NOVALIS ENRICO DI OFTERDINGEN

NOVALIS

Enrico di Ofterdingen





Il fiore azzurro è simbolo della tensione vertiginosa dell’uomo verso l’assoluto, che egli vorrebbe raggiungere ma che sempre gli sfugge.



(Is 66,1) (1Ch 29,16) (Dt 10,14) (Ps 113,4) (Ps 96,5) (Is 40,12) (He 1,3) (Ex 33,20) (Ps 105,4)

(Ps 13,2) (Ps 143,7) (Ps 27,8-9) (Ps 42,3) (1Ch 16,11) (Is 55,6)





«Ma quello che lo attirò con una forza totale fu un fiore, alto, d’un azzurro chiaro e lumi­noso, che si trovava accanto alla fonte e che lo sfiorava con le sue foglie larghe e lucenti. At­torno ad esso, innumerevoli fiori di tutti i colori e il profumo prezioso riempì l’aria. Non ve­deva altro che il fiore azzurro, e lo osservò a lungo, con una tenerezza indicibile.

Alla fine volle avvicinarsi, quando il fiore iniziò all’improvviso ad agitarsi e a trasformarsi: le foglie divennero ancora più lucenti, e si modellarono lungo lo stelo che diventava sempre più alto, il fiore si chinò verso di lui, e i petali mostrarono un’ampia corolla azzurra in cui tre­mava un tenero volto. Il suo dolce stupore crebbe con la straordinaria metamorfosi, quando, all’improvviso, lo svegliò la voce della madre, e si trovò nella camera dei genitori che la luce del sole del mattino aveva già tinto d’oro. Era troppo estasiato per prendersela per questa in­terruzione; anzi, augurò di buon umore buon giorno alla madre e ricambiò il suo abbraccio affettuoso»

NOVALIS ENRICO DI OFTERDINGEN