ANAFORA Iteratio verbi unius vel plurimorum vrborum in initio sententiarum sequentium

it: per me si va nella città dolente,

per me si va nell'eterno dolore,

per me si va tra la perduta gente

Nell'etimologia di anafora c'è il doppio significato di annuncio, dar notizia a una personalità e quello di offerta innalzata (a)na\-fe/rw) a vantaggio della comunità. Il termine è usato sia dai pagani che dai cristiani, ma i cristiani esaltano l'offerta del sacrificio di culto (Hbr 13,15 e 1Ptr 2,5).

Anafora è: 1. l'azione dell'offerta eucaristica, 2. il formulario impiegato nell'azione eucaristica; 3. la materia offerta nell'eucaristia (equivalente di prosfora/); 4. il velo liturgico che ricopre le specie eucaristiche. Di queste quattro acceziòni la più usata nel linguaggio liturgico è la prece sacerdotale eucaristica. Le liturgie celebrate in una lingua differente dal greco non l'hanno tradotta. I siri i copti e gli etiopi, pur servendosi di parole semitiche come qûdd s o qûrb n , continuano a usare annafûra o anfûra, segno di continuità della terminologia arcaizzante.

La chiesa siro-occidentale chiama così quella parte dell'eucaristia che va dal bacio di pace fino alla comunione, la chiesa etiopica, eclettica, l'intera liturgia eucaristica, le altre, la parte che va dal bacio di pace fino alla dossologia finale. Storicamente emerge come sostitutivo di eucaristia, eulogia, frazione del pane e approfondisce l'idea dell'offerta come sacrificio. Nel verbo ana-phero la teologia eucaristica sottolinea l'idea di elevazione-ascensione (Const. Ap. 2,58- Funk 161; Giov. Cris., Hom. IV c.Anom., PG 48, 734).

Le famiglie delle anafore - Premesso che non si devono confondere le famiglie liturgiche con le omonime famiglie confessionali, [nota: Ad es. l'anafora alessandrina di s. Marco è praticamente ignorata nel patriarcato di Alessandria; le chiese bizantine usano quelle di Basilio e del Crisostomo, di struttura antiochena; la chiesa etiopica quelle siriache, adottate in epoca medievale, sotto l'influsso della chiesa sira.] la classificazione comprende la famiglia siro-orientale (impropriamente detta caldaica), l'antiochena (o siro-occidentale), l'alessandrina.