LETTERA "QUATTUOR ABHINC ANNOS"
Lettera Circolare inviata, in data 3
ottobre 1984, dalla Congregazione per il Culto Divino ai Presidenti delle
Conferenze Episcopali
Eccellenza Rev.ma
quattro anni or sono, per volontà del Santo Padre, i Vescovi di tutta la
Chiesa furono invitati a presentare un resoconto:
- circa il modo secondo cui, sacerdoti e fedeli delle loro diocesi avevano
ricevuto il Messale promulgato nel 1970 dal Papa
Paolo VI, in ottemperenza alle decisioni del Concilio Vaticano
II;
- circa le difficoltà apparse nella attuazione della riforma liturgica;
- circa le eventuali resistenze che potevano esservi state.
Il risultato della consultazione fu inviato a
tutti i Vescovi. In base alle loro risposte sembrava fosse risolto quasi completamente
il problema di sacerdoti e fedeli rimasti legati al «rito tridentino».
Perdurando il problema, il Santo Padre nel
desiderio di andare incontro anche a codesti gruppi, offre ai Vescovi diocesani
la possibilità di usufruire di un indulto, onde concedere ai sacerdoti insieme
a quei fedeli che saranno indicati nella lettera di richiesta da presentare al
proprio Vescovo, di poter celebrare la S. Messa usando il Messale Romano
secondo l'edizione del 1962 ed attenendosi alle seguenti indicazioni:
a) Con ogni chiarezza deve
constare anche pubblicamente che questi sacerdoti ed i rispettivi fedeli in
nessun modo condividano le posizioni di coloro che mettono in dubbio la
legittimità e l'esattezza dottrinale del Messale Romano promulgato dal
Papa Paolo VI nel 1970.
b) Tale celebrazione sia fatta soltanto per l'utilità di quei gruppi che la
chiedono; nelle chiese ed oratori indicati dal Vescovo (non, però, nelle
chiese parrocchiali, almeno che il Vescovo lo abbia concesso in casi
straordinari); e nei giorni e alle condizioni fissate dal Vescovo sia
abitualmente che per singoli casi.
c) Queste celebrazioni devono essere fatte secondo il Messale del 1962 ed in
lingua latina.
d) Deve essere evitata ogni mescolanza tra i testi ed i riti dei due
Messali.
e) Ciascun Vescovo informi questa Congregazione delle concessioni da lui date
e, trascorso un anno dalla concessione dell'indulto, riferisca sull'esito
della sua applicazione.
Questa concessione,
indicativa della sollecitudine che il Padre comune ha per tutti i suoi figli,
dovrà essere usata in modo da non recare pregiudizio all'osservanza fedele
della riforma liturgica nella vita delle rispettive Comunità ecclesiali.
Profitto volentieri della circostanza per
confermarmi, con sensi di distinta stima,
dell'Eccellenza Vostra
Reverendissima
dev.mo nel Signore
+Augustin Mayer
(Pro Prefetto)
+Virgilio Noè
(Segretario)