Mediator Dei - Pio XII  216

Conclusione

300 Tutte queste cose, Venerabili Fratelli, avevamo in animo di scrivervi, e lo facciamo affinché i Nostri e i vostri devoti figli meglio comprendano e maggiormente stimino il preziosissimo tesoro contenuto nella sacra Liturgia: cioè il Sacrificio Eucaristico, che rappresenta e rinnova il Sacrificio della Croce, i Sacramenti, fiumi di grazia e di vita divina, e l'inno di lode che il cielo e la terra elevano ogni giorno a Dio.

Ci sia lecito sperare che queste Nostre esortazioni sproneranno i tiepidi e i ricalcitranti non soltanto a uno studio più intenso ed illuminato della Liturgia, ma anche a tradurre nella pratica della vita il suo spirito soprannaturale, come dice l'Apostolo: «non vogliate spegnere lo Spirito».

A quelli che uno zelo eccessivo spinge talvolta a dire e a fare cose che Ci duole di non poter approvare, ripetiamo l'avvertimento di S. Paolo: «Mettete ogni cosa a prova, ritenete ciò che è buono»; e li ammoniamo con animo paterno perché vogliano ricavare il loro modo di pensare e di agire dalla cristiana dottrina, conforme ai precetti della immacolata Sposa di Gesù Cristo, e Madre dei Santi.

A tutti, poi, ricordiamo la necessità di una generosa e fedele obbedienza ai Pastori ai quali spetta il diritto ed incombe il dovere di regolare tutta la vita, e innanzi tutto quella spirituale, della Chiesa: «Obbedite ai vostri superiori e siate ad essi sottomessi. Essi, difatti, vegliano sulle anime vostre col pensiero di renderne conto, affinché lo facciano con gioia, e non gemendo».

Il Dio che adoriamo, e che «non è Dio di discordia, ma di pace», conceda benigno a noi tutti di partecipare in questo esilio terreno, con uno solamente e un solo cuore, alla sacra Liturgia, che sia come una preparazione ed un auspicio di quella celeste Liturgia, con la quale, come confidiamo, in compagnia con la eccelsa Madre nostra, canteremo: «A Colui che siede sul trono e all'agnello: benedizione, e onore e gloria e impero nei secoli dei secoli».

Con questa lietissima speranza, a voi tutti e singoli, Venerabili Fratelli, ai greggi affidati alla vostra vigilanza, come auspicio dei doni celesti, e attestato della Nostra particolare benevolenza, impartiamo con grandissimo affetto l'Apostolica Benedizione.

Dato a Roma, presso S. Pietro, il giorno 20 Novembre 1947, ottavo del Nostro Pontificato.

PIO PP. XII.








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