Origene su Geremia




Origene - OMELIE SU GEREMIA

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OMELIA I


QUANDO GEREMIA COMINCIÒ A PROFETARE E SOTTO QUALI RE PROFETÒ E COSA GLI FU DETTO IN SEGUITO DAL SIGNORE.

1. Dio è pronto a fare del bene, ma a punire chi èdegno di punizione è lento . Di fatto, mentre potrebbe infliggere in silenzio la punizione a quelli che condanna, senza preavvisarli, non fa per nulla cosi, ma anche se condanna parla, perché per lui il parlare è un mezzo per ritrarre dalla condanna colui che dovrebbe essere condannato. Se ne possono ricavare molti esempi dalle Scritture, ma bastano i pochi che mi vengono in mente adesso per cogliere proprio l’intenzione dei brani letti ora. I Niniviti infatti erano peccatori e furono condannati da Dio: ancora tre giorni e Ninive doveva essere distrutta . Dio non volle condannarla in silenzio, bensi dando loro luogo alla penitenza e alla conversione mando loro un profeta ebreo, perché alle sue parole: Ancora tre giorni e Ninive sarà distrutta , i condannati non venissero condannati, bensi, pentendosi, ottenessero la




4 Sap. 12, 10.


misericordia di Dio. Gli abitanti di Sodoma e Gomorra erano già stati condannati, come risulta chiaramente dalle parole di Dio rivolte ad Abramo . Gli angeli tuttavia hanno adempiuto il loro compito, cercando di salvare quelli che non volevano essere salvati, quando hanno detto a Lot: Hai tu qui generi o figli o figlie? . Non ignoravano che quelli non avrebbero seguito Lot, ma compivano la volontà di bene e di amore per gli uomini di colui che li aveva inviati .
* 2. Troverete la stessa cosa anche riguardo a Geremia. Il tempo della sua profezia, quando comincio a profetare e fino a quando, è scritto. Se colui che affronta il testo non fa attenzione alla lettura né scruta lo scopo dei brani letti, dirà: Cio che è scritto è storia, quando Geremia comincio a profetare e dopo quanto tempo di profezia cesso di profetare. Che importa a me questa storia? Ho letto, ho appreso che comincio a profetare nei giorni di Giosia figlio di Amos re di Giuda fino all’anno tredicesimo del suo regno . Quindi nei giorni di Joachim figlio di Giosia re di Giuda avvenne che profeto fino al compiersi dell’undecimo anno di Sedecia figlio di Giosia re di Giuda , cosi ho appreso che la sua profezia si è estesa sotto tre re, fino alla cattività di Gerusalemme nel quinto mese . Ma che insegnamento ne ricaviamo, se ci applichiamo alla lettura? * 3. Dio ha condannato Gerusalemme a causa deisuoi peccati e la condanna era di abbandonare i suoi abitanti alla cattività. Tuttavia, giunto il momento, il Dio







11 Ger. 1, 3.


amante degli uomini manda ancora questo profeta sotto il terzo regno, precedente a quello della cattività, perché quanti lo vogliono comprendano e si pentano grazie alle parole profetiche. Mando un profeta a profetare sia dopo il primo re sotto il secondo sia sotto il terzo fino agli anni della cattività stessa, poiché Dio longanime dava una tregua anche fino al giorno prima, per cosi dire, della cattività, esortando quelli che udivano a far penitenza, per impedire l’afflizione della cattività. Percio è scritto che fino alla cattività di Gerusalemme profeto Geremia, fino al quinto mese . Comincio la cattività e ancora profetava più o meno in questi termini: Eccovi dunque prigionieri; cosi almeno pentitevi! Poiché, se vi pentite, non si prolungheranno le sofferenze della cattività, ma la misericordia di Dio si poserà su di voi.

Noi traiamo dunque qualcosa di utile dal brano che contiene i tempi della profezia, poiché Dio secondo il suo amore per gli uomini esorta chi ascolta a non patire le sofferenze della cattività. Cosi avviene anche per noi: se pecchiamo, dobbiamo anche noi diventare prigionieri, poiché il consegnare questo tale a Satana non differisce in nulla dal consegnare a Nabucodonosor gli abitanti di Gerusalemme. Come infatti venivano consegnati a lui a causa dei peccati, cosi noi a causa dei peccati veniamo consegnati a Satana che è Nabucodonosor, e riguardo ad altri peccatori l’Apostolo dice: li ho consegnati al Satana, perché imparino a non bestemmiare .

4. Guarda dunque quale grande male è il peccare,tanto da essere consegnati al Satana, che tiene prigioniere le anime di coloro che sono abbandonati da Dio. Non è senza ragione né senza discernimento che Dio abbandona quelli che ha abbandonato : quando infatti manda la


pioggia sulla vigna ma questa produce spine invece di grappoli, che farà Dio se non comandare alle nuvole di non riversare pioggia sulla vigna ? Percio incombe anche su di noi una cattività a motivo dei nostri peccati e se non facciamo penitenza stiamo per essere consegnati a Nabucodonosor e ai Babilonesi, affinché i babilonesi spirituali ci strazino. Se questo ci sovrasta, ci sono le parole dei profeti, le parole della legge, le parole degli apostoli, le parole del Signore e salvatore nostro Gesù Cristo a parlarci di penitenza, a esortarci alla conversione. Se ascoltiamo , crediamo a colui che dice: Mi pentiro anch’io di tutti i mali che ho detto di fare a loro .

5. Questo quanto al preambolo; dopo il preambolo sta scritto che venne a lui la parola del Signore , a lui cioè a Geremia. E cosa dice la parola del Signore a lui? Qualcosa di peculiare rispetto a quanto detto agli altri profeti; questo infatti non l’abbiamo trovato detto ad alcun profeta: Abramo è stato chiamato profeta nel versetto: E profeta e pregherà per te , ma Dio non gli ha detto: Da prima di plasmarti nel ventre ti conosco e prima che tu uscissi dal grembo ti ho santificato ; ma è più tardi che Abramo fu santificato, quando usci dalla sua terra e dalla sua parentela e dalla casa di suo padre ; dalla promessa è nato Isacco, ma non troviamo rivolta nemmeno a lui quella parola. E perché dovrei passare in rassegna i profeti seguenti? Geremia ha avuto in sorte un







20 Sal. 94, 9.


dono eccezionale, cioè: Da prima di plasmarti nel ventre ti conosco e prima che tu uscissi dal grembo ti ho santificato .

6. Non ignoriamo che alcuni, ritenendo queste parolepiù grandi di Geremia, le riferiscono al nostro Salvatore e Signore . Ma bisogna sapere che, se la maggior parte delle parole che citero si adatta a lui ma puo essere riferita anche al Salvatore, fra le parole rivolte a Geremia ce n’è un piccolo numero che in questo senso forzerebbe il discorso, non potendo, in quanto rivolte a tutti, essere applicate al Salvatore. Quali sono dunque quelle che si adattano al Salvatore? Andrai da tutti quelli a cui ti mandero e parlerai secondo tutto cio che ti ordinero: non temere davanti a loro, perché sono con te per strapparti (a loro), dice il Signore . Queste parole non appariranno ancora chiaramente riferite al Salvatore, ma le seguenti si: allora il Signore stese la sua mano verso di me e mi tocco la bocca e disse il Signore a me: Ecco ho posto le mie parole nella tua bocca, ecco ti ho costituito oggi sopra genti e regni, per sradicare e demolire 30. Quali genti sradico Geremia, quali regni rovescio? Poiché sta scritto: Ecco ti ho costituito oggi sopra genti e regni, per sradicare e demolire 31. E quale potere aveva Geremia di distruggere, dato che è detta come rivolta a lui la parola: e per distruggere ? E quali e quanti edifico Geremia, cosi che si dica: e per edificare 33? Geremia dice: Non ho mai fatto del bene e nessuno l’ha fatto a me . Come dunque gli è affidato di edificare e piantare ? Come si applica a Geremia il piantare? Se riferiamo queste parole


al Salvatore, non turbano l’esegeta, perché in esse Geremia è figura del Salvatore, ma quelle che sto per citare turberebbero molto anche il più sapiente interprete che volesse mostrare come anch’esse si adattino al Salvatore. E dissi: O tu che sei , o sovrano, o Signore, ecco non so parlare! . Lui che è sapienza, Lui che è potenza di Dio 38, Lui che ci ha portato la pienezza della divinità, dimorante in lui corporalmente : come puo dunque applicarsi al Salvatore il non so parlare ? Ma anche il sono troppo giovane non è ammissibile riferito al Salvatore, come se lui dicesse qualcosa di sbagliato; se infatti il Signore dice a Geremia: Non dire cosi , è evidente che gli vieta queste parole perché sbagliate.

Queste parole dunque non si adattano al Salvatore, mentre quelle precedenti non sembrano essere disdicevoli se applicate al Salvatore. Non è arduo infatti dire che queste si riferiscono a Geremia, quelle invece al Salvatore. Tuttavia le persone di buon senso saranno certamente sconcertate da questo brano, pensando che è da insensati scindere, in una sequenza di parole, parole rivolte a Geremia e parole rivolte al Salvatore e dire che queste non si adattano al Cristo bensi a Geremia, mentre quelle, poiché trascendono Geremia, non si adattano a Geremia bensi al Cristo. Ammettiamo allora che tutto il brano si riferisca a Geremia e cerchiamo di interpretare questi passi che sembrano trascendere Geremia.

7. Chiunque abbia ricevuto da Dio delle parole eabbia la grazia delle parole celesti , le ha ricevute per sradicare e demolire genti e regni , ma se si dice che chiunque ha ricevuto delle parole da Dio sradica genti e








34 Ger. 15, 10.


regni, non intendermi materialmente genti e regni. Considera piuttosto che il peccato regna sulle anime umane secondo la parola dell’Apostolo: Non regni più il peccato nel nostro corpo mortale . E vedendo anche le molte specie di peccati, intendi allegoricamente sia per le genti che per i regni le brutture presenti nell’anima degli uomini, che sono sradicate e demolite dalle parole di Dio, date o a Geremia o a un qualsiasi altro. Cosi anche le prime, che turbano se riferite al Salvatore, possono adattarsi a Geremia, e possono adattarsi a Geremia anche le seconde per chi sa intendere allegoricamente.

Qualcuno degli ascoltatori mi dirà: Sforzati e tenta di presentare anche l’altra parola e tutto il brano come riferito al Salvatore; per la seconda parte non c’è difficoltà perché è manifesto che il Salvatore ha sradicato i regni del diavolo e ha demolito le genti, distruggendo la vita pagana. Ma qui, dove sembra blasfemo riferire (queste parole) al Salvatore, sforzati (di spiegare) come il Salvatore puo dire questa parola: Non so parlare, perché sono troppo giovane 47, e il seguito.

Vedi che questa parola mette in imbarazzo: sappiamo che il Salvatore è Signore, cerchiamo di riferire queste cose al Salvatore in modo conforme alla dignità e alla verità della Parola, bisogna prendere come testimoni le Scritture, perché le nostre congetture sono senza attestati e le nostre esegesi non sono degne di fede; e il detto: Sulla bocca di due o tre testimoni sarà fondata ogni parola , si adatta di più alle spiegazioni che agli uomini, cosi che io fondi le parole dell’interpretazione prendendo


due testimoni del Nuovo e dell’Antico Testamento, prendendo tre testimoni: da un Vangelo, da un profeta, dall’Apostolo, poiché cosi sarà fondata ogni parola . Come possiamo dunque riferire al Salvatore queste parole? Porta come testimone l’Antico Testamento: Poiché, prima che il fanciullino conosca il bene o il male, rifiuterà la malvagità per scegliere il bene ; e in Isaia è detto apertamente cosi del Salvatore: Ecco la Vergine concepirà nel seno e partorirà un figlio che chiameranno col nome di Emanuele . Proprio qui seguono le parole: prima che il fanciullino conosca. Ma se bisogna prendere un esempio anche dal Vangelo, vediamo che Gesù, non ancora divenuto uomo, mentre era ancora fanciullo poiché aveva svuotato se stesso , cresceva – nessuno infatti cresce se è già perfetto, ma cresce quando ha bisogno di crescita – cresceva dunque in età, cresceva in sapienza, cresceva in grazia davanti a Dio e agli uomini 54. Se dunque ha svuotato se stesso discendendo qui e, dopo aver svuotato se stesso, ha voluto assumere di nuovo cio di cui aveva svuotato se stesso svuotandosi volontariamente, che c’è di strano che egli anche crescesse in sapienza, in età e in grazia davanti a Dio e agli uomini e si avverasse in lui la parola: Prima che egli conosca il bene o il male sceglierà il bene e rifiuterà la malvagità , e le altre parole che ho citato da Isaia?

8. Ma uno dirà: Anche se puoi riferire al Salvatore laparola: non sa , anche se puoi dire questo del Salvatore prendendolo come un fanciullo, non ti è di inciampo dire






tali cose riguardo all’Unigenito, riguardo al primogenito di tutta la creazione , lui che prima di essere concepito è stato oggetto della buona novella: lo Spirito santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra ? E dice: Non so parlare ? Vedi se puoi trovare in questo passo qualcosa di degno e di grande sul Salvatore nel senso che, non sapendo certe cose, è più grande non sapendole che se le sapesse; e io mi baso sulla voce di lui che attesta: Certe cose non le so. A quelli infatti che gli dicono: Non abbiamo forse mangiato nel tuo nome e nel tuo nome abbiamo bevuto e nel tuo nome abbiamo cacciato demoni e abbiamo compiuto opere di potenza? , egli risponde: Allontanatevi da me, non vi ho mai conosciuto . Forse che la parola: non vi ho mai conosciuto pronunciata là dal Salvatore significa una minore potenza? O è invece più grande e più mirabile poiché non ha conosciuto gli uomini peggiori e quelli che si perdono? Cio che si differenzia ed è migliore, certamente egli l’ha conosciuto, poiché ha conosciuto il Signore quelli che sono suoi , e: se qualcuno ignora, è ignorato .

Dunque il peccatore è ignorato da Dio. Qualcuno degli ascoltatori mi dirà: Hai mostrato che non conosce i peccatori, hai mostrato che non conosce gli operatori di iniquità , poiché non sono degni di essere conosciuti da lui ; ma come puoi sostenere che il non so parlare sia grande e glorioso quando è detto dal Salvatore? Parlare è cosa umana, parlare significa usare una lingua, per es.









quella degli Ebrei, o quella dei Greci o di altri. Ma se tu ti elevi fino al Salvatore e lo conosci come Verbo che era in principio presso Dio , vedrai che non è che non sappia parlare perché il linguaggio è umano, ma perché cio che egli sa è più grande del linguaggio. E se poi paragoni le lingue degli angeli alle lingue degli uomini e vedi che Lui è più grande anche degli angeli, come ha attestato l’Apostolo nella lettera agli Ebrei , dirai che egli superava anche la lingua degli angeli, poiché era Dio Verbo presso il Padre . Apprende dunque e in qualche modo assume la scienza non delle cose grandi bensi di quelle più manchevoli e più piccole. E come io imparo a balbettare facendo violenza a me stesso quando parlo con dei bambinetti – poiché non sapendo parlare in modo per cosi dire infantile, devo sforzarmi, essendo adulto, per parlare con dei bambini – allo stesso modo anche il Salvatore, essendo nel Padre e nella magnificenza della gloria di Dio 74, non parla in linguaggio umano né sa esprimersi nei termini di quaggiù, e quando viene in un corpo umano, dice dapprima: Non so parlare perché sono troppo giovane . Giovane in virtù della nascita corporale, anziano pero in quanto primogenito di ogni creatura ; giovane perché è venuto al compiersi dei secoli ed è entrato nella vita (umana) alla fine (dei tempi).

Dice dunque: Non so parlare , so cose più grandi


del parlare, so cose più grandi di questo linguaggio umano; vuoi che io parli agli uomini? Non ho ancora assunto una lingua umana, ho la lingua di te, Dio, sono la parola di te, Dio, con te so conversare, agli uomini non so parlare, sono troppo giovane .
* 9. Non dire: Sono troppo giovane, perché andrai da tutti quelli a cui ti mandero . Cosi tende la mano, gli tocca la bocca, gli dà le parole per i regni, affinché li sradichi . Non aveva bisogno di parole che sradicano, quando era nel Padre , non aveva bisogno di parole che demoliscono e distruggono le malvagità, poiché là non vi era nulla degno di esser demolito, non vi era nulla degno di esser sradicato. * Come dunque è grande la parola: Non vi conosco, poiché siete operatori di iniquità , cosi, a causa della sovreminente grandezza della sua gloria , la parola detta dal Salvatore: Non so parlare , equivale a dire: Non so parlare in linguaggio umano. * 10. Se a Geremia o al Salvatore è detto: Prima di averti plasmato nel ventre ti conosco , lo troverai leggendo la Genesi e osservando cio che è detto sulla creazione del mondo, poiché la Scrittura, con abile dialettica, non si è espressa cosi: Prima di averti fatto nel



lui consueto, è un intreccio di tanti brani biblici.

ventre ti conosco. Certo, quando si compiva la creazione secondo l’immagine , Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza , non disse: Plasmiamo. Ma quando prese il fango dalla terra, non «fece» l’uomo ma plasmo e pose nel paradiso l’uomo che aveva plasmato, a lavorarlo e custodirlo . Se puoi, vedi la differenza tra «fare» e «plasmare» e perché il Signore, rivolgendosi sia a Geremia che al Salvatore non disse: Prima di averti fatto nel ventre ti conosco; poiché cio che è fatto non nasce nel ventre, ma cio che è plasmato dal fango della terra, questo è formato nel ventre .

Prima di averti plasmato nel ventre ti conosco . Se il Signore conoscesse tutti – bisogna infatti aggiungere a questo versetto le parole: non so parlare – non avrebbe detto a Geremia: ti conosco come qualcosa di speciale. Dio dunque conosce gli uomini eccellenti, quelli degni di essere conosciuti da lui conosce Dio, e il Signore conosce quelli che sono suoi , gli indegni invece Dio non li conosce, e nemmeno il Salvatore il quale dice: Non vi ho mai conosciuti . Noi che siamo uomini, nella misura in cui progrediamo, giudichiamo quali cose siano degne di essere conosciute da noi: di alcune non vogliamo nemmeno sentir parlare, per non conoscerle né saperle,

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altre invece vogliamo conoscerle. E che? Il Dio dell’universo vuole conoscere il Faraone, vuole conoscere gli egiziani, ma essi non sono degni di essere conosciuti da Dio; Mosè si ne è degno e ogni profeta simile a lui. Bisogna che tu corregga molte cose perché Dio cominci a conoscerti poiché, se ha conosciuto Geremia prima di averlo plasmato nel ventre , altri comincia a conoscerli quando hanno trenta o anche quarant’anni. Ci sono dunque parole misteriose che non sollevano problema se applicate al Salvatore, applicate invece a Geremia richiedono tutta l’attenzione di coloro che hanno orecchi .
* 11. Come mai dice: Prima di averti plasmato nel ventre ti conosco e prima che tu uscissi dal seno materno ti ho santificato ? Dio santifica alcuni per se stesso; per costui non ha aspettato, a santificarlo, che giungesse alla nascita ma l’aveva già santificato prima che uscisse dal seno materno. Se tu applichi questo al Salvatore, non c’è difficoltà a dire che è stato santificato prima di uscire dal seno materno, ma già dapprima era stato santificato. Quanto a Geremia invece, è stato santificato prima di uscire dal seno materno. * 12. Ti ho posto come profeta per le genti . Se cerchi di applicare a Geremia le parole: ti ho posto come profeta per le genti, osserva in cio che segue che egli riceve l’ordine di profetizzare su tutte le genti, e ci sono questi titoli: Cio che profetizzo Geremia su tutte le genti 100, a Elam , a Damasco , a Moab ; cosi troviamo che le parole: profetizzo su tutte le genti , insieme alle altre: ti ho posto come profeta per le genti , si adattano a lui. Quanto poi al significato anagogico 106, in riferimento a



Geremia, l’abbiamo già detto; in riferimento al Salvatore, cosa bisogna aggiungere? Egli ha realmente profetizzato su tutte le genti ; e infatti, oltre a migliaia di titoli, ha anche quello di profeta, cosi come è sommo sacerdote , come è Salvatore, come è medico , cosi è anche profeta. Mosè infatti profetando di lui non lo chiamo soltanto profeta, ma profeta per eccellenza, dicendo: Un profeta come me farà sorgere il Signore Dio dai vostri fratelli, ascoltatelo. E avverrà che chiunque non ascolterà quel profeta sarà escluso con lo sterminio dal suo popolo . Questi dunque è colui che è stato posto anche come profeta per le genti e ha ricevuto da Dio la grazia effusa sulle sue labbra , cosi che non soltanto quando era presente nel corpo ma anche ora che è presente nella potenza dello Spirito 112, profetizza su tutte le genti, di modo che, a partire da tutte le genti, realizza la sua profezia e attira gli uomini alla salvezza.

13. E dissi: O tu che sei , o sovrano, o Signore, ecco non so parlare, perché sono troppo giovane. E il Signore mi disse: Non dire: Sono troppo giovane, poiché a tutti quelli a cui ti mandero tu andrai . Spesso abbiamo detto che si puo essere un fanciullino secondo l’uomo interiore pur essendo un anziano quanto all’età delcorpo. E possibile talora essere un fanciullo secondo l’uomo esteriore e secondo quello interiore un adulto; tale

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era Geremia, che aveva di già la grazia da Dio quando era, secondo il corpo, nell’età di un fanciullo e percio il Signore gli dice: Non dire: Sono troppo giovane ; e il segno che non è troppo giovane ma uomo perfetto 118 è questo: A tutti quelli a cui ti mandero tu andrai e secondo tutto quanto ti comandero parlerai; non temere davanti a loro . Sa il Verbo di Dio che pericolo corrono gli ambasciatori della Parola presso i loro ascoltatori: accusati, li odiano; colpiti, li perseguitano. I profeti patiscono tutto il male possibile: Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua , come abbiamo recentemente ricordato.

Sa dunque Dio mandando il profeta quanti pericoli correrà, percio gli dice: Non temere davanti a loro, poiché io sono con te per liberarti, dice il Signore . E scritto cio che ha patito Geremia: gettato in una cisterna piena di fango 122 c’è rimasto non mangiando che un solo pane al giorno e bevendo soltanto acqua. E la sua profezia manifesta le altre innumerevoli sofferenze che pati. Quale dei profeti non hanno perseguitato i vostri padri? è stato detto ai giudei. Ed è necessario che coloro che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù siano perseguitati in tutti i modi dalle potenze avverse con tutti gli strumenti che esse trovano. Percio i perseguitati facciano tutto senza stupirsi , solo augurandosi di essere perseguitati ingiustamente e non giustamente, non per ingiustizia né per un peccato né per cupidigia. E quando capita che uno sia perseguitato per la giustizia,






ascolti allora le parole: Beati siete quando vi oltraggiano e perseguitano e dicono ogni male contro di voi mentendo per causa mia: gioite ed esultate, perché la vostra ricompensa è grande nei cieli. Cosi infatti hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi .

14. Poiché sono con te per liberarti, dice il Signore. E stese il Signore la sua mano verso di me e tocco la mia bocca e disse il Signore a me:... . Osserva la differenza tra Isaia e Geremia. Isaia dice: Io con labbra impure abito in mezzo a un popolo da labbra impure e il Re, Signore delle schiere, ho visto con i miei occhi . E poiché aveva confessato di non avere opere impure ma soltanto paroline impure – era peccatore solo fino a questo punto –, non stese il Signore la sua mano , ma uno dei serafini tocco con la sua mano le sue labbra e disse: Ecco, ho tolto le tue iniquità . Ma poiché Geremia era stato santificato fin dal seno materno , non sono mandate a lui né mollecarboni presi dall’altare – non aveva nulla che meritasse il fuoco – ma la mano stessa del Signore lo tocco.

Percio dice: Stese il Signore la sua mano verso di me e tocco la mia bocca e disse il Signore a me: Ecco io ho posto le mie parole sulla tua bocca; ecco ti ho costituito oggi sopra genti e regni, per sradicare . Chi è cosi beato da sradicare i molti regni che il diavolo mostra , regni di potenze avverse, regni di peccati, sradicarli mediante le parole date da Dio? Sta scritto infatti: Ecco io ho posto le mie parole sulla tua bocca; ecco ti ho costituito oggi sopra genti e regni, per


(Om. Gn 1, 13, pp. 52s.).



94 2 Tim. 2, 19.


sradicare . Come ci sono regni, cosi ci sono pure genti; come vi è il regno della fornicazione, cosi ogni fornicazione costituisce genti di fornicazione. Il peccato di cupidigia e quello ad esso congenito di sottrazione di beni (ad altri) costituisce un unico regno, mentre ci sono molti regni dove ci sono molti generi di peccati; quindi secondo ciascuno dei peccatori considerami le genti comprese sotto un unico regno, per cosi dire, come il tale ha molte genti del regno della fornicazione, il tale ha molte gentidel regno della sottrazione, della maldicenza, dell’ira. E opera delle parole di Dio inviate su nazioni e regni lo sradicare e distruggere : sradicare cosa? Ce lo ha insegnato il Salvatore dicendo: Ogni pianta che non ha piantato il Padre mio celeste sarà sradicata . All’interno delle anime ci sono cose che non ha piantato il Padre celeste: tutti i pensieri malvagi, assassini, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, bestemmie sono piante non piantate dal Padre celeste. Se vuoi sapere da chi sono piantati questi pensieri, ascolta: Un uomo nemico ha fatto questo , colui che ha seminato la zizzania in mezzo al grano . Dio è dunque qui accanto coi suoi semi, e il diavolo pure; se diamo luogo al diavolo il nemico semina una pianta che non ha piantato il Padre celeste e che sarà completamente sradicata. Se non diamo luogo al diavolo ma diamo luogo a Dio, Dio semina con gioia i suoi semi nell’apice della nostra anima . Non credere quindi che Geremia abbia ricevuto da Dio un dono squallido poiché è stato stabilito su genti e su regni, per sradicare. Buono è Dio, cosi da sradicare mediante le sue parole le cose cattive, i regni






nemici del regno dei cieli, le genti ostili al popolo di Dio.

15. Sradicare e distruggere : vi è una costruzione del diavolo, vi è una costruzione di Dio; quella sulla sabbia è costruzione del diavolo, non fissata su nulla di fermo, solido e unificato. La costruzione di Dio invece è sulla roccia . Vedi cosa è detto agli uomini di Dio: Siete campo di Dio, costruzione di Dio .

Le parole di Dio dunque sono su genti e regni, per sradicare, demolire e distruggere . Se si sradica ma non si distrugge cio che si è sradicato, questo rimane; se si demolisce, ma le pietre della demolizione non vengono distrutte, cio che è stato demolito rimane. E opera della bontà di Dio, dopo aver sradicato, distruggere cio che è stato demolito. Leggi accuratamente, a proposito di cio che viene distrutto e sradicato, come vengono distrutte queste cose: La paglia bruciatela a un fuoco inestinguibile e: Legate ben bene in fasci la zizzania e consegnatela al fuoco ; cosi vengono distrutte, dopo essere state sradicate. Vuoi vedere anche cio che è distrutto dopo la demolizione della costruzione fatta con materiale non buono? Polvere diventa quella casa distrutta a motivo della lebbra e, divenuta polvere, è gettata fuori della città , perché non resti nemmeno una pietra , secondo la parola: Come fango delle piazze li pestero . Bisogna infatti che le cose peggiori non sussistano assolutamente: sono state invece demolite affinché quelle pietre non siano utilizzate per quell’altra


Ignazio di Antiochia lo uso nella bellissima formula: "Uno solo è il Medico, carnale e spirituale" (Efes. 7, 2). Vedi anche nel Prontuario.

costruzione, che puo costruire il Maligno; sono state sradicate perché il Maligno non trovasse ancora dei semi in cio che è stato sradicato cosi da seminare di nuovo la zizzania, poiché l’ha seminata proprio perché aveva dei semi di zizzania . Percio: Legate la zizzania e bruciatela al fuoco , affinché sia distrutta dopo essere stata sradicata e la costruzione del diavolo, dopo essere stata demolita, venga distrutta.

16. Ma le parole del Signore non si limitano aquesto, allo sradicare e demolire e distruggere . Siano pure sradicate da me le cose turpi e demolite le malvagità, che cosa mi giova se al posto delle cose sradicate non vengono piantati i beni spirituali? Che cosa mi giova se al posto di quei mali non vengono ricostruite le cose migliori? Per questo le parole di Dio operano innanzitutto necessariamente lo sradicare e demolire e distruggere a cui segue il costruire e piantare , e io ho sempre osservato nella Scrittura che le cose per cosi dire «tristiformi» sono nominate per prime, mentre quelle che appaiono liete vengono dette per seconde: Io faro morire e faro vivere . Non ha detto: Io faro vivere, e poi: Io faro morire, poiché è impossibile che cio che Dio ha fatto vivere sia soppresso da lui stesso o da qualcun altro. Ma: Io faro morire e faro vivere.

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Chi faro morire? Paolo il traditore, Paolo il persecutore , e lo faro vivere, affinché divenga Paolo apostolo di Gesù Cristo . Se quei miserabili eretici avessero capito queste cose, non ce le contesterebbero continuamente dicendo: Vedi come il Dio della legge è crudele e disumano 165, lui che dice: Io faro morire e faro vivere 166? Non vedi nelle Scritture la promessa della risurrezione dei morti ? E non vedi che la risurrezione dei morti ha già il suo preludio per ciascuno di noi? Siamo stati consepolti col Cristo mediante il battesimo e siamo stati conrisuscitati con lui .

Egli comincia quindi da inevitabili accenti più tristi come: faro morire, poi, dopo aver fatto morire: e faro vivere; colpiro e io stesso guariro . Il Signore castiga colui che ama, flagella ogni figlio che accoglie . Prima percuote e dopo guarisce, poiché è lui che fa soffrire e di nuovo risana . E cosi anche qui: Ti ho costituito oggi su genti e regni, per sradicare e demolire e distruggere e ricostruire e piantare . Soltanto, la prima cosa è che sia estirpato da noi quanto c’è di cattivo: Dio non puo costruire là dove c’è la costruzione cattiva: Infatti che partecipazione c’è fra la giustizia e l’iniquità, quale comunione della luce con le tenebre? Bisogna che la malvagità sia sradicata dalle fondamenta, bisogna che la costruzione del male sia completamente abolita dalla nostra anima, perché dopo questo le parole costruiscano e piantino. Non riesco infatti a comprendere in altro modo cio che sta scritto: Ecco che ho posto le mie parole nella tua bocca ; cosa fanno le parole? Per sradicare e demolire e distruggere . Le parole sradicano le genti, le parole demoliscono i regni , ma non questi regni materiali e mondani. Comprendi cio che è sradicato dalle parole, cio che è demolito dalle parole, in modo degno di parole che demoliscono, degno di parole che sradicano. Forse che adesso in quello che dico non c’è una potenza – se Dio la dà, secondo cio che sta scritto: Il Signore darà la parola a quelli che evangelizzano con grande potenza

– una potenza che sradica se c’è dell’incredulità, se c’è dell’ipocrisia, se c’è della malvagità, se c’è della sfrenatezza? Non è forse demolitrice se in qualche parte del cuore è costruito un tempietto agli idoli ? Affinché, demolito questo, sia costruito il tempio di Dio e sia trovata la gloria di Dio nel tempio ricostruito e divenga non boschetto sacro ma piantagione , paradiso di Dio , dove c’è il tempio di Dio, in Cristo Gesù, al quale è la gloria e il potere nei secoli dei secoli. Amen .






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