F. BROVELLI, Camminare nella luce. Dialogo sulla
vita del prete oggi, Ancora, Milano 1993.
La
formazione al celibato in questi ultimi trent'anni ha costretto gli educatori a
ripensare tutti gli itinerari per il cambiamento epocale che ha sconvolto il
vissuto del presbitero e le comunità in cui opera. Benché non mancassero nei
classici della spiritualità e nei testi del Magistero ricche prospettive che
aiutavano a contemplare lo splendore della verginità cristiana,
progressivamente si avvertiva la inadeguatezza della relativa pedagogia ed una
forte istanza del suo aggiornamento. Si percepiva sempre più che, nelle mutate
circostanze, la formazione al ministero poteva avvenire in certo modo solo nel
ministero, mentre alla prima formazione in seminario veniva affidato
l'importantissimo compito di porre i fondamenti della personalità umana e
cristiana del futuro presbitero. Per questo abbiamo scelto di indicare un
testo, risultato per noi prezioso nella formazione permanente, che pur
affrontando solo per poche pagine in modo esplicito il tema del celibato
"per il Regno", ne indica i presupposti, i climi, le necessarie
condizioni oggi. Isolare nella formazione permanente questo tema scottante
significa tradirlo, impedendo poi che sia decisione quotidiana gioiosa e amata.
Queste
riflessioni ricche di saggezza e di esperienza, nascono dal vissuto quotidiano
di tantissimi giovani preti della diocesi di Milano: essi vogliono riconoscere,
ascoltare ed interrogare la vita spesa a servizio della fede della comunità. Il
responsabile della formazione permanente, don Brovelli condensa la prolungata
esperienza di accompagnamento, i dialoghi sulle complesse condizioni del
ministero, il confronto assiduo con le domande ed i progetti, le attese ed i
problemi dì chi inizia nel ministero. Le abbondanti citazioni di interventi del
Card. Martini fanno riferimento ai dialoghi stimolanti che il Vescovo ha
intrecciato con i suoi preti su tutti i grandi temi della spiritualità
sacerdotale ed esprimono la cura di una pedagogia costantemente attenta al
magistero del Vescovo. Il volume, che con-serva lo stile immediato di chi vuol
ragionare a partire dalle storie concrete di preti, risente del contesto in cui
è nato, senza tuttavia perdersi nel genere biografico; ha un suo rigore
metodologico ed una perspicace interpretazione teologica e spirituale.
«Attuando una metodo già sperimentato in altre occasioni, l'iter è passato
attraverso le fasi di identificazione del tema -scelto ogni volta per il valore
strategico - della sua iniziale configurazione, dello schema, via via
arricchito di numerosi contributi, pensati come appunti per il lavoro, capaci
di provocare una riflessione ulteriore» (Introduzione, p. 7).
A prima
vista il risultato può risultare frammentario: esso tuttavia è attraversato da
un'interpretazione che sa ricondurre ad unità tutti i capitoli del vissuto del
prete, facendo del ministero un armonico camminare nella luce. Questo strumento
è in grado di suscitare ulteriori riflessioni e nuovi dialoghi e confronti. Ci
sembra che il celibato, collocato in un adeguato quadro d'insieme, senza enfasi
retoriche e senza emarginazioni che lo renderebbero irrilevante, possa
arricchirsi di tutte quelle istanze pedagogiche in grado di favorire
l'attualizzazione e l'appropriazione del dono.
Cogliamo l'occasione di segnalare tutta la
collana "Aspetti di vita" dell'ISMI (Istituto Sacerdotale Maria
Immacolata), a cura della stessa editrice. In essa vengono affrontati i grandi
capitoli della formazione permanente del prete con la stessa preoccupazione
metodologica e con esiti felici.
Romano
Martinelli
Angelo Cazzaniga