ESPERIENZE DI FORMAZIONE PERMANENTE IN AMERICA SETTENTRIONALE

di Harry Joseph Flynn

 

Negli Stati Uniti, durante l'ultimo trentennio, è stata prestata particolare attenzione al tema della formazione permanente sentita come necessità intrinseca all'esistenza sacerdotale. Si sono esaminate le esigenze fondamentali: spirituale, fisica, psicologica, e si è visto che vanno curate armonicamente, perché la grazia suppone la natura.

L'esigenza spirituale richiede preghiera, ritiri e letture spirituali. L'esigenza fisica richiede l'esercizio fisico, una dieta adatta, un giusto riposo. L'esigenza psicologica richiede di avere amici, cura della dimensione affettiva, senso della propria realizzazione, giusta solitudine, relax, possibilità di cambiamenti.

La scorsa estate, la Commissione episcopale per la vita e il ministero dei sacerdoti ha inviato un questionario a tutte le diocesi per raccogliere notizie sulla formazione permanente nelle varie diocesi e a esse si è chiesto se organizzano ritiri spirituali per il clero e, nel caso, se sono obbligatori o opzionali, se ci sono gruppi di supporto ai sacerdoti, se il vescovo segue una metodologia per ascoltare e dialogare con i propri presbiteri.

Si è cosi verificato che tutte le diocesi sembrano impegnate sia nell'offerta di ritiri spirituali che nell'opera di sostentamento del clero mediante appositi gruppi. Novantotto vescovi si sono detti impegnati nel perseguire l'intento di dialogare con i propri sacerdoti attraverso l'incontro con piccoli gruppi, la prassi del pranzo con singoli o gruppi, ore di adorazione e scambio e attraverso altre metodologie.

Il National Pastoral Life Center ha preparato uno studio, Equipped for the work of ministry, articolato su sei capitoli che seguono i temi trattati dalla Pastores dabo vobis: il sacerdozio, i rapporti, la formazione umana, la formazione spirituale, la formazione intellettuale e la formazione pastorale. Tutti aspetti che ineriscono l'uno nell'altro.

Si è calcolato che ciascun tema richiede un'ora o un'ora e mezza di impegno di gruppo, previa adeguata preparazione personale di ogni sacerdote partecipante. Il dibattito di gruppo viene guidato da un confratello mentre un altro propone la preghiera unitamente a una riflessione iniziale e un terzo redige le conclusioni.