Pastores gregis IT 71

Il ministero del Vescovo riguardo alla salute


71 La premura per l'uomo spinge il Vescovo a imitare Gesù, il vero « buon Samaritano », pieno di compassione e di misericordia, che si prende cura dell'uomo senza discriminazione alcuna. La tutela della salute occupa un posto di rilievo tra le sfide attuali. Sono, purtroppo, ancora molte le forme di malattia presenti nelle varie parti del mondo e, sebbene la scienza umana progredisca in modo esponenziale nella ricerca di nuove soluzioni, o aiuti per meglio affrontarle, emergono sempre nuove situazioni in cui la salute fisica e psichica viene ad essere minata.

Nell'ambito della propria Diocesi, ogni Vescovo, con l'aiuto di persone qualificate, è chiamato ad operare perché sia integralmente annunciato il « Vangelo della vita ». L'impegno di umanizzare la medicina e l'assistenza agli ammalati da parte di cristiani che testimoniano a chi soffre la propria sollecita vicinanza, risvegliano nell'animo di ciascuno la figura di Gesù, medico dei corpi e delle anime. Tra le istruzioni affidate ai suoi apostoli, Egli non ha omesso d'inserire l'esortazione a guarire gli ammalati (cfr Mt
Mt 10,8).290 Pertanto l'organizzazione e la promozione di un'adeguata pastorale per gli operatori sanitari meritano davvero una priorità nel cuore di un Vescovo.

In particolare, i Padri sinodali hanno sentito il bisogno di esprimere con forza la loro sollecitudine per la promozione di un'autentica « cultura della vita » nella società contemporanea: « Ciò che, forse, sconvolge maggiormente il nostro cuore di pastori è il disprezzo della vita dal suo concepimento al suo termine, e la disgregazione della famiglia. Il no della Chiesa all'aborto e all'eutanasia è un alla vita, un alla bontà originaria della creazione, un che può raggiungere ogni essere umano nel santuario della sua coscienza, un alla famiglia, prima cellula di speranza nella quale Dio si compiace sino a chiamarla a diventare chiesa domestica ».291

La cura pastorale del Vescovo verso i migranti


72 I movimenti dei popoli oggi hanno assunto proporzioni inedite e si presentano come movimenti di massa, che coinvolgono un enorme numero di persone. Tra queste, sono molte quelle allontanate o in fuga dal proprio paese a motivo di conflitti armati, di precarie condizioni economiche, di scontri politici, etnici e sociali, di catastrofi naturali. Tutte queste migrazioni, pur nella loro diversità, pongono seri interrogativi alle nostre comunità, in rapporto a problemi pastorali come l'evangelizzazione e il dialogo interreligioso.

È dunque opportuno che nelle Diocesi si provveda ad istituire strutture pastorali apposite per l'accoglienza e l'appropriata cura pastorale di queste persone, a seconda delle diverse condizioni in cui si trovano. Occorre favorire anche la collaborazione tra Diocesi confinanti, al fine di garantire un servizio più efficiente e competente, curando anche la formazione di sacerdoti e operatori laici particolarmente generosi e disponibili per quest'impegnativo servizio, soprattutto in merito ai problemi di natura legale che possono sorgere nell'inserimento di queste persone nel nuovo ordinamento sociale.292

In tale contesto i Padri sinodali provenienti dalle Chiese cattoliche orientali hanno riproposto il problema, nuovo per alcuni aspetti e dalle gravi conseguenze nella vita concreta, dell'emigrazione dei fedeli delle loro Comunità. Accade, infatti, che un numero assai rilevante di fedeli provenienti dalle Chiese cattoliche orientali risiedano ormai abitualmente e stabilmente fuori dalle terre di origine e dalle sedi delle Gerarchie orientali. Si tratta, com'è comprensibile, di una situazione che interpella quotidianamente la responsabilità dei Pastori.

Per questo, anche il Sinodo dei Vescovi ha ritenuto necessario un più approfondito esame sui modi con cui le Chiese cattoliche, sia Orientali sia Occidentali, possono stabilire opportune e adatte strutture pastorali in grado di venire incontro alle esigenze di questi fedeli in condizione di « diaspora ».293 In ogni caso, rimane doveroso per i Vescovi del luogo, per quanto di rito diverso, essere per questi fedeli di rito orientale dei veri padri, garantendo loro, nella cura pastorale, la salvaguardia dei valori religiosi e culturali specifici, nei quali sono nati e hanno ricevuto la loro iniziale formazione cristiana.

Sono, questi, solo alcuni ambiti nei quali la testimonianza cristiana e il ministero episcopale sono chiamati in causa con particolare urgenza. L'assunzione di responsabilità nei riguardi del mondo, dei suoi problemi, delle sue sfide, delle sue attese appartiene all'impegno di annuncio del Vangelo della speranza. La posta in gioco, infatti, è sempre il futuro dell'uomo, in quanto « essere di speranza ».

È ben comprensibile che, nell'accumularsi delle sfide a cui è esposta la speranza, sorga la tentazione dello scetticismo e della sfiducia. Ma il cristiano sa di poter fronteggiare anche le situazioni più difficili, perché il fondamento della sua speranza sta nel mistero della Croce e della Risurrezione del Signore. Da lì soltanto è possibile attingere la forza per mettersi e rimanere a servizio di Dio, che vuole la salvezza e la liberazione integrale dell'uomo.



CONCLUSIONE



73 Di fronte a scenari umanamente tanto complessi per l'annuncio del Vangelo, torna quasi spontaneamente alla memoria il racconto della moltiplicazione dei pani narrata nei Vangeli. I discepoli espongono a Gesù le loro perplessità riguardo alla folla, che affamata della sua parola lo ha seguito sin nel deserto, e gli propongono: « Dimitte turbas [...] Congeda la folla [...] » (Lc 9,12). Hanno, forse, timore e non sanno davvero come sfamare un numero così grande di persone.

Un analogo atteggiamento potrebbe insorgere nell'animo nostro, quasi sconfortato dall'enormità dei problemi, che interpellano le Chiese e noi Vescovi personalmente. Occorre, in questo caso, fare ricorso a quella nuova fantasia della carità che deve dispiegarsi non solo e non tanto nell'efficienza dei soccorsi prestati, ma più ancora nella capacità di farsi vicini a chi è nel bisogno, permettendo ai poveri di sentire ogni comunità cristiana come la propria casa.294

Gesù, però, ha una maniera sua propria di risolvere i problemi. Quasi provocando gli Apostoli, dice loro: « Dategli voi stessi da mangiare » (Lc 9,13). Conosciamo bene la conclusione del racconto: « Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste » (Lc 9,17). Quell'abbondanza residua è presente ancora oggi nella vita della Chiesa!

Ai Vescovi del terzo millennio è chiesto di fare ciò che tanti santi Vescovi seppero fare lungo la storia, sino ad oggi. Come san Basilio, ad esempio, il quale volle addirittura costruire, alle porte di Cesarea, una vasta struttura di accoglienza per i bisognosi, una vera cittadella della carità, che da lui prese il nome di Basiliade: traspare da ciò chiaramente che « la carità delle opere assicura una forza inequivocabile alla carità delle parole ».295 Questa è la strada che anche noi dobbiamo percorrere: il Buon Pastore ha affidato il suo gregge ad ogni Vescovo, perché lo alimenti con la parola e lo formi con l'esempio.

Donde, allora, noi Vescovi prenderemo il pane necessario per dare risposta alle tante domande, interne ed esterne alle Chiese e alla Chiesa? Ci verrebbe da lamentarci, come gli Apostoli con Gesù: « Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così numerosa? » (Mt 15,33). Quali sono i « luoghi », da cui attingeremo le risorse? Possiamo almeno accennare ad alcune, fondamentali risposte.

La nostra prima, trascendente risorsa è la carità di Dio diffusa nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato donato (cfr Rm 5,5). L'amore con cui Dio ci ha amati è tale da poterci sempre sostenere nel trovare le vie giuste attraverso cui giungere al cuore dell'uomo e della donna di oggi. In ogni istante il Signore ci dona, con la forza del suo Spirito, la capacità d'amare e d'inventare le forme più giuste e più belle dell'amore. Chiamati ad essere servitori del Vangelo per la speranza del mondo, noi sappiamo che questa speranza non proviene da noi, ma dallo Spirito Santo, il quale « non cessa di essere il custode della speranza nel cuore dell'uomo: della speranza di tutte le creature umane e, specialmente, di quelle che “possiedono le primizie dello Spirito” e “aspettano la redenzione del corpo” ».296

L'altra nostra risorsa è la Chiesa, in cui siamo inseriti mediante il Battesimo con tanti altri nostri fratelli e sorelle, con i quali confessiamo l'unico Padre celeste e ci abbeveriamo all'unico Spirito di santità.297Fare della Chiesa « la casa e la scuola della comunione » è l'impegno a cui ci invita la situazione presente, se vogliamo rispondere alle attese del mondo.298

La nostra comunione nel corpo episcopale, in cui siamo stati inseriti mediante la consacrazione, è anch'essa una formidabile ricchezza, poiché costituisce un validissimo sostegno per leggere con attenzione i segni dei tempi e discernere con chiarezza quello che lo Spirito dice alle Chiese. Nel cuore del Collegio dei Vescovi c'è il sostegno e la solidarietà del Successore dell'apostolo Pietro, la cui potestà suprema e universale non annulla, anzi afferma, rafforza e rivendica la potestà dei Vescovi, successori degli Apostoli. Sarà importante, in questa prospettiva, valorizzare gli strumenti della comunione secondo le grandi direttive del Concilio Vaticano II. Non v'è dubbio, infatti, che vi sono circostanze – ed oggi non sono poche – nelle quali una singola Chiesa particolare ed anche più Chiese vicine si trovano nell'incapacità o nella pratica impossibilità d'intervenire adeguatamente su problemi di più grande rilievo. È soprattutto in queste circostanze che il ricorso agli strumenti della comunione episcopale può offrire un autentico aiuto.

Un'ultima, immediata risorsa per un Vescovo alla ricerca del « pane » per alleviare la fame dei suoi fratelli è la propria Chiesa particolare, quando la spiritualità della comunione emerga in essa come principio educativo « in tutti i luoghi dove si plasma l'uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell'altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità ».299 È qui che il collegamento tra la X Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e le altre tre Assemblee generali, che immediatamente l'hanno preceduta torna ancora una volta a mostrarsi. Poiché un Vescovo non è mai solo: non è solo nella Chiesa universale e neppure lo è nella sua Chiesa particolare.


74 L'impegno del Vescovo all'inizio di un nuovo millennio è così chiaramente delineato. È l'impegno di sempre: annunciare il Vangelo di Cristo, salvezza del mondo. Ma è impegno caratterizzato da urgenze nuove, che esigono la concorde dedizione di tutte le componenti del Popolo di Dio. Il Vescovo dovrà poter contare sui membri del presbiterio diocesano e sui diaconi, ministri del sangue di Cristo e della carità; sulle sorelle e sui fratelli consacrati, chiamati ad essere nella Chiesa e nel mondo testimoni eloquenti del primato di Dio nella vita cristiana e della potenza del suo amore nella fragilità della condizione umana; sui fedeli laici, infine, le cui accresciute possibilità di apostolato nella Chiesa costituiscono per i Pastori una fonte di particolare sostegno e un motivo di speciale conforto.

Al termine delle riflessioni svolte in queste pagine, ci rendiamo conto come il tema della X Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo riporti ciascuno di noi Vescovi verso tutti i nostri fratelli e sorelle nella Chiesa e verso tutti gli uomini e donne del mondo. Ad essi Cristo ci invia, come un giorno inviò gli Apostoli (cfr Mt
Mt 28,19-20). Nostro compito è quello di essere, per ogni persona, in modo eminente e visibile, un segno vivo di Gesù Cristo, Maestro, Sacerdote e Pastore.300

Cristo Gesù è dunque l'icona a cui, venerati Fratelli nell'episcopato, guardiamo per svolgere il nostro ministero di araldi della speranza. Come Lui dobbiamo anche noi saper offrire la nostra esistenza per la salvezza di quanti ci sono affidati, annunciando e celebrando la vittoria dell'amore misericordioso di Dio sul peccato e sulla morte.

Invochiamo su questo nostro compito l'intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli. Ella, che nel Cenacolo sostenne la preghiera del Collegio apostolico, ci ottenga la grazia di non venire mai meno alla consegna d'amore che Cristo ci ha affidato. Testimone della vera vita, Maria « brilla innanzi al peregrinante Popolo di Dio – e perciò in particolare dinanzi a noi, che ne siamo i Pastori – quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore ».301

Dato a Roma, presso san Pietro, il 16 ottobre dell'anno 2003, venticinquesimo anniversario della mia elezione al Pontificato.

GIOVANNI PAOLO II


1Rito dell'Ordinazione del Vescovo: Preghiera di Ordinazione.

2Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 18.

3S. Tommaso d'Aquino, Super Ev. Joh., X, 3.

4Giovanni Paolo II, Omelia a conclusione della X Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (27 ottobre 2001), 3: AAS 94 (2002), 114.

5 Discorso ai Cardinali, Arcivescovi e Vescovi d'Italia (6 dicembre 1965): AAS 58 (1966), 68.

6Propositio 3.

7Cfr Giovanni Paolo II, Preghiera nel trigesimo dell'11 settembre: L'Osservatore Romano, 12 ottobre 2001, p. 1.

8Sinodo dei Vescovi, X Assemblea Generale Ordinaria, Messaggio (25 ottobre 2001), 8:L'Osservatore Romano, 27 ottobre 2001, p. 5; cfr Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens (14 maggio 1971), 41: AAS 63 (1971), 429-430.

9Cfr Propositio 6.

10Cfr Propositio 1.

11Cfr Ottato di Milevi, Contra Parmenianum donat. 2,2: PL 11, 947; S. Ignazio d'Antiochia, Ai Romani, 1,1: PG 5, 685.

12Giovanni Paolo II, Omelia di inizio della X Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (30 settembre 2001), 6: AAS 94 (2002), 111-112.

13Cfr Messale Romano, Prefazio dei Santi Pastori.

14S. Agostino, Sermo 340/A,9: PLS 2, 644.

15Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 3.

16Cfr Contro le eresie, III, 2, 2; 3, 1: PG 7, 847.848; Propositio 2.

17Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 21; 27.

18Cfr Ai Magnesiani, 6, 1: PG 5, 764; Ai Tralliani, 3, 1: PG 5, 780; Agli Smirnesi, 8, 1: PG 5, 852.

19Cfr Pontificale Romano, Rito dell'Ordinazione del Vescovo: Impegni dell'eletto.

20Cfr Didascalia Apostolorum II, 33, 1, ed. F.X. Funk, I, 115.

21Cfr Propositio 6.

22Cfr Pontificale Romano, Rito dell'Ordinazione del Vescovo: proposta di omelia.


23N. 19.

24Cfr ibid., 22; Codice di Diritto Canonico, can. 330; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 42.

25Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22; Codice di Diritto Canonico, can. 336; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 49.

26Cfr Propositio 20; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 21; Codice di Diritto Canonico, can. 375 § 2.

27Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 23; Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 3; 5; 6; Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 13: AAS 90 (1998), 650-651.

28Cfr Giovanni Paolo II, Cost. ap. Pastor Bonus (28 giugno 1988), Adnexum I, 4: AAS 80 (1988), 914-915; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22; Codice di Diritto Canonico can. 337 §§ 1, 2; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 50 §§ 1, 2.

29Cfr Giovanni Paolo II, Allocuzione alla conclusione della VII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (29 ottobre 1987), 4: AAS 80 (1988), 610; Cost. ap. Pastor Bonus, Adnexum I (28 giugno 1988): AAS 80 (1988) 915-916; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla ChiesaLumen gentium, 22.

30Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22.

31Ibid.

32Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos, (21 maggio 1998), 8: AAS 90 (1998), 647.

33Cfr Sacramentario di Angoulême, In dedicatione basilicae novae: « Dirige, Domine, ecclesiam tuam dispensatione caelesti, ut quae ante mundi principium in tua semper est praesentia praeparata, usque ad plenitudinem gloriamque promissam te moderante perveniat »: CCSL159 C, rubr. 1851; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 758-760; Congregazione per la Dottrina della Fede, Lett. Communionis notio (28 maggio 1992), 9: AAS 85 (1993), 843.

34Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 23.

35Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 12: AAS 90 (1998), 649-650.

36Decr. sull'attività missionaria della Chiesa Ad gentes, 5.

37Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22.

38Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 12: AAS 90 (1998), 650.

39Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22.

40Cfr Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 12: AAS 90 (1998), 649-650.

41Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 25-26.

42Cfr Propositio 33.

43Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 21, 27; Giovanni Paolo II, Lettera ai Sacerdoti (8 aprile 1979), 3: AAS 71 (1979), 397.

44Cfr In Io. Ev. tract. 123, 5: PL 35, 1967.

45Sermo 340, 1: PL 38, 1483: « Vobis enim sum episcopus; vobiscum sum christianus ».

46Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 10.

47Ibid., 32.

48Cfr Propositio 8.

49Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 30: AAS 93 (2001), 287.

50Orazione II, n. 71: PG 35, 479.

51Cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 15.31: AAS 93 (2001), 276.288.


52N. 5: AAS 94 (2002), 111.

53Sacramentarium Serapionis, 28, ed. F.X. Funk, II, 191.

54Giovanni Paolo II, Omelia di inizio della X Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (30 settembre 2001), 5: AAS 94 (2002), 111.

55Codice di Diritto Canonico, can. 387; cfr Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 197.

56Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 40.

57Sermo 340, 1: PL 38, 1483.

58Cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1804.1839.

59Cfr Propositio 7.

60S. Cipriano, De oratione dominica, 23: PL 4, 535; cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 4.

61Rito dell'Ordinazione del Vescovo: Consegna della mitra.

62Cfr Propositio 7.

63Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 41.

64Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (17 dicembre 2001), 184: Città del Vaticano, 2002, p.154.

65Cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Rosarium Virginis Mariae (16 ottobre 2002), 43: AAS 95 (2003), 35-36.

66Cfr Propositio 8.

67Cfr Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 59: AAS 68 (1976), 50.

68Ai Filadelfiesi, 5: PG 5, 700.

69Comm. in Is., Prol.: PL 24, 17; cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla divina rivelazione Dei Verbum, 25.

70Paolo VI, Esort. ap. Marialis cultus (2 febbraio 1974), 17: AAS 66 (1974), 128.

71Cfr S. Agostino, Sermo 179, 1: PL 38, 966.

72Omelie sul Lev., VI : PG 12, 474 C.


73N. 39: AAS 93 (2001), 294.

74Cfr Pseudo Dionigi Areopagita, Sulla gerarchia ecclesiastica, III: PG 3, 512; S. Tommaso d'Aquino, S. Th. II-II, q. 184, a. 5.

75Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 34: AAS 93 (2001), 290.

76S. Th. II-II, q. 17, a. 2.

77Rito dell'Ordinazione del Vescovo: Impegni dell'eletto.

78Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 84-85.

79Cost. ap. Laudis canticum (1 novembre 1970): AAS 63 (1971), 532.

80Cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Vita consecrata (25 marzo 1996), 20-21: AAS 88 (1996), 393-395.

81Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 27: AAS 84 (1992), 701.

82Cfr n. 28: l.c. 701-703.

83Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 18.

84Cfr ibid., 27.37.

85Cfr Propositio 10.

86A Policarpo, IV: PG 5, 721.

87Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 8.

88Cfr Propositio 9.

89Cfr Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 49: AAS 93 (2001), 302.

90 Rito dell'Ordinazione del Vescovo: Consegna dell'anello.


91N. 43: AAS 93 (2001), 296.

92Hom. in Ez. I, 11: PL 76, 908.

93Acta Ecclesiae Mediolanensis, Milano 1599, p. 1178.

94Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 70: AAS 84 (1992), 781.

95Ibid., 72: l.c., 787.

96Cfr Propositio 12.

97Cfr Propositio 13.

98Cfr n. 6: AAS 94 (2002), 116.

99Cfr Propositio 11.

100Conc. Ecum. Vat. II., Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 12; cfr Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 25.

101Cfr Propositiones 14; 15.

102Cfr Propositio 14.

103Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 29: AAS 93 (2001), 285-286.

104Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 22.

105Cfr Propositio 15.

106Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 28: AAS 68 (1976), 24.

107Cfr Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 25; Cost. dogm. sulla divina rivelazione Dei Verbum, 10; Codice di Diritto Canonico, can. 747 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 595 § 1.

108Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla divina rivelazione Dei Verbum, 7.

109Cfr ibid., 8.

110Cfr ibid., 10.

111Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 12.

112En. in Ps. 126, 3: PL 37, 1669.

113Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 25.

114Ibid., 12.

115Cfr Propositio 15.


116N. 63: AAS 71 (1979), 1329.

117Cfr Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi (15 agosto 1997), 233:Ench. Vat. 16, 1065.

118Cfr Propositio 15.

119Cfr Propositio 47.

120Cfr Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Donum veritatis (24 maggio 1990), 19: AAS82 (1990), 1558; Codice di Diritto Canonico, can. 386 § 2; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 196 § 2.

121Cfr Propositio 16.

122Discorso ai partecipanti al congresso nazionale italiano del Movimento ecclesiale di impegno culturale (16 gennaio 1982), 2: Insegnamenti V/1 (1982), 131; cfr Propositio 64.

123Cfr Propositio 65.

124Cfr Propositio 66.

125Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla divina rivelazione Dei Verbum, 10.

126De Trinitate, VIII, 1: PL 10, 236.

127Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Ecclesia de Eucharistia (17 aprile 2003), 22-24: AAS 95 (2003), 448-449.

128Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 10.


129N. 26.

130Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. sulla sacra liturgia, Sacrosanctum Concilium, 10.

131Ibid., 41.

132Pontificale Romano, Benedizione degli oli, Premesse, 1.

133Cfr Pontificale Romano, Rito dell'Ordinazione del Vescovo, dei Presbiteri e dei Diaconi, Premesse, 21, 120, 202.

134Cfr nn. 42-54.

135Cfr Propositio 17.

136« Legem credendi lex statuat supplicandi »: S. Celestino, Ad Galliarum episcopos: PL 45, 1759.

137Cfr Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 11.14.

138Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 35: AAS 93 (2001), 291.

139Cfr Propositio 17.

140Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 102.

141Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 68.

142Conc. Ecum. Vat. II, Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 104.

143Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 26.

144Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Ecclesia de Eucharistia (17 aprile 2003), 21: AAS 95 (2003), 447-448.

145Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 26.

146Conc. Ecum. Vat. II, Decr. sul ministero e la vita sacerdotale Presbyterorum ordinis, 5.

147Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 28; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Ecclesia de Eucharistia (17 aprile 2003), 41-42: AAS 95 (2003), 460-461.

148Cfr Congregazione per il Clero (et aliae), Istr. interdicasteriale su alcune questioni circa la collaborazione dei fedeli laici al ministero dei sacerdoti Ecclesiae de mysterio (15 agosto 1997), « Disposizioni pratiche », art. 7: AAS 89 (1997), 869-870.

149Cfr Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 64.

150Paolo VI, Cost. ap. Divinae consortium naturae (15 agosto 1971): AAS 63 (1971), 657.

151Cfr Propositio 18.

152Cfr Motu proprio Misericordia Dei (7 aprile 2002), 1: AAS 94 (2002), 453-454.

153Cfr Propositio 18.

154Cfr Rituale Romano, Rito degli esorcismi (22 novembre 1998), Città del Vaticano 1999; Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione (14 settembre 2000): L'Osservatore Romano, 24 novembre 2000, p. 6.

155Cfr Esort. ap. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 48: AAS 68 (1976), 37-38.

156Ibid.

157Cfr Propositio 19.

158Cfr Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Direttorio su pietà popolare e liturgia (17 dicembre 2001), 21: Città del Vaticano, 2002, 28-29.

159Cfr Lettera ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 29-41:AAS 93 (2001), 285-295.

160Cfr Propositio 48.

161Cfr Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 27; Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 16.

162Cfr Conc. Ecum. Vat. II., Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 11; Codice di Diritto Canonico, can. 369; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 177 § 1.

163Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 27; Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 8; Codice di Diritto Canonico, can. 381 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 178.

164Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 27.

165Pontificale Romano, Rito dell'Ordinazione del Vescovo: proposta di omelia.

166Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 27; cfr Codice di Diritto Canonico, can. 381 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 178.

167Ad Irenaeum, Epistulae, lib. I, ep. VI: Sancti Ambrosii episcopi Mediolanensis opera, Milano-Roma 1988, 19, p. 66.


168N. 27.

169Ibid.

170Cfr Codice di Diritto Canonico, cann. 204 § 1; 208; 212 §§ 2, 3; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 7 § 1; 11; 15 §§ 2, 3.

171Cfr Propositio 35.

172Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 32; Codice di Diritto Canonico, cann. 204 § 1; 208.

173Cfr Propositio 35.

174Cfr AAS 89 (1997), 706-727. Un analogo discorso deve essere fatto per le Assemblee eparchiali, delle quali trattano i cann. 235-242 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

175Cfr Propositio 35.

176Cfr Propositio 36.

177Cfr Propositio 39.

178Cfr Propositio 37.

179Cfr ibid.

180Cfr Romae 1572, p. 52 v.


181N. 11.

182Cfr nn. 16-17: AAS 84 (1992), 681-684.

183Cfr Propositio 40.

184Giovanni Paolo II, Discorso a un gruppo di Vescovi eletti di recente (23 settembre 2002), 4:L'Osservatore Romano (23-24 settembre 2002), p. 5.

185Ep. ad Nepotianum presb., LII, 7: PL 22, 534.

186Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 77: AAS 84 (1992), 795.

187Cfr Conc. Ecum. Vat. II., Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 16.

188Cfr Propositio 40.

189Cfr Propositio 41.

190Cfr ibid.; Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), 60-63: AAS 84 (1992), 762-769.

191Cfr ibid., 65: l.c. 771-772.

192Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 1051.

193Cfr Propositio 41.

194Cfr Propositio 42.

195Cfr Congregazione per l'Educazione Cattolica, Ratio fundamentalis institutionis Diaconorum permanentium (22 febbraio 1998): AAS 90 (1998), 843-879; Congregazione per il Clero,Directorium pro ministerio et vita Diaconorum permanentium (22 febbraio 1998): AAS 90 (1998), 879-926.

196Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 44.

197Cfr Propositio 43.

198Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 39.

199Cfr Propositiones 45, 46 e 49.

200Cfr Propositio 52.

201Cfr Propositio 51.

202Cfr ibid.

203Cfr Propositio 53.

204Cfr Propositio 52.

205Cfr Pontificale Romano, Rito dell'Ordinazione del Vescovo: Impegni dell'eletto.

206Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 23.

207Cfr Paolo VI, Discorso in apertura del terzo periodo del Concilio (14 settembre 1964): AAS 56 (1964), 813; Congregazione per la Dottrina della Fede, Lett. Communionis notio (28 maggio 1992), 9. 11-14: AAS 85 (1993), 843-845.

208Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22; Codice di Diritto Canonico, cann. 337; 749 § 2; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 50; 597 § 2.

209Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 23.

210Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 8.

211Cfr Lett. enc. Quadragesimo anno (15 maggio 1931): AAS 23 (1931), 203.

212Cfr Propositio 20.

213Cfr Relatio post disceptationem, 15-17: L'Osservatore Romano, 14 ottobre 2001, p. 4;Propositio 20.

214Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 381 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 178.

215Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium 22; Codice di Diritto Canonico, cann. 331 e 333; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 43 e 45 § 1.

216Cfr Congregazione per la Dottrina della Fede, Lett. Communionis notio (28 maggio 1992),12:AAS 85 (1993), 845-846.

217Ibid., 13: l.c., 846.

218Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium 27; Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus 8; Codice di Diritto Canonico, can. 381 § 1;Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 178.

219Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 753; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 600.

220Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 22; Codice di Diritto Canonico, cann. 333 § 1; 336; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 43; 45 § 1; 49.

221Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 21; Codice di Diritto Canonico, can. 375 § 2.

222Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 27; cfr Codice di Diritto Canonico, can. 333 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 45 § 1.

223Cfr Discorso in apertura del terzo periodo del Concilio (14 settembre 1964): AAS 56 (1964), 813.

224Cfr Sinodo dei Vescovi, II Assemblea Generale Straordinaria, Relazione Finale Exeunte coetu (7 dicembre 1985), C. 1: L'Osservatore Romano, 10 dicembre 1985, p. 7.

225Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 333 § 2; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 45 § 2.

226Cfr Propositio 27.

227Cfr Giovanni Paolo II, Cost. ap. Pastor Bonus (28 giugno 1988) art. 31: AAS 80 (1988), 868;Adnexum I, 6: ibid., 916-917; Codice di Diritto Canonico, can. 400 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 208.

228Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 13.

229Cfr Giovanni Paolo II, Cost. ap. Pastor Bonus, Adnexum (28 giugno 1988) I, 2; I, 5: AAS 80 (1988), 913; 915.

230Cfr S. Ireneo, Contro le eresie 3, 3, 2: PG 7, 848.

231Cfr S. Ignazio d'Antiochia, Ai Romani 1, 1: PG 5, 685.

232Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 13.

233Cfr ibid., 21-22; Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 4.

234Cfr Propositiones 26 e 27.

235Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 399; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 206.

236Cfr Propositio 25.

237Cfr Motu proprio Apostolica sollicitudo (15 settembre 1965): AAS 57 (1965), 775-780; Conc. Ecum. Vat. II., Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 5.

238Cfr Paolo VI, Motu proprio Apostolica sollicitudo (15 settembre 1965), II: AAS 57 (1965), 776-777; Allocuzione ai Padri sinodali (30 settembre 1967): AAS 59 (1967), 970-971.

239Cfr Propositio 25.

240Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 333 § 2; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 45 § 2.

241Can. 343.

242Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 44: AAS 93 (2001), 298.

243Propositio 31; Cfr Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 13: AAS90 (1998), 650-651.

244Cfr Decr. sull'ufficio pastorale dei Vesovi nella Chiesa Christus Dominus, 6.

245Cfr Propositio 32.

246Cfr Propositio 33.

247Cfr Propositio 21.

248Cfr Propositio 22.

249Cfr Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 23; Decr. sulle Chiese Orientali Cattoliche,Orientalium Ecclesiarum, 11.

250Cfr Giovanni Paolo II, Cost. ap. Sacri canones (18 ottobre 1990): AAS 82 (1990), 1037.

251Decr. sulle Chiese Orientali Cattoliche Orientalium Ecclesiarum, 11.

252Cfr Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 76 e 77.

253Cfr Canones Apostolorum, VIII, 47, 34: ed. F.X. Funk, I, 572-574.

254Cfr Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 110 § 3 e 149.

255Cfr ibid., cann. 110 § 1 e 150 §§ 2,3.

256Cfr ibid., cann. 110 § 2 e 1062.

257Cfr ibid., cann. 140-143.

258Cfr Propositio 28; Codice di Diritto Canonico, can. 437 § 1; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, can. 156 § 1.

259Decr. sull'ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa Christus Dominus, 36.

260Cfr Codice di Diritto Canonico, cann. 441; 443.

261Cfr AAS 90 (1998), 641-658.

262Can. CIO 322.

263Cfr Propositiones 29 e 30.

264Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 6: AAS 90 (1998), 645-646.

265Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 450.

266Cfr Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 10.12: AAS 90 (1998), 648-650.

267Cfr ibid., nn. 12; 13; 19: l.c., 649-651.653-654; Codice di Diritto Canonico, cann. 381 § 1; 447; 455 § 1.

268Giovanni Paolo II, Motu proprio Apostolos suos (21 maggio 1998), 18: AAS 90 (1998), 653.

269Ibid.

270Cfr Propositio 25.

271Cfr Codice di Diritto Canonico, can. 459 § 1.

272Cfr Propositio 30.

273Cfr Propositio 60.

274Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Decr. sull'attività missionaria della Chiesa Ad gentes, 38.

275Cfr Propositio 63.

276Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio (7 dicembre 1990), 11: AAS 83 (1991), 259-260.

277Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 6.

278Cfr ibid., 1.

279Cfr Propositiones 54-55.

280Sinodo dei Vescovi, X Assemblea Generale Ordinaria, Messaggio (25 ottobre 2001), 10-11:L'Osservatore Romano, 27 ottobre 2001, p. 5.

281Cfr Propositio 55.

282Cfr Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002 (8 dicembre 2001), 8: AAS 94 (2002), 137.

283Cfr Propositiones 61 e 62.

284Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Dominus Iesus (6 agosto 2000), 22: AAS 92 (2000), 763.

28 5N. 1.

286Cfr Propositio 56.

287Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sinodale Ecclesia in America (22 gennaio 1999), 55: AAS 91 (1999), 790-791.

288Cfr Propositio 56.

289Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1990 (8 dicembre 1989), 7: AAS 82 (1990), 150.

290 Cfr Propositio 57.

291 Sinodo dei Vescovi, X Assemblea Generale Ordinaria, Messaggio (25 ottobre 2001), 12:L'Osservatore Romano, 27 ottobre 2001, p. 5.

292Cfr Propositio 58.

293Cfr Propositio 23.

294Cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 50: AAS 93 (2001), 303.

295Cfr ibid.

296Giovanni Paolo II, Lett. enc. Dominum et Vivificantem (18 maggio 1986), 67: AAS 78 (1986), 898.

297Cfr Tertulliano, Apologeticum, 39, 9: CCL 1, 151.

298Cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte (6 gennaio 2001), 43: AAS 93 (2001), 296.

299Ibid.

300Cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 21.

301Ibid., 68.


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Pastores gregis IT 71