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    Congregazione per il Clero - Documenti disponibili nell'area selezionata
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    Tema : Biblioteca / Filosofia / Medioevale

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Agostino: la nozione di anima
    02/02/2000
    Il programma e il metodo di ricerca agostiniano è delineato con chiarezza nei Soliloquia: "Dio e l'anima: questo desidero conoscere. - Nulla più? - Assolutamente nulla" (I, 2, 7). In questa dichiarazione vi è, in primo luogo, l'esclusione della conoscenza del mondo esterno dalla direttrice principale della ricerca: essa sarà tutt'al più una tappa di un percorso che conduce alla vera scienza dell'anima e di Dio. In secondo luofo, vi è posta la coincidenza, dal punto di vista metodologico, tra conoscenza di sé e conoscenza di Dio: solo a partire da sé - nella tradizione che congiunge il nosci te ipsum socratico con Plotino - l'uomo può giungere alla verità, all'Uno, a Dio. L'anima è il luogo dell'incontro con la verità: "Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas" (De vera religione, XXXIX, 72).
    Il documento (11 Kb)

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Cancellare il medioevo filosofico?
    17/04/1999
    Quali sono le motivazioni di chi nega alla filosofia medioevale il diritto, di comparire con pari dignità a fianco di quella antica e di quella moderna e contemporanea? Esse si potrebbero ricondurre sostanzialmente a due: 1) la filosofia medioevale o non è filosofia (ma teologia) o si limita a ripetere tesi già elaborate dai classici; 2) quand'anche esistesse un, peraltro ristretto, nucleo di filosofia medioevale, esso non avrebbe poi avuto una incidenza sufficientemente rilevabile sulla filosofia successiva.
    Il documento (15 Kb) FRANCESCO BERTOLDI

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Conoscenza metafisica dell'esistenza
    26/05/1999
    In che cosa altro potrebbe consistere la bellezza della filosofia, se non nel saper conoscere l'essere/esistenza? Per questo ci vuole tempo, si dice, anche se la filosofia non ne è stata priva. Assumiamo senza sottintesi che la sua bellezza cresca col tempo, non automaticamente però, bensì in rapporto alla conoscenza dell'esistenza, e dedichiamo attenzione alla modernità di espressione razionalistica e idealistica. Ha essa voluto conoscere l'esistenza? O ha invece inteso metterla da parte già con Cartesio, che filosofa non per conoscerla ma per dedurla? "Dedurre dalla conoscenza di Dio stesso la spiegazione delle cose da lui create, in modo tale da acquistare la scienza più perfetta, che è quella degli effetti dalle cause.
    Il documento (33 Kb) VITTORIO POSSENTI

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    De ente et essentia
    17/04/1999
    Ens et essentia sunt que primo intellectu concipiuntur, ut dicit Avicenna in principio sue Metaphysice, ideo ne ex eorum ignorantia errare contingat, ad horum difficultatem aperiendam dicendum est quid nomine essentie et entis significetur et quomodo in diversis inveniatur et quomodo se habeat ad intentiones logicas, scilicet genus, speciem et differentiam. Quia vero ex compositis simplicium cognitionem accipere debemus et ex posterioribus in priora devenire, ut, a facilioribus incipientes, convenientior fiat disciplina, ideo ex significatione entis ad significationem essentie procedendum est.
    Il documento (19 Kb) TOMMASO D'AQUINO

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Il problema dell'essere e le ragioni dell'essere
    26/05/1999
    La filosofia greca è stata la prima forma di cultura che ha esplicitamente tematizzato l'essere, inaugurando quel tipo di riflessione che poi, in età moderna, è stato chiamato "ontologia", cioè studio sull'essere (dal greco on-ontos = essere). La prima tematizzazione esplicita dell'essere, nella filosofia greca, si è avuta ad opera di Parmenide, per il quale il pensare e il dire sono necessariamente pensare e dire l'essere. In Parmenide, tuttavia, non si può parlare di una "questione dell'essere", perché l'essere non costituisce un problema, ma è l'unica possibilità che si offre al pensiero e al discorso umano; né, per la stessa ragione, si può parlare di "regioni dell'essere", perché l'essere è l'unica realtà, omogenea, indivisa, tutta uguale in ogni sua parte.
    Il documento (15 Kb) ENRICO BERTI

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    La vita di Abelardo
    24/05/2000
    Abelardo abbandona giovanissimo la famiglia e la carriera delle armi per dedicarsi agli studi di logica. Tra i suoi maestri vi furono Roscellino, Guglielmo di Champeaux e Anselmo di Laon. Per Roscellino gli universali non avevano nessuna realtà ontologica ma erano solamente pure emissioni vocali, flatus vocis. Questo suo rigido nominalismo lo portò a sostenere che le uniche sostanze esistenti in natura sono gli individui, in questo modo Roscellino non distingue l'aspetto materiale del nome dalla funzione significativa, cadendo in una forma di realismo grammaticale opposta a quella dei platonici.
    Il documento (7 Kb) Il documento (21 Kb)

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Provocazioni sul tema della verità nel tomismo
    13/01/2000
    Si tratta di riflessioni che, pur relativamente organiche, sono ancora in fase di maturazione; in secondo luogo il termine provocazione vorrebbe avvertire l'intenzionale accentuazione di certi tratti, presenti nella dottrina tomista, per meglio farne risaltare lo specifico orientamento. Parliamo poi di tomismo, e non di Tommaso, in quanto questo studio vuole essere di carattere essenzialmente teoretico, per cui non ci proponiamo tanto una filologicamente minuziosa ricostruzione del pensiero di Tommaso d'Aquino1; il nostro obbiettivo è piuttosto quello di enucleare certi tratti essenziali, grossi, del tomismo, in quanto patrimonio e mentalità ispiratrice di generazioni di cattolici, pensatori e uomini d'azione, laici ed ecclesiastici.
    Il documento (21 Kb) FRANCESCO BERTOLDI

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Scheda biografica: Plotino
    14/05/1999
    Filosofo greco fondatore della dottrina neoplatonica di cui apprendiamo gli eventi fondamentali della vita dalla biografia su di lui scritta da Porfirio, suo discepolo e continuatore. Nato a Licopoli in Egitto intorno al 205 d. C., intraprese gli studi filosofici solo verso i 27 anni, nel 232, frequentando ad Alessandria le lezioni di Ammonio Sacca per un periodo di undici anni. Nel 243 seguì l'imperatore Gordiano III nella spedizione contro i Parti, ma l'esito sfavorevole di quell'impresa gli impedì di approfondire, come avrebbe desiderato, la filosofia persiana, e lo costrinse a rifugiarsi in Antiochia. Per molti anni Plotino sviluppò i suoi insegnamenti in forma esclusivamente orale. Soltanto tardi cominciò a trascrivere le proprie dottrine in una serie di saggi, peraltro rivolti all'uso della scuola e destinati a una circolazione ristretta.
    Il documento (5 Kb) AA.VV.

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Tommaso d'Aquino
    24/05/2000
    La massima aspirazione di Tommaso è quella di assimilare entro il quadro della visione cristiana del mondo il pensiero di Aristotele, concepito come somma espressione della razionalità dell'uomo. Egli dice che il pensiero di Aristotele, correttamente interpretato, si mostrerà in accordo o quantomeno non in disaccordo con il dettato della fede.
    Il documento (15 Kb) Il documento (24 Kb)

    Biblioteca /Filosofia /Medioevale
    Umanesimo cristiano: questioni preliminari
    07/05/1999
    Non sempre ben separabile dall'umanesimo "laico" in alcuni singoli autori, ma dotato comunque di una precisa fisionomia, è esistito anche un umanesimo cristiano. Non diciamo che un umanesimo cristiano sia semplicemente possibile, o che esista solo come categoria metastorica: diciamo, più specificamente che un certo numero di pensatori (ma anche di letterati e artisti), che hanno caratterizzato la cultura umanistico-rinascimentale nel '400 e '500, hanno vissuto a pieno titolo le istanze del loro tempo, rimanendo altrettanto pienamente fedeli al deposito tradizionale degli Apostoli. Da l'Alba della modernità. Diesse, Milano
    Il documento (31 Kb) DIESSE MI.

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