D. MARZOTTO, Il celibato di Gesù e la verginità di Maria, in «Seminarium» 45 (1993) 32-47

 

L'autore inizia il suo discorso muovendo dalla genealogia matteana di Gesù, per mostrare la fecondità nello Spirito: è così che è stato compreso nei Vangeli il celibato e la verginità. Superando i limiti dei legami carnali, la discendenza di Gesù si estende a tutte le genti, chiamate ad essere suoi discepoli. Il Salvatore associa a questa missione gli apostoli; ma associa anche le donne che lo hanno seguito fino alla croce e che annunceranno ai suoi discepoli la sua Risurrezione. L'autore - in questo punto gli si potrebbe muovere qualche obiezione - ritiene che queste donne, in forme diverse, vivono la verginità di Maria come atteggiamento di disponibilità allo Spirito, alla Parola, alla Potenza di Dio, in una dinamica di accoglienza e di fecondità materna.

 

Arturo Blanco