Filosofia
La nascita e l'evoluzione della filosofia moderna

Hegel


Il tedesco Hegel rivolge a Fichte un'aspra critica, sostenendo che l'Io assoluto di quest'ultimo sia un divenire senza termine che non trova mai appagamento, e lo paragona a una semiretta di cui si conosce l'origine ma non la fine. Hegel paragona il proprio sistema filosofico ad un processo circolare, che raggiunge il suo termine in quella stessa realtà da cui è partito, considerando lo sviluppo triadico che adotterà per la sua filosofia, possiamo quindi affermare che fa coincidere la tesi con la sintesi. Secondo questo filosofo il principio di ogni cosa è da ricercarsi nella Ragione, o idea, da cui tutto deriva mediante determinazioni, il mondo della natura e il mondo dello spirito; è questa Ragione che si attua nelle singole cose e perciò diviene il principio immanente di tutta la realtà. L'Idea coincide quindi con la stessa esplicazione della Ragione nel suo attuarsi fino al livello più alto dell'autocoscienza. In pratica l'Idea si pone, si contrappone e si supera raggiungendo, con la sintesi, lo stesso punto di partenza, ma con una superiore armonia. Secondo Hegel logica e metafisica coincidono perché la Ragione si manifesta nelle singole cose ed è principio immanente di tutta la realtà, quindi l'attuarsi ella realtà non è altro che l'attuarsi del pensiero: la logica si identifica così nella metafisica. Le categorie non sono più le modalità del pensiero, ma le modalità di essere della realtà perché sono forme di un processo che è contemporaneamente del pensiero e dell'essere. Da qui deriva la concezione ottimistica di Hegel: tutto ciò che accade è razionale ed è bene che accada: l'essere e il dovere coincidono e tutto è bene. La ragione può passare da un bene superiore a un bene inferiore e solo in questo snso il bene poterebbe essere considerato male.
Il processo attraverso il quale la Ragione si attua è la Dialettica. Tale sviluppo è triadico, ossia costituito da tre momenti: tesi, antitesi e sintesi, in cui i primi due , presi isolatamente, sono astratti e si completano solo nella loro fusione. Tuttavia ogni sintesi è solamente provvisoria, e diviene tesi di un successivo sviluppo triadico. La Ragione si attua in idea (tesi), Natura (Antitesi) e Spirito (sintesi), tre momenti che sono fuori dal tempo e non hanno perciò successione cronologica, ma soltanto logica.
Idea è l'Idea in sé nella sua indeterminatezza, contenente in sé ogni realtà rappresenta la pensabilità del reale ed è puro pensiero che per attuarsi deve esteriorizzarsi. L'Idea è oggetto della Logica.
Natura è l'Idea fuori di sé, è l'esteriorizzazione dell'Idea, che si distende nello spazio e nel tempo e si concretizza nei vari esseri. E' in antitesi con l'Idea poiché essa è l'Idea che diviene altro da sé. La Natura è quindi il non essere poiché nel momento in cui determino una osa concreta, devo determinarla descrivendo cosa non è. La Natura è oggetto della Filosofia della Natura.
Spirito è l'Idea che ritorna in sé, è la sintesi in cui l'Idea si riconosce nella natura, che considera come suo sviluppo diventa così consapevole di se stessa attuando il suo divenire. Lo Spirito è oggetto della Filosofia dello Spirito.


Filosofia della Natura
La triade fondamentale attraverso cui si attua la Natura è costituita da:
Meccanica che è la Natura in sé, considerata nella sua esteriorità, come massa informe e inanimata, regolata solo da rapporti qualitativi.
Fisica che è la Natura per sé, considera quindi le proprietà dei corpi sotto l'aspetto qualitativo.
Organica che è la Natura in sé e per sé, riunisce la materia e le qualità in un organismo vivente nel quale si passa dal mondo naturale a quello spirituale e si ha la prima affermazione della propria libertà.

Filosofia dello Spirito
I momenti attraverso cui lo Spirito si attua sono:

  1. Spirito soggettivo (tesi),questo è lo spirito individuale, finito e limitato, come l'io empirico di Fivhte.
  2. Spirito oggettivo (antitesi), è lo spirito individuale in relazione ad altri spiriti individuali, da cui deriva la vita comune che comporta limitazione della propria libertà.
  3. Spirito Assoluto (sintesi), è lo Spirito infinito e libero che riassume in sé ogni realtà concreta. In esso soggettivo e oggettivo si riuniscono consapevolmente assumendo la legge universale come principio del proprio operare nella libertà:
  4. Arte, Religione e Filosofia non possono esistere come forme di coscienza assoluta senza le istituzione che le rendono possibili (Famiglia, Società e Stato). Esse infatti permettono di dare verità all'Eticità eliminando dalla sfera della soggettività la pretesa di universalità. L'attuazione della propria libertà non è quindi da ricercare nell'individuo, ma nella collettività che si rapporta all'individuo.

    Con la Filosofia (la sintesi dello Spirito Assoluto) la Ragione acquista piena coscienza di sé, e quindi della sua storia attuata mediante lo sviluppo dialettico. Tale processo dialettico, che si è manifestato nel corso dei secoli attraverso vari sistemi filosofici, è quindi la storia della filosofia. Quindi Essa (il pensarsi cosciente della Ragione) si identifica con la storia della filosofia.
    Per Hegel la Storia è lo svolgimento di tutti gli stati, in ciascuno dei quali sin incarna la Ragione. Ognuno di essi lotta contro gli altri per mantenere la propria indipendenza: in tal modo la guerra è giustificata come mezzo di civiltà e di progresso. Ogni conflitto di popoli si conclude con la vittoria del più forte, ossia di quello che meglio incarna la Ragione e che sarà destinato a divenire popolo guida. Naturalmente Hegel vede nel popolo germanico il popolo perfetto, destinato ad avere il predominio sugli altri. E' questo il nazionalismo di Hegel che si ricollega al pangermanesimo di Fichte nei Discorsi al popolo tedesco.

    Il sistema di hegel viene chiamata Idealismo logico perché è una dottrina secondo la quale tutta la realtà è pensiero, ossia Ragione. Infatti la Ragione si determina in tuti gli esseri viventi finiti manifestandosi come mondo materiale, vegetale e animale: perciç la Ragione è principio immanente del reale.