ESPERIENZE DI FORMAZIONE PERMANENTE IN AUSTRALIA

di Ronald A. Mulkearns

 

L’attuale preoccupazione della Chiesa cattolica in Australia, a proposito della formazione permanente dei sacerdoti, è appuntata sull’interrogativo fondamentale circa il ruolo e l’identità sacerdotale nell’esperienza del trentennio successivo al concilio Vaticano II, che ha sottolineato il ministero di tutti i battezzati.

Negli anni Settanta si è seguita la linea dell’assistenza e, iniziando da una diocesi rurale, si è avviata la prassi di riunioni annuali sacerdotali. Si è così pervenuti ad un concilio nazionale del clero. I membri sacerdoti si radunano annualmente e i diaconi ogni due anni, e pubblicano una rivista che viene inviata a tutto il clero della nazione. Recentemente si è venuta a formare, con un’altra visione sul sacerdozio, una ulteriore organizzazione, denominata Confraternita australiana dei chierici cattolici.

Nel 1982 l’episcopato ha destinato all’aggiornamento dei chierici il Centro San Pietro. Da quell’anno, fino al 1993, data di chiusura, 333 sacerdoti hanno partecipato a corsi trimestrali di formazione permanente, organizzati due volte all’anno.

Dopo l’iniziativa del suddetto centro, e ad essa complementare, si sviluppò l’esigenza di fornire un aiuto per il ministero quotidiano dei sacerdoti. Negli anni Ottanta, con l’aiuto del Center for human development di Washington, in sedici diocesi australiane, prese forma il Ministry to priests program, in collegamento con un Centro per lo sviluppo umano stabilito a Canberra. Caduto il legame con l’organizzazione statunitense, l’iniziativa si stabilizzò come Istituto cattolico per il ministero.

Nel 1992, alla luce delle precedenti esperienze, i vescovi australiani, a seguito della pubblicazione dell’esortazione apostolica postsinodale Pastores dabo vobis, hanno costituito la commissione nazionale per l’educazione permanente dei sacerdoti. Tale commissione, il cui direttore nazionale viene nominato dalla Conferenza episcopale, è composta da due vescovi, cinque presbiteri scelti dai responsabili dell’educazione permanente nelle varie diocesi, da tre laici e da due religiosi scelti dalla Conferenza australiana dei superiori degli istituti di vita consacrata.

La summenzionata commissione sostiene le iniziative diocesane, risponde alle necessità che vengono manifestate, presta aiuto nel reperimento degli esperti e contribuisce al collegamento delle varie iniziative locali.

Il direttore nazionale promuove anche iniziative annuali sulla pratica e sulla teoria della direzione spirituale, ritenuta fondamentale nell’ambito degli strumenti pastorali.