CLEMENTE VII

 

 

Papa, nato a Firenze nel 1478 e morto a Roma nel 1534. Figlio postumo di Giuliano de' Medici (ucciso nella congiura dei pazzi) e d'Antonia Gorini; fu chiamato Giulio in memoria del padre e allevato presso lo zio, Lorenzo il Magnifico, insieme coi figli di lui, dei quali seguì le sorti dopo la cacciata dei Medici da Firenze (1494).

 

Entrato nell'ordine a imitazione del cugino Giovanni, quando questi fu eletto papa nel 1513 con il nome di Leone X, si stabilì accanto a lui nella curia romana e divenne cardinale. Vide così le prime avvisaglie della Riforma, con la rivolta e la condanna di Lutero, poco prima della morte di papa Leone nel 1521.

 

A Leone X succedette, per soli due anni, il fiammingo Adriano VI, scomparso il quale Giulio de' Medici fu eletto col nome di Clemente VII (1523). Tenne sempre una condotta al fine di ottenere vantaggi per la propria famiglia, il suo governo fu caratterizzato da pericolose incertezze, che coinvolsero lo Stato della Chiesa in drammatiche vicende; memorabile fra tutte il sacco di Roma del 1527, scatenato dall'Imperatore Carlo V dopo la sua rottura politica con il pontefice. In seguito tuttavia si rappacificarono. Clemente VII fu invece inflessibile con Enrico VIII d'Inghilterra, che invano sollecitò da lui lo scioglimento del suo matrimonio per contrarre nuove nozze. Il re finì con il ribellarsi e staccare il suo regno dalla chiesa di Roma (Scisma d'Inghilterra). Negli ultimi anni Clemente si riavvicinò alla Francia. Malgrado la sua avarizia, favorì letterati e artisti (commise tra l'altro a Michelangelo il "Giudizio Universale"). Morì il 25 settembre 1534.