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 Annus Sacerdotalis - Italiano » Vita dei Santi Sacerdoti » B. Marie - Joseph Cassant 

B. Marie - Joseph Cassant   versione testuale



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febbraio 1903, in Francia. La guerra anticlericale e antireligiosa è giunta al culmine. Georges Clemenceau, soprannominato «la Tigre», riceve nella sua biblioteca Padre Giovanni Battista Chautard, priore di Nostra Signora di Sept-Fons. A seguito delle leggi che ordinano l'espulsione delle congregazioni religiose, egli intende perorare la causa del suo Ordine davanti all'anticlericalissimo presidente della commissione senatoriale incaricata di decidere della loro sorte. Dopo aver subito una presa in giro coi fiocchi, in cui «la Tigre» ridicolizza i monaci, il Padre Priore, manifestamente ispirato, comincia a parlare: «L'Eucaristia è il dogma centrale della nostra religione; deve avere monaci dediti all'adorazione. Cristo è vivo; è presente nell'Eucaristia. A tale Re divino, presente fra noi, non è necessaria una corte per adorarlo? Cantiamo con tutto il nostro essere, preghiamo con tutto il cuore, perchè è a Colui che amiamo che si rivolgono i nostri canti. La Messa è il massimo evento che possa accadere sulla terra. Anche la Comunione è un mistero: è Dio, amore infinito, che m'infonde la sua propria vita. Vivendo delle grazie della Comunione, vogliamo riversarne i benefici su tutta l'umanità, attraverso una vita gioiosamente austera, in unione con il divino Crocifisso». Visibilmente commosso, «la Tigre» risponde: «Ho capito che si può esser fieri di esser monaci, quando si è profondamente tali. Mi consideri come suo amico!» I Trappisti non saranno espulsi. Padre Chautard ignorava che era sostenuto in quel momento dalle preghiere di un giovane monaco della Trappa di Santa Maria del Deserto, Padre Maria Giuseppe Cassant. 

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