JACOPONE DA TODI TROPPO PERDE IL TEMPO CHI NON T'AMA


JACOPONE DA TODI

Troppo perde el tempo chi non t'ama


dolce amor Iesù, sopra ogni amore.                         Dt 6,3) (Dt 30,16) (Mi 6,8)

Amore, chi t'ama non sta ozioso,                         Jc 2,18)
tanto li par dolce de te gustare,
ma tutta ora vive desideroso,
como te possa stretto più amare;
ché tanto sta per te lo cor gioioso,                       1P 1,8)
chi nol sentisse, nol porrìa parlare
quanto è dolce a gustare lo tuo sapore.                    Ps 34,9)
Sapor che non si trova simiglianza,
oh lasso, ché 'l mio cor poco t'assagia!
Nulla altra cosa a me è consolanza,
se tutto el mondo avesse e te non aggia;              Mc 8,36) (Lc 9,25)
o dolce amor Iesù, in cui ho speranza,                   2Th 2,16) (1P 1,3) (1Tm 1,1)
tu regge lo mio cor che da te non caggia,                He 12,2)
ma sempre più strenga lo tuo amore.
Amor che tolli forza ed onne amaro,
ed onne cosa muti in tua dolcezza,                       (Rm 8,28)
e questo sanno i santi che 'l provãro,
che fecero dolce morte in amarezza;                      (Ac 7,59)
ma confortolli il dolce lattuaro
de te, Iesù, che vensero onne asprezza,
tanto fusti suave nei lor core!                          (Ps 34,9)
Cor che te non sente, ben pò esser tristo;
Iesù, letizia e gaudio de la gente,                       Jc 1,2) (Jn 16,23)
solazzo non puote esser senza Cristo;               ( Ps 16,11) (Lc 19,6) (Jn 3,29) (Jn 15,11)tapino, ch'io non t'amo sì fervente!
Chi far potesse ogni altro acquisto                       Mc 8,36) (Lc 9,25)
e te non aggia, de tutto è perdente,
e senza te sarebbe in amarore.
Amaro nullo core puote stare
cui de tua dolcezza ha condimento;                        Rm 5,5)
tuo sapore, Iesù, non può gustare                             Ps 34,9)
chi lassa te per altro entendimento,                      Tb 4,19)
non sa né può el cor terreno amare;
sì grande è el cilestial delicamento,
che non vede te, Cristo, in tuo splendore.
Splendor che dona a tutto 'l mondo luce,                  Jn 8,12) (Jn 9,5)
amor, Iesù, de li angeli belleza,
cielo e terra per te si conduce
e splende in tutte cose tua fatteza,                         1Co 8,6)
ed ogni creatura a te s'aduce,                            Col 1,16)
ma solo el peccator tuo amor despreza
e partese da te, suo creatore.
Creatura umana sconoscente
sopra qualunche altra creatura,                          (Gn 1,26) (Ps 8)
como te puoi partir sì per niente
dal tuo Fattor de cui tu sei fattura?
Elli te chiama sì amorosamente,                          (1Th 5,24)
che torni a·llui, ma tu li stai pur dura,
e non hai cura del tuo Salvatore.
Salvator, che de la Vergen nascesti,                     (Ga 4,4)
del tuo amor darme non ti sia sdegno;
ché gran segno d'amor allora ce desti
quando per noi pendesti su in quel legno,              (1P 2,24)
e nelle tue sante mano ce scrivisti
per noi salvare e darce lo tuo regno;                (Mt 21,43)
legge la tua scrittura buon scrittore.
Scritti sul santo legno de la vita
per tua pietà, Iesù, ci representa;
la tua scrittura già non sia fallita,
el nome che portam de te non menta;          (Jr 14,9)
la mente nostra sta di te condita,                       (He 8,10)
dolcissimo Iesù, fa che te senta
e strettamente t'ami con ardore.
Ardore che consumi ogni freddura,
e sì purghi ed allumini la mente,                        (Ep 1,18)
onne altra cosa fai parere oscura,                       (Ph 3,7-8)
la quale non vede te presente,
chè omai altro amor non cura
per non cessar l'amor da te niente,
e non ratepidar lo tuo calore.
Calor che fai l'anima languire,
ed el core struggi de te infiammato,
che non è lengua che 'l potesse dire,                  (1Co 2,9)
né cuor pensare, se non l'ha provato;
oimè, lasso, fammete sentire,
deh! scalda lo mio cor de te gelato!
Che non consumi in tanto freddore!
Freddi peccatori, el gran fuoco
nello inferno v'è apparecchiato,
se in questo breve tempo, che è sì poco,              (1Co 7,29)
d'amor lo vostro cor non è scaldato;
però ciascun se studie in onne luoco
dell'amor di Cristo esser abrasciato
e confortato dal suave odore.                           (Ep 5,2)
Odor che trapassi ogni aulimento,
chi ben non t'ama, bene fa gran torto;
che non sente lo tuo odoramento,
o elli è puzzolente o elli è morto;
o fiume vivo de delettamento,
che lavi ogni fetore e dai conforto
e fai tornare lo morto in suo vigore!
Vigoros'amante, li amorosi
en cielo hanno tanta tua dolcezza,
gustando quelli morselli soporosi
che dà Cristo ad quelli c'hanno sua contezza,
che tanto sono suavi e delettosi;
chi ben li assaggia, tutto el mondo sprezza
e quasi in terra perde suo sentore.
Sentìtivi, o pigri e negligenti,
bastevi el tempo ch'avete perduto!
Oh quanto simo stati sconoscenti
al più cortese che si sia veduto!
El qual promette celestial presenti,
e mai nullo non ne vien falluto;
chi l'ama, sì li sta buon servidore.                    (Ps 100,2)
Servire a te, Iesù mio amoroso;
più sei suave d'ogni altro diletto;
non può sapere chi sta de te ozioso
quanto sei dolce ad amar con affetto;
giamai el cor non trova altro reposo                    Ps 62,2 Ps 62,6)
se non in te, Iesù, amor perfetto,
che de tuoi servi sei consolatore.                       Jn 14,16) (Jn 14,26)
Consolar l'anima mia non può terrena cosa,               Mt 4,4)
però ch'ella è fatta a tua sembianza;
che più de tutto el mondo è preziosa
e nobile e sopr'onne altra sustanza;
solo tu, Cristo, li puoi dar puosa
e puoi empire de tutta sua bastanza,
però che tu sei solo suo maggiore.
Maggiore inganno non mi par che sia
che volere quello che non se trova,
e pare sopra onne altra gran follia
de quel che non può esser farne prova;
cusì fa l'anima che è fuor de la via,                  1R 3,14) (Is 55,9)
che vuol che 'l mondo li empia legge nova,
e non può essere, ché 'l mondo è minore.
Menorar sì vuole lo cor villano
che del mondo chiamasi contento,
che te vuole, Iesù, amor soprano,
per terrene cose cambiare intendimento;                  Ez 20,24)
ma se el suo palato avesse sano,
che assagiasse lo tuo delettamento
sopra ogni altro li parrìa el migliore.
Migliore cosa di te, amore Iesù,
nissuna mente può desiderare;
però deverebbe el cor teco là su
con la mente sempre conversare,
ed onne creatura de qua giù
per tuo amore niente reputare,
e te solo pensare, dolcissimo Signore.
Signor, chi ti vol dare la mente pura,
non te déi dare altra compagnia;
ché spesse volte, per la troppa cura,
da te la mente si svaga ed esvia;
dolce cosa è amar la creatura,
ma 'l Creatore più dolce che mai sia,
però che è da temere onne altro amore.
Amore e gilosia porta la mente                                 Ex 34,14)
che ama Iesù che non li dispiaccia,
e partesi al tutto da onne altra gente,
e te, dolce Iesù, suo cuore abraccia:
onne altra creatura ha per niente
enverso la bellezza de tua faccia,
tu che de onne bellezza se' fattore.
De te solo, Iesù, me fa pensare
ed onne altro pensier dal cor mi caccia,
ch'en tutto el mondo non posso trovare
creatura chi a me satisfaccia;
o dolce Creatore, fammite amare
e dammi grazia che 'l tuo amor mi piaccia,
tu che d'onne grazia sie datore.                           Jn 1,16)
Damme tanto amor di te che basti
ad amarte quanto so tenuto,
del grande prezzo che per me pagasti,                      1Co 7,23) (1P 1,18)
sia per me da te reconosciuto;
o Iesù dolce, molto me obligasti
a più amarte, ch'io non ho potuto
né posso senza te conforto avere.
Conforta el mio cor che per te languesce,
che senza te non vole altro conforto;
se 'l lassi più degiuno, deliquesce,
ché 'l cor che tu non pasci vive morto;
se 'l tuo amore assaggia, revivesce;
or n'aiuta, Cristo, in questo porto,
tu che sei sopra ogni altro aiutatore.
Aiutami, amor, ch'io non perisca,
amor dolce per amor t'adomando;
pregoti che 'l tuo amor non mi fallisca,
recevi i gran sospiri ch'io te mando;
ma se tu voli ch'io per te languisca,
piaceme, ch'io vo' morire amando                             Jn 13,14) (Jn 15,17)
per lo tuo amore, dolce Redentore.
O Redentore, questo è 'l mio volere:                        
d'amarte e de servir quanto io potesse;                         Rm 12,20) (1P 1,22)
o dolce Cristo deggiati piacere
che 'l mio core del tuo amor si empiesse,
quella ora, buon Iesù, mi fa vedere
ch'io te solo nel mio core tenesse
e tu me fussi cibo e pascitore.                               Jn 10,14) (Jn 6,51)
Pascime de pane celestiale,
e famme ogni altra cosa infastidire;
cibo de vita sempre eternale,                                 Jn 6,51)
chi ben t'ama, mai non può perire;                            1Jn 5,2) (1Jn 4,10) (1Jn 4,20)
famme questo gran dono speziale
che te, dolce amor, possa sentire
per pietate largo donatore.
Doname de te, dolcissimo, assaggiare;
per te sopr'onne cibo delicato
voglio de tutto degiunare;
chi ben t'assagia la lengua e 'l palato                          Ps 34,9)
tutto latte e mele li fai stillare,                            Jr 32,22)
e d'onne altro amore el fai levato
e renovar la mente en tuo fervore.
Fervente amor di te li dà', Iesù,
chi canta el detto di sì grande alteza,
mentre che vive en terra de qua giù,
tu reggi la sua vita en gran netteza,
e poi gli dà' el solazzo de là su,
che prenda gioia de la tua conteza
e sempre regni teco, vero amore.                               2Tm 2,12)



JACOPONE DA TODI TROPPO PERDE IL TEMPO CHI NON T'AMA