ENRICO II

 

 

Enrico II, re di Francia dal 1547 al 1559, è figlio di Francesco I e di Claudia di Francia.

 

Ostaggio in Spagna dal 1526 al 1530 (liberato con la pace di Cambrai) sposa nel 1533 Caterina de' Medici dalla quale ha dieci figli.

 

Strenuo difensore della fede cattolica contro la Riforma, nel 1551 pubblica l'editto di Châteaubriant che proibisce i libri censurati ed i rapporti con i calvinisti.

 

Nel 1548, consigliato dai Guisa, agisce contro l'Inghilterra e nel 1552 stipula il trattato di Chabord con i principi protestanti tedeschi. Per rimediare allo stato disastroso delle finanze, nel 1555 viene lanciato un appello al credito pubblico ("Grand Parti"). In seguito a continue ed onerose guerre, il tesoro non riesce a mantenere le promesse e lo stato dichiara fallimento. Infatti nel 1556 è affidata a Francesco di Guisa una spedizione in Italia (sconfitta di S. Quintino) mentre nel 1558 salva Parigi dagli Spagnoli e riprende Calais agli Inglesi.

 

Nel 1559 Enrico II negozia e firma con Filippo II di Spagna i trattati di Cateau-Cambrésis mosso soprattutto dal desiderio di contrastare l'avanzata dei protestanti: i trattati stabiliscono che Enrico rinunci alle terre dei Savoia, mantenga Metz, Toul e Verdun (occupati precedentemente grazie al trattato do Chambord), riprenda Calais dall'Inghilterra e riconosca però l'egemonia spagnola in Italia.

 

L'ultima misura di Enrico II contro gli ugonotti (calvinisti) è l'editto di Ecouén che stabilisce la pena di morte contro gli eretici.

 

Muore il 30 giugno 1559 in occasione di un torneo offerto per le nozze di Elisabetta di Francia con Filippo II di Spagna.