Tommaso Stenico
DIZIONARIO
DEI
TERMINI CATECHISTICI
DEL
DIRETTORIO GENERALE
PER LA
CATECHESI
Libreria Editrice Vaticana
___________________________________________________
·
Catechesi:
azione di natura ecclesiale
Catechesi (inizio)
Lo scopo definitivo della
catechesi è di mettere qualcuno non solo in contatto, ma in comunione, in
intimità con Gesù Cristo. Tutta l'azione evangelizzatrice è intesa a favorire
la comunione con Gesù Cristo. A partire dalla conversione iniziale di una
persona al Signore, suscitata dallo Spirito Santo mediante il primo annuncio,
la catechesi si propone di dare un fondamento e far maturare questa prima
adesione. Si tratta di aiutare colui che si è appena convertito a conoscere
meglio questo Gesù, al quale si è abbandonato: conoscere il suo mistero, il
regno di Dio che egli annuncia, le esigenze e le promesse contenute nel suo
messaggio evangelico, le vie che egli ha tracciato per chiunque lo voglia
seguire. La catechesi è quella forma particolare del ministero della Parola che
fa maturare la conversione iniziale, fino a farne una viva, esplicita e
operativa confessione di fede: la catechesi ha la sua origine nella confessione
di fede e porta alla confessione di fede.
& DGC 80 - 83 & CCC 4-7, 25, 78, 98, 426, 983, 1095
Catechesi: azione
di natura ecclesiale (inizio)
La
catechesi è un atto essenzialmente ecclesiale. Il vero soggetto della catechesi
è la Chiesa che, continuatrice della missione di Gesù Maestro e animata dallo
Spirito, è stata inviata per essere maestra della fede. Perciò, la Chiesa
imitando la Madre del Signore, conserva fedelmente il Vangelo nel suo cuore, lo
annuncia, lo celebra, lo vive e lo trasmette nella catechesi a tutti coloro che
hanno deciso di seguire Gesù Cristo.
Questa
trasmissione del Vangelo è un atto vivo di tradizione ecclesiale, in quanto la
Chiesa trasmette la fede che essa stessa vive e la trasmette in modo attivo, la
semina nei cuori dei catecumeni e catechizzandi per fecondare le loro
esperienze più profonde. La professione di fede ricevuta dalla Chiesa (traditio),
germinando e crescendo durante il processo catechistico, è restituita (redditio),
arricchita con i valori delle differenti culture. La Chiesa, nel trasmettere la
fede e la vita nuova agisce come madre degli uomini che genera dei figli
concepiti per opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Precisamente, essendo
nostra madre, la Chiesa è anche l'educatrice della nostra fede; è madre e
maestra, nel medesimo tempo.
& DGC 78 - 79
Catechesi biblica (inizio)
La
costituzione Dei Verbum, del Concilio Vaticano II, ha sottolineato
l'importanza fondamentale della Sacra Scrittura nella vita della Chiesa. Essa è
presentata, insieme con la Sacra Tradizione come regola suprema della fede,
giacché comunica immutabilmente la parola di Dio stesso e fa risonare nelle
parole dei Profeti e degli Apostoli la voce dello Spirito Santo.
La Chiesa vuole che in tutto il ministero della Parola, la Sacra
Scrittura abbia una posizione preminente. La catechesi, in concreto, deve
essere un'autentica introduzione alla lectio divina, cioè, alla lettura
della Sacra Scrittura fatta secondo lo Spirito che abita nella Chiesa. In questo senso, parlare della Tradizione e della
Scrittura come fonte della catechesi vuol dire sottolineare che quest'ultima
deve imbeversi e permearsi del pensiero, dello spirito e degli atteggiamenti
biblici ed evangelici mediante un contatto assiduo con i testi medesimi; ma
vuol dire, altresì, ricordare che la catechesi sarà tanto più ricca ed
efficace, quanto più leggerà i testi con l'intelligenza ed il cuore della
Chiesa.
& DGC 127 & CCC 132
Catechesi degli adulti (inizio)
La catechesi degli adulti riguarda persone
che hanno il diritto e il dovere di portare a maturità il germe della fede che
Dio ha loro dato, è rivolta a individui che sono chiamati a rivestire responsabilità
sociali di vario tipo, ed è diretta a soggetti che sono esposti a cambiamenti e
a crisi talora assai profonde. A causa di ciò, la fede dell'adulto deve essere
continuamente illuminata, sviluppata e protetta, per acquisire quella saggezza
cristiana che dona senso, unità, speranza alle molteplici esperienze della sua
vita personale, sociale e spirituale. La
catechesi degli adulti richiede di identificare accuratamente i tratti tipici
del cristiano adulto nella fede, tradurli in obiettivi e contenuti, determinare
certe costanti nell'esposizione, fissare le indicazioni metodologiche più
efficaci, scegliere le forme e i modelli. Una speciale attenzione merita la
figura e l'identità del catechista degli adulti e la sua formazione, e chi sono
i responsabili della catechesi degli adulti nella comunità.
& DGC 173 & CCC 5, 2688
Catechesi degli adulti: compiti generali e
particolari (inizio)
Per
rispondere alle istanze più profonde dei nostri tempi, la catechesi degli
adulti deve proporre la fede cristiana nella sua interezza, autenticità e
sistematicità, secondo la comprensione che ne ha la Chiesa, mettendo in primo
piano l'annuncio della salvezza, illuminando le tante difficoltà, oscurità,
fraintendimenti, pregiudizi e obiezioni, oggi in circolazione, mostrando
l'incidenza spirituale e morale del messaggio, introducendo alla lettura
credente della Sacra Scrittura e alla pratica della preghiera. Un fondamentale
servizio per la catechesi degli adulti è dato dal Catechismo della Chiesa
Cattolica e C con riferimento a questo C dai Catechismi degli adulti delle singole chiese.
In
particolare sono compiti della catechesi degli adulti: Promuovere la formazione
e la maturazione della vita nello Spirito del Cristo risorto; educare alla giusta
valutazione dei cambiamenti socioculturali della nostra società alla luce della
fede; chiarire gli odierni quesiti religiosi e morali; chiarire le relazioni che intercorrono tra
l'azione temporale e l'azione ecclesiale; sviluppare i fondamenti razionali
della fede; formare
all'assunzione di responsabilità nella missione della Chiesa e a saper rendere
testimonianza cristiana nella società.
& DGC 175
Catechesi degli adulti: forme particolari (inizio)
Esistono
situazioni e circostanze, in cui si impongono forme speciali di catechesi: la
catechesi dell'iniziazione cristiana o il catecumenato degli adulti, il cui
ordinamento è espresso dal RICA; la catechesi al popolo di Dio nelle forme
tradizionali debitamente adattate, lungo l'anno liturgico, o nella forma
straordinaria delle missioni ; la catechesi perfettiva, diretta a coloro che
hanno un compito di formazione nella comunità: catechisti, o quanti sono
impegnati nell'apostolato dei laici; la catechesi da svolgere in occasione di
eventi particolarmente significativi della vita, come il matrimonio, il
battesimo dei figli e gli altri sacramenti dell'iniziazione cristiana, nei
periodi critici della crescita giovanile, nella malattia, ecc.; la catechesi in
occasione di esperienze particolari, come l'entrata nel lavoro, il servizio
militare, l'emigrazione...; la catechesi che si riferisce a un uso cristiano
del tempo libero, in occasione particolarmente delle vacanze e dei viaggi
turistici; la catechesi in occasione di avvenimenti particolari riguardanti la
vita della Chiesa e della società.
Queste
e tante altre particolari forme di catechesi si affiancano, senza sostituirli,
ai corsi di catechesi sistematica, organica e permanente che ogni comunità
ecclesiale deve garantire a tutti gli adulti.
& DGC 176 & CCC 1232-1233
Catechesi degli anziani (inizio)
La
terza età, dono di Dio alla Chiesa. In diversi paesi del mondo, il crescente
numero delle persone anziane rappresenta un nuovo e specifico compito pastorale
della Chiesa. Sentite non di rado come oggetto passivo, più o meno ingombrante,
queste persone alla luce della fede, sono invece da comprendere come dono di
Dio per la chiesa e la società, cui va rivolta la cura anche di una adeguata
catechesi. Ne hanno diritto e dovere come tutti i cristiani. In ogni caso la
catechesi agli anziani associa al contenuto della fede la presenza cordiale del
catechista e della comunità credente. Per cui è del tutto auspicabile che gli
anziani partecipino in pieno al cammino catechistico della comunità.
La
catechesi agli anziani fa attenzione ad aspetti particolari della loro
condizione di fede: l'anziano può essere giunto alla sua età con una fede
solida e ricca: allora la catechesi porta in certo modo a pienezza il cammino compiuto
in atteggiamento di ringraziamento e di attesa fiduciosa; altri vivono una fede
più o meno oscurata e una debole pratica cristiana: allora la catechesi diventa
momento di nuova luce ed esperienza religiosa; talora l'anziano giunge ai suoi
giorni, con ferite profonde nell'anima e nel corpo: la catechesi lo aiuta a
vivere la sua situazione, nell'atteggiamento, dell'invocazione, del perdono,
della pace interiore. In ogni caso, la condizione dell'anziano richiede una
catechesi della speranza che proviene dalla certezza dell'incontro definitivo
con Dio. E' sempre un beneficio per lui ed un arricchimento per la comunità se
il credente anziano testimonia una fede che risplende ancora di più man mano
che si avvicina al grande momento dell'incontro con il Signore.
& DGC 186-187
Catechesi dei disabili (inizio)
Ogni
comunità cristiana considera come persone predilette dal Signore, quelle che,
particolarmente tra i minori, soffrono di handicap fisico, mentale e di altre
forme di disagio. Una accresciuta coscienza sociale ed ecclesiale e gli
innegabili progressi della pedagogia speciale, fanno sì che la famiglia ed
altri luoghi formativi possano oggi dare a queste persone una catechesi
adeguata, di cui hanno diritto come battezzati C e se non battezzati come chiamati alla salvezza C. L'amore del Padre verso questi figli più deboli e la
continua presenza di Gesù con il suo Spirito danno fiducia che ogni persona per
quanto limitata è capace di crescere in santità.
L'educazione
della fede, che coinvolge anzitutto la famiglia, richiede itinerari adeguati e
personalizzati, tiene conto delle indicazioni della ricerca pedagogica, si
attua proficuamente nel contesto di una educazione globale della persona.
D'altra parte si deve evitare il rischio che una catechesi necessariamente
specializzata finisca ai margini della pastorale comunitaria. Perché ciò non
avvenga è necessario che la comunità sia costantemente avvertita e coinvolta.
Le esigenze peculiari di questa catechesi, richiedono dai catechisti una
specifica competenza e rendono ancora più meritorio il loro servizio.
& DGC 189
Catechesi dei bambini e dei fanciulli (inizio)
L'infanzia, tradizionalmente distinta in prima infanzia
o età prescolare, e fanciullezza, agli occhi della fede e della stessa ragione,
ha in proprio la grazia degli inizi della vita. In questa età sono aperte
preziose possibilità operative sia per l'edificazione della Chiesa che per
l'umanizzazione della società cui far fronte. Figlio di Dio grazie al dono del
battesimo, il bambino è da Cristo proclamato membro privilegiato del Regno di
Dio. Per diverse ragioni, oggi, forse più di ieri, il bambino richiede pieno
rispetto e aiuto nelle sue esigenze di crescita umana e spirituale, anche
tramite la catechesi, che non può mai mancare ai bambini cristiani. Chi infatti
ha dato a lui la vita arricchendola con il dono del battesimo ha il dovere di
alimentarla in continuità.
& DGC 177
Catechesi dei bambini e dei
fanciulli:caratteristiche (inizio)
Si
possono indicare alcuni fattori che rivestono particolare rilievo ed hanno
estensione universale:
B
L'infanzia e la fanciullezza rappresentano il tempo della prima socializzazione
ed educazione umana e cristiana nella famiglia, nella scuola e nella chiesa. B Con la ricezione dei sacramenti dell'iniziazione
cristiana si mira alla prima formazione organica della fede del bambino e alla
sua introduzione nella vita della chiesa. B
Nel tempo dell'infanzia il processo catechistico sarà perciò eminentemente
educativo, quale il senso della fiducia, della gratuità, del dono di sé,
dell'invocazione, della lieta partecipazione... L'educazione alla preghiera e
l'iniziazione alla Sacra Scrittura sono aspetti centrali della formazione
cristiana dei piccoli. B Infine, si deve attendere all'importanza di due
vitali luoghi educativi: la famiglia e la scuola. La catechesi familiare è in
certo modo insostituibile, anzitutto per l'ambiente positivo e accogliente, per
l'esempio trascinante degli adulti, per la prima esplicita sensibilizzazione e
pratica della fede.
Tutto
questo richiede alla catechesi e ai catechisti una collaborazione costante con
i genitori e anche con gli insegnanti della scuola, secondo le opportunità date
dal contesto. I pastori ricordino che quando aiutano i genitori e gli educatori
a compiere bene la loro missione, è la Chiesa che viene edificata. Inoltre
questo lavoro offre un'ottima occasione di catechesi degli adulti.
& DGC 178-180
Catechesi dei giovani (inizio)
La Chiesa, se vede i giovani come speranza, li avverte oggi come
una grande sfida per l'avvenire della Chiesa
stessa. Cuore della catechesi è l'esplicita proposta di Cristo al
giovane del Vangelo, proposta diretta a tutti i giovani su misura dei giovani,
nella comprensione attenta dei loro problemi. Nel Vangelo essi infatti
compaiono diretti interlocutori di Cristo che rivela ad essi la loro singolare
ricchezza, e insieme li impegna in un progetto di crescita personale e
comunitario di decisivo valore per le sorti della società e della chiesa.
Perciò i giovani non devono essere considerati soltanto oggetto di catechesi,
ma altresì, soggetti attivi, protagonisti dell'evangelizzazione e artefici del
rinnovamento sociale.
& DGC 182-183
Catechesi dei giovani: caratteristiche (inizio)
Data
la vastità del compito, tocca certamente ai Direttorii catechistici delle
Chiese particolari e delle Conferenze Episcopali nazionali e regionali
specificare in aderenza al contesto, quanto conviene nei singoli posti.
Si
possono indicare certe linee generali comuni:
B La
varietà della situazione religiosa: vi sono giovani che non sono nemmeno
battezzati, altri che non hanno completato l'iniziazione cristiana, o sono in
crisi di fede talora grave, altri ancora che sono propensi a fare o hanno già
fatto una scelta di fede e chiedono di essere aiutati.
B
Non si deve poi dimenticare che riesce proficua quella catechesi che può
svolgersi all'interno di una più ampia pastorale dei ragazzi, degli adolescenti
e dei giovani, la quale ha presente l'insieme dei problemi che riguardano la
loro vita.
B La
ben regolata azione del gruppo, l'appartenenza a valide associazioni giovanili
e l'accompagnamento personale del giovane, tra cui, come fatto eminente, la
direzione spirituale, sono mediazioni quanto mai utili per una efficace
catechesi.
Tra
le diverse forme di catechesi giovanile, sono da prevedere, a seconda delle
situazioni, il catecumenato giovanile in età scolare, catechesi
dell'iniziazione cristiana, catechesi su tematiche programmate, altri incontri
più o meno occasionali ed informali... In termini più globali, la catechesi ai
giovani va proposta con percorsi nuovi, aperti alla sensibilità e problematiche
di questa età, che sono di ordine teologico, etico, storico, sociale. Infatti,
la situazione obbliga spesso l'apostolato tra i giovani a essere animazione
giovanile di indole umanizzatrice e missionaria. Pertanto, molte volte
nella realtà, è opportuno intensificare l'azione precatecumenale all'interno
di processi globali educativi. Uno dei nodi da affrontare e sciogliere
riguarda la differenza di linguaggio (mentalità, sensibilità, gusti, stile,
vocabolario...) tra giovani e chiesa (catechesi, catechisti).
& DGC 184-185
Catechesi di ambiente (inizio)
Il
servizio della fede oggi tiene in grande conto gli ambienti o contesti di vita,
giacché ivi la persona svolge concretamente la propria esistenza, riceve
influssi e li dona, esercita le proprie responsabilità. In linea generale ed
esemplificativa, vanno ricordati due ambienti maggiori, rurale ed urbano, che
richiedono forme differenziate di catechesi. La catechesi alla gente dei campi
riflette necessariamente i bisogni che ivi nascono, bisogni spesso legati a
povertà e miseria, accompagnati non di rado dalla paura e dalla superstizione,
ma anche ricchi di semplicità, di fiducia nella vita, di senso della
solidarietà, di fede in Dio e fedeltà alle tradizioni religiose. La catechesi
alla gente della città deve tener conto di una varietà talora estrema di
situazioni che vanno da aree esclusive di benessere a sacche di povertà ed
emarginazione. I ritmi di vita riescono spesso stressanti, facile è la
mobilità, non poche sono le sollecitazioni all'evasione e al disimpegno,
frequente è la situazione di penoso anonimato e di solitudine... Per ciascuno
di questi ambienti occorrerà pensare adeguatamente il servizio della fede,
valorizzando catechisti preparati, producendo sussidi opportuni, ricorrendo
alle risorse dei mezzi di comunicazione...
& DGC 192
Catechesi di iniziazione (inizio)
La
catechesi di iniziazione è l'anello necessario tra l'azione missionaria, che
chiama alla fede, e l'azione pastorale che alimenta continuamente la comunità
cristiana. Non è, pertanto, un'azione facoltativa, ma un'azione basilare e
fondamentale per la costruzione tanto della personalità del discepolo, quanto
della comunità. Senza di essa l'azione missionaria non avrebbe continuità e
sarebbe sterile. Senza di essa l'azione pastorale non avrebbe radici e sarebbe
superficiale e confusa: qualunque burrasca farebbe crollare l'intero edificio. La crescita interiore della Chiesa, la
sua corrispondenza col disegno di Dio, dipendono essenzialmente da essa.
La catechesi di iniziazione, essendo organica e sistematica, non
si riduce al meramente circostanziale od occasionale; essendo formazione per la
vita cristiana, supera, includendolo, il mero insegnamento; ed essendo essenziale, mira a ciò che è comune
per il cristiano. Infine, essendo iniziazione, incorpora nella comunità che
vive, celebra e testimonia la fede. Realizza, pertanto, allo stesso tempo,
compiti d'iniziazione, di educazione e d'istruzione. La catechesi di iniziazione
pone le basi della vita cristiana nei seguaci di Gesù.
& DGC 64, 68, cfr. 69 & CCC 1231-1233, 1248
Catechesi di iniziazione:
caratteristiche fondamentali (inizio)
Il
fatto di essere * momento essenziale + del processo evangelizzatore, al servizio dell'iniziazione cristiana,
conferisce alla catechesi alcune caratteristiche. Essa è: una
formazione organica e sistematica della fede, coerente e bene ordinata, giacché l'approfondimento vitale e organico
sul mistero di Cristo è ciò che contraddistingue principalmente la catechesi da
tutte le altre forme di presentazione della Parola di Dio; un apprendimento di tutta la vita cristiana,
un'iniziazione cristiana integrale, che favorisce un'autentica sequela di
Cristo, centrata sulla sua Persona. Si tratta, infatti, di educare alla
conoscenza e alla vita di fede, in maniera tale che tutto l'uomo, nelle sue
esperienze più profonde, si senta fecondato dalla Parola di Dio; una formazione di base, essenziale, centrata
su ciò che costituisce il nucleo dell'esperienza cristiana, sulle certezze più fondamentali
della fede e sui valori evangelici più basilari.
& DGC 67
Catechesi di persone marginali (inizio)
La
catechesi a persone in situazione di marginalità, o prossime, o già cadute
nell'emarginazione, quali immigrati, profughi, nomadi, persone senza fissa
dimora, malati cronici, tossico-dipendenti, carcerati, prigionieri...va posta
nella medesima prospettiva della catechesi dei disabili e dei disadattati. La
parola solenne di Gesù, che indica come compiuto a sé ogni gesto di bene fatto
a * questi fratelli più piccoli + (Mt 25,40; 45), garantisce la grazia di bene
operare in ambiti non facili. Segni permanenti della validità della catechesi
sono la capacità di distinguere la diversità delle situazioni, di cogliere i
bisogni e le domande di ognuno, di puntare molto sull'incontro personale con
una dedizione generosa e paziente, di procedere con fiducia e realismo,
ricorrendo a forme sovente indirette ed occasionali di catechesi. La comunità
sosterrà fraternamente i catechisti che si dedicano a questo servizio.
& DGC 190
All'epoca dei Padri della Chiesa, infatti, la formazione
propriamente catecumenale si realizzava mediante la catechesi biblica, centrata
sulla narrazione della Storia della salvezza; la preparazione immediata al
Battesimo, per mezzo della catechesi dottrinale, che spiegava il Simbolo e il
Padre Nostro, appena consegnati, con le loro implicazioni morali; e la tappa
che seguiva ai sacramenti dell'iniziazione, mediante la catechesi mistagogica,
che aiutava a interiorizzare detti sacramenti e a incorporarsi nella comunità.
& DGC 89 & CCC 2065
Catechesi e cultura contemporanea (inizio)
Della
catechesi, come dell'evangelizzazione in generale, possiamo dire che è chiamata
a portare la forza del Vangelo nel cuore della cultura e delle culture. Il
discorso catechistico ha per guida necessaria ed eminente la *regola della fede+,
illustrata dal Magistero ed approfondita dalla teologia. Non va nemmeno
dimenticato che la storia della catechesi, specialmente al tempo dei Padri, è
per tanti aspetti storia dell'inculturazione della fede e come tale merita sia
studiata e meditata; storia, d'altra parte, che non si ferma mai e che richiede
tempi lunghi di continua assimilazione del Vangelo.
& DGC 202 & CCC 24, 854
Catechesi in situazioni di pluralismo e di
complessità (inizio)
Molte
comunità e singoli individui sono chiamati a vivere in un mondo pluralistico e
secolarizzato, dove si possono incontrare forme di incredulità e indifferenza
religiosa, ma anche forme vivaci di pluralismo culturale e religioso. Di fronte
a questa condizione di complessità può avvenire che diversi cristiani
abbandonino una regolare pratica religiosa e finiscano con il vivere come se
Dio non ci fosse, ricorrendo sovente a dei surrogati pseudoreligiosi. Diventa
indispensabile una catechesi evangelizzatrice, corredata da un linguaggio
adatto ai tempi e alle persone. Essa mira a educare i cristiani al senso della
loro identità di battezzati, di credenti e di membri della chiesa, aperti e in
dialogo con il mondo. Richiama loro gli elementi fondamentali della fede, li
aiuta a discernere e vivere il Vangelo nel quotidiano.
& DGC 193-194
Catechesi kerigmatica (inizio)
La
Chiesa desidera che, ordinariamente, una prima tappa del processo catechistico
sia dedicata ad assicurare la conversione. Se nella missio ad gentes, questo
compito si realizza nel pre-catecumenato, nella situazione richiesta dalla
nuova evangelizzazione esso si realizza per mezzo della catechesi kerigmatica,
che taluni chiamano precatechesi, perché, ispirata al precatecumenato, è una proposta della Buona
Novella in ordine ad una opzione salda di fede. Solo a partire dalla
conversione e, cioè, facendo assegnamento sull'attitudine interiore di chi
crederà, la catechesi propriamente detta potrà sviluppare il suo compito
specifico di educazione della fede.
& DGC 62 & CCC 6
Catechesi mistagogica (inizio)
All'epoca
dei Padri della Chiesa la formazione propriamente catecumenale si realizzava
mediante la catechesi biblica, centrata sulla narrazione della Storia
della salvezza; la preparazione immediata al Battesimo, per mezzo della catechesi
dottrinale, che spiegava il Simbolo e il Padre Nostro, appena consegnati,
con le loro implicazioni morali; e la tappa che seguiva ai sacramenti
dell'iniziazione, mediante la catechesi mistagogica, che aiutava a
interiorizzare detti sacramenti e a incorporarsi nella comunità. Questa
concezione patristica continua a essere una fonte di luce per il Catecumenato
attuale e per la stessa catechesi di iniziazione.
& DGC 89 & CCC 1075
Catechesi per gruppi differenziati (inizio)
La
catechesi oggi si trova di fronte a soggetti che, a causa della specificità
professionale, e più ampiamente culturale, richiedono itinerari peculiari. Tali
sono le catechesi del mondo operaio, dei liberi professionisti, degli artisti,
degli uomini di scienza, della gioventù universitaria... Sono vivamente
raccomandate all'interno del cammino comune della comunità cristiana.
Chiaramente tutti questi settori abbisognano di approcci competenti e di un
linguaggio adatto ai destinatari, mantenendo piena fedeltà al messaggio che si
intende trasmettere.
& DGC 191 & CCC 2689, 2695
Catechesi permanente (educazione
permanente della fede) (inizio)
L'educazione
permanente della fede segue l'educazione di base e la suppone. Entrambe attualizzano
due funzioni del ministero della Parola, distinte e complementari, al servizio
del processo permanente di conversione. Nella comunità cristiana, i discepoli
di Gesù Cristo si alimentano ad una duplice mensa: sia della parola di Dio che
del Corpo di Cristo. Il
Vangelo e l'Eucaristia sono il cibo costante nel pellegrinare verso la casa del
Padre. L'azione dello Spirito Santo fa sì che il dono della * comunione + e
l'impegno della * missione + si
approfondiscano e si vivano in maniera sempre più intensa. L'educazione
permanente della fede si rivolge non solo a ciascun cristiano, per
accompagnarlo nel suo cammino verso la santità, ma anche alla comunità
cristiana come tale, perché maturi tanto nella sua vita interiore di amore a
Dio e ai fratelli, quanto nella sua apertura al mondo come comunità
missionaria. Il desiderio e la preghiera di Gesù al Padre sono un appello
incessante: "perché tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e
io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi
hai mandato" (Gv 17,21). Avvicinarsi, a poco a poco, a questo ideale
richiede, nella comunità, una fedeltà grande all'azione dello Spirito Santo, un
costante alimentarsi del Corpo e Sangue del Signore e una permanente educazione
della fede, nell'ascolto della Parola. A questa mensa della parola di Dio,
l'omelia occupa un posto privilegiato, giacché riprende l'itinerario di fede,
proposto dalla catechesi, e lo porta al suo naturale compimento; parimenti,
essa spinge i discepoli del Signore a riprendere ogni giorno il loro itinerario
spirituale nella verità, nell'adorazione e nel rendimento di grazie.
& DGC 70
Catechesi permanente: molteplici forme (inizio)
Per l'educazione permanente della fede, il ministero della
Parola fa assegnamento su molte forme di catechesi. Tra queste si possono
evidenziare le seguenti: lo studio e l'approfondimento della Sacra Scrittura
letta non solo nella Chiesa, ma con la Chiesa e la sua fede sempre viva; la lettura cristiana degli avvenimenti,
che viene richiesta dalla vocazione missionaria della comunità cristiana. Al
riguardo, lo studio della dottrina sociale della Chiesa è indispensabile….; la
catechesi liturgica, che prepara ai sacramenti e favorisce una comprensione
e una esperienza più profonda della liturgia; la catechesi occasionale,
che in determinate circostanze della vita personale, familiare, sociale ed
ecclesiale cerca di aiutare a interpretarle e a viverle da una prospettiva di
fede; le iniziative di formazione spirituale, che rafforzano le
convinzioni, aprono a nuove prospettive e fanno perseverare nella preghiera e
negli impegni della sequela di Cristo; l'approfondimento sistematico del
messaggio cristiano per mezzo di un insegnamento teologico, che educhi
veramente alla fede, faccia crescere nell'intelligenza della stessa e renda capace il cristiano di dar ragione
della sua speranza nel mondo attuale.
& DGC 71-72
Catechesi sistematica (inizio)
E' una catechesi coerente e bene ordinata, giacché
l'approfondimento vitale e organico sul mistero di Cristo è ciò che
contraddistingue principalmente la catechesi da tutte le altre forme di
presentazione della Parola di Dio.
& DGC 67-68
I
Catechismi locali, elaborati o approvati dai Vescovi diocesani o dalle
Conferenze Episcopali, sono strumenti inestimabili per la catechesi chiamata a
portare la forza del Vangelo nel cuore della cultura e delle culture. Per
questa ragione, Giovanni Paolo II ha rivolto un fervido incoraggiamento alle
Conferenze Episcopali di tutto il mondo affinché intraprendano con pazienza, ma
anche con ferma risolutezza, l'imponente lavoro da compiere d'intesa con la
Sede Apostolica, per approntare dei catechismi ben fatti, fedeli ai contenuti
essenziali della Rivelazione ed aggiornati per quanto riguarda la metodologia,
capaci di educare ad una fede solida le generazioni cristiane dei tempi nuovi.
Per mezzo dei Catechismi locali, la Chiesa attualizza la * pedagogia divina + che
Dio utilizzò nella Rivelazione, adattando il suo linguaggio alla nostra natura
con provvida sollecitudine. Nei Catechismi locali, la Chiesa comunica il
Vangelo in maniera accessibile alla persona umana, affinché questa possa
realmente percepirlo come buona notizia di salvezza. I Catechismi locali
si convertono, così, in espressione palpabile dell'ammirabile condiscendenza di
Dio e del suo amore ineffabile per il mondo.
& DGC 131
Catechismi locali: adattamento (inizio)
Il
Catechismo della Chiesa Cattolica indica quali sono gli aspetti di cui si deve
tener conto nel momento di adattare o contestualizzare la sintesi organica
della fede, che ogni Catechismo locale deve offrire. Questa sintesi della fede
deve operare gli adattamenti che sono richiesti dalle differenze di cultura, di
età, di vita spirituale, e di situazione sociale ed ecclesiale di coloro cui la
catechesi è rivolta. Un Catechismo locale deve presentare la sintesi della fede
in riferimento alla cultura concreta in cui sono immersi i catecumeni e i
catechizzandi. Un Catechismo locale,
fedele al messaggio e fedele alla persona umana, presenta il mistero
cristiano in modo significativo e vicino alla psicologia e mentalità dell'età
del destinatario concreto e, conseguentemente, in chiaro riferimento alle
esperienze fondamentali della sua vita. Finalmente, la situazione ecclesiale
concreta che vive la Chiesa particolare è, soprattutto, il contesto obbligato a
cui rapportare il Catechismo. Ovviamente, non le situazioni congiunturali, a
cui si provvede mediante altri documenti magisteriali, bensì la situazione più
permanente che postula una evangelizzazione con accenti più specifici e
determinati.
& DGC 133
Catechismi locali: genere letterario (inizio)
Tre
sono i tratti principali che caratterizzano ogni catechismo, assunto come
proprio da una Chiesa locale: il suo carattere ufficiale, la sintesi organica e
basica della fede che presenta e il fatto che sia offerto, insieme con le Sacre
Scritture, come punto di riferimento per la catechesi.
Il
Catechismo locale, infatti, è testo ufficiale della Chiesa. In qualche modo
rende visibile la *consegna del Simbolo+ e la *consegna del Padre Nostro+ ai catecumeni e ai battezzandi. Per questo, è
l'espressione di un atto di tradizione. Il carattere ufficiale del Catechismo
locale stabilisce una distinzione qualitativa in riferimento agli altri
strumenti di lavoro, utili nella pedagogia catechistica (testi didattici,
catechismi non ufficiali, guide per i catechisti...). Inoltre, ogni
Catechismo è un testo di carattere sintetico e di base, in cui si presentano,
in maniera organica e nel rispetto della gerarchia delle verità, gli eventi e
le verità fondamentali del mistero cristiano. Il Catechismo locale presenta, nella
sua organicità, un insieme dei documenti della Rivelazione e della tradizione
cristiana, che sono offerti nella ricca diversità di *linguaggi+ in
cui si esprime la Parola di Dio. Il Catechismo locale si offre, infine, come
punto di riferimento che ispira la catechesi. La Sacra Scrittura e il
Catechismo sono i due documenti dottrinali di base nel processo di
catechizzazione, da avere sempre fra le mani. Pur essendo, l'uno e l'altro,
strumenti di primo ordine, non sono, tuttavia, gli unici: sono necessari,
infatti, altri strumenti di lavoro più immediati. Perciò è legittimo domandarsi
se un Catechismo ufficiale debba contenere elementi pedagogici o, al contrario,
debba limitarsi a essere soltanto una sintesi dottrinale, offrendo solo le
fonti. In ogni caso, essendo il Catechismo uno strumento per l'atto
catechistico, che è atto di comunicazione, esso risponde sempre a una certa
ispirazione pedagogica e deve far sempre trasparire, entro il suo genere, la
pedagogia divina. Le questioni più chiaramente metodologiche sono,
ordinariamente, più consone ad altri strumenti.
& DGC 132
Catechismi locali: responsabilità dei vescovi (inizio)
Nell'insieme
degli strumenti per la catechesi eccellono i Catechismi, la cui importanza
deriva dal fatto che il messaggio che essi trasmettono è riconosciuto come
autentico e proprio dai Pastori della Chiesa.
Se
l'insieme dell'azione catechistica deve sempre far capo al Vescovo, la
pubblicazione dei Catechismi è una responsabilità che concerne in maniera molto
diretta il ministero episcopale. I Catechismi nazionali, regionali o diocesani,
elaborati con la partecipazione degli operatori della catechesi, sono
responsabilità ultima dei Vescovi, catechisti per eccellenza nelle Chiese
particolari.
Nella
redazione di un Catechismo, occorre tener ben presenti soprattutto questi due
criteri:
a)
la perfetta sintonia con il Catechismo della Chiesa Cattolica, testo di
riferimento sicuro e autentico per l'elaborazione dei catechismi locali;
b) l'attenta considerazione delle norme e dei criteri
per la presentazione del messaggio evangelico offerti dal Direttorio Generale
per la Catechesi, anch'esso norma di riferimento per la catechesi.
& DGC 284
Catechismi locali e approvazione della Sede Apostolica
(inizio)
La
previa approvazione della Sede Apostolica C che si richiede per i Catechismi emanati dalle Conferenze Episcopali C va intesa nel senso che essi sono documenti, mediante
i quali la Chiesa universale, nei differenti spazi socio-culturali ai quali è
inviata, annuncia e trasmette il Vangelo e genera le Chiese particolari
manifestandosi in esse. L'approvazione di un Catechismo è il riconoscimento del
fatto che è un testo della Chiesa universale per una determinata situazione e
cultura.
& DGC 285
Catechismo della Chiesa Cattolica:
articolazione (inizio)
Il
Catechismo della Chiesa Cattolica si riferisce alla fede creduta, celebrata,
vissuta e pregata e costituisce una chiamata all'educazione cristiana
integrale. L'articolazione del Catechismo della Chiesa Cattolica rimanda alla
profonda unità della vita cristiana. In esso si fa esplicita l'interrelazione
tra lex orand, lex credendi e lex vivendi. La liturgia è essa stessa
preghiera; la confessione della fede trova il suo giusto posto nella
celebrazione del culto. La grazia, frutto dei sacramenti, è la condizione
insostituibile dell'agire cristiano, così come la partecipazione alla liturgia
della Chiesa richiede la fede. Se la fede non si sviluppa nelle opere, è morta
e non può dare frutti di vita eterna.
Con
questa articolazione tradizionale attorno ai quattro pilastri che sostengono la
trasmissione della fede (simbolo, sacramenti, decalogo, Padre nostro),
il Catechismo della Chiesa Cattolica si offre come riferimento dottrinale
nell'educazione ai quattro compiti basilari della.
& DGC 122 & CCC 13-17
Catechismo della Chiesa Cattolica:
finalità e natura (inizio)
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ha lo scopo di
presentare un'esposizione organica e sintetica dei contenuti essenziali e
fondamentali della dottrina cattolica, sia sulla fede che sulla morale, alla
luce del Concilio Vaticano II e dell'insieme della Tradizione della Chiesa. Il
Magistero della Chiesa con il Catechismo della Chiesa Cattolica ha inteso
rendere un servizio ecclesiale per il nostro tempo, riconoscendolo: strumento
valido e legittimo al servizio della comunione ecclesiale; norma sicura
per l'insegnamento della fede;
punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono
preparati nelle diverse regioni. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, infatti,
non è destinato a sostituire i catechismi locali, ma ad incoraggiare e aiutare
la redazione di nuovi catechismi locali, che tengano conto delle diverse
situazioni e culture, ma che custodiscano con cura l'unità della fede e la
fedeltà alla dottrina cattolica.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica si articola
attorno a quattro dimensioni fondamentali della vita cristiana: la professione
della fede, la celebrazione liturgica, la morale evangelica e la preghiera.
Queste quattro dimensioni scaturiscono da un medesimo nucleo, il mistero
cristiano. Esso: è l'oggetto della fede (prima parte); è celebrato e comunicato nelle azioni
liturgiche (seconda parte); è
presente per illuminare e sostenere i figli di Dio nel loro agire (terza
parte); fonda la nostra preghiera,
la cui espressione privilegiata è il Padre Nostro, e costituisce
l'oggetto della nostra supplica, della nostra lode, della nostra intercessione (quarta
parte) .
& cfr. DGC 119-130 & CCC 11
Catechismo della Chiesa Cattolica: genere
letterario (inizio)
I
tratti principali che definiscono il genere letterario del Catechismo della
Chiesa Cattolica sono:
B il
Catechismo della Chiesa Cattolica è, innanzitutto, un catechismo; vale a dire,
un testo ufficiale del Magistero della Chiesa;
B
per il fatto di essere un catechismo, il Catechismo della Chiesa Cattolica
raccoglie ciò che è basilare e comune nella vita cristiana;
B il
Catechismo della Chiesa Cattolica è, inoltre, un Catechismo di carattere
universale, offerto a tutta la Chiesa. In esso si presenta una sintesi
attualizzata della fede, che incorpora la dottrina del Concilio Vaticano II e
gli interrogativi religiosi e morali della nostra epoca.
& DGC 12 & CCC 25
Catechismo della Chiesa Cattolica e
deposito della fede (inizio)
Il
contenuto del deposito della fede è la parola di Dio, custodita nella Chiesa.
Il Magistero essendosi proposto la finalità di elaborare un testo di
riferimento per l'insegnamento della fede, ha scelto da questo prezioso tesoro
cose nuove e cose antiche che ha considerato più convenienti per il fine
prefissato. Il Catechismo della Chiesa Cattolica si presenta così come un
servizio fondamentale: favorire, cioè, l'annunzio del Vangelo e l'insegnamento
della fede, che attingono il loro messaggio dal deposito della Tradizione e
della Sacra Scrittura affidato alla Chiesa perché si realizzino con totale
autenticità. Il Catechismo della Chiesa Cattolica non è l'unica fonte della
catechesi poiché come atto del magistero non è superiore alla parola di Dio, ma
a essa serve. Tuttavia, è un atto, particolarmente rilevante, d'interpretazione
autentica di questa Parola, posto affinché il Vangelo sia annunziato e
trasmesso in tutta la sua verità e purezza.
& DGC 125 & CCC 18
Catechismo
della Chiesa Cattolica e catechesi (inizio)
Il
Catechismo della Chiesa Cattolica apporta alla catechesi la grande tradizione
dei catechismi. Della grande ricchezza di questa tradizione questi sono gli
spetti aspetti significativi:
B la
dimensione conoscitiva o veritativa della fede. Questa non è soltanto adesione
vitale a Dio, ma anche assenso dell'intelletto e della volontà alla verità
rivelata;
B
l'educazione alla fede, ben radicata in tutte le sue fonti, abbraccia
differenti dimensioni: una fede professata, celebrata, vissuta e pregata.
Sette
gli elementi basilari che la configurano: le tre tappe della narrazione della
storia della salvezza: l'Antico Testamento, la vita di Gesù Cristo e la Storia
della Chiesa; e i quattro pilastri dell'esposizione: il Simbolo, i Sacramenti,
il Decalogo e il Padre Nostro.
Queste
sette pietre fondamentali sono a base sia del processo della catechesi
di iniziazione, sia dell'itinerario continuo della maturazione cristiana.
& DGC 130 & CCC 25
Catechismo della Chiesa Cattolica e
Catechismi locali (inizio)
Il
Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi locali, naturalmente con la
specifica autorità di ciascuno, formano una unità. Sono l'espressione concreta
dell' unità nella medesima fede apostolica e, allo stesso tempo, della ricca
diversità di formulazione della stessa fede.
Il
Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi locali, insieme a chi
contempla la loro armonia, esprimono la sinfonia della fede: anzitutto una
sinfonia interna allo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica elaborato con la
collaborazione di tutto l'Episcopato della Chiesa Cattolica; e una sinfonia
derivata da esso e manifestata nei Catechismi locali.
Questa
*sinfonia+,
questo *coro di voci della Chiesa universale+ manifestata nei Catechismi locali, fedeli al
Catechismo della Chiesa Cattolica, ha un significato teologico importante:
B
manifesta la cattolicità della Chiesa;
B
Catechismo della Chiesa Cattolica e Catechismi locali manifestano anche la
comunione ecclesiale di cui la *professione di
una sola fede+ è uno dei vincoli visibili.
B
Catechismo della Chiesa Cattolica e Catechismi locali esprimono ugualmente, in
maniera evidente, la realtà della collegialità episcopale.
B
Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi locali, per la loro profonda
unità e ricca diversità, sono chiamati a essere il lievito rinnovatore della
catechesi nella Chiesa.
Nel
contemplarli con sguardo cattolico e universale, la Chiesa può dire in verità: *Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa+.
& DGC 136 & CCC 24
Catechismo della Chiesa Cattolica e
Direttorio generale per la Catechesi (inizio)
Il
Catechismo della Chiesa Cattolica e il Direttorio Generale per la Catechesi
sono due strumenti distinti e complementari, al servizio dell'azione
catechizzatrice della Chiesa.
B Il
Catechismo della Chiesa Cattolica è un'esposizione della fede della Chiesa e
della dottrina cattolica, attestate e illuminate dalle Sacre Scritture, dalla
Tradizione apostolica e dal Magistero della Chiesa.
B Il
Direttorio Generale per la Catechesi è la proposizione di fondamentali principi
teologico-pastorali, desunti dal Magistero della Chiesa e in modo particolare
dal Concilio Ecumenico Vaticano II, con i quali si possa più idoneamente
orientare e coordinare, l'attività catechistica nella Chiesa.
Entrambi
gli strumenti, presi ognuno nel proprio genere e nella sua specifica autorità,
si completano mutuamente.
B Il
Catechismo della Chiesa Cattolica è un atto del Magistero del Papa, con cui,
nel nostro tempo, egli sintetizza normativamente in virtù dell'Autorità
apostolica, la globalità della fede cattolica, e la offre, innanzitutto alle
Chiese, come punto di riferimento per l'esposizione autentica del contenuto
della fede.
B Il
Direttorio Generale per la Catechesi, da parte sua, ha il valore che la Santa
Sede normalmente concede a questi strumenti di orientamento, approvandoli e
confermandoli. E' un sussidio ufficiale per la trasmissione del messaggio
evangelico e per l'insieme dell'atto catechistico.
& DGC 120
Il catechista è un mediatore che facilita la comunicazione tra le
persone e il mistero di Dio e dei soggetti tra di loro e con la comunità. Per
questo deve adoperarsi perché la sua visione culturale, condizione sociale e
stile di vita non facciano ostacolo al cammino della fede, creando piuttosto le
condizioni più adatte perché il messaggio cristiano sia ricercato, accolto e
approfondito.
Nessuna metodologia - per quanto
sperimentata - dispensa dalla persona del catechista in ogni fase del processo
di catechesi. Il
carisma datogli dallo Spirito, una solida
spiritualità, una trasparente testimonianza di vita costituiscono l'anima di
ogni metodo e soltanto le proprie qualità umane e cristiane garantiscono il
buon uso dei testi e di altri strumenti di lavoro.
& DCG 156 & CCC 428
Catechisti: differenti tipologie (inizio)
Il
tipo o figura del catechista nella Chiesa presenta diverse modalità, giacché le
necessità della catechesi sono varie.
B Catechisti
in terra di missione, ai quali questo titolo si applica in modo del tutto
speciale.
B
Catechisti per l'animazione comunitaria di piccole popolazioni rurali
carenti della presenza assidua del sacerdote e per una penetrazione
missionaria nei quartieri popolari
della grande metropoli.
B Catechi dei giovani e degli adulti nelle situazioni dei paesi di tradizione cristiana che reclamano una * nuova evangelizzazione B Continua a essere basilare la figura del catechista
dei bambini e degli adolescenti, al quale spetta la delicata missione di
offrire le primi nozioni del catechismo e la preparazione al sacramento della
riconciliazione, alla prima comunione e alla Confermazione Questo compito è
ancora oggi più urgente quando i bambini e gli adolescenti non ricevono una
conveniente formazione religiosa in seno alle loro famiglie.
B
Occorre formare catechisti per gli incontri presacramentali, destinato
al mondo degli adulti, in occasione del Battesimo o della Prima Comunione dei
loro figli, o in occasione del Sacramento del Matrimonio.
B
Altri tipi di catechisti vengono urgentemente richiesti da settori umani di
speciale sensibilità: le persone della terza età; le persone
disadattate e disabili; i migranti e le persone emarginate dalla
moderna evoluzione.
& DCG 232
Catechisti e comunità cristiana (inizio)
Fra
le vie della formazione del catechista emerge, anzitutto, la propria comunità
cristiana. E' in essa che il catechista esperimenta la propria vocazione e
alimenta costantemente il proprio senso apostolico. Nel compito di assicurare
la loro progressiva maturazione come credenti e testimoni la figura del
sacerdote è fondamentale. Una comunità cristiana può realizzare vari tipi di
azioni formative in favore dei propri catechisti:
a) alimentare costantemente la vocazione ecclesiale dei
catechisti, tenendo viva in essi la coscienza di essere mandati dalla propria
Chiesa.
b) procurare la maturazione della fede dei propri
catechisti, attraverso la via ordinaria, con cui la comunità cristiana educa
nella fede i propri operatori pastorali e i laici più impegnati.
c) La preparazione immediata alla catechesi, fatta con
il gruppo di catechisti, è un eccellente mezzo di formazione, soprattutto se
accompagnato dalla valutazione di tutto ciò che è stato sperimentato nelle
sessioni di catechesi.
d) Nell'ambito della comunità, si possono realizzare
anche altre attività formative: corsi di sensibilizzazione alla catechesi;
ritiri e convivenze nei tempi forti dell'anno liturgico; corsi monografici sui
temi più necessari o urgenti; una formazione dottrinale più sistematica, per
esempio studiando il Catechismo della Chiesa Cattolica. Sono attività di
formazione permanente che, insieme con il lavoro personale del catechista,
appaiono molto convenienti.
& DCG 246-247 & CCC 900, 910, 2179-2226
Catechisti e pastorale nella Chiesa locale (inizio)
Per
il buon funzionamento del ministero catechistico nella Chiesa particolare è
fondamentale poter contare, innanzitutto, su una adeguata pastorale dei
catechisti. In questa, diversi aspetti devono essere tenuti in conto. Occorre,
infatti, cercare di:
B
Suscitare nelle parrocchie e nelle comunità cristiane vocazioni per la
catechesi.
B
Promuovere un certo numero di catechisti a tempo pieno, e un certo
numero di catechisti a tempo parziale.
B
Stabilire una distribuzione più equilibrata dei catechisti tra i settori
dei destinatari che hanno bisogno di catechesi.
B
Promuovere animatori responsabili dell'azione catechistica che assumano
responsabilità a livello diocesano, zonale e parrocchiale.
B
Organizzare adeguatamente la formazione dei catechisti, in ciò che
concerne tanto la formazione di base quanto quella permanente.
B
Curare l'attenzione personale e spirituale ai catechisti e al gruppo di
catechisti come tale.
B Coordinare
i catechisti con gli altri operatori della pastorale nelle comunità
cristiane, affinché la complessiva azione evangelizzatrice sia coerente e il
gruppo dei catechisti non rimanga isolato ed estraneo alla vita della comunità.
& DCG 233; cfr. 234
Catechisti e Scuole di formazione (inizio)
La
frequenza di una Scuola per catechist9 è un momento
particolarmente importante nel processo formativo di un catechista. In molti
luoghi tali Scuole sono organizzate a un doppio livello: per catechisti
di base e per responsabili della catechesi.
Le
Scuole per catechisti di base hanno la finalità di proporre una formazione
catechistica, organica e sistematica, di carattere basico e fondamentale. Lungo
un arco di tempo sufficientemente prolungato, si promuovono le dimensioni più
specificamente catechetiche della formazione: il messaggio cristiano, la
conoscenza dell'uomo e del contesto socio-culturale e la pedagogia della fede.
Le Scuole per responsabili favoriscono la preparazione dei responsabili della
catechesi nelle parrocchie o zone vicariali, o anche per quei catechisti che si
dedicheranno alla catechesi in maniera più stabile e piena. E' conveniente
promuoverle a livello diocesano o interdiocesano. Ovviamente il livello di tali
Scuole sarà più esigente. In esse, insieme con un programma di base comune, si
coltiveranno quelle specializzazioni catechistiche che la diocesi ritiene più
necessarie, nelle sue particolari circostanze.
Una
formazione catechetica di livello superiore, a cui possono accedere anche
sacerdoti, religiosi e laici, è di vitale importanza per la catechesi. Per
questo si rinnova il voto affinché si incrementino o si creino Istituti
superiori di pastorale catechistica, allo scopo di preparare catechisti che
siano in grado di dirigere la catechesi a raggio diocesano o nell'ambito delle
attività svolte dalle congregazioni religiose.
& DCG 248-251
Ogni battezzato, perché è chiamato da Dio alla maturità della
fede, ha bisogno e quindi ha il diritto di una catechesi adeguata. E' perciò
compito primario della Chiesa rispondervi in maniera del tutto congrua e
soddisfacente. L'attenzione al singolo non deve far dimenticare che la catechesi
ha per destinatario la comunità cristiana come tale e ciascuna persona in essa.
Se, infatti, è da tutta la vita della Chiesa che la catechesi trae legittimità
ed energia, è vero anche che la crescita interiore della Chiesa, la sua
corrispondenza con il disegno di Dio, dipende essenzialmente dalla catechesi.
& DCG 167-168
All'epoca dei Padri della Chiesa, infatti,
la formazione propriamente catecumenale si realizzava mediante la catechesi
biblica, centrata sulla narrazione della Storia della salvezza; la preparazione
immediata al Battesimo, per mezzo della catechesi dottrinale, che spiegava il
Simbolo e il Padre Nostro, appena consegnati, con le loro implicazioni morali;
e la tappa che seguiva ai sacramenti dell'iniziazione, mediante la catechesi
mistagogica, che aiutava a interiorizzare detti sacramenti e a incorporarsi
nella comunità. Questa concezione patristica continua a essere una fonte di
luce per il Catecumenato attuale e per la stessa catechesi di iniziazione. Questa, in quanto accompagna
il processo di conversione, è essenzialmente graduale; e, in quanto è al
servizio di chi ha deciso di seguire Cristo Gesù, è eminentemente
cristocentrica.
& DCG 89 & CCC 1230-1233; 1248
Catecumenato battesimale degli adulti (inizio)
Il Catecumenato battesimale è un luogo tipico di
catechizzazione, istituzionalizzato dalla Chiesa per preparare gli adulti, che
desiderano diventare cristiani, a ricevere i sacramenti dell'iniziazione. Nel
catecumenato si realizza, in effetti, quella formazione specifica mediante la
quale l'adulto, convertito alla fede, è portato fino alla confessione della
fede battesimale durante la veglia pasquale. La catechesi che si compie nel
catecumenato battesimale è strettamente vincolata alla comunità cristiana. Dal
momento stesso del loro ingresso nel catecumenato, la Chiesa circonda i
catecumeni, del suo affetto e delle sue cure, come suoi figli e a essa
congiunti: infatti appartengono già alla famiglia di Cristo. Perciò, la comunità cristiana aiuta i
candidati e i catecumeni durante tutto il corso dell'iniziazione, dal precatecumenato
al catecumenato, e al tempo della mistagogia. Questa continua presenza della
comunità cristiana si esprime in diversi modi appropriatamente descritti nel Rito
dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti.
& DCG 256 & CCC 1247
Catecumenato: paradigma di ogni catechesi (inizio)
Come
la missione ad gentes è il paradigma di tutta l'azione missionaria della
Chiesa, il Catecumenato battesimale - che le è congiunto - è il modello
ispiratore della sua azione catechizzatrice. Gli elementi del Catecumenato
battesimale, che devono essere fonte di ispirazione per la catechesi
post-battesimale sono i seguenti:
B il
catecumenato battesimale ricorda costantemente a tutta la Chiesa l'importanza
fondamentale della funzione dell'iniziazione;
B il
catecumenato battesimale è responsabilità di tutta la comunità cristiana.;
B il
catecumenato battesimale è tutto impregnato dal mistero della Pasqua di
Cristo;
B il
catecumenato battesimale è, anche, luogo iniziale di inculturazione;
B la
concezione del catecumenato battesimale, come processo formativo e vera
scuola di fede, offre alla catechesi post-battesimale una dinamica e alcune
note qualificanti: l'intensità e l'integrità della formazione; il suo carattere
graduale, con tappe definite; il suo legame con riti, simboli e segni,
specialmente biblici e liturgici; il suo costante riferimento alla comunità
cristiana;...
& DCG 90 - 91
Catecumenato: struttura e gradualità (inizio)
La
fede, spinta dalla grazia divina e coltivata dall'azione della Chiesa,
sperimenta un processo di maturazione. La catechesi, al servizio di questa
crescita, è un'azione graduale. Un'opportuna catechesi è disposta per gradi.
Nel catecumenato battesimale, la formazione si sviluppa in quattro tappe:
B il
pre-catecumenato, caratterizzato dal fatto che in esso ha luogo la prima
evangelizzazione in ordine alla conversione e si esplicita il kerigma del primo
annuncio;
B il
catecumenato, propriamente detto, destinato alla catechesi integrale e
al cui inizio ha luogo la consegna dei
Vangeli;
B il
tempo della purificazione e illuminazione, che fornisce una preparazione
più intensa ai sacramenti d'iniziazione, e nel quale ha luogo la consegna del Simbolo e la consegna della
Preghiera del Signore ;
B il
tempo della mystagogia, caratterizzato dall'esperienza dei sacramenti e
dall'ingresso nella comunità.
Queste
tappe, colme di sapienza della grande tradizione catecumenale, ispirano la
gradualità della catechesi.
& DCG
88 -89 & CCC 1230-1233, 1248
& DCG
78-79
Chiesa e evangelizzazione (inizio)
La Chiesa, sacramento universale di salvezza, mossa dallo Spirito
Santo, trasmette la Rivelazione mediante l'evangelizzazione: annuncia la buona
novella del disegno salvifico del Padre e, nei sacramenti, comunica i doni
divini. La Chiesa esiste per evangelizzare, cioè per portare la buona novella
in tutti gli strati dell'umanità e, con il suo influsso trasformare dal di
dentro, rendere nuova l'umanità stessa. Il vero soggetto della catechesi è la
Chiesa che, continuatrice della missione di Gesù Maestro e animata dallo
Spirito, è stata inviata per essere maestra della fede. Perciò, la Chiesa,
imitando la Madre del Signore, conserva fedelmente il Vangelo nel suo cuore, lo
annuncia, lo celebra, lo vive e lo trasmette nella catechesi a tutti coloro che
hanno deciso di seguire Gesù Cristo.
& DCG 45-48
Chiesa particolare e catechesi (inizio)
La catechesi è un'azione evangelizzatrice basilare di ogni Chiesa
particolare. Per mezzo di essa, la Diocesi offre a tutti i suoi membri e a
tutti quelli che si avvicinano con il desiderio di consegnarsi a Gesù Cristo un
processo formativo che permetta di conoscere, celebrare, vivere e annunziare il
Vangelo entro il proprio orizzonte culturale. In questo modo, la confessione
della fede, meta della catechesi, può essere proclamata dai discepoli di Cristo
nelle loro lingue. Come nella Pentecoste, anche oggi la Chiesa di Cristo, presente e operante nella Chiese
particolari, parla tutte le lingue, poiché come albero, che cresce, getta le
sue radici in tutte le culture.
Nell'insieme dei ministeri e dei servizi, con i quali la Chiesa
particolare attua la sua missione evangelizzatrice, occupa un posto di rilievo
il ministero della catechesi.
& DCG 218
Chiesa particolare e ministero della
catechesi (inizio)
Nella
Diocesi, la catechesi è un servizio unico, attuato in modo congiunto dai
presbiteri, diaconi, religiosi e laici, in comunione con il Vescovo. Tutta la
comunità cristiana deve sentirsi responsabile di questo servizio. Anche se i
sacerdoti, religiosi e laici realizzano in comune la catechesi, lo fanno in
modo differenziato, ognuno secondo la sua particolare condizione nella Chiesa (ministri
sacri, persone consacrate, fedeli cristiani). Attraverso loro, nella
differenza delle funzioni di ognuno, il ministero catechistico offre, in modo
completo, la Parola e la testimonianza della realtà ecclesiale. Se mancasse
qualcuna di queste forme di presenza la catechesi perderebbe parte della
propria ricchezza e del proprio significato. Si tratta, d'altra parte, di un
servizio ecclesiale indispensabile per la crescita della Chiesa. Non è una
azione che possa realizzarsi nella comunità a titolo privato, o per iniziativa
puramente personale. Si agisce in nome della Chiesa, in virtù della missione da
essa conferita. Il ministero catechistico C
nell'insieme dei ministeri e dei servizi ecclesiali C ha un carattere proprio, che deriva dalla specificità
dell'azione catechistica entro il processo di evangelizzazione. Il compito del
catechista, come educatore della fede, differisce da quello degli altri agenti
della pastorale (liturgica, della carità, sociale...), anche se,
ovviamente, dovrà agire in coordinazione con essi.
& DCG 219
Compiti della catechesi (inizio)
I compiti della catechesi corrispondono all'educazione delle
diverse dimensioni della fede, poiché la catechesi è una formazione cristiana
integrale, aperta a tutte le componenti della vita cristiana. In virtù della
sua stessa dinamica interna, la fede esige di essere conosciuta, celebrata,
vissuta e tradotta in preghiera. La catechesi deve coltivare ciascuna di queste
dimensioni. La fede, però, si vive nella comunità cristiana e si annuncia nella
missione: è una fede condivisa e annunciata. Pure queste dimensioni devono
essere favorite dalla catechesi.
Il Concilio Vaticano II così espresse questi compiti: La formazione catechistica, che dà luce e
forza alla fede, nutre la vita cristiana secondo lo spirito di Cristo, porta a
partecipare in maniera consapevole e
attiva al mistero
liturgico ed è stimolo all'azione apostolica.
& DGC 84 & CCC 4-7, 426, 983, 1095, 2688
Compiti fondamentali della catechesi (inizio)
B Favorire
la conoscenza della fede
Colui
che ha incontrato Cristo desidera conoscerlo il più possibile, come pure
desidera conoscere il disegno del Padre che egli rivelò. La conoscenza dei
contenuti della fede (fides quae) è richiesta dalla adesione alla fede
(fides qua). La consegna del simbolo, compendio della Scrittura e
della fede della Chiesa, esprime la realizzazione di questo compito.
B L'educazione
liturgica
La
catechesi, oltre a favorire la conoscenza del significato della liturgia e dei
sacramenti, deve educare i discepoli di Gesù Cristo all'orazione, al
ringraziamento, alla penitenza, alla domanda fiduciosa, al senso comunitario,
al linguaggio simbolico; poiché tutto ciò è necessario affinché vi sia una vera
vita liturgica.
B La
formazione morale
La
conversione a Gesù Cristo implica il camminare al suo seguito. La catechesi
deve, pertanto, trasmettere ai discepoli gli atteggiamenti propri del Maestro.
Questi intraprendono così un cammino di trasformazione interiore, nel quale,
partecipando al mistero pasquale del Signore, passano dall'uomo vecchio
all'uomo nuovo in Cristo.
B Insegnare
a pregare
Imparare
a pregare con Gesù è pregare con i medesimi sentimenti con i quali Egli si
rivolgeva al Padre. Questi sentimenti si riflettono nel Padre Nostro, la
preghiera che Gesù insegnò ai discepoli e che è modello di ogni preghiera
cristiana. La consegna del Padre Nostro, sintesi di tutto il Vangelo, è,
pertanto, vera espressione della realizzazione di questo compito.
& DGC 85 - 87
Comunicazione e catechesi (inizio)
Il primo areopago del tempo moderno è il mondo della comunicazione
che sta unificando l'umanità. I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto
una tale importanza da essere per molti il principale strumento informativo e
formativo, di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali,
familiari, sociali. Per questo, oltre ai numerosi mezzi tradizionali in vigore,
l'utilizzazione dei media è diventata essenziale all'evangelizzazione e alla
catechesi. Infatti, la Chiesa si sentirebbe colpevole davanti al suo Signore se
non adoperasse questi potenti mezzi, che l'intelligenza umana rende ogni giorno
più perfezionati; in loro essa trova una versione moderna ed efficace del
pulpito. Grazie a essi riesce a parlare alle moltitudini.
& DCG 160-162 & CCC 906, 2492-2496
Comunità cristiana e catechesi (inizio)
La
catechesi è una responsabilità di tutta la comunità cristiana. L'iniziazione
cristiana, infatti, non deve essere opera soltanto dei catechisti o dei
sacerdoti, ma di tutta la comunità dei fedeli. La stessa educazione permanente
della fede è una questione che spetta a tutta la comunità. La catechesi è,
pertanto, una azione educativa realizzata a partire dalla responsabilità peculiare
di ogni membro della comunità, in un contesto o clima comunitario ricco di
relazioni, affinché i catecumeni e i catechizzandi si incorporino attivamente
nella vita della comunità.
La
comunità cristiana non soltanto dà molto al gruppo dei catechizzandi, ma riceve
anche molto da essi. I nuovi convertiti, soprattutto i giovani e gli adulti,
aderendo a Gesù Cristo, apportano alla comunità che li accoglie nuova ricchezza
umana e religiosa. Così la comunità cresce e si sviluppa, poiché la catechesi
non soltanto conduce alla maturità della fede i catechizzandi, ma la stessa
comunità in quanto tale. Anche se tutta la comunità cristiana è responsabile
della catechesi, e anche se tutti i suoi membri devono dare testimonianza della
fede, solo alcuni ricevono il mandato ecclesiale di essere catechisti. Insieme
con la missione originaria che hanno i genitori nei confronti dei loro figli,
la Chiesa conferisce ufficialmente a determinati membri del Popolo di Dio,
specificamente chiamati, la delicata missione di trasmettere organicamente la
fede in seno alla comunità.
& DCG 220-221
Comunità
ecclesiali di base (inizio)
Si
tratta di gruppi di cristiani che nascono dal bisogno di vivere ancora più
intensamente la vita della Chiesa; oppure dal desiderio e dalla ricerca di una
dimensione più umana, che comunità ecclesiali più vaste possono difficilmente
offrire. Le comunità ecclesiali di base sono un segno di vitalità della Chiesa.
I discepoli di Cristo vi si riuniscono per un attento ascolto della parola di
Dio, per la ricerca di rapporti più fraterni, per celebrare i misteri cristiani
nella loro vita e per assumere l'impegno di trasformazione della società.
Insieme a queste dimensioni propriamente cristiane emergono anche importanti
valori umani: l'amicizia e il riconoscimento personale, lo spirito di
corresponsabilità, la creatività, la risposta vocazionale, l'interesse per i
problemi del mondo e della Chiesa. Ne può risultare una arricchente esperienza
comunitaria, vera espressione di comunione e mezzo per costruire una comunione
più profonda.
Nelle comunità ecclesiali di base può svilupparsi una
catechesi molto feconda, anche perché il clima fraterno, nel quale si vive, è
un ambiente adeguato per un'azione catechistica integrale.
& DGC 263-264
Comunità, persona e catechesi (inizio)
La
pedagogia catechistica riesce efficace nella misura che la comunità cristiana
diventa riferimento concreto ed esemplare per il cammino di fede dei singoli.
Ciò avviene se la comunità si propone come fonte, luogo e meta della catechesi.
Concretamente, allora, la comunità diventa luogo visibile di testimonianza
credente, provvede alla formazione dei suoi membri, li accoglie quale famiglia
di Dio, costituendosi ambiente vitale e permanente di crescita della fede.
Accanto
all'annuncio del Vangelo in forma pubblica e collettiva, rimane sempre
indispensabile il contatto da persona a persona, sull'esempio di Gesù e degli
Apostoli. In tale modo è più facilmente coinvolta la coscienza personale, il
dono della fede, come è proprio dell'azione dello Spirito Santo, perviene al
soggetto da vivente a vivente, e la forza di persuasione si fa più incisiva.
& DGC 158
Conferenza Episcopale e il servizio alla
catechesi (inizio)
Presso la Conferenza Episcopale può essere costituito
l'ufficio catechistico, con la precipua funzione di offrire aiuto alle singole
diocesi in materia catechistica. Questa possibilità che stabilisce il Codice di
Diritto Canonico è realtà nella maggior parte delle Conferenze Episcopali.
L'ufficio catechistico o centro nazionale di catechesi della Conferenza
Episcopale si propone una duplice funzione: - essere al servizio dei bisogni
catechistici che riguardano tutte le diocesi del territorio. Si occupa delle pubblicazioni
che abbiano portata nazionale, dei congressi nazionali, dei rapporti con i mass
media e, in genere, di tutti quei lavori e compiti che eccedano le possibilità
di ogni diocesi o regione;
- essere al servizio delle diocesi e delle regioni per diffondere
le informazioni e i progetti catechistici, per coordinare l'azione ed aiutare
le diocesi meno provviste in materia di catechesi.
Se
l'Episcopato corrispondente lo considera opportuno, è anche competenza
dell'ufficio catechistico o centro nazionale il coordinamento della sua stessa
attività con quelle di altri uffici nazionali dell'Episcopato e di altre
istituzioni di catechesi; parimenti, la collaborazione con le attività
catechistiche a livello internazionale. Tutto questo va sempre visto come organismo
di aiuto ai vescovi della Conferenza Episcopale.
& DGC 269
La
fede è un dono destinato a crescere nel cuore dei credenti. L'adesione a Gesù
Cristo, infatti, avvia un processo di conversione permanente, che dura tutta la
vita. Chi accede alla fede è come un bambino appena nato, il quale, a poco a
poco, crescerà e si convertirà in un essere adulto che tende allo *stato di uomo perfetto+, alla maturità della pienezza di Cristo.
Nel
processo di fede e di conversione si possono rilevare, dal punto di vista
teologico, diversi momenti importanti:
a) L'interesse per il Vangelo. Il primo momento
è quello in cui nel cuore del non credente, dell'indifferente o di chi aderisce
ad altra religione, nasce, come conseguenza del primo annuncio, un interesse
per il Vangelo, senza essere ancora una decisione ferma. La Chiesa denomina
simpatizzanti coloro che mostrano questa inquietudine.
b) La conversione. La decisione per la fede
dev'essere soppesata e maturata. Tale ricerca, mossa dallo Spirito Santo e
dall'annuncio del kerigma, prepara la conversione, che sarà C certamente C
iniziale, ma che porta già
con sé l'adesione a Gesù Cristo e la volontà di camminare al suo seguito.
Questa opzione fondamentale fonda tutta la vita cristiana del discepolo del
Signore.
c) La professione di fede. L'abbandonarsi a Gesù
Cristo genera nei credenti il desiderio di conoscerlo più profondamente e
d'identificarsi con Lui. La catechesi li inizia alla conoscenza della fede e
all'apprendistato della vita cristiana, favorendo un cammino spirituale che
provoca un progressivo cambiamento di mentalità e costumi.
d) Il
cammino verso la perfezione. Il battezzato, spinto sempre dallo Spirito,
alimentato dai sacramenti, dalla preghiera e dall'esercizio della carità, e
aiutato dalle molteplici forme di educazione permanente della fede, cerca di
far suo il desiderio di Cristo: *Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" (Mt 5,48). E' la chiamata alla pienezza che si
rivolge ad ogni battezzato.
Il
ministero della Parola è al servizio di questo processo di piena conversione.
Il primo annuncio ha la caratteristica di chiamare alla fede; la catechesi
quella di dare un fondamento alla conversione e una struttura di fondo alla
vita cristiana; e l'educazione permanente alla fede, nella quale si distingue
l'omelia, quella di essere l'alimento costante del quale ogni organismo adulto
ha bisogno per vivere.
& DGC 56-57 & CCC 149-153, 846- 848, 1229, 1430-1433
Coordinazione della catechesi (inizio)
La coordinazione della catechesi è un compito
importante all'interno di una Chiesa particolare. Essa può essere considerata
all'interno della stessa catechesi, tra le sue diverse forme, rivolte alle
differenti età e ambienti sociali e, inoltre, in riferimento ai legami che la
catechesi ha con altre forme del ministero della Parola e con altre azioni
evangelizzatrici. La coordinazione della catechesi non è fatto meramente
strategico, ordinato a una più incisiva efficacia dell'azione evangelizzatrice,
ma possiede una dimensione teologica di fondo. L'azione evangelizzatrice
dev'essere ben coordinata perché essa mira all'unità della fede, la
quale sostiene tutte le azioni della Chiesa.
& DGC 272
Creatività e catechesi (inizio)
Nella catechesi i soggetti assumono l'impegno di esercitarsi nelle
attività della fede, della speranza e della carità, di acquisire la capacità e
rettitudine di giudizio, di rafforzare la personale decisione di conversione e
di pratica cristiana della vita.
Gli stessi soggetti, soprattutto quando si tratta di adulti,
possono contribuire efficacemente allo sviluppo della catechesi, indicando le
vie più efficaci di comprensione ed espressione del messaggio, come: l'apprendere facendo, l'impiego della
ricerca e del dialogo, lo scambio e il confronto dei punti di vista.
& DCG 157, 169
Cristocentrismo e catechesi (inizio)
Gesù Cristo non solo trasmette la parola di Dio: Egli è
la parola di Dio. Perciò la catechesi dice rapporto a Lui. In questo senso, ciò
che caratterizza il messaggio trasmesso dalla catechesi è, anzitutto, il cristocentrismo, che va inteso in vari
sensi. Esso significa che, in primo luogo, al centro stesso della catechesi noi
troviamo essenzialmente una persona, quella di Gesù di Nazaret, Unigenito dal
Padre, pieno di grazia e di verità. Il cristocentrismo, in secondo luogo,
significa che Cristo è al centro della
storia della salvezza, presentata dalla catechesi. Egli è, infatti, l'avvenimento
ultimo, verso il quale converge tutta la storia sacra. Il cristocentrismo
significa, inoltre, che il messaggio evangelico non proviene dall'uomo, ma è
parola di Dio. La Chiesa e, in suo nome ogni catechista, può dire con verità: "La
mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha inviato" (Gv 7,16).
I Vangeli, che narrano la vita di Gesù, sono al centro del messaggio
catechistico. Dotati essi stessi di una struttura catechetica, esprimono
l'insegnamento che si proponeva alle prime comunità cristiane e che trasmetteva
la vita di Gesù, il suo messaggio e le sue azioni salvifiche. Nella catechesi,
i quattro vangeli occupano un posto centrale, per la centralità che Cristo ha
in essi.
& DCG 98 & CCC 426-429, 1697-1698, 2145
Cristocentrismo trinitario del messaggio
evangelico (inizio)
La
parola di Dio, incarnata in Gesù di Nazaret, Figlio di Maria vergine, è la
Parola del Padre, che parla al mondo per mezzo del suo Spirito. Gesù rimanda
costantemente al Padre, di cui si sa Figlio Unico, e allo Spirito Santo, di cui
si sa Unto. Egli è la via che introduce nel mistero intimo di Dio. Il
cristocentrismo della catechesi, in virtù della sua dinamica interna, conduce
alla confessione della fede in Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. E' un
cristocentrismo essenzialmente trinitario. I cristiani, nel Battesimo, vengono
configurati a Cristo, Uno della Trinità e questa configurazione pone i
battezzati, figli nel Figlio, in comunione con il Padre e con lo Spirito Santo.
Perciò la loro fede è radicalmente trinitaria. Il mistero della Santissima
Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana.
Il
cristocentrismo trinitario del messaggio evangelico induce la catechesi a
curare, tra gli altri, i seguenti aspetti: la struttura interna della
catechesi; ogni modalità di presentazione, sarà sempre
cristocentrico-trinitaria. Seguendo la stessa pedagogia di Gesù, nella sua
rivelazione del Padre, di se stesso come Figlio e dello Spirito Santo, la
catechesi mostrerà la vita intima di Dio, a partire dalle opere salvifiche in
favore dell'umanità. La presentazione dell'essere intimo di Dio rivelato da
Gesù, uno nell'essenza e trino nelle persone, mostrerà le implicazioni vitali
per la vita degli esseri umani. La Chiesa, nel professare la fede nella Trinità
e nell'annunciarla al mondo, si autocomprende come * un popolo adunato nell'unità del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo.
& DCG 99 - 100 & CCC 257-260
La costituzione Gaudium et Spes sottolinea la grande
importanza della scienza e della tecnica nella gestazione e nello sviluppo
della cultura moderna. La mentalità scientifica, che emana da esse, modifica
profondamente la cultura e i modi di pensare con grandi ripercussioni umane e
religiose. La razionalità scientifica e sperimentale è profondamente radicata
nell'uomo di oggi. Insieme a questa forma più universale di cultura, oggi si
costata anche un desiderio crescente di rivalorizzare le culture autoctone. La
domanda del Concilio è ancora viva: In qual modo promuovere il dinamismo e
l'espansione della nuova cultura senza che si perda la viva fedeltà verso il
patrimonio delle tradizioni?
& DCG 20 & CCC 24, 854
Insieme
a una forma più universale di cultura,
oggi si costata anche un desiderio crescente di rivalorizzare le culture
autoctone. La domanda del Concilio è ancora viva: In qual modo promuovere il
dinamismo e l'espansione della nuova cultura senza che si perda la viva fedeltà
verso il patrimonio delle tradizioni? (GS 56). In molti luoghi si prende
coscienza che le culture tradizionali sono aggredite da influenze esterne
dominanti e da imitazione alienante di forme di vita importate. Si corrodono,
così, gradualmente l'identità e i valori propri dei popoli. Si costata anche
l'enorme influsso dei mezzi di comunicazione i quali, molte volte, a motivo di
interessi economici o ideologici, impongono una visione della vita che non
rispetta la fisionomia culturale dei popoli ai quali si rivolgono.
& DCG 21 & CCC 24, 854