Tommaso Stenico

 

DIZIONARIO

DEI TERMINI CATECHISTICI

DEL DIRETTORIO GENERALE

PER LA CATECHESI

 

 

Libreria Editrice Vaticana

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C

·       Catechesi    

·       Catechesi: azione di natura ecclesiale 

 

 

Catechesi (inizio)

Lo scopo definitivo della catechesi è di mettere qualcuno non solo in contatto, ma in comunione, in intimità con Gesù Cristo. Tutta l'azione evangelizzatrice è intesa a favorire la comunione con Gesù Cristo. A partire dalla conversione iniziale di una persona al Signore, suscitata dallo Spirito Santo mediante il primo annuncio, la catechesi si propone di dare un fondamento e far maturare questa prima adesione. Si tratta di aiutare colui che si è appena convertito a conoscere meglio questo Gesù, al quale si è abbandonato: conoscere il suo mistero, il regno di Dio che egli annuncia, le esigenze e le promesse contenute nel suo messaggio evangelico, le vie che egli ha tracciato per chiunque lo voglia seguire. La catechesi è quella forma particolare del ministero della Parola che fa maturare la conversione iniziale, fino a farne una viva, esplicita e operativa confessione di fede: la catechesi ha la sua origine nella confessione di fede e porta alla confessione di fede.

& DGC 80 - 83    & CCC 4-7, 25, 78, 98, 426, 983, 1095

 

Catechesi: azione di natura ecclesiale (inizio)

La catechesi è un atto essenzialmente ecclesiale. Il vero soggetto della catechesi è la Chiesa che, continuatrice della missione di Gesù Maestro e animata dallo Spirito, è stata inviata per essere maestra della fede. Perciò, la Chiesa imitando la Madre del Signore, conserva fedelmente il Vangelo nel suo cuore, lo annuncia, lo celebra, lo vive e lo trasmette nella catechesi a tutti coloro che hanno deciso di seguire Gesù Cristo.

Questa trasmissione del Vangelo è un atto vivo di tradizione ecclesiale, in quanto la Chiesa trasmette la fede che essa stessa vive e la trasmette in modo attivo, la semina nei cuori dei catecumeni e catechizzandi per fecondare le loro esperienze più profonde. La professione di fede ricevuta dalla Chiesa (traditio), germinando e crescendo durante il processo catechistico, è restituita (redditio), arricchita con i valori delle differenti culture. La Chiesa, nel trasmettere la fede e la vita nuova agisce come madre degli uomini che genera dei figli concepiti per opera dello Spirito Santo e nati da Dio. Precisamente, essendo nostra madre, la Chiesa è anche l'educatrice della nostra fede; è madre e maestra, nel medesimo tempo.

& DGC 78 - 79

 

 

Catechesi biblica (inizio)

La costituzione Dei Verbum, del Concilio Vaticano II, ha sottolineato l'importanza fondamentale della Sacra Scrittura nella vita della Chiesa. Essa è presentata, insieme con la Sacra Tradizione come regola suprema della fede, giacché comunica immutabilmente la parola di Dio stesso e fa risonare nelle parole dei Profeti e degli Apostoli la voce dello Spirito Santo.

La Chiesa vuole che in tutto il ministero della Parola, la Sacra Scrittura abbia una posizione preminente. La catechesi, in concreto, deve essere un'autentica introduzione alla lectio divina, cioè, alla lettura della Sacra Scrittura fatta secondo lo Spirito che abita nella Chiesa. In questo senso, parlare della Tradizione e della Scrittura come fonte della catechesi vuol dire sottolineare che quest'ultima deve imbeversi e permearsi del pensiero, dello spirito e degli atteggiamenti biblici ed evangelici mediante un contatto assiduo con i testi medesimi; ma vuol dire, altresì, ricordare che la catechesi sarà tanto più ricca ed efficace, quanto più leggerà i testi con l'intelligenza ed il cuore della Chiesa.

& DGC 127          & CCC 132

 

 

 

 

 

Catechesi degli adulti (inizio)

La catechesi degli adulti riguarda persone che hanno il diritto e il dovere di portare a maturità il germe della fede che Dio ha loro dato, è rivolta a individui che sono chiamati a rivestire responsabilità sociali di vario tipo, ed è diretta a soggetti che sono esposti a cambiamenti e a crisi talora assai profonde. A causa di ciò, la fede dell'adulto deve essere continuamente illuminata, sviluppata e protetta, per acquisire quella saggezza cristiana che dona senso, unità, speranza alle molteplici esperienze della sua vita personale, sociale e spirituale. La catechesi degli adulti richiede di identificare accuratamente i tratti tipici del cristiano adulto nella fede, tradurli in obiettivi e contenuti, determinare certe costanti nell'esposizione, fissare le indicazioni metodologiche più efficaci, scegliere le forme e i modelli. Una speciale attenzione merita la figura e l'identità del catechista degli adulti e la sua formazione, e chi sono i responsabili della catechesi degli adulti nella comunità.

 & DGC 173         & CCC 5, 2688

 

Catechesi degli adulti: compiti generali e particolari (inizio)

Per rispondere alle istanze più profonde dei nostri tempi, la catechesi degli adulti deve proporre la fede cristiana nella sua interezza, autenticità e sistematicità, secondo la comprensione che ne ha la Chiesa, mettendo in primo piano l'annuncio della salvezza, illuminando le tante difficoltà, oscurità, fraintendimenti, pregiudizi e obiezioni, oggi in circolazione, mostrando l'incidenza spirituale e morale del messaggio, introducendo alla lettura credente della Sacra Scrittura e alla pratica della preghiera. Un fondamentale servizio per la catechesi degli adulti è dato dal Catechismo della Chiesa Cattolica e C con riferimento a questo C dai Catechismi degli adulti delle singole chiese.

In particolare sono compiti della catechesi degli adulti: Promuovere la formazione e la maturazione della vita nello Spirito del Cristo risorto; educare alla giusta valutazione dei cambiamenti socioculturali della nostra società alla luce della fede; chiarire gli odierni quesiti religiosi e morali;  chiarire le relazioni che intercorrono tra l'azione temporale e l'azione ecclesiale; sviluppare i fondamenti razionali della fede; formare all'assunzione di responsabilità nella missione della Chiesa e a saper rendere testimonianza cristiana nella società.

& DGC 175

 

Catechesi degli adulti: forme particolari (inizio)

Esistono situazioni e circostanze, in cui si impongono forme speciali di catechesi: la catechesi dell'iniziazione cristiana o il catecumenato degli adulti, il cui ordinamento è espresso dal RICA; la catechesi al popolo di Dio nelle forme tradizionali debitamente adattate, lungo l'anno liturgico, o nella forma straordinaria delle missioni ; la catechesi perfettiva, diretta a coloro che hanno un compito di formazione nella comunità: catechisti, o quanti sono impegnati nell'apostolato dei laici; la catechesi da svolgere in occasione di eventi particolarmente significativi della vita, come il matrimonio, il battesimo dei figli e gli altri sacramenti dell'iniziazione cristiana, nei periodi critici della crescita giovanile, nella malattia, ecc.; la catechesi in occasione di esperienze particolari, come l'entrata nel lavoro, il servizio militare, l'emigrazione...; la catechesi che si riferisce a un uso cristiano del tempo libero, in occasione particolarmente delle vacanze e dei viaggi turistici; la catechesi in occasione di avvenimenti particolari riguardanti la vita della Chiesa e della società.

Queste e tante altre particolari forme di catechesi si affiancano, senza sostituirli, ai corsi di catechesi sistematica, organica e permanente che ogni comunità ecclesiale deve garantire a tutti gli adulti.

& DGC 176          & CCC 1232-1233

 

Catechesi degli anziani (inizio)

La terza età, dono di Dio alla Chiesa. In diversi paesi del mondo, il crescente numero delle persone anziane rappresenta un nuovo e specifico compito pastorale della Chiesa. Sentite non di rado come oggetto passivo, più o meno ingombrante, queste persone alla luce della fede, sono invece da comprendere come dono di Dio per la chiesa e la società, cui va rivolta la cura anche di una adeguata catechesi. Ne hanno diritto e dovere come tutti i cristiani. In ogni caso la catechesi agli anziani associa al contenuto della fede la presenza cordiale del catechista e della comunità credente. Per cui è del tutto auspicabile che gli anziani partecipino in pieno al cammino catechistico della comunità.

La catechesi agli anziani fa attenzione ad aspetti particolari della loro condizione di fede: l'anziano può essere giunto alla sua età con una fede solida e ricca: allora la catechesi porta in certo modo a pienezza il cammino compiuto in atteggiamento di ringraziamento e di attesa fiduciosa; altri vivono una fede più o meno oscurata e una debole pratica cristiana: allora la catechesi diventa momento di nuova luce ed esperienza religiosa; talora l'anziano giunge ai suoi giorni, con ferite profonde nell'anima e nel corpo: la catechesi lo aiuta a vivere la sua situazione, nell'atteggiamento, dell'invocazione, del perdono, della pace interiore. In ogni caso, la condizione dell'anziano richiede una catechesi della speranza che proviene dalla certezza dell'incontro definitivo con Dio. E' sempre un beneficio per lui ed un arricchimento per la comunità se il credente anziano testimonia una fede che risplende ancora di più man mano che si avvicina al grande momento dell'incontro con il Signore.

& DGC 186-187

 

Catechesi dei disabili (inizio)

Ogni comunità cristiana considera come persone predilette dal Signore, quelle che, particolarmente tra i minori, soffrono di handicap fisico, mentale e di altre forme di disagio. Una accresciuta coscienza sociale ed ecclesiale e gli innegabili progressi della pedagogia speciale, fanno sì che la famiglia ed altri luoghi formativi possano oggi dare a queste persone una catechesi adeguata, di cui hanno diritto come battezzati C e se non battezzati come chiamati alla salvezza C. L'amore del Padre verso questi figli più deboli e la continua presenza di Gesù con il suo Spirito danno fiducia che ogni persona per quanto limitata è capace di crescere in santità.

L'educazione della fede, che coinvolge anzitutto la famiglia, richiede itinerari adeguati e personalizzati, tiene conto delle indicazioni della ricerca pedagogica, si attua proficuamente nel contesto di una educazione globale della persona. D'altra parte si deve evitare il rischio che una catechesi necessariamente specializzata finisca ai margini della pastorale comunitaria. Perché ciò non avvenga è necessario che la comunità sia costantemente avvertita e coinvolta. Le esigenze peculiari di questa catechesi, richiedono dai catechisti una specifica competenza e rendono ancora più meritorio il loro servizio.

& DGC 189

 

Catechesi dei bambini e dei fanciulli (inizio)

L'infanzia, tradizionalmente distinta in prima infanzia o età prescolare, e fanciullezza, agli occhi della fede e della stessa ragione, ha in proprio la grazia degli inizi della vita. In questa età sono aperte preziose possibilità operative sia per l'edificazione della Chiesa che per l'umanizzazione della società cui far fronte. Figlio di Dio grazie al dono del battesimo, il bambino è da Cristo proclamato membro privilegiato del Regno di Dio. Per diverse ragioni, oggi, forse più di ieri, il bambino richiede pieno rispetto e aiuto nelle sue esigenze di crescita umana e spirituale, anche tramite la catechesi, che non può mai mancare ai bambini cristiani. Chi infatti ha dato a lui la vita arricchendola con il dono del battesimo ha il dovere di alimentarla in continuità.

& DGC 177

 

Catechesi dei bambini e dei fanciulli:caratteristiche (inizio)

Si possono indicare alcuni fattori che rivestono particolare rilievo ed hanno estensione universale:

B L'infanzia e la fanciullezza rappresentano il tempo della prima socializzazione ed educazione umana e cristiana nella famiglia, nella scuola e nella chiesa. B Con la ricezione dei sacramenti dell'iniziazione cristiana si mira alla prima formazione organica della fede del bambino e alla sua introduzione nella vita della chiesa. B Nel tempo dell'infanzia il processo catechistico sarà perciò eminentemente educativo, quale il senso della fiducia, della gratuità, del dono di sé, dell'invocazione, della lieta partecipazione... L'educazione alla preghiera e l'iniziazione alla Sacra Scrittura sono aspetti centrali della formazione cristiana dei piccoli. B Infine, si deve attendere all'importanza di due vitali luoghi educativi: la famiglia e la scuola. La catechesi familiare è in certo modo insostituibile, anzitutto per l'ambiente positivo e accogliente, per l'esempio trascinante degli adulti, per la prima esplicita sensibilizzazione e pratica della fede.

Tutto questo richiede alla catechesi e ai catechisti una collaborazione costante con i genitori e anche con gli insegnanti della scuola, secondo le opportunità date dal contesto. I pastori ricordino che quando aiutano i genitori e gli educatori a compiere bene la loro missione, è la Chiesa che viene edificata. Inoltre questo lavoro offre un'ottima occasione di catechesi degli adulti.

& DGC 178-180

 

Catechesi dei giovani (inizio)

La Chiesa, se vede i giovani come speranza, li avverte oggi come una grande sfida per l'avvenire della Chiesa  stessa. Cuore della catechesi è l'esplicita proposta di Cristo al giovane del Vangelo, proposta diretta a tutti i giovani su misura dei giovani, nella comprensione attenta dei loro problemi. Nel Vangelo essi infatti compaiono diretti interlocutori di Cristo che rivela ad essi la loro singolare ricchezza, e insieme li impegna in un progetto di crescita personale e comunitario di decisivo valore per le sorti della società e della chiesa. Perciò i giovani non devono essere considerati soltanto oggetto di catechesi, ma altresì, soggetti attivi, protagonisti dell'evangelizzazione e artefici del rinnovamento sociale.

& DGC 182-183

 

Catechesi dei giovani: caratteristiche (inizio)

Data la vastità del compito, tocca certamente ai Direttorii catechistici delle Chiese particolari e delle Conferenze Episcopali nazionali e regionali specificare in aderenza al contesto, quanto conviene nei singoli posti.

Si possono indicare certe linee generali comuni:

B La varietà della situazione religiosa: vi sono giovani che non sono nemmeno battezzati, altri che non hanno completato l'iniziazione cristiana, o sono in crisi di fede talora grave, altri ancora che sono propensi a fare o hanno già fatto una scelta di fede e chiedono di essere aiutati.

B Non si deve poi dimenticare che riesce proficua quella catechesi che può svolgersi all'interno di una più ampia pastorale dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, la quale ha presente l'insieme dei problemi che riguardano la loro vita.

B La ben regolata azione del gruppo, l'appartenenza a valide associazioni giovanili e l'accompagnamento personale del giovane, tra cui, come fatto eminente, la direzione spirituale, sono mediazioni quanto mai utili per una efficace catechesi.

Tra le diverse forme di catechesi giovanile, sono da prevedere, a seconda delle situazioni, il catecumenato giovanile in età scolare, catechesi dell'iniziazione cristiana, catechesi su tematiche programmate, altri incontri più o meno occasionali ed informali... In termini più globali, la catechesi ai giovani va proposta con percorsi nuovi, aperti alla sensibilità e problematiche di questa età, che sono di ordine teologico, etico, storico, sociale. Infatti, la situazione obbliga spesso l'apostolato tra i giovani a essere animazione giovanile di indole umanizzatrice e missionaria. Pertanto, molte volte nella realtà, è opportuno intensificare l'azione precatecumenale all'interno di processi globali educativi. Uno dei nodi da affrontare e sciogliere riguarda la differenza di linguaggio (mentalità, sensibilità, gusti, stile, vocabolario...) tra giovani e chiesa (catechesi, catechisti).

& DGC 184-185

 

Catechesi di ambiente (inizio)

Il servizio della fede oggi tiene in grande conto gli ambienti o contesti di vita, giacché ivi la persona svolge concretamente la propria esistenza, riceve influssi e li dona, esercita le proprie responsabilità. In linea generale ed esemplificativa, vanno ricordati due ambienti maggiori, rurale ed urbano, che richiedono forme differenziate di catechesi. La catechesi alla gente dei campi riflette necessariamente i bisogni che ivi nascono, bisogni spesso legati a povertà e miseria, accompagnati non di rado dalla paura e dalla superstizione, ma anche ricchi di semplicità, di fiducia nella vita, di senso della solidarietà, di fede in Dio e fedeltà alle tradizioni religiose. La catechesi alla gente della città deve tener conto di una varietà talora estrema di situazioni che vanno da aree esclusive di benessere a sacche di povertà ed emarginazione. I ritmi di vita riescono spesso stressanti, facile è la mobilità, non poche sono le sollecitazioni all'evasione e al disimpegno, frequente è la situazione di penoso anonimato e di solitudine... Per ciascuno di questi ambienti occorrerà pensare adeguatamente il servizio della fede, valorizzando catechisti preparati, producendo sussidi opportuni, ricorrendo alle risorse dei mezzi di comunicazione...

& DGC 192

 

Catechesi di iniziazione (inizio)

La catechesi di iniziazione è l'anello necessario tra l'azione missionaria, che chiama alla fede, e l'azione pastorale che alimenta continuamente la comunità cristiana. Non è, pertanto, un'azione facoltativa, ma un'azione basilare e fondamentale per la costruzione tanto della personalità del discepolo, quanto della comunità. Senza di essa l'azione missionaria non avrebbe continuità e sarebbe sterile. Senza di essa l'azione pastorale non avrebbe radici e sarebbe superficiale e confusa: qualunque burrasca farebbe crollare l'intero edificio.  La crescita interiore della Chiesa, la sua corrispondenza col disegno di Dio, dipendono essenzialmente da essa.

La catechesi di iniziazione, essendo organica e sistematica, non si riduce al meramente circostanziale od occasionale; essendo formazione per la vita cristiana, supera, includendolo, il mero insegnamento;  ed essendo essenziale, mira a ciò che è comune per il cristiano. Infine, essendo iniziazione, incorpora nella comunità che vive, celebra e testimonia la fede. Realizza, pertanto, allo stesso tempo, compiti d'iniziazione, di educazione e d'istruzione.  La catechesi di iniziazione pone le basi della vita cristiana nei seguaci di Gesù.

& DGC 64, 68, cfr. 69    & CCC 1231-1233, 1248

 

Catechesi di iniziazione: caratteristiche fondamentali (inizio)

Il fatto di essere * momento essenziale + del processo evangelizzatore, al servizio dell'iniziazione cristiana, conferisce alla catechesi alcune caratteristiche. Essa è: una formazione organica e sistematica della fede, coerente e bene ordinata,  giacché l'approfondimento vitale e organico sul mistero di Cristo è ciò che contraddistingue principalmente la catechesi da tutte le altre forme di presentazione della Parola di Dio;  un apprendimento di tutta la vita cristiana, un'iniziazione cristiana integrale, che favorisce un'autentica sequela di Cristo, centrata sulla sua Persona. Si tratta, infatti, di educare alla conoscenza e alla vita di fede, in maniera tale che tutto l'uomo, nelle sue esperienze più profonde, si senta fecondato dalla Parola di Dio;  una formazione di base, essenziale, centrata su ciò che costituisce il nucleo dell'esperienza cristiana, sulle certezze più fondamentali della fede e sui valori evangelici più basilari.

& DGC 67

 

Catechesi di persone marginali (inizio)

La catechesi a persone in situazione di marginalità, o prossime, o già cadute nell'emarginazione, quali immigrati, profughi, nomadi, persone senza fissa dimora, malati cronici, tossico-dipendenti, carcerati, prigionieri...va posta nella medesima prospettiva della catechesi dei disabili e dei disadattati. La parola solenne di Gesù, che indica come compiuto a sé ogni gesto di bene fatto a * questi fratelli più piccoli + (Mt 25,40; 45), garantisce la grazia di bene operare in ambiti non facili. Segni permanenti della validità della catechesi sono la capacità di distinguere la diversità delle situazioni, di cogliere i bisogni e le domande di ognuno, di puntare molto sull'incontro personale con una dedizione generosa e paziente, di procedere con fiducia e realismo, ricorrendo a forme sovente indirette ed occasionali di catechesi. La comunità sosterrà fraternamente i catechisti che si dedicano a questo servizio.

& DGC 190

 

Catechesi dottrinale (inizio)

All'epoca dei Padri della Chiesa, infatti, la formazione propriamente catecumenale si realizzava mediante la catechesi biblica, centrata sulla narrazione della Storia della salvezza; la preparazione immediata al Battesimo, per mezzo della catechesi dottrinale, che spiegava il Simbolo e il Padre Nostro, appena consegnati, con le loro implicazioni morali; e la tappa che seguiva ai sacramenti dell'iniziazione, mediante la catechesi mistagogica, che aiutava a interiorizzare detti sacramenti e a incorporarsi nella comunità.

& DGC 89 & CCC 2065

 

Catechesi e cultura contemporanea (inizio)

Della catechesi, come dell'evangelizzazione in generale, possiamo dire che è chiamata a portare la forza del Vangelo nel cuore della cultura e delle culture. Il discorso catechistico ha per guida necessaria ed eminente la *regola della fede+, illustrata dal Magistero ed approfondita dalla teologia. Non va nemmeno dimenticato che la storia della catechesi, specialmente al tempo dei Padri, è per tanti aspetti storia dell'inculturazione della fede e come tale merita sia studiata e meditata; storia, d'altra parte, che non si ferma mai e che richiede tempi lunghi di continua assimilazione del Vangelo.

& DGC 202          & CCC 24, 854

 

Catechesi in situazioni di pluralismo e di complessità (inizio)

Molte comunità e singoli individui sono chiamati a vivere in un mondo pluralistico e secolarizzato, dove si possono incontrare forme di incredulità e indifferenza religiosa, ma anche forme vivaci di pluralismo culturale e religioso. Di fronte a questa condizione di complessità può avvenire che diversi cristiani abbandonino una regolare pratica religiosa e finiscano con il vivere come se Dio non ci fosse, ricorrendo sovente a dei surrogati pseudoreligiosi. Diventa indispensabile una catechesi evangelizzatrice, corredata da un linguaggio adatto ai tempi e alle persone. Essa mira a educare i cristiani al senso della loro identità di battezzati, di credenti e di membri della chiesa, aperti e in dialogo con il mondo. Richiama loro gli elementi fondamentali della fede, li aiuta a discernere e vivere il Vangelo nel quotidiano.

& DGC 193-194

 

Catechesi kerigmatica  (inizio)

La Chiesa desidera che, ordinariamente, una prima tappa del processo catechistico sia dedicata ad assicurare la conversione.  Se nella missio ad gentes, questo compito si realizza nel pre-catecumenato, nella situazione richiesta dalla nuova evangelizzazione esso si realizza per mezzo della catechesi kerigmatica, che taluni chiamano precatechesi,  perché, ispirata al precatecumenato, è una proposta della Buona Novella in ordine ad una opzione salda di fede. Solo a partire dalla conversione e, cioè, facendo assegnamento sull'attitudine interiore di chi crederà, la catechesi propriamente detta potrà sviluppare il suo compito specifico di educazione della fede.

& DGC 62 & CCC 6

 

Catechesi mistagogica (inizio)

All'epoca dei Padri della Chiesa la formazione propriamente catecumenale si realizzava mediante la catechesi biblica, centrata sulla narrazione della Storia della salvezza; la preparazione immediata al Battesimo, per mezzo della catechesi dottrinale, che spiegava il Simbolo e il Padre Nostro, appena consegnati, con le loro implicazioni morali; e la tappa che seguiva ai sacramenti dell'iniziazione, mediante la catechesi mistagogica, che aiutava a interiorizzare detti sacramenti e a incorporarsi nella comunità. Questa concezione patristica continua a essere una fonte di luce per il Catecumenato attuale e per la stessa catechesi di iniziazione.

& DGC 89 & CCC 1075

 

Catechesi per gruppi differenziati  (inizio)

La catechesi oggi si trova di fronte a soggetti che, a causa della specificità professionale, e più ampiamente culturale, richiedono itinerari peculiari. Tali sono le catechesi del mondo operaio, dei liberi professionisti, degli artisti, degli uomini di scienza, della gioventù universitaria... Sono vivamente raccomandate all'interno del cammino comune della comunità cristiana. Chiaramente tutti questi settori abbisognano di approcci competenti e di un linguaggio adatto ai destinatari, mantenendo piena fedeltà al messaggio che si intende trasmettere.

& DGC 191          & CCC 2689, 2695

 

Catechesi permanente (educazione permanente della fede) (inizio)

L'educazione permanente della fede segue l'educazione di base e la suppone. Entrambe attualizzano due funzioni del ministero della Parola, distinte e complementari, al servizio del processo permanente di conversione. Nella comunità cristiana, i discepoli di Gesù Cristo si alimentano ad una duplice mensa: sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo.  Il Vangelo e l'Eucaristia sono il cibo costante nel pellegrinare verso la casa del Padre. L'azione dello Spirito Santo fa sì che il dono della * comunione + e l'impegno della * missione + si approfondiscano e si vivano in maniera sempre più intensa. L'educazione permanente della fede si rivolge non solo a ciascun cristiano, per accompagnarlo nel suo cammino verso la santità, ma anche alla comunità cristiana come tale, perché maturi tanto nella sua vita interiore di amore a Dio e ai fratelli, quanto nella sua apertura al mondo come comunità missionaria. Il desiderio e la preghiera di Gesù al Padre sono un appello incessante: "perché tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato" (Gv 17,21). Avvicinarsi, a poco a poco, a questo ideale richiede, nella comunità, una fedeltà grande all'azione dello Spirito Santo, un costante alimentarsi del Corpo e Sangue del Signore e una permanente educazione della fede, nell'ascolto della Parola. A questa mensa della parola di Dio, l'omelia occupa un posto privilegiato, giacché riprende l'itinerario di fede, proposto dalla catechesi, e lo porta al suo naturale compimento; parimenti, essa spinge i discepoli del Signore a riprendere ogni giorno il loro itinerario spirituale nella verità, nell'adorazione e nel rendimento di grazie.

& DGC 70

 

Catechesi permanente: molteplici forme (inizio)

Per l'educazione permanente della fede, il ministero della Parola fa assegnamento su molte forme di catechesi. Tra queste si possono evidenziare le seguenti: lo studio e l'approfondimento della Sacra Scrittura letta non solo nella Chiesa, ma con la Chiesa e la sua fede sempre viva;  la lettura cristiana degli avvenimenti, che viene richiesta dalla vocazione missionaria della comunità cristiana. Al riguardo, lo studio della dottrina sociale della Chiesa è indispensabile….; la catechesi liturgica, che prepara ai sacramenti e favorisce una comprensione e una esperienza più profonda della liturgia; la catechesi occasionale, che in determinate circostanze della vita personale, familiare, sociale ed ecclesiale cerca di aiutare a interpretarle e a viverle da una prospettiva di fede; le iniziative di formazione spirituale, che rafforzano le convinzioni, aprono a nuove prospettive e fanno perseverare nella preghiera e negli impegni della sequela di Cristo; l'approfondimento sistematico del messaggio cristiano per mezzo di un insegnamento teologico, che educhi veramente alla fede, faccia crescere nell'intelligenza della stessa  e renda capace il cristiano di dar ragione della sua speranza nel mondo attuale.  

& DGC 71-72

 

Catechesi sistematica (inizio)

E' una catechesi coerente e bene ordinata, giacché l'approfondimento vitale e organico sul mistero di Cristo è ciò che contraddistingue principalmente la catechesi da tutte le altre forme di presentazione della Parola di Dio.

& DGC 67-68

 

Catechismi locali (inizio)

I Catechismi locali, elaborati o approvati dai Vescovi diocesani o dalle Conferenze Episcopali, sono strumenti inestimabili per la catechesi chiamata a portare la forza del Vangelo nel cuore della cultura e delle culture. Per questa ragione, Giovanni Paolo II ha rivolto un fervido incoraggiamento alle Conferenze Episcopali di tutto il mondo affinché intraprendano con pazienza, ma anche con ferma risolutezza, l'imponente lavoro da compiere d'intesa con la Sede Apostolica, per approntare dei catechismi ben fatti, fedeli ai contenuti essenziali della Rivelazione ed aggiornati per quanto riguarda la metodologia, capaci di educare ad una fede solida le generazioni cristiane dei tempi nuovi. Per mezzo dei Catechismi locali, la Chiesa attualizza la * pedagogia divina + che Dio utilizzò nella Rivelazione, adattando il suo linguaggio alla nostra natura con provvida sollecitudine. Nei Catechismi locali, la Chiesa comunica il Vangelo in maniera accessibile alla persona umana, affinché questa possa realmente percepirlo come buona notizia di salvezza. I Catechismi locali si convertono, così, in espressione palpabile dell'ammirabile condiscendenza di Dio e del suo amore ineffabile per il mondo.

& DGC 131

 

Catechismi locali: adattamento (inizio)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica indica quali sono gli aspetti di cui si deve tener conto nel momento di adattare o contestualizzare la sintesi organica della fede, che ogni Catechismo locale deve offrire. Questa sintesi della fede deve operare gli adattamenti che sono richiesti dalle differenze di cultura, di età, di vita spirituale, e di situazione sociale ed ecclesiale di coloro cui la catechesi è rivolta. Un Catechismo locale deve presentare la sintesi della fede in riferimento alla cultura concreta in cui sono immersi i catecumeni e i catechizzandi. Un Catechismo locale,  fedele al messaggio e fedele alla persona umana, presenta il mistero cristiano in modo significativo e vicino alla psicologia e mentalità dell'età del destinatario concreto e, conseguentemente, in chiaro riferimento alle esperienze fondamentali della sua vita. Finalmente, la situazione ecclesiale concreta che vive la Chiesa particolare è, soprattutto, il contesto obbligato a cui rapportare il Catechismo. Ovviamente, non le situazioni congiunturali, a cui si provvede mediante altri documenti magisteriali, bensì la situazione più permanente che postula una evangelizzazione con accenti più specifici e determinati.

& DGC 133

 

Catechismi locali: genere letterario (inizio)

Tre sono i tratti principali che caratterizzano ogni catechismo, assunto come proprio da una Chiesa locale: il suo carattere ufficiale, la sintesi organica e basica della fede che presenta e il fatto che sia offerto, insieme con le Sacre Scritture, come punto di riferimento per la catechesi.

Il Catechismo locale, infatti, è testo ufficiale della Chiesa. In qualche modo rende visibile la *consegna del Simbolo+ e la *consegna del Padre Nostro+ ai catecumeni e ai battezzandi. Per questo, è l'espressione di un atto di tradizione. Il carattere ufficiale del Catechismo locale stabilisce una distinzione qualitativa in riferimento agli altri strumenti di lavoro, utili nella pedagogia catechistica (testi didattici, catechismi non ufficiali, guide per i catechisti...). Inoltre, ogni Catechismo è un testo di carattere sintetico e di base, in cui si presentano, in maniera organica e nel rispetto della gerarchia delle verità, gli eventi e le verità fondamentali del mistero cristiano. Il Catechismo locale presenta, nella sua organicità, un insieme dei documenti della Rivelazione e della tradizione cristiana, che sono offerti nella ricca diversità di *linguaggi+ in cui si esprime la Parola di Dio. Il Catechismo locale si offre, infine, come punto di riferimento che ispira la catechesi. La Sacra Scrittura e il Catechismo sono i due documenti dottrinali di base nel processo di catechizzazione, da avere sempre fra le mani. Pur essendo, l'uno e l'altro, strumenti di primo ordine, non sono, tuttavia, gli unici: sono necessari, infatti, altri strumenti di lavoro più immediati. Perciò è legittimo domandarsi se un Catechismo ufficiale debba contenere elementi pedagogici o, al contrario, debba limitarsi a essere soltanto una sintesi dottrinale, offrendo solo le fonti. In ogni caso, essendo il Catechismo uno strumento per l'atto catechistico, che è atto di comunicazione, esso risponde sempre a una certa ispirazione pedagogica e deve far sempre trasparire, entro il suo genere, la pedagogia divina. Le questioni più chiaramente metodologiche sono, ordinariamente, più consone ad altri strumenti.

& DGC 132

 

Catechismi locali: responsabilità dei vescovi (inizio)

Nell'insieme degli strumenti per la catechesi eccellono i Catechismi, la cui importanza deriva dal fatto che il messaggio che essi trasmettono è riconosciuto come autentico e proprio dai Pastori della Chiesa.

Se l'insieme dell'azione catechistica deve sempre far capo al Vescovo, la pubblicazione dei Catechismi è una responsabilità che concerne in maniera molto diretta il ministero episcopale. I Catechismi nazionali, regionali o diocesani, elaborati con la partecipazione degli operatori della catechesi, sono responsabilità ultima dei Vescovi, catechisti per eccellenza nelle Chiese particolari.

Nella redazione di un Catechismo, occorre tener ben presenti soprattutto questi due criteri:

a) la perfetta sintonia con il Catechismo della Chiesa Cattolica, testo di riferimento sicuro e autentico per l'elaborazione dei catechismi locali;

b) l'attenta considerazione delle norme e dei criteri per la presentazione del messaggio evangelico offerti dal Direttorio Generale per la Catechesi, anch'esso norma di riferimento per la catechesi.

& DGC 284

 

Catechismi locali e approvazione della Sede Apostolica (inizio)

La previa approvazione della Sede Apostolica C che si richiede per i Catechismi emanati dalle Conferenze Episcopali C va intesa nel senso che essi sono documenti, mediante i quali la Chiesa universale, nei differenti spazi socio-culturali ai quali è inviata, annuncia e trasmette il Vangelo e genera le Chiese particolari manifestandosi in esse. L'approvazione di un Catechismo è il riconoscimento del fatto che è un testo della Chiesa universale per una determinata situazione e cultura.

& DGC 285

 

Catechismo della Chiesa Cattolica: articolazione (inizio)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica si riferisce alla fede creduta, celebrata, vissuta e pregata e costituisce una chiamata all'educazione cristiana integrale. L'articolazione del Catechismo della Chiesa Cattolica rimanda alla profonda unità della vita cristiana. In esso si fa esplicita l'interrelazione tra lex orand, lex credendi e lex vivendi. La liturgia è essa stessa preghiera; la confessione della fede trova il suo giusto posto nella celebrazione del culto. La grazia, frutto dei sacramenti, è la condizione insostituibile dell'agire cristiano, così come la partecipazione alla liturgia della Chiesa richiede la fede. Se la fede non si sviluppa nelle opere, è morta e non può dare frutti di vita eterna.

Con questa articolazione tradizionale attorno ai quattro pilastri che sostengono la trasmissione della fede (simbolo, sacramenti, decalogo, Padre nostro), il Catechismo della Chiesa Cattolica si offre come riferimento dottrinale nell'educazione ai quattro compiti basilari della.

& DGC 122          & CCC 13-17

 

Catechismo della Chiesa Cattolica: finalità e natura (inizio)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ha lo scopo di presentare un'esposizione organica e sintetica dei contenuti essenziali e fondamentali della dottrina cattolica, sia sulla fede che sulla morale, alla luce del Concilio Vaticano II e dell'insieme della Tradizione della Chiesa. Il Magistero della Chiesa con il Catechismo della Chiesa Cattolica ha inteso rendere un servizio ecclesiale per il nostro tempo, riconoscendolo: strumento valido e legittimo al servizio della comunione ecclesiale; norma sicura per l'insegnamento della fede;  punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati nelle diverse regioni. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, infatti, non è destinato a sostituire i catechismi locali, ma ad incoraggiare e aiutare la redazione di nuovi catechismi locali, che tengano conto delle diverse situazioni e culture, ma che custodiscano con cura l'unità della fede e la fedeltà alla dottrina cattolica.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica si articola attorno a quattro dimensioni fondamentali della vita cristiana: la professione della fede, la celebrazione liturgica, la morale evangelica e la preghiera. Queste quattro dimensioni scaturiscono da un medesimo nucleo, il mistero cristiano. Esso: è l'oggetto della fede (prima parte);  è celebrato e comunicato nelle azioni liturgiche (seconda parte);  è presente per illuminare e sostenere i figli di Dio nel loro agire (terza parte);  fonda la nostra preghiera, la cui espressione privilegiata è il Padre Nostro, e costituisce l'oggetto della nostra supplica, della nostra lode, della nostra intercessione (quarta parte) .

& cfr. DGC 119-130      & CCC 11

 

Catechismo della Chiesa Cattolica: genere letterario (inizio)

I tratti principali che definiscono il genere letterario del Catechismo della Chiesa Cattolica sono:

B il Catechismo della Chiesa Cattolica è, innanzitutto, un catechismo; vale a dire, un testo ufficiale del Magistero della Chiesa;

B per il fatto di essere un catechismo, il Catechismo della Chiesa Cattolica raccoglie ciò che è basilare e comune nella vita cristiana;

B il Catechismo della Chiesa Cattolica è, inoltre, un Catechismo di carattere universale, offerto a tutta la Chiesa. In esso si presenta una sintesi attualizzata della fede, che incorpora la dottrina del Concilio Vaticano II e gli interrogativi religiosi e morali della nostra epoca.

& DGC 12           & CCC 25

 

 

 

Catechismo della Chiesa Cattolica e deposito della fede (inizio)

Il contenuto del deposito della fede è la parola di Dio, custodita nella Chiesa. Il Magistero essendosi proposto la finalità di elaborare un testo di riferimento per l'insegnamento della fede, ha scelto da questo prezioso tesoro cose nuove e cose antiche che ha considerato più convenienti per il fine prefissato. Il Catechismo della Chiesa Cattolica si presenta così come un servizio fondamentale: favorire, cioè, l'annunzio del Vangelo e l'insegnamento della fede, che attingono il loro messaggio dal deposito della Tradizione e della Sacra Scrittura affidato alla Chiesa perché si realizzino con totale autenticità. Il Catechismo della Chiesa Cattolica non è l'unica fonte della catechesi poiché come atto del magistero non è superiore alla parola di Dio, ma a essa serve. Tuttavia, è un atto, particolarmente rilevante, d'interpretazione autentica di questa Parola, posto affinché il Vangelo sia annunziato e trasmesso in tutta la sua verità e purezza.

& DGC 125          & CCC 18

 

Catechismo della Chiesa Cattolica e catechesi (inizio)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica apporta alla catechesi la grande tradizione dei catechismi. Della grande ricchezza di questa tradizione questi sono gli spetti aspetti significativi:

B la dimensione conoscitiva o veritativa della fede. Questa non è soltanto adesione vitale a Dio, ma anche assenso dell'intelletto e della volontà alla verità rivelata;

B l'educazione alla fede, ben radicata in tutte le sue fonti, abbraccia differenti dimensioni: una fede professata, celebrata, vissuta e pregata.

Sette gli elementi basilari che la configurano: le tre tappe della narrazione della storia della salvezza: l'Antico Testamento, la vita di Gesù Cristo e la Storia della Chiesa; e i quattro pilastri dell'esposizione: il Simbolo, i Sacramenti, il Decalogo e il Padre Nostro.

Queste sette pietre fondamentali sono a base sia del processo della catechesi di iniziazione, sia dell'itinerario continuo della maturazione cristiana.

& DGC 130          & CCC 25

 

Catechismo della Chiesa Cattolica e Catechismi locali (inizio)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi locali, naturalmente con la specifica autorità di ciascuno, formano una unità. Sono l'espressione concreta dell' unità nella medesima fede apostolica e, allo stesso tempo, della ricca diversità di formulazione della stessa fede.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi locali, insieme a chi contempla la loro armonia, esprimono la sinfonia della fede: anzitutto una sinfonia interna allo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica elaborato con la collaborazione di tutto l'Episcopato della Chiesa Cattolica; e una sinfonia derivata da esso e manifestata nei Catechismi locali.

Questa *sinfonia+, questo *coro di voci della Chiesa universale+ manifestata nei Catechismi locali, fedeli al Catechismo della Chiesa Cattolica, ha un significato teologico importante:

B manifesta la cattolicità della Chiesa;

B Catechismo della Chiesa Cattolica e Catechismi locali manifestano anche la comunione ecclesiale di cui la *professione di una sola fede+ è uno dei vincoli visibili.

B Catechismo della Chiesa Cattolica e Catechismi locali esprimono ugualmente, in maniera evidente, la realtà della collegialità episcopale.

B Catechismo della Chiesa Cattolica e i Catechismi locali, per la loro profonda unità e ricca diversità, sono chiamati a essere il lievito rinnovatore della catechesi nella Chiesa.

Nel contemplarli con sguardo cattolico e universale, la Chiesa può dire in verità: *Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa+.

& DGC 136          & CCC 24

 

Catechismo della Chiesa Cattolica e Direttorio generale per la Catechesi (inizio)

Il Catechismo della Chiesa Cattolica e il Direttorio Generale per la Catechesi sono due strumenti distinti e complementari, al servizio dell'azione catechizzatrice della Chiesa.

B Il Catechismo della Chiesa Cattolica è un'esposizione della fede della Chiesa e della dottrina cattolica, attestate e illuminate dalle Sacre Scritture, dalla Tradizione apostolica e dal Magistero della Chiesa.

B Il Direttorio Generale per la Catechesi è la proposizione di fondamentali principi teologico-pastorali, desunti dal Magistero della Chiesa e in modo particolare dal Concilio Ecumenico Vaticano II, con i quali si possa più idoneamente orientare e coordinare, l'attività catechistica nella Chiesa.

Entrambi gli strumenti, presi ognuno nel proprio genere e nella sua specifica autorità, si completano mutuamente.

B Il Catechismo della Chiesa Cattolica è un atto del Magistero del Papa, con cui, nel nostro tempo, egli sintetizza normativamente in virtù dell'Autorità apostolica, la globalità della fede cattolica, e la offre, innanzitutto alle Chiese, come punto di riferimento per l'esposizione autentica del contenuto della fede.

B Il Direttorio Generale per la Catechesi, da parte sua, ha il valore che la Santa Sede normalmente concede a questi strumenti di orientamento, approvandoli e confermandoli. E' un sussidio ufficiale per la trasmissione del messaggio evangelico e per l'insieme dell'atto catechistico.

& DGC 120

 

Catechisti (inizio)

Il catechista è un mediatore che facilita la comunicazione tra le persone e il mistero di Dio e dei soggetti tra di loro e con la comunità. Per questo deve adoperarsi perché la sua visione culturale, condizione sociale e stile di vita non facciano ostacolo al cammino della fede, creando piuttosto le condizioni più adatte perché il messaggio cristiano sia ricercato, accolto e approfondito.

Nessuna metodologia - per quanto sperimentata - dispensa dalla persona del catechista in ogni fase del processo di catechesi. Il carisma datogli dallo Spirito, una solida spiritualità, una trasparente testimonianza di vita costituiscono l'anima di ogni metodo e soltanto le proprie qualità umane e cristiane garantiscono il buon uso dei testi e di altri strumenti di lavoro.

& DCG 156          & CCC 428

 

Catechisti: differenti tipologie (inizio)

Il tipo o figura del catechista nella Chiesa presenta diverse modalità, giacché le necessità della catechesi sono varie.

B Catechisti in terra di missione, ai quali questo titolo si applica in modo del tutto speciale.

B Catechisti per l'animazione comunitaria di piccole popolazioni rurali carenti della presenza assidua del sacerdote e per una penetrazione missionaria  nei quartieri popolari della grande metropoli.

B Catechi dei giovani e degli adulti nelle situazioni dei paesi di tradizione cristiana che reclamano una * nuova evangelizzazione  B Continua a essere basilare la figura del catechista dei bambini e degli adolescenti, al quale spetta la delicata missione di offrire le primi nozioni del catechismo e la preparazione al sacramento della riconciliazione, alla prima comunione e alla Confermazione Questo compito è ancora oggi più urgente quando i bambini e gli adolescenti non ricevono una conveniente formazione religiosa in seno alle loro famiglie.

B Occorre formare catechisti per gli incontri presacramentali, destinato al mondo degli adulti, in occasione del Battesimo o della Prima Comunione dei loro figli, o in occasione del Sacramento del Matrimonio.

B Altri tipi di catechisti vengono urgentemente richiesti da settori umani di speciale sensibilità: le persone della terza età; le persone disadattate e disabili; i migranti e le persone emarginate dalla moderna evoluzione.

& DCG 232

 

Catechisti e comunità cristiana (inizio)

Fra le vie della formazione del catechista emerge, anzitutto, la propria comunità cristiana. E' in essa che il catechista esperimenta la propria vocazione e alimenta costantemente il proprio senso apostolico. Nel compito di assicurare la loro progressiva maturazione come credenti e testimoni la figura del sacerdote è fondamentale. Una comunità cristiana può realizzare vari tipi di azioni formative in favore dei propri catechisti:

a) alimentare costantemente la vocazione ecclesiale dei catechisti, tenendo viva in essi la coscienza di essere mandati dalla propria Chiesa.

b) procurare la maturazione della fede dei propri catechisti, attraverso la via ordinaria, con cui la comunità cristiana educa nella fede i propri operatori pastorali e i laici più impegnati.

c) La preparazione immediata alla catechesi, fatta con il gruppo di catechisti, è un eccellente mezzo di formazione, soprattutto se accompagnato dalla valutazione di tutto ciò che è stato sperimentato nelle sessioni di catechesi.

d) Nell'ambito della comunità, si possono realizzare anche altre attività formative: corsi di sensibilizzazione alla catechesi; ritiri e convivenze nei tempi forti dell'anno liturgico; corsi monografici sui temi più necessari o urgenti; una formazione dottrinale più sistematica, per esempio studiando il Catechismo della Chiesa Cattolica. Sono attività di formazione permanente che, insieme con il lavoro personale del catechista, appaiono molto convenienti.

& DCG 246-247   & CCC 900, 910, 2179-2226

 

Catechisti e pastorale nella Chiesa locale (inizio)

Per il buon funzionamento del ministero catechistico nella Chiesa particolare è fondamentale poter contare, innanzitutto, su una adeguata pastorale dei catechisti. In questa, diversi aspetti devono essere tenuti in conto. Occorre, infatti, cercare di:

B Suscitare nelle parrocchie e nelle comunità cristiane vocazioni per la catechesi.

B Promuovere un certo numero di catechisti a tempo pieno, e un certo numero di catechisti a tempo parziale.

 B Stabilire una distribuzione più equilibrata dei catechisti tra i settori dei destinatari che hanno bisogno di catechesi.

B Promuovere animatori responsabili dell'azione catechistica che assumano responsabilità a livello diocesano, zonale e parrocchiale.

B Organizzare adeguatamente la formazione dei catechisti, in ciò che concerne tanto la formazione di base quanto quella permanente.

B Curare l'attenzione personale e spirituale ai catechisti e al gruppo di catechisti come tale.

B Coordinare i catechisti con gli altri operatori della pastorale nelle comunità cristiane, affinché la complessiva azione evangelizzatrice sia coerente e il gruppo dei catechisti non rimanga isolato ed estraneo alla vita della comunità.

& DCG 233; cfr. 234

 

Catechisti e Scuole di formazione (inizio)

La frequenza di una Scuola per catechist9 è un momento particolarmente importante nel processo formativo di un catechista. In molti luoghi tali Scuole sono organizzate a un doppio livello: per catechisti di base e per responsabili della catechesi.

Le Scuole per catechisti di base hanno la finalità di proporre una formazione catechistica, organica e sistematica, di carattere basico e fondamentale. Lungo un arco di tempo sufficientemente prolungato, si promuovono le dimensioni più specificamente catechetiche della formazione: il messaggio cristiano, la conoscenza dell'uomo e del contesto socio-culturale e la pedagogia della fede. Le Scuole per responsabili favoriscono la preparazione dei responsabili della catechesi nelle parrocchie o zone vicariali, o anche per quei catechisti che si dedicheranno alla catechesi in maniera più stabile e piena. E' conveniente promuoverle a livello diocesano o interdiocesano. Ovviamente il livello di tali Scuole sarà più esigente. In esse, insieme con un programma di base comune, si coltiveranno quelle specializzazioni catechistiche che la diocesi ritiene più necessarie, nelle sue particolari circostanze.

Una formazione catechetica di livello superiore, a cui possono accedere anche sacerdoti, religiosi e laici, è di vitale importanza per la catechesi. Per questo si rinnova il voto affinché si incrementino o si creino Istituti superiori di pastorale catechistica, allo scopo di preparare catechisti che siano in grado di dirigere la catechesi a raggio diocesano o nell'ambito delle attività svolte dalle congregazioni religiose.

& DCG 248-251

 

Catechizzandi (inizio)

Ogni battezzato, perché è chiamato da Dio alla maturità della fede, ha bisogno e quindi ha il diritto di una catechesi adeguata. E' perciò compito primario della Chiesa rispondervi in maniera del tutto congrua e soddisfacente.  L'attenzione al singolo non deve far dimenticare che la catechesi ha per destinatario la comunità cristiana come tale e ciascuna persona in essa. Se, infatti, è da tutta la vita della Chiesa che la catechesi trae legittimità ed energia, è vero anche che la crescita interiore della Chiesa, la sua corrispondenza con il disegno di Dio, dipende essenzialmente dalla catechesi.

& DCG 167-168

 

Catecumenato (inizio)

All'epoca dei Padri della Chiesa, infatti, la formazione propriamente catecumenale si realizzava mediante la catechesi biblica, centrata sulla narrazione della Storia della salvezza; la preparazione immediata al Battesimo, per mezzo della catechesi dottrinale, che spiegava il Simbolo e il Padre Nostro, appena consegnati, con le loro implicazioni morali; e la tappa che seguiva ai sacramenti dell'iniziazione, mediante la catechesi mistagogica, che aiutava a interiorizzare detti sacramenti e a incorporarsi nella comunità. Questa concezione patristica continua a essere una fonte di luce per il Catecumenato attuale e per la stessa catechesi di iniziazione. Questa, in quanto accompagna il processo di conversione, è essenzialmente graduale; e, in quanto è al servizio di chi ha deciso di seguire Cristo Gesù, è eminentemente cristocentrica.

& DCG 89 & CCC 1230-1233; 1248

 

Catecumenato battesimale degli adulti (inizio)

Il Catecumenato battesimale è un luogo tipico di catechizzazione, istituzionalizzato dalla Chiesa per preparare gli adulti, che desiderano diventare cristiani, a ricevere i sacramenti dell'iniziazione. Nel catecumenato si realizza, in effetti, quella formazione specifica mediante la quale l'adulto, convertito alla fede, è portato fino alla confessione della fede battesimale durante la veglia pasquale. La catechesi che si compie nel catecumenato battesimale è strettamente vincolata alla comunità cristiana. Dal momento stesso del loro ingresso nel catecumenato, la Chiesa circonda i catecumeni, del suo affetto e delle sue cure, come suoi figli e a essa congiunti: infatti appartengono già alla famiglia di Cristo.  Perciò, la comunità cristiana aiuta i candidati e i catecumeni durante tutto il corso dell'iniziazione, dal precatecumenato al catecumenato, e al tempo della mistagogia. Questa continua presenza della comunità cristiana si esprime in diversi modi appropriatamente descritti nel Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti.

& DCG 256          & CCC 1247

 

Catecumenato: paradigma di ogni catechesi (inizio)

Come la missione ad gentes è il paradigma di tutta l'azione missionaria della Chiesa, il Catecumenato battesimale - che le è congiunto - è il modello ispiratore della sua azione catechizzatrice. Gli elementi del Catecumenato battesimale, che devono essere fonte di ispirazione per la catechesi post-battesimale sono i seguenti:

B il catecumenato battesimale ricorda costantemente a tutta la Chiesa l'importanza fondamentale della funzione dell'iniziazione;

B il catecumenato battesimale è responsabilità di tutta la comunità cristiana.;

B il catecumenato battesimale è tutto impregnato dal mistero della Pasqua di Cristo;

B il catecumenato battesimale è, anche, luogo iniziale di inculturazione;

B la concezione del catecumenato battesimale, come processo formativo e vera scuola di fede, offre alla catechesi post-battesimale una dinamica e alcune note qualificanti: l'intensità e l'integrità della formazione; il suo carattere graduale, con tappe definite; il suo legame con riti, simboli e segni, specialmente biblici e liturgici; il suo costante riferimento alla comunità cristiana;...

& DCG 90 - 91

 

Catecumenato: struttura e gradualità (inizio)

La fede, spinta dalla grazia divina e coltivata dall'azione della Chiesa, sperimenta un processo di maturazione. La catechesi, al servizio di questa crescita, è un'azione graduale. Un'opportuna catechesi è disposta per gradi. Nel catecumenato battesimale, la formazione si sviluppa in quattro tappe:

B il pre-catecumenato, caratterizzato dal fatto che in esso ha luogo la prima evangelizzazione in ordine alla conversione e si esplicita il kerigma del primo annuncio;

B il catecumenato, propriamente detto, destinato alla catechesi integrale e al cui inizio ha luogo la  consegna dei Vangeli;

B il tempo della purificazione e illuminazione, che fornisce una preparazione più intensa ai sacramenti d'iniziazione, e nel quale ha luogo la  consegna del Simbolo e la consegna della Preghiera del Signore ;

B il tempo della mystagogia, caratterizzato dall'esperienza dei sacramenti e dall'ingresso nella comunità.

Queste tappe, colme di sapienza della grande tradizione catecumenale, ispirano la gradualità della catechesi.

& DCG 88 -89     & CCC 1230-1233, 1248

& DCG 78-79

 

 

 

 

Chiesa e evangelizzazione (inizio)

La Chiesa, sacramento universale di salvezza, mossa dallo Spirito Santo, trasmette la Rivelazione mediante l'evangelizzazione: annuncia la buona novella del disegno salvifico del Padre e, nei sacramenti, comunica i doni divini. La Chiesa esiste per evangelizzare, cioè per portare la buona novella in tutti gli strati dell'umanità e, con il suo influsso trasformare dal di dentro, rendere nuova l'umanità stessa. Il vero soggetto della catechesi è la Chiesa che, continuatrice della missione di Gesù Maestro e animata dallo Spirito, è stata inviata per essere maestra della fede. Perciò, la Chiesa, imitando la Madre del Signore, conserva fedelmente il Vangelo nel suo cuore, lo annuncia, lo celebra, lo vive e lo trasmette nella catechesi a tutti coloro che hanno deciso di seguire Gesù Cristo.

& DCG 45-48     

 

Chiesa particolare e catechesi (inizio)

La catechesi è un'azione evangelizzatrice basilare di ogni Chiesa particolare. Per mezzo di essa, la Diocesi offre a tutti i suoi membri e a tutti quelli che si avvicinano con il desiderio di consegnarsi a Gesù Cristo un processo formativo che permetta di conoscere, celebrare, vivere e annunziare il Vangelo entro il proprio orizzonte culturale. In questo modo, la confessione della fede, meta della catechesi, può essere proclamata dai discepoli di Cristo nelle loro lingue. Come nella Pentecoste, anche oggi la Chiesa di Cristo,  presente e operante nella Chiese particolari, parla tutte le lingue, poiché come albero, che cresce, getta le sue radici in tutte le culture.

Nell'insieme dei ministeri e dei servizi, con i quali la Chiesa particolare attua la sua missione evangelizzatrice, occupa un posto di rilievo il ministero della catechesi.

& DCG 218

 

Chiesa particolare e ministero della catechesi (inizio)

Nella Diocesi, la catechesi è un servizio unico, attuato in modo congiunto dai presbiteri, diaconi, religiosi e laici, in comunione con il Vescovo. Tutta la comunità cristiana deve sentirsi responsabile di questo servizio. Anche se i sacerdoti, religiosi e laici realizzano in comune la catechesi, lo fanno in modo differenziato, ognuno secondo la sua particolare condizione nella Chiesa (ministri sacri, persone consacrate, fedeli cristiani). Attraverso loro, nella differenza delle funzioni di ognuno, il ministero catechistico offre, in modo completo, la Parola e la testimonianza della realtà ecclesiale. Se mancasse qualcuna di queste forme di presenza la catechesi perderebbe parte della propria ricchezza e del proprio significato. Si tratta, d'altra parte, di un servizio ecclesiale indispensabile per la crescita della Chiesa. Non è una azione che possa realizzarsi nella comunità a titolo privato, o per iniziativa puramente personale. Si agisce in nome della Chiesa, in virtù della missione da essa conferita. Il ministero catechistico C nell'insieme dei ministeri e dei servizi ecclesiali C ha un carattere proprio, che deriva dalla specificità dell'azione catechistica entro il processo di evangelizzazione. Il compito del catechista, come educatore della fede, differisce da quello degli altri agenti della pastorale (liturgica, della carità, sociale...), anche se, ovviamente, dovrà agire in coordinazione con essi.

& DCG 219

 

Compiti della catechesi (inizio)

I compiti della catechesi corrispondono all'educazione delle diverse dimensioni della fede, poiché la catechesi è una formazione cristiana integrale, aperta a tutte le componenti della vita cristiana. In virtù della sua stessa dinamica interna, la fede esige di essere conosciuta, celebrata, vissuta e tradotta in preghiera. La catechesi deve coltivare ciascuna di queste dimensioni. La fede, però, si vive nella comunità cristiana e si annuncia nella missione: è una fede condivisa e annunciata. Pure queste dimensioni devono essere favorite dalla catechesi.

Il Concilio Vaticano II così espresse questi compiti:  La formazione catechistica, che dà luce e forza alla fede, nutre la vita cristiana secondo lo spirito di Cristo, porta a partecipare in maniera  consapevole  e  attiva  al  mistero  liturgico  ed  è stimolo all'azione apostolica.

& DGC 84 & CCC 4-7, 426, 983, 1095, 2688

 

Compiti fondamentali della catechesi (inizio)

B Favorire la conoscenza della fede

Colui che ha incontrato Cristo desidera conoscerlo il più possibile, come pure desidera conoscere il disegno del Padre che egli rivelò. La conoscenza dei contenuti della fede (fides quae) è richiesta dalla adesione alla fede (fides qua). La consegna del simbolo, compendio della Scrittura e della fede della Chiesa, esprime la realizzazione di questo compito.

B L'educazione liturgica

La catechesi, oltre a favorire la conoscenza del significato della liturgia e dei sacramenti, deve educare i discepoli di Gesù Cristo all'orazione, al ringraziamento, alla penitenza, alla domanda fiduciosa, al senso comunitario, al linguaggio simbolico; poiché tutto ciò è necessario affinché vi sia una vera vita liturgica.

B La formazione morale

La conversione a Gesù Cristo implica il camminare al suo seguito. La catechesi deve, pertanto, trasmettere ai discepoli gli atteggiamenti propri del Maestro. Questi intraprendono così un cammino di trasformazione interiore, nel quale, partecipando al mistero pasquale del Signore, passano dall'uomo vecchio all'uomo nuovo in Cristo.

B Insegnare a pregare

Imparare a pregare con Gesù è pregare con i medesimi sentimenti con i quali Egli si rivolgeva al Padre. Questi sentimenti si riflettono nel Padre Nostro, la preghiera che Gesù insegnò ai discepoli e che è modello di ogni preghiera cristiana. La consegna del Padre Nostro, sintesi di tutto il Vangelo, è, pertanto, vera espressione della realizzazione di questo compito.

& DGC 85 - 87

 

 

Comunicazione e catechesi (inizio)

Il primo areopago del tempo moderno è il mondo della comunicazione che sta unificando l'umanità. I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento informativo e formativo, di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali, familiari, sociali. Per questo, oltre ai numerosi mezzi tradizionali in vigore, l'utilizzazione dei media è diventata essenziale all'evangelizzazione e alla catechesi. Infatti, la Chiesa si sentirebbe colpevole davanti al suo Signore se non adoperasse questi potenti mezzi, che l'intelligenza umana rende ogni giorno più perfezionati; in loro essa trova una versione moderna ed efficace del pulpito. Grazie a essi riesce a parlare alle moltitudini.

& DCG 160-162   & CCC 906, 2492-2496

 

Comunità cristiana e catechesi (inizio)

La catechesi è una responsabilità di tutta la comunità cristiana. L'iniziazione cristiana, infatti, non deve essere opera soltanto dei catechisti o dei sacerdoti, ma di tutta la comunità dei fedeli. La stessa educazione permanente della fede è una questione che spetta a tutta la comunità. La catechesi è, pertanto, una azione educativa realizzata a partire dalla responsabilità peculiare di ogni membro della comunità, in un contesto o clima comunitario ricco di relazioni, affinché i catecumeni e i catechizzandi si incorporino attivamente nella vita della comunità.

La comunità cristiana non soltanto dà molto al gruppo dei catechizzandi, ma riceve anche molto da essi. I nuovi convertiti, soprattutto i giovani e gli adulti, aderendo a Gesù Cristo, apportano alla comunità che li accoglie nuova ricchezza umana e religiosa. Così la comunità cresce e si sviluppa, poiché la catechesi non soltanto conduce alla maturità della fede i catechizzandi, ma la stessa comunità in quanto tale. Anche se tutta la comunità cristiana è responsabile della catechesi, e anche se tutti i suoi membri devono dare testimonianza della fede, solo alcuni ricevono il mandato ecclesiale di essere catechisti. Insieme con la missione originaria che hanno i genitori nei confronti dei loro figli, la Chiesa conferisce ufficialmente a determinati membri del Popolo di Dio, specificamente chiamati, la delicata missione di trasmettere organicamente la fede in seno alla comunità.

& DCG  220-221

 

Comunità ecclesiali di base (inizio)

Si tratta di gruppi di cristiani che nascono dal bisogno di vivere ancora più intensamente la vita della Chiesa; oppure dal desiderio e dalla ricerca di una dimensione più umana, che comunità ecclesiali più vaste possono difficilmente offrire. Le comunità ecclesiali di base sono un segno di vitalità della Chiesa. I discepoli di Cristo vi si riuniscono per un attento ascolto della parola di Dio, per la ricerca di rapporti più fraterni, per celebrare i misteri cristiani nella loro vita e per assumere l'impegno di trasformazione della società. Insieme a queste dimensioni propriamente cristiane emergono anche importanti valori umani: l'amicizia e il riconoscimento personale, lo spirito di corresponsabilità, la creatività, la risposta vocazionale, l'interesse per i problemi del mondo e della Chiesa. Ne può risultare una arricchente esperienza comunitaria, vera espressione di comunione e mezzo per costruire una comunione più profonda.

Nelle comunità ecclesiali di base può svilupparsi una catechesi molto feconda, anche perché il clima fraterno, nel quale si vive, è un ambiente adeguato per un'azione catechistica integrale.

& DGC 263-264

 

Comunità, persona e catechesi (inizio)

La pedagogia catechistica riesce efficace nella misura che la comunità cristiana diventa riferimento concreto ed esemplare per il cammino di fede dei singoli. Ciò avviene se la comunità si propone come fonte, luogo e meta della catechesi. Concretamente, allora, la comunità diventa luogo visibile di testimonianza credente, provvede alla formazione dei suoi membri, li accoglie quale famiglia di Dio, costituendosi ambiente vitale e permanente di crescita della fede.

Accanto all'annuncio del Vangelo in forma pubblica e collettiva, rimane sempre indispensabile il contatto da persona a persona, sull'esempio di Gesù e degli Apostoli. In tale modo è più facilmente coinvolta la coscienza personale, il dono della fede, come è proprio dell'azione dello Spirito Santo, perviene al soggetto da vivente a vivente, e la forza di persuasione si fa più incisiva.

& DGC 158

 

Conferenza Episcopale e il servizio alla catechesi (inizio)

Presso la Conferenza Episcopale può essere costituito l'ufficio catechistico, con la precipua funzione di offrire aiuto alle singole diocesi in materia catechistica. Questa possibilità che stabilisce il Codice di Diritto Canonico è realtà nella maggior parte delle Conferenze Episcopali. L'ufficio catechistico o centro nazionale di catechesi della Conferenza Episcopale si propone una duplice funzione: - essere al servizio dei bisogni catechistici che riguardano tutte le diocesi del territorio. Si occupa delle pubblicazioni che abbiano portata nazionale, dei congressi nazionali, dei rapporti con i mass media e, in genere, di tutti quei lavori e compiti che eccedano le possibilità di ogni diocesi o regione;

- essere al servizio delle diocesi e delle regioni per diffondere le informazioni e i progetti catechistici, per coordinare l'azione ed aiutare le diocesi meno provviste in materia di catechesi.

Se l'Episcopato corrispondente lo considera opportuno, è anche competenza dell'ufficio catechistico o centro nazionale il coordinamento della sua stessa attività con quelle di altri uffici nazionali dell'Episcopato e di altre istituzioni di catechesi; parimenti, la collaborazione con le attività catechistiche a livello internazionale. Tutto questo va sempre visto come organismo di aiuto ai vescovi della Conferenza Episcopale.

& DGC 269

 

 

 

Conversione (inizio)

La fede è un dono destinato a crescere nel cuore dei credenti. L'adesione a Gesù Cristo, infatti, avvia un processo di conversione permanente, che dura tutta la vita. Chi accede alla fede è come un bambino appena nato, il quale, a poco a poco, crescerà e si convertirà in un essere adulto che tende allo *stato di uomo perfetto+, alla maturità della pienezza di Cristo.

Nel processo di fede e di conversione si possono rilevare, dal punto di vista teologico, diversi momenti importanti:

a) L'interesse per il Vangelo. Il primo momento è quello in cui nel cuore del non credente, dell'indifferente o di chi aderisce ad altra religione, nasce, come conseguenza del primo annuncio, un interesse per il Vangelo, senza essere ancora una decisione ferma. La Chiesa denomina simpatizzanti coloro che mostrano questa inquietudine.

b) La conversione. La decisione per la fede dev'essere soppesata e maturata. Tale ricerca, mossa dallo Spirito Santo e dall'annuncio del kerigma, prepara la conversione, che sarà C certamente C iniziale,  ma che porta già con sé l'adesione a Gesù Cristo e la volontà di camminare al suo seguito. Questa opzione fondamentale fonda tutta la vita cristiana del discepolo del Signore.

c) La professione di fede. L'abbandonarsi a Gesù Cristo genera nei credenti il desiderio di conoscerlo più profondamente e d'identificarsi con Lui. La catechesi li inizia alla conoscenza della fede e all'apprendistato della vita cristiana, favorendo un cammino spirituale che provoca un progressivo cambiamento di mentalità e costumi.

 d) Il cammino verso la perfezione. Il battezzato, spinto sempre dallo Spirito, alimentato dai sacramenti, dalla preghiera e dall'esercizio della carità, e aiutato dalle molteplici forme di educazione permanente della fede, cerca di far suo il desiderio di Cristo: *Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" (Mt 5,48). E' la chiamata alla pienezza che si rivolge ad ogni battezzato.

Il ministero della Parola è al servizio di questo processo di piena conversione. Il primo annuncio ha la caratteristica di chiamare alla fede; la catechesi quella di dare un fondamento alla conversione e una struttura di fondo alla vita cristiana; e l'educazione permanente alla fede, nella quale si distingue l'omelia, quella di essere l'alimento costante del quale ogni organismo adulto ha bisogno per vivere.

& DGC 56-57      & CCC 149-153, 846- 848, 1229, 1430-1433

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coordinazione della catechesi (inizio)

La coordinazione della catechesi è un compito importante all'interno di una Chiesa particolare. Essa può essere considerata all'interno della stessa catechesi, tra le sue diverse forme, rivolte alle differenti età e ambienti sociali e, inoltre, in riferimento ai legami che la catechesi ha con altre forme del ministero della Parola e con altre azioni evangelizzatrici. La coordinazione della catechesi non è fatto meramente strategico, ordinato a una più incisiva efficacia dell'azione evangelizzatrice, ma possiede una dimensione teologica di fondo. L'azione evangelizzatrice dev'essere ben coordinata perché essa mira all'unità della fede, la quale sostiene tutte le azioni della Chiesa.

& DGC 272

 

Creatività e catechesi (inizio)

Nella catechesi i soggetti assumono l'impegno di esercitarsi nelle attività della fede, della speranza e della carità, di acquisire la capacità e rettitudine di giudizio, di rafforzare la personale decisione di conversione e di pratica cristiana della vita.

Gli stessi soggetti, soprattutto quando si tratta di adulti, possono contribuire efficacemente allo sviluppo della catechesi, indicando le vie più efficaci di comprensione ed espressione del messaggio, come:  l'apprendere facendo, l'impiego della ricerca e del dialogo, lo scambio e il confronto dei punti di vista.

& DCG 157, 169

 

Cristocentrismo e catechesi (inizio)

Gesù Cristo non solo trasmette la parola di Dio: Egli è la parola di Dio. Perciò la catechesi dice rapporto a Lui. In questo senso, ciò che caratterizza il messaggio trasmesso dalla catechesi è, anzitutto, il  cristocentrismo, che va inteso in vari sensi. Esso significa che, in primo luogo, al centro stesso della catechesi noi troviamo essenzialmente una persona, quella di Gesù di Nazaret, Unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità. Il cristocentrismo, in secondo luogo, significa che Cristo è al  centro della storia della salvezza, presentata dalla catechesi. Egli è, infatti, l'avvenimento ultimo, verso il quale converge tutta la storia sacra. Il cristocentrismo significa, inoltre, che il messaggio evangelico non proviene dall'uomo, ma è parola di Dio. La Chiesa e, in suo nome ogni catechista, può dire con verità: "La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha inviato" (Gv 7,16). I Vangeli, che narrano la vita di Gesù, sono al centro del messaggio catechistico. Dotati essi stessi di una struttura catechetica, esprimono l'insegnamento che si proponeva alle prime comunità cristiane e che trasmetteva la vita di Gesù, il suo messaggio e le sue azioni salvifiche. Nella catechesi, i quattro vangeli occupano un posto centrale, per la centralità che Cristo ha in essi.

& DCG 98 & CCC 426-429, 1697-1698, 2145

 

 

 

 

 

Cristocentrismo trinitario del messaggio evangelico (inizio)

La parola di Dio, incarnata in Gesù di Nazaret, Figlio di Maria vergine, è la Parola del Padre, che parla al mondo per mezzo del suo Spirito. Gesù rimanda costantemente al Padre, di cui si sa Figlio Unico, e allo Spirito Santo, di cui si sa Unto. Egli è la  via  che introduce nel mistero intimo di Dio. Il cristocentrismo della catechesi, in virtù della sua dinamica interna, conduce alla confessione della fede in Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. E' un cristocentrismo essenzialmente trinitario. I cristiani, nel Battesimo, vengono configurati a Cristo, Uno della Trinità e questa configurazione pone i battezzati, figli nel Figlio, in comunione con il Padre e con lo Spirito Santo. Perciò la loro fede è radicalmente trinitaria. Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana.

Il cristocentrismo trinitario del messaggio evangelico induce la catechesi a curare, tra gli altri, i seguenti aspetti: la struttura interna della catechesi; ogni modalità di presentazione, sarà sempre cristocentrico-trinitaria. Seguendo la stessa pedagogia di Gesù, nella sua rivelazione del Padre, di se stesso come Figlio e dello Spirito Santo, la catechesi mostrerà la vita intima di Dio, a partire dalle opere salvifiche in favore dell'umanità. La presentazione dell'essere intimo di Dio rivelato da Gesù, uno nell'essenza e trino nelle persone, mostrerà le implicazioni vitali per la vita degli esseri umani. La Chiesa, nel professare la fede nella Trinità e nell'annunciarla al mondo, si autocomprende come * un popolo adunato nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

& DCG 99 - 100   & CCC 257-260

 

Cultura e catechesi (inizio)

La costituzione Gaudium et Spes sottolinea la grande importanza della scienza e della tecnica nella gestazione e nello sviluppo della cultura moderna. La mentalità scientifica, che emana da esse, modifica profondamente la cultura e i modi di pensare con grandi ripercussioni umane e religiose. La razionalità scientifica e sperimentale è profondamente radicata nell'uomo di oggi. Insieme a questa forma più universale di cultura, oggi si costata anche un desiderio crescente di rivalorizzare le culture autoctone. La domanda del Concilio è ancora viva: In qual modo promuovere il dinamismo e l'espansione della nuova cultura senza che si perda la viva fedeltà verso il patrimonio delle tradizioni?

& DCG 20 & CCC 24, 854

 

Culture e catechesi (inizio)

Insieme a una  forma più universale di cultura, oggi si costata anche un desiderio crescente di rivalorizzare le culture autoctone. La domanda del Concilio è ancora viva: In qual modo promuovere il dinamismo e l'espansione della nuova cultura senza che si perda la viva fedeltà verso il patrimonio delle tradizioni? (GS 56). In molti luoghi si prende coscienza che le culture tradizionali sono aggredite da influenze esterne dominanti e da imitazione alienante di forme di vita importate. Si corrodono, così, gradualmente l'identità e i valori propri dei popoli. Si costata anche l'enorme influsso dei mezzi di comunicazione i quali, molte volte, a motivo di interessi economici o ideologici, impongono una visione della vita che non rispetta la fisionomia culturale dei popoli ai quali si rivolgono.

& DCG 21 & CCC 24, 854