sr Maria Crocifissa Costantini 15

15

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (14) (Rs) L II, 308 -

S.Angelo 3 06 1766.

(DCXLIX.)

I. C. P.

Mia figliuola benedetta in Gesù Cristo,
Ier sera ho ricevuta la sua lettera piena di ottimi sentimenti che mi hanno edificato e consolato nel Signore, e ringrazio col volto nella polvere la divina pietà che glieli comunica. Per altro l'accerto che ciò le è stato notificato, non è stato ben inteso da chi gliel'ha riferito ; poiché io bramo che le anime più prescelte stiano nascoste ed occultissime agli occhi del misero mondo, e perciò l'accerto che sebbene non ho la minima memoria che mi sia scappato di bocca ciò che V. R. mi accenna, pure, posto che avessi detto, burlando, che non saprei cosa mi fare di lei nel Monastero e che non è buona a niente, è però certo che lo avrei detto per sempre più tenerla occulta ai poveri mondani ; giacché è solito il nostro buon Dio di servirsi per far opere di sua gran gloria, di gente che stanno buttate nel niente e sono abiette e disprezzate nel secolo. Del resto poi io l'assicuro che nel povero fetido mio cuore V. R. vi ha sempre avuto il primo luogo fra tutte le anime che ho servito per la gloria di Dio, ed ora che sento che è trattata con disprezzo e gettata come uno straccio da un cantone all'altro, concepisco più speranze grandi della di lei condotta spirituale.
Adunque lei soffra con alto silenzio e pazienza i disprezzi tanto dai parenti che dagli altri, li gradisca, non se ne lamenti mai, anzi riceva tutto come un gran tesoro che le porge S. D. M. Le afflizioni, timori, desolazioni, aridità, abbandoni, tentazioni ed altre persecuzioni patite e che patisce dai diavoli e dalle creature del secolo, mi creda che sono una nobile scopa che portano via dal suo spirito tutta la polvere e fango delle imperfezioni che a lei sono occulte, ma un giorno le conoscerà, e S. D. M. in tal forma la prepara a far un gran volo alla santa perfezione ed unione di carità con Dio ed a gustare il più soave ed isquisito della santa contemplazione.
Ponga in pratica ciò che le ho detto altre volte : Operare patire e tacere, non ti lamentare, non ti risentire, non ti giustificare : queste sono massime di santi e di alta perfezione.
Si lasci guidare dalla divina Provvidenza ! Io non so quando si darà l'ultima mano al Monastero ; le difficoltà sono grandi, il Vescovo si scorge poco favorevole e niente impegnato : sicché bisogna esclamare a Dio che perfezioni esso l'opera sua ; e se Dio mi darà vita e che possa trovarmi nella fondazione, è certissimo che lei deve essere la prima a vestir l'abito della SSma Passione i e spero di darglielo con le mie proprie mani a gloria di Gesù Cristo e di Maria Santissima : ciò però lo tenga occulto in lei.
La prego di continuarmi le sue orazioni, che i miei bisogni crescono, e se non m'inganno, parmi essere sempre più vicino al mio ultimo giorno ; preghi anche molto per la nostra Congregazione, e mi stia contenta in Dio, che ha motivo di starvi. La sua condotta spirituale è buona e secondo Dio, non ne dubiti. Sia lei fedele nei suoi esercizi e specialmente nella solitudine interna, standosene giorno e notte nel seno divino del Padre Celeste, vestita di Gesù Cristo e delle sue pene, e come bambina prenda in abbondanza latte di santo amore al seno santissimo della divina carità.
Gesù la benedica e la faccia tanto santa quanto desidero : Amen. Mi saluti le sorelle, e - sono
D. V. R.

Ritiro di S. Angelo ai 3 giugno 1766. Indegmo Servo Obblmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



16

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (15) (Rs) L II, 310 -

S.Angelo 15 12 1767.

(DCL.)

I. C. P.

Molto Rnda Madre,
Ho ricevuto ier sera la sua lettera, e le rendo grazie in Gesù Cristo della carità mi continua ; io ho molto da fare e scrivo in fretta, ma non mancherò, tanto in questa Sacra Novena, e molto più nella prossima Solennità Natalizia, di supplicare il Sovrano Divin Infante degnarsi di rinnovare nel di lei cuore questa mistica Divina Natività, affinché il suo spirito rinasca ogni momento più a vita deifica e santa ; ma questa sacra mistica Divina Natività si celebra ogni giorno nella più profonda solitudine interna, ed in questo sacro deserto, in alta astrazione e distacco da ogni cosa creata, in perfetta nudità e povertà di spirito ed in sacro silenzio di fede e d'amore, l'anima umana rinasce nel Divin Verbo umanato a nuova vita tutta santa e deiforme.
Si degni passare questo ufficio di mio dovere anche alle pie sue sorelle, e si ricordino di pregare anche per me e per il buon esito d'un grand'affare di gran gloria di Dio e di molto vantaggio della Congregazione.
Non mancherò di pregare per la salute del signor Canonico e signor Domenico, e spero che a quest'ora saranno fuori di letto.
Nella lettera del P. Gio. Maria, ricevuta ier sera, mi dice che V. R. gli disse volergli dare 30 paoli per le messe celebrate, ma che poi non glie li diede, ed aggiunge che lei veda a chi li ha dati, e se ne faccia render conto, onde spero che le verrà
in memoria.
Finisco in fretta, con racchiuderla nel Cuore purissimo di Gesù e nel Petto Immacolato di Maria Santissima, e la prego fare orazione per il grande affare che le ho raccomandato in questa lettera, e sono con tutto l'ossequio di vero cuore
D. V. R.

Ritiro di S. Angelo ai 15 dicembre 1767. Indegmo Servo Obblmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



17

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (16) (Rs) L II, 311 -

S.Angelo 9 .. 1768.

(DCLI.)

I.C.P.

Molto Rnda Madre e mia figliuola in Gesù Cristo,
Godo che V. R. abbia ricevuta con sommissione la burletta del P. Rettore, ma la vorrei più rassegnata, e bramo che la di lei volontà se ne stia come morta nella sempre adorabile volontà di Dio, scacciando via quei spropositi che le vengono per il capo, come lessi con mio poco piacere nell'ultima sua, a cui rispose il P. Rettore, perché ero io troppo occupato ; ed ebbi piacere di tal burletta, che era veramente divota e prudente.
Vorrei che ponesse in pratica tanti santi documenti che le ha dati Dio benedetto per mezzo mio, ed ora le replico questi.
Primo : lei stia come morta e sepolta nel divin beneplacito, senza mai lamentarsi di nulla, ma prenda ogni pena, senza mezzo, dalla sola mano amorosa del Sommo Bene, che non puol volere che l'ottimo.
Mantenga il suo intelletto nudo, netto da ogni fantasma e spogliato d'ogni cosa creata. acciò sia più disposto ad unirsi con infuocata volontà al Sommo Bene Iddio.
Faccia morire ogni angustia nel divin beneplacito, e mi creda che se le pare di patir assai, è segno che poco, pochissimo ama il Signore, perché il vero contrassegno del santo amore, è di patir gran cose per l'amato bene, senza che le paia di patir nulla : patire e tacere, tacere e patire. Preghi molto per me che sono sempre più
D. V. R.

S. Angelo ai 9 del 1768.
Non risponda per ora, che ho da fare assai, ma pratichi ciò che le scrivo ecc.
Suo inutil Servo nel Signore
PAOLO DELLA CROCE.
(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen : dei Passionisti).




18

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (17) (Rs) L II, 313 -

S.Angelo 15 03 1768.

(DCLII.)

I.C.P. - I.M.I.

Ricevei ier sera la sua lettera e rilevo anch'io che è difficilissimo lo spiegarsi nelle cose di Dio, poiché i doni che vengono da quel fonte immenso d'infinita virtù sono inesplicabili, e se si potessero spiegare, non sarebbero soprannaturali. Io volevo sapere a minuto gli effetti che producono nell'anima sua ; e perché in succinto me lo ha notificato, parmi che non si possa dubitare d'inganno veruno.
Bramo però che V. R. non si appoggi al sensibile contento che apportano le grazie che riceve nell'orazione o nella ssma comunione, ma cerchi puramente Dio, la sua gloria ed il suo divin beneplacito, e lei continui a starsene nel suo orribil nulla, incensando la Divina Maestà con gli stessi suoi doni, ponendoli nel fuoco del suo santo amore in pura fede, e lei se ne resti spogliata, nuda d'ogni virtù e dono, ed in tal forma S. D. M. la rivestirà di maggiori grazie ecc.
Vedo che Dio benedetto non le dà lume veruno sopra la mia persona, e ne benedico il Signore, perché così gli piace ; ma temo e tremo forte di me ecc.
Circa le cose della Congregazione io vi ho cooperato e coopererò ;. quanto so e posso, ma ne lascio l'esito nella ssma volontà di Dio.
Seguiti a pregare per me e per la Congregazione, e Gesù la benedica ; e sono in fretta

Ritiro di S. Angelo ai 15 marzo 1768. Suo inutil Servo PAOLO DELLA CROCE.
(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



19

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (18) (Rs) L II, 314 -

S.Angelo 8 05 1768

(DCLIII)

I. C. P.

Io le rendo grazie ben distinte della caritativa memoria che V. R. conserva di me, massime nelle sue orazioni, quali la prego continuarle, che i miei bisogni sono estremi ; e sempre più mi continuano le mie indisposizioni ed acciacchi, che appena e con stento posso celebrare : Deo gratias.
Il signor Canonico, colla signora Lucia, ancora non si sono veduti, e credo siano ancora a Ronciglione ecc.
Scrivo in retta questo biglietto, che oggi è la festa di questa chiesa, e fra poco viene sopra il Magistrato di Vetralla al solito. Mi saluti nel Signore le buone sorelle ; e giacché sento che ha l'ufficio della porta, V. R. tenga ben chiusa la porta del suo cuore, per starsene con maggior riposo di fede e di santo amore nel seno divino del Celeste Padre : e sono di vero cuore

S. Angelo li 8 maggio 1768.

Suo Indegmo Servo nel Signore Obblmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



20

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (19) (Rs) L II, 315 -

S.Angelo 24 05 1768

(DCLIV)

I.C.P.

Lo Spirito Santo illumini ed infiammi i nostri cuori : Amen.
Ho ricevuta ier sera per la posta la lettera di V. R., e sempre più le sono grato della carità che mi continua : ma non ci prendiamo pena della morte o della vita di qualsiasi creatura, perché, come dice S Paolo, o viviamo o moriamo, siamo di Dio ; e questo basti. Ringrazio il Signore che il nostro signor Domenico siasi piegato a condiscendere che non si violi l'osservanza ecc., ma il punto principale si è che se Monsignor Vescovo non consente di accettare l'entrata per le monache offertagli nel foglio del signor Domenico, la quale veramente è bastante per ora nei principi, non so come si farà, poiché tutto dipende da Monsignore, e se egli non accudisce anche in Roma, non si puol far nulla.
Se Dio mi darà vita ancora un poco, farò quel che potrò, ma in Roma non posso operare, e per le mie indisposizioni e perché senza l'informazione ed approvazione del Vescovo, nulla si fa in Roma.
Intanto esclamiamo al Signore di continuo, poiché questa santa opera deve essere parto di orazioni ; e lei continui a starsene nella solitudine interna, riposando come una bambina nel seno divino del gran Padre Celeste, lasciando a lui la cura di tutto, che così seguirà tutto bene. Seguiti a pregar molto per me e per la Congregazione, e mi saluti le buone sorelle, e sono di cuore in fretta
D. V. R.

S Angelo ai 24 maggio 1768.

Indegmo Servo Obblmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



21

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (20) (Rs) L II, 316 -

S.Angelo 21 06 1768.

(DCLV.)

I. C. P.

Figliuola benedetta in Gesù Cristo,
Ho gradito nel Signore la sua lettera, ricevuta ier sera ; e siccome ho letto in essa che la misericordia di Dio la visita con malattie ed altri travagli interni ed esterni, così ho motivo di più benedire e ringraziare il Signore, che per tal via la prova e la purifica sempre più acciò sia una vera vittima di olocausto, sacrificata nel fuoco della divina carità, per mezzo dei travagli, alla maggior gloria ed onore dell'Altissimo.
Sia dunque grata al Signore di un tanto beneficio e sia sempre più fedele a S. D. M., col continuare nei soliti esercizi e specialmente nell'esercitarsi nelle più sode virtù, massime nell'umiltà del cuore e cognizione del suo vero niente e standosene fedelmente nella solitudine interna del suo spirito, riposandosi nel seno divino dell'amato Bene, e procuri spesso di porre il suo cuore in tranquillità, affinché i venti delle tentazioni, afflizioni e contradizioni, non possano mai scuoterlo o turbarlo, e viva quieta e contenta in Dio, poiché lei è più avventurata di quel che crede. Io sto al mio solito acciaccato, oltre quello che non si vede di dentro ; l'affare che le raccomandai, ancora non ha avuto esito veruno, e secondo le presenti circostanze, neppure pare averlo : sia fatta in tutto la ssma volontà di Dio. Mi saluti nel Signore le buone sorelle, e preghino tutte per me e per la Congregazione. Ho preso poca carta per risparmiare, perché qui ve n'è scarsezza ; Gesù la benedica e la faccia tanto santa quanto desidero, e son di cuore

Ritiro di S. Angelo ai 21 giugno 1768.

Suo Obblmo Servo PAOLO DELLA CROCE
(Conforme all originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).




22

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (21) (Rs) L II, 317 -

S.Angelo 23 12 1768.

(DCLVI.)

I.C.P.

Molto Rnda Madre e figlia in Gesù Cristo dilettissima,
Le molte e gravi mie indisposizioni, e molto più le continue occupazioni, m'hanno privato della consolazione di scriverle prima d'ora ; ma adesso che mi vedo prevenuto dalla sua carità, tanto con la sua lettera, che colla pia limosina delle preziose paste che serviranno per rinfresco di questi buoni religiosi nella prossima solennità, non posso a meno di non tributargliene i miei - più umili ringraziamenti in Gesù Cristo, tanto a V. R., che alle sue buone piissime sorelle, accertandola che siccome nella Sacra Novena non ho mancato di pregarle dal Signore ogni grazia e dono di benedizioni spirituali e sempiterne, così, molto più lo farò nella prossima Sacratissima Notte Natalizia, e la porterò meco in spirito al Sacro Altare nella celebrazione solenne de' Sacrosanti Divini Misteri, supplicando il Sovrano Divino Infante Cristo Gesù, a degnarsi celebrare nei loro cuori misticamente questo Santissimo Natale, acciò rinascano nel Divin Verbo umanato ad una nuova vita, tutta deifica e santa, specialmente lei ; e mi creda, figlia benedetta, che lei non puol avere segni più sicuri del divin amore verso di lei, che il patire che Dio le permette e regala, ed in tal forma va preparando sempre più l'anima sua, affinché possa ben custodire il sacro nido delle colombe di Gesù Cristo, che spero, a suo tempo, lo renderà S. D. M. un perfetto santuario. Scrivo in fretta e la testa non regge più, e la racchiudo nel Sacro Cuore, di Gesù e nel Petto Immacolato della Divina Madre Maria SSma con le sue devote sorelle, e sono sempre più

S.Angelo ai 23 dicembre 1768.

Suo vero Servo Obblmo PAOLO D. + .
(Conforme a copia autenticata).



23

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (22) (Rs) L II, 318 -

S.Angelo 14 .. 1769.

(DCLVII)

I. C. P.

M.to R.da Madre,
Rispondo alla sua lettera in fretta e le dico che la perfetta rassegnazione alla Volontà di Dio si esercita nelle cose più ardue e che più si desiderano, coll'aspettare pacificamente e con perfetta sommissione e tranquillità la visita del Signore, che ben S. D. M. sa il tempo opportuno di rendere effettuate le opere di gloria sua. A noi tocca aspettare con pacifica e silente pazienza. Così hanno fatto le anime sante. Lei è rassegnata nelle altre cose, ma in quella del Monastero da fondarsi non è ben rassegnata, onde qui è il punto più torte e necessario ; poiché, se vuol piacere a Dio, bi sogna che si rassegni anche in questo, ed aspettare in silenzio che Dio apra le vie, ed essere uguale e contenta del beneplacito di Dio, tanto che siegua tal fondazione, come che non siegua, purché in tutto sia glorificato il Signore, e così starà` in pace.
Dico altresì che è tentazione, distrazione e fantasmo di sua mente, il pensiero o desiderio che lei ha di andare a Roma. Mi creda che questo è uno sproposito ; né il Papa mai le concederebbe la grazia, senza sentir il Vescovo, al quale rimetterebbe tutto l'affare. Così si pratica santamente dalla Santa Sede ; e perciò scacci via tali pensieri ; attenda alla perfezione a cui Dio l'ha chiamata costì. ed aspetti con silente e rassegnata pazienza, ciò che Dio disporrà in appresso ; seguiti a pregare per me e si accerti che sono sempre più
Di V. R.

S. Angelo li 14 del 1769.

Indegmo Servo Obgmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme a copia).



24

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (23) (Rs) L II, 319 -

S.Angelo 7 03 1769

(DCLVIII)

I.C.P.

Figlia benedetta in Gesù Cristo, I
Rispondo in fretta con questo biglietto alla sua lettera, ricevuta ier sera. a mia sanità cammina al solito, e posso dire essere sempre più infermo che sano ; a tal effetto non posso azzardarmi adesso a venir costì, per la fondazione, mando il P. Rettore di qui, con ampia facoltà di &re le mie veci ; e se Dio vorrà, verrò in altro tempo, con strade migliori, che ora mi porrei a troppo pericolo. Ringrazio poi molto e molto in Gesù Cristo V. R. con le buone sorelle, per aver cooperato tanto a codesta fondazione, con i loro caritativi lavori per quella Chiesa ; e si accertino che S. D. M. tiene preparata spirituale e sempiterna retribuzione. - Lei si faccia animo grande e stia tranquilla come bambina nel seno del dolce Gesù, e s'assicuri che verrà il tempo della sua visita, anche più presto di quello crediamo.
Scrivo in fretta e con pena, ché sto poco bene ; mi saluti le piissime sorelle, e resti in pace, tutta morta e sepolta nel Costato SSmo di Gesù, in cui mi dico e mi riprotesto di vero cuore, e preghino assai per me e per la Congregazione.
Di V. R.

S. Angelo li 7 marzo 1769.

Indegmo Serv. Obgmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme a copia).



25

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (24) (Rs) L II, 320 -

Roma 24 10 1769

(DCLIX.)

I.C.P.

M.to R.da Madre,
Rispondo alla lettera di V. R., ricevuta questa mattina, e perché sento in essa che la di lei carità brama sapere come io la passi, le dico che per lo più sono più infermo che sano, ed appena posso trascinarmi per l'Ospizio .
La Missione è stata molto benedetta da Dio, con copioso frutto e gradimento dei Romani ; eccole dato notizia di ciò si degna richiedere.
Io non potrò passare per Corneto, e non sarà poco se potrò arrivare a S. Angelo per la via buona, seppure i Superiori mi daranno licenza di partire, del che dubito, per le notizie che ho. Sto in qualche dubbio che il signor Domenico siasi raffreddato per terminare l'opera del Monastero, e non vorrei la desse vinta al diavolo o all'ipocondria per rispetti umani.
Non ho altro che dirle, se non pregarla ad essere fedele a Dio, continuare gli altri suoi esercizi e far gran conto del raccoglimento interiore ; mi trema la mano, ed in fretta mi riprotesto
Di V. R.

Roma, Ospizio del SSmo Crocefisso li 24 ottobre 1769.

Affmo Servo Obgmo PAOLO DELLA CROCE.

(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



26

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (25) (Rs) L II, 321 -

.. 000.

(DCLX)

I. C. P.

M.to R.da Madre e figlia in Gesù Cristo dilettissima,
Mi sforzo di rispondere alla sua lettera, ricevuta iersera, ed in primo luogo la ringrazio ben di cuore delle paste mandatemi, che per obbedirla, ne mangerò qualcheduna.
Sarà una gran grazia che Dio mi farà, se avrò la sorte di darle l'Abito della SSma Passione, terminato che. sarà il nuovo Monastero, ma ne dubito, perché sempre più mi avvicino al sepolcro. Intanto V. R. si apparecchi sempre più colla divina grazia, per ricevere quelle grazie e doni che S. D. M. le tiene preparati.
Tale apparecchio deve consistere principalmente nella sua umiltà di cuore e disprezzo di sé stessa, colla profonda verace cognizione del suo niente. Questa porta seco l'esercizio di tutte le virtù, la regina delle quali è la santa carità ed unione con Dio, con vera astrazione e distacco da ogni cosa creata ed un totale abbandono nel divino beneplacito. Sia vera abitatrice nell'interno del suo spirito, e stia ben chiusa in questo sacro deserto, essendo questa sacra solitudine ricca di ogni bene. In questa divina solitudine, colle porte ben chiuse ad ogni creatura, tutta vestita di Gesù Cristo, si lasci perdere ed abissare nell'Immensa Divinità, ed ivi in sacro silenzio di fede e di santo amore, contempli il Sommo Bene e si lasci incenerire nel fuoco della Divina Carità ; non perda mai questa santa solitudine ovunque si trovi o in qualunque opera ella faccia.
Io non manco né mancherò di farle parte delle povere freddissime mie orazioni, massime in questi santi giorni e specialmente nella Solennità Natalizia, acciò S. D. M. la faccia rinascere nel Divin Verbo Umanato a vita deifica deiforme, acciò non viva più lei, ma viva in lei. Gesù Cristo. Lo stesso faccia per me per carità e per tutta la nostra Congregazione. Mi saluti nel Signore le sue buone sorelle, e racchiudendole tutte nel Cuor purissimo di Gesù, da cui le prego copiose benedizioni, mi dico in fretta
Di V. R.

.............

I nostri non sono venuti da lei, perché è proibito nelle nostre Regole l'andare ai Monasteri, senza precisa necessità.
Indegrno Serv. Obgmo PAOLO DELLA CROCE.
(Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



27

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (26)(Rs) L II, 323 -

Roma 29 05 1772.

(DCLXI.)

I.C.P.

M.to R.da Madre in Cristo colma,
Ho goduto nel Signore, che S. D. M. abbia tirato alla fine questa Santa Opera, con essersi tutte consacrate per mezzo dei santi voti Spose del Crocefisso ; però ora conviene a tutte loro corrispondere a sì gran favore. Pertanto procurino sopra tutto di mettere in pratica i santi avvertimenti lasciati dal P. Giovanni Maria ; siano osservanti delle loro Sante Regole, e sopra ogni cosa facciano risplendere fra di loro la santa carità, con amarsi scambievolmente l'una con l'altra, si sappiano compatire, s'aiutino ne' loro bisogni, insomma facciano risplendere in tutto il vero spirito del Crocefisso, acciò siano lo splendore del mondo, ormai tanto rilasciato. Ringrazio poi S. D. M., che l'elezione di Presidente sia caduta sopra alla sua persona ; onde di ciò ne sono contentissimo e spero che il suo governo sarà tutto santo, se diffiderà di sé e confiderà in Dio e Maria SSma ; però usi prudenza in tutto, che questo è il principale, proceda con tutte con spirito di carità e mansuetudine ; se così farà, le cose anderanno bene, come spero. Di mia salute cosa vuol che le dica ? è vero che sto un poco meglio, ma non troppo mi reggo in piedi, perché ho tutta la vita addolorata e i nervi si sono molto indebilitati, mi faccia però raccomandare al Signore che si adempia in me la sua santissima volontà, ch'è quello sempre desidero.
E con riverirmi tutte le Religiose e particolarmente le sue sorelle, e la Madre Maria Maddalena che spero sarà una santa, ed a tutte mando la Santa Benedizione. E qui racchiudendole tutte nel Cuore di Gesù, passo a dichiararmi
Di V. R.

Ospizio del SSmo Crocefisso li 29 maggio 1772.
Gesù la faccia tanto santa quanto desidero, e lo preghi per me e stia sempre nel suo niente, lasciando sparire il niente nell'infinito Tutto ch'è Dio Ottimo Massimo.

Suo inutil Servo PAOLO D. + .

(Conforme all'originale (a. m.) conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti. Il poscritto e la firma sono di mano del Santo).



28

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (27) (Rs) L II, 325 -

Roma 11 07 1772.

(sionisti). DCLXII.)


Rendo risposta alla sua carma e le dico che consolazione più grande non poteva arrecarmi in Gesù Cristo nel sentire nel modo con cui V. R. si diporta nel far fare i sandali alle Religiose ; pertanto seguiti pure a tenere questo prudente regolamento, acciò mai si apra la porta e mai da veruno di fuori sia veduta alcuna Religiosa, e perché come dico sono contentissimo che si faccia in questa maniera come lei mi descrive, e ne ringrazio il Datore d'ogni bene che le dia i suoi santi lumi per ben guidare codesta famiglia Religiosa, che da mia parte riverirà, e mando a tutte la Santa Benedizione, con pregarle che non si dimentichino di me nelle loro orazioni, acciò sempre più S. D. M. mi faccia adempiere con perfezione la sua santissima volontà, perché per quello si vede, il Signore Iddio vuole tenermi così crocefisso con lui, infino che gli piacerà ; ancorché mi vada alzando ogni giorno, non per questo prendo forze, anzi sempre più mi sento abbattuto e prostrato di forze. Sono però contentissimo, perché così piace a Dio ; sopra tutto faccia pregare per il Papa e per la Santa Chiesa ecc.
E qui racchiudendola nel Cuore purissimo di Gesù Crocefisso passo a dichiararmi
Di V. R.

Ospizio del SSmo Crocefisso li 11 luglio 1772.

Affmo Servo Indegmo PAOLO D. + .

(Conforme all'originale (a. m ) conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



29

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (28) (Rs) L II, 326 -

Roma 16 04 1773

(DCLXIII)


M.to Rev.da Madre in Cristo ossma,
Ringrazio V. R. delle orazioni che ha fatto e fa per me con le Religiose, e le prego a continuarle non solo per me, ma per tutta la Congregazione, per Sua Santità e per i gravi bisogni di Santa Chiesa. Godo nel Signore che siano state ben servite e contente del P. Rettore della Presentazione, e non bramo altro se non che crescano nell'osservanza e perfezione. e che vivano con tutta la pace ed unione di carità, acciò siano di un buon odore a tutti, come vere Spose di Gesù Crocefisso e di Maria SSma dilette figlie. Io non manco altresì di pregare per V. R. e per tutte le Religiose.
Bramerei sapere da V. R. se Iddio le continua quella grazia che anni sono mi conferì le faceva la Divina Bontà. Lei mi scriva e stia sicura che io solo leggerò la di lei lettera ; e con pregare a V. R. ed a tutte la copia delle grazie divine e delle divine benedizioni, racchiudendola nelle SSme Piaghe di Gesù Crocefisso passo a sottoscrivermi, e mi dia qualche notizia del suo interno.
Di V. R.

Roma, dall'Ospizio del SSmo Crocefisso li 16 aprile 1773.

Affmo Servo Obgmo PAOLO D. +.

(Conforme all'originale (a. m.) conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).




30

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (29) (Rs) L II, 327 -

Roma 12 05 1773

(DCCLXIV)

I.C.P.

M.to R.da Madre in Cristo ossma.
Il desiderio del bene spirituale di V. R. e di tutte le altre Religiose, perché veramente bramo che siano tutte sante e riescano - di un ottimo odore prima al Crocefisso, poi per gloria del Crocefisso a tutto il mondo, nonché alla Città di Corneto, mi ha obbligato alle volte a scrivere un poco calcato, e a dire a V ; R. ed alle altre i miei sentimenti, come l'ho di mano in mano sentita nel Signore.
Essendosi V. R. abbastanza spiegata nelle sue, mi sono un poco confortato nel Signore, per vedere che mantiene ancora lo spirito in fervore e vive in tranquillità ; però procuri di sempre più attendere alla solitudine interna del cuore e mantenere la mente ed il cuore in calma, senza affannarsi e senza divagarsi, acciò sempre più si renda degna delle misericordie del Signore e sia una degna Sposa di Gesù Crocefisso e possa essere l'esemplare delle figlie - della Passione, quali devono non solo coll'abito, ma molto più con i1 cuore, con la mente e colle opere, fare un perpetuo lutto per amore del Crocefisso Signore, e medicare coll'esercizio continuo delle virtù le Piaghe sue santissime. essendo questa la mira che si è avuta nell'istituzione del loro Istituto.
Ho piacere che le di lei sorelle e la Novizia Berardi siano in breve per professare. La Divina Bontà si compiaccia di ricolmarle de' suoi più preziosi doni e gradire in perpetuo e grato olocausto il loro santo sacrificio, e le assista acciò diventino specchi di santità, come di cuore prego e le desidero. Saluti tutte le Religiose ; e resto
Di V. R.

Roma, li 12 maggio 1773.

L'altra parte dove parlo del piattino del venerdì e del resto, l'ho fatta separata, acciò la possa staccare e fare udire dalle Religiose o almeno dalla Madre Camerlenga e guardino bene a mantenere in piedi l'osservanza e a non introdurre il minimo abuso o rilassamento, se non vogliono farsi ree di tutte le colpe che commetteranno le Religiose ; ogni cosa però si faccia con dolcezza, pace e carità.

Affmo Servo affmo PAOLO D. + .

(Conforme all'originale (a. m.) conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).




31

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (30) (Rs) L II, 328 -

Roma 29 03 1774.

(DCLXV.)

I. C. P.

Molto Rnda Madre in Cristo ossma,
Godo nel Signore che V. R. e le altre religiose siano restate contente del P. Rettore di S. Angelo, della buona volontà che tutte hanno di attendere all'acquisto delle vere virtù e della perfezione propria del loro stato, a cui giungeranno certamente, se saranno osservanti delle loro Regole e si specchieranno spesso nella vita e negli esempi di Gesù Crocefisso, procurando di mantenere la mente ed il cuore sollevati in Dio ed attendendo di proposito alla santa orazione ed a distaccare il cuore da ogni cosa di questo mondo, anche più cara, per farlo capace di essere ripieno di Dio e delle sue grazie.
Auguro a V. R. ed a tutte e singole le religiose ed a tutta la casa Costantini felicissima Pasqua.
Venendo l'Emo De Zelada farò ciò che mi dice ; il Signore per sua pietà faccia sì, che ad imitazione di S. Paolo, possiamo dire con verità : Vivo io, non più io, ma Cristo vive in me ; e racchiudendole tutte nelle Piaghe del Crocefisso, passo a confermarmi
D. V. R.

Roma, Sacro Ritiro de' SS. Giovanni e Paolo ai 29 marzo 174.

Affmo Servo Osseqmo PAOLO D. + .

(Conforme all'originale (a. m.) conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).





32

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (31) (Rs) L II, 329 -

Roma 8 11 1774.

(DCLXVI.)

I.C.P.

Molto Rnda Madre in Cristo colma,
Con le lacrime agli occhi ho intesa la morte della fu nostra Madre Maria Teresa , la quale spero sia già a godere Iddio ; ad ogni modo non lascerò di far scrivere ai Padri Provinciali, acciò la facciano suffragare ecc., e qui di più ho ordinato che da tutti i sacerdoti se le celebri una messa da ciascuno in di lei suffragio. Capisco che sarà stata sensibile a V. R. la perdita, come lo è stata a me, ma mi giova credere che in Cielo non si scorderà né della Congregazione, né del Monastero, né della casa Costantini ; e siccome nel tempo che convisse tra loro, non lasciò mai di dare esempi di vera virtù e di mostrarsi degna Sposa del Crocefisso, così procurino di imitare i suoi buoni esempi e virtù, acciò in punto di morte ne abbiano a godere anticipatamente il frutto di una vera pace e serenità di coscienza, con una morale sicurezza di passare dall'esilio e dalle miserie di questo mondo alla Patria ed alla vera felicità del Paradiso.
Saluti da mia parte tutti di casa e tutte le religiose, quali con V. R. racchiudo nelle SSme Piaghe del Crocefisso e mi rinnovo
D. V. R.

Roma, Ritiro de' SS. Giovanni e Paolo li 8 novembre 1774.
Con loro comodo, manderanno un ristretto della vita della Madre Maria Teresa come dice la Regola.

Affmo Servo PAOLO D. + .

(Conforme all originale (a. m.) conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).



33

M.e D. Maria Crocifissa Costantini (32) (Rs) L II, 330 -

Roma 22 04 1775.

(DCLXIII.)

I. C. P.

Molto Rnda Madre in Cristo ossma,
Mi è stata di consolazione la notizia che V.` R. mi ha recato, nel sentire che la Domenica in Albis coteste buone zitelle prendano l'abito religioso. Io non mancherò in quel giorno offerirle al Signore vittime di amore, acciò tutte in olocausto di puro spirito si offeriscano al loro Sposo Crocefisso con vera volontà di segui tarlo infino alla morte ; e questo succederà se saranno vere obbedienti e mortificate, perché da questo dipende l'andar bene aggiustato il loro interno, e allora conservando il loro interno raccolto, l'esteriore sarà esemplare e ben composto, e vivranno una vita soave e quieta e tranquilla, e saranno felici anche in questo mondo.
Mi dispiace della Carboni, ma conviene adorare i giudizi di Dio.
Mi saluti tutte, e le assicuro che ogni giorno prego Iddio per tutte loro, acciò si facciano tutte sante, e per fine racchiudendole nel Cuore purissimo di Gesù Crocefisso passo a dirmi

Roma. Ss. Giovanni e Paolo li 22 aprile 1775.

Indegmo Servo PAOLO D. + .

Conforme all'originale conservato nell'Arch. Gen. dei Passionisti).















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