1 Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. 2 Quindi mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, 3 perché gli dicessero: «Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. 4 Spero che il Signore tuo Dio, uditele parole del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane invita».5 Così andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. 6 Disse loro Isaia: «Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. 7 Ecco io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di spada».


Ritorno del gran coppiere

8 Ritornato il gran coppiere, trovò il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato da Lachis.


Secondo racconto dell'intervento di Sennàcherib

9 Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: «E' uscito per muoverti guerra»; inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli:10 «Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re di Assiria; 11 ecco tu sai quanto hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? 12 Gli dei delle nazioni che i miei padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr? 13 Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?».14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo scritto davanti al Signore, 15 lopregò: 16 «Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra.17 Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e guarda; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 18 E' vero, Signore, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 19 hanno gettato i loro dei nel fuoco; quelli però non erano dei, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. 20 Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio».


Intervento di Isaia

21 Allora Isaia, figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re di Assiria. 22 Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza, ti deride la vergine figlia di Sion. Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme.23 Chi hai insultato e schernito?Contro chi hai alzato la voce e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi?Contro il Santo di Israele!24 Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore e hai detto: «Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, sugli estremi gioghi del Libano, ne ho reciso i cedri più alti, i suoi cipressi migliori; sono penetrato nel suo angolo più remoto, nella sua foresta lussureggiante.25 Io ho scavato e bevuto acque straniere, ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi tutti i torrenti dell'Egitto».26 Non l'hai forse sentito dire?Da tempo ho preparato questo, dai giorni antichi io l'ho progettato; ora lo pongo in atto. Era deciso che tu riducessi in mucchi di rovine le fortezze; 27 i loro abitanti impotenti erano spaventati e confusi, erano come l'erba dei campi, come tenera verzura, come l'erba dei tetti, bruciata dal vento d'oriente.28 Io so quando ti alzi o ti metti a sedere, io ti conosco sia che tu esca sia che rientri.29 Poiché tu infuri contro di me e la tua insolenza è salita ai miei orecchi, ti metterò il mio anello nelle narici e il mio morso alle labbra; ti farò tornare per la strada per cui sei venuto.


Il segno di Ezechia

30 Questo ti serva da segno:si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti, nell'anno prossimo quanto crescerà da sé, ma nel terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto.31 Ciò che scamperà della casa di Giuda continuerà a mettere radici in basso e a fruttificare in alto.32 Poiché da Gerusalemme uscirà un resto, dei superstiti dal monte Sion. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.


Oracolo sull'Assiria

33 Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria: Non entrerà in questa città né vi lancerà una freccia, non l'affronterà con gli scudi né innalzerà contro di essa un terrapieno.34 Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città. Oracolo del Signore:35 Io proteggerò questa città e la salverò, per riguardo a me stesso e al mio servo Davide.


Castigo di Sennàcherib

36 Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri.37 Sennàcherib re di Assiria levò le tende e partì; tornato a Ninive, rimase colà. 38 Ora, mentre egli era prostrato in venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Assarhàddon suo figlio regnò al suo posto.


Malattia e guarigione di Ezechia


Isaia (CEI) 27