FILIPPO II

 

 

Re di Spagna dal 1556 al 1598, nato a Valladolid nel 1527 e morto all'Escorial nel 1598.

 

Fu il secondo re della casa d'Asburgo; ereditò il regno spagnolo nel momento di massimo splendore e lo resse per mezzo secolo, ma commise errori politici e militari che diedero avvio alla sua decadenza. Figlio dell'imperatore Carlo V, fu educato in Spagna, ed ebbe la reggenza del regno sin dall'età di 16 anni. Nel 1554 già vedovo della prima moglie, sposò Maria Tudor (Maria la Cattolica), regina d'Inghilterra, nella speranza di unire il regno inglese a quello spagnolo, ma rimase nuovamente vedovo dopo quattro anni.

 

Nel 1556 Carlo V abdicò, dividendo in due il suo immenso Impero e separando i possedimenti tedeschi, assegnati al fratello Ferdinando con la corona imperiale, da quelli spagnoli, assegnati al figlio Filippo. Oltre alla Spagna il regno di Filippo II comprendeva le colonie americane e asiatiche, i Paesi Bassi (dal1555 al 1581: Filippo IV), il ducato di Milano (dal 1540), i regni di Napoli e di Sicilia ed altri territori. Più tardi, nel 1580, vennero annessi anche il Portogallo ed i possedimenti portoghesi d'America.

 

Nonostante l'immensità di questo impero e la ricchezza delle colonie, il regno di Filippo II fu costantemente angustiato da difficoltà finanziarie, a causa delle interminabili guerre condotte con truppe mercenarie, degli insuccessi militari, della dispendiosità della vita di corte e della malandata economia interna spagnola.

 

La politica di Filippo fu guidata da due obiettivi principali: la difesa intransigente del cattolicesimo contro la riforma protestante e la lotta contro la rivale Inghilterra. La repressione della riforma protestante, condotta con cieca intolleranza, causò l'insurrezione dei Paesi Bassi che, favorita dall'Inghilterra e dagli ugonotti di Francia, si trascinò per decenni senza lasciarsi domare, e costò alla Spagna un tributo ingente di vite umane e di denaro e una notevole perdita di prestigio. Nei Paesi Bassi rimase tristemente famoso per la sua ferocia il duca d'Alba, governatore spagnolo.

 

Nella lotta contro i Turchi, le navi spagnole sostennero un ruolo di primo piano alla battaglia di Lepanto (1571), vinta dalla flotta cristiana al comando di don Giovanni d'Austria, fratellastro di Filippo II. Quanto ai rapporti con l'Inghilterra, iniziati con il matrimonio con Maria Tudor, Filippo avanzò proposte matrimoniali anche alla regina Elisabetta I, succeduta alla sorella Maria, ma le trattative non ebbero successo, anche per la pretesa di Filippo di ricondurre l'Inghilterra al cattolicesimo. La rivalità tra le due grandi potenze, alimentata dalla pirateria inglese contro i galeoni spagnoli che ritornavano dalle Americhe carichi di tesori, culminò nell'attacco spagnolo all'Inghilterra, condotto nel 1588 con una immensa flotta, la "Invencible Armada". A causa della imperizia del comandante, duca di Medina-Sidonia, della pesantezza delle navi spagnole, e di una violenta tempesta nella Manica, la flotta andò completamente distrutta. Questa catastrofe segnò l'inizio della decadenza spagnola.

 

In Spagna, la politica di Filippo consolidò il potere del clero e la rigida osservanza del cattolicesimo. Filippo fu uomo chiuso e taciturno, scrupolosamente attaccato alle pratiche devote ed al severo cerimoniale di corte. Il solenne monastero dell'Escorial, da lui costruito in una deserta presso Madrid, per stabilirvi la corte (1563 - 1584), ne rispecchia in parte il carattere. La sua vita privata non fu felice; rimase vedovo quattro volte e perdette in circostanze drammatiche e misteriose il figlio primogenito don Carlos, imprigionato per aver cospirato contro il padre.