INDIRIZZO DI OMAGGIO AL SANTO PADRE DA PARTE

DEL CARDINALE CLÁUDIO HUMMES

 

Palazzo Apostolico

Lunedì, 16 marzo 2009

 

 

Beatissimo Padre,

 

Le più recenti statistiche della Santa Sede indicano che il numero globale dei presbiteri nel mondo cresce moderatamente, passando dai 407.262 nel 2006 ai 408.024 nel 2007. È vero che il numero è globale e la crescita non riguarda tutti i continenti e tutti i paesi. Anzi,  in Europa, per esempio, la diminuzione resta preoccupante. Nondimeno, vogliamo rallegrarci di questa crescita generale e ringraziare il Signore, che continua a dare pastori al Suo popolo. Sappiamo anche quanto ciò rallegri Vostra Santità, sempre premurosamente attenta a tutto ciò che riguarda i nostri carissimi presbiteri.

 

Oggi, all’inizio dell’Assemblea Plenaria della Congregazione per il Clero, siamo a questa Udienza speciale, Santo Padre,  per salutarLa e ascoltare le Sue autorevoli parole di orientamento per il nostro lavoro specifico. Tutti noi, Membri e Officiali di questo Dicastero, siamo molto lieti di essere qui e ringraziamo in modo particolare perché, pur essendo alla vigilia del Suo viaggio apostolico in Africa, nondimeno Vostra Santità ha deciso, con grande paternità e benevolenza, di riceverci. 

 

Ma c’è anche un altro motivo che ci anima ad essere qui questa mattina: la lettera che Vostrà Santità ha recentemente indirizzato a tutti i Confratelli nell’Episcopato suscita in noi rinnovati sentimenti di comunione ecclesiale e di deferente affetto vogliamo assicurare la Santità Vostra che siamo e saremo sempre cum Petro et sub Petro nella preghiera e nel lavoro di ogni giorno nella vigna del Signore.

 

Il tema della nostra plenaria è “L’identità missionaria del presbitero nella Chiesa, quale dimensione intrinseca dell’esercizio dei tria munera”. Si vuole così rispondere all’urgenza missionaria, oggi fortemente sentita da tutta la Chiesa, rispetto ad una situazione mondiale-culturale nuova e molto chiusa alla fede religiosa, quando non proprio avversa. Vostra Santità non si stanca di sottolineare questa urgenza missionaria, nel Suo costante magistero ordinario.

 

Ricordiamo, Santo Padre, le Sue parole ai Membri della Curia Romana il 22 dicembre 2006: “il compito centrale del sacerdote è portare Dio agli uomini. Certamente può farlo soltanto se egli stesso viene da Dio, se vive con e da Dio”, e se “il vero fondamento della vita del sacerdote, il suolo della sua esistenza, la terra della sua vita, è Dio stesso”. Con queste parole illuminate, ha indicato quanto il sacerdote debba essere discepolo di Gesù Cristo, venire da Dio, vivere con e da Dio, se vuole portare Dio agli uomini. Il vero missionario nasce dal vero discepolo. Questo fu anche il tema scelto da Vostra Santità per la Quinta Conferenza Generale dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi,  in Aparecida, nel 2007. Allora, disse ai vescovi riuniti: “Il discepolo, fondato così sulla roccia della Parola di Dio, si sente spinto a portare la Buona Notizia della salvezza ai suoi fratelli. Discepolato e missione sono come le due facce di una stessa medaglia: quando il discepolo è innamorato di Cristo, non può smettere di annunciare al mondo che solo Lui ci salva (cfr At  4, 12). In effetti, il discepolo sa che senza Cristo non c'è luce, non c'è speranza, non c'è amore, non c'è futuro” (Disc.Inaug., n.4).

 

Proprio questo fervore missionario, nell’esercizio quotidiano del ministero, ispirato ad una profonda fedeltà e testimonianza, vogliamo ridestare in tutti i nostri sacerdoti.

 

Infine, chiedendo la Sua benedizione, Santo Padre, per i lavori della nostra  Assemblea Plenaria, vogliamo augurare un fecondo viaggio in Africa, terra di missione, e assicurare le nostre preghiere per il buon esito di questa importantissima visita pastorale alla Chiesa in quel continente. Ci permetta anche, Beatissimo Padre, di invocare, con la Santità Vostra, ogni benedizione divina in occasione del suo prossimo onomastico, che festeggerà in Africa, il 19 marzo. Grazie e ci benedica!

 

 

Cardinale Cláudio Hummes

Prefetto della Congregazione per il Clero