IL SACERDOTE

E LA PASTORALE VOCAZIONALE

di Emilio Carlos Berlie Belaunzaràn

 

La "Presbyterorum Ordinis" e la pastorale vocazionale dell'America Latina

In sintonia con il decreto conciliare Presbyterorum Ordinis, in America Latina la promozione vocazionale ha trovato il suo fondamento nella fedeltà del sacerdote.

Un sacerdote fedele incoraggia alla vita sacerdotale. Nel mondo attuale un sacerdote fedele alla sua vocazione, in mezzo al pluralismo e a tante posizioni indefinite, è uno strumento di Dio che provoca soprattutto i giovani a considerare il sacerdozio come un autentico cammino di realizzazione e di santità.

La presenza del sacerdote è un invito costante a seguire Cristo per annunciare il suo vangelo.

Un sacerdote fedele e gioioso incoraggia a trovare nella vocazione sacerdotale un cammino per affrontare e risolvere progressivamente i problemi e le necessità della Chiesa e del mondo attuale.

Nel 1968, la seconda conferenza dell'episcopato latino-americano riunita a Medellin (Colombia), segnalò la scarsità numerica dei presbiteri di fronte alla crescita demografica, una bassa perseveranza degli alunni nei seminari e un progressivo calo di candidati.

Da allora si sono verificati notevoli segni di speranza: una rivalutazione dei ministeri laicali ha fatto sorgere la coscienza dell'animazione insostituibile che svolge il sacerdote.

Il principale segno di speranza è l'affezione ai valori familiari e alle tradizioni religiose che, anche se attaccati da ideologie e da usi estranei, conservano la loro preponderanza.

A partire da questi segni ci siamo sentiti motivati a elaborare un piano di pastorale vocazionale più completo e appropriato alle necessità e alle indicazioni del concilio Vaticano II.

Alla base di questo indirizzo si trova quanto espresso nel 1979, alla terza riunione del Celam a Puebla (Mexico): "Tutti i cristiani sono chiamati a realizzare la loro vocazione umana, come base imprescindibile per vivere l'impegno battesimale di corrispondenza alla chiamata comune alla santità. Da questa opzione, esistenziale alla santità, sorge la scoperta di una chiamata specifica, con la quale la persona risponde con prontezza e generosità a Dio nel servizio alla comunità "

Questi passi progressivi di scoperta e risposta vocazionale hanno comportato la creazione di metodi di accompagnamento e discernimento personale e comunitario, che spingono a una opzione più personale e libera.

Di fronte alla realtà di un grande numero di giovani che caratterizza la nostra Chiesa latino-americana, si è prevista la necessità di organizzare una pastorale giovanile "che orienti l'opzione vocazionale dei giovani, offra loro elementi per trasformarsi in agenti di cambiamento ed offra canali efficaci di partecipazione attiva nella Chiesa e nella trasformazione della società " .

Commemorando il V centenario dell'evangelizzazione in America Latina, la quarta riunione del Celam, tenutasi a Santo Domingo, ha constatato con gioia che attualmente c'è un aumento delle vocazioni sacerdotali ed è cresciuto l'interesse per una pastorale che presenti ai giovani, con chiarezza, la possibilità di una chiamata del Signore.

Vogliamo sottolineare l'importanza di strutturare una pastorale vocazionale inserita nella pastorale organica della diocesi, in stretto legame con la pastorale familiare e quella giovanile; di fondare la pastorale vocazionale sulla preghiera, sulla frequenza ai sacramenti, specialmente all'eucaristia e alla penitenza, sulla devozione mariana, sulla direzione spirituale, sull'impegno missionario concreto; di incentivare le vocazioni che provengono da tutte le culture presenti nelle nostre Chiese particolari.

Di seguito, presentiamo alcune riflessioni e osservazioni che, senza dubbio, possiamo considerare veri frutti dello Spirito, il quale ha mosso costantemente le nostre comunità e ha benedetto gli sforzi e le orazioni in favore della pastorale vocazionale.

Il comune sentire del popolo latino-americano è che il sacerdote vive il suo sacerdozio come un'autentica vocazione e non tanto come semplice professione. Infatti, nel nostro continente, il sacerdote dimostra grande disponibilità per servire in ogni momento al di là dei limiti di orario, sacrificando eroicamente tempo di riposo e svago. La carità pastorale " non è soltanto quello che facciamo, ma il dono di noi stessi, che mostra l'amore di Cristo per il suo gregge. La carità pastorale determina il nostro modo di pensare e di agire, il nostro modo di rapportarci alla gente" .

La presenza del parroco accanto ai suoi fedeli, che condivide momenti quotidiani di vita familiare e partecipa ai gruppi parrocchiali, soprattutto giovanili, ha influenzato la promozione vocazionale in modo decisivo e capillare. Allo stesso tempo, è cresciuta la stima sociale del sacerdote e il notevole miglioramento della sua preparazione (dopo il concilio Vaticano II sono stati fondati centri di studio per la specializzazione dei presbiteri, come per esempio il Pontificio Collegio Messicano a Roma e l'Università Pontificia del Messico).

I nostri sacerdoti conoscono il loro popolo e sono conosciuti dai loro fedeli. C'è da sottolineare che questa conoscenza si dà in un contesto di fede. Il sacerdote, dovunque vada, esprime per il nostro popolo la presenza e la benedizione di Dio.

C'è da notare il notevole sforzo che è stato fatto per garantire assicurazioni di malattia, anzianità e vita in favore dei sacerdoti (nel Ccyas ci sono più di 7000 sacerdoti iscritti). A livello diocesano si sono creati meccanismi di aiuto, appoggio e solidarietà cristiana fra i presbiteri; le diocesi hanno promosso a poco a poco le case del sacerdote per il riposo, la convivenza, l'ospitalità e, per rispondere alla necessità di attenzione per i sacerdoti, si moltiplicano i seminari, gli esercizi, i corsi che consolidano il sacerdote nella sua formazione integrale permanente.

Trent'anni dopo la pubblicazione del decreto PO constatiamo la provvidenziale saggezza di indicare la chiave dell'identità sacerdotale nella fedeltà e nell'entusiasmo per il dono ricevuto dal Signore, che è risultato evidentemente la fonte principale di promozione vocazionale nel nostro continente.