John (CEI) 8

8 1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.
2
Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.3 Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo,4 gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».6 Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.7 E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».8 E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.9 Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.10 Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».11 Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».

Gesù luce del mondo

12 Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

Discussione della testimonianza di Gesù su se stesso

13 Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera».14 Gesù rispose: «Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado.
15
Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.
16
E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato.
17
Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera:
18
orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza».
19
Gli dissero allora: «Dov'è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
20
Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. Enessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora.
21
Di nuovo Gesù disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire».
22
Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?».23 E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
24
Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».
25
Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico.
26
Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui».
27
Non capirono che egli parlava loro del Padre.28 Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo.
29
Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite».
30
A queste sue parole, molti credettero in lui.

Gesù e Abramo

31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli;
32
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
33
Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?».34 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
35
Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre;
36
se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
37
So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi.
38
Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!».
39
Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo!
40
Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.
41
Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!».42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.
43
Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole,
44
voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.
45
A me, invece, voi non credete, perché dico la verità.
46
Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?
47
Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».
48
Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?».49 Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate.
50
Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica.
51
In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».
52
Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte".
53
Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?».54 Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!",
55
e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola.
56
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».
57
Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?».58 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
59
Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Guarigione di un cieco nato

9 1 Passando vide un uomo cieco dalla nascita2 e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?».3 Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.
4
Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare.
5
Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo».
6
Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco7 e gli disse: «Và a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)». Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
8
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante, dicevano: «Non è egli quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?».9 Alcuni dicevano: «E' lui»; altri dicevano: «No, ma gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».10 Allora gli chiesero: «Come dunque ti furono aperti gli occhi?».11 Egli rispose: «Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: Và a Sìloe e lavati! Io sono andato e, dopo essermi lavato, ho acquistato la vista».12 Gli dissero: «Dov'è questo tale?». Rispose: «Non lo so».
13
Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco:14 era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi.15 Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo».16 Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un peccatore compiere tali prodigi?». E c'era dissenso tra di loro.17 Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «E' un profeta!».
18
Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista.19 E li interrogarono: «E' questo il vostro figlio, che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?».20 I genitori risposero: «Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco;21 come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui di se stesso».22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano gia stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga.23 Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l'età, chiedetelo a lui!».
24
Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore».25 Quegli rispose: «Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo».26 Allora gli dissero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?».27 Rispose loro: «Ve l'ho gia detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?».28 Allora lo insultarono e gli dissero: «Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè!29 Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia».30 Rispose loro quell'uomo: «Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi.31 Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta.32 Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato.33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla».34 Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori.
35
Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: «Tu credi nel Figlio dell'uomo?».36 Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?».37 Gli disse Gesù: «Tu l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui».38 Ed egli disse: «Io credo, Signore!». E gli si prostrò innanzi.
39
Gesù allora disse: «Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi».
40
Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo forse ciechi anche noi?».41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».

Il buon pastore

10 1 «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.2 Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore.3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori.4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
7
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.
8
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
9
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
10
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.
11
Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore.
12
Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde;
13
egli è un mercenario e non gli importa delle pecore.
14
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me,
15
come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.
16
E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
17
Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.
18
Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».
19
Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole.20 Molti di essi dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare?».21 Altri invece dicevano: «Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi?».

5. LA FESTA DELLA DEDICAZIONE (LA DECISIONE DI UCCIDERE GESU')

Gesù si dichiara Figlio di Dio

22 Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno.23 Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».25 Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza;
26
ma voi non credete, perché non siete mie pecore.
27
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
28
Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
29
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
30
Io e il Padre siamo una cosa sola».
31
I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo.32 Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?».33 Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».34 Rispose loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei?
35
Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata),
36
a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?
37
Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi;
38
ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre».
39
Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

Gesù si ritira oltre il Giordano

40 Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò.41 Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero».42 E in quel luogo molti credettero in lui.

Risurrezione di Lazzaro

11 1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella.2 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è malato».4 All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato».
5
Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.
6
Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava.7 Poi, disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».8 I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?».9 Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;
10
ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce».
11
Così parlò e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo».12 Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se s'è addormentato, guarirà».13 Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno.14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto15 e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!».16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
17
Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era gia da quattro giorni nel sepolcro.18 Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello.20 Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!22 Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà».23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà».24 Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno».25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;
26
chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?».
27
Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».
28
Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama».29 Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui.30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro.31 Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là».
32
Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».33 Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse:34 «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».35 Gesù scoppiò in pianto.36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!».37 Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?».38 Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.39 Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, gia manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni».40 Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?».41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato.
42
Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato».
43
E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».


I capi Giudei decidono la morte di Gesù

45 Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.46 Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto.47 Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni.48 Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione».49 Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla50 e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera».51 Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione52 e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.54 Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.

6. LA FINE DEL MINISTERO PUBBLICO E I PRELIMINARI DELL'ULTIMA PASQUA

L'avvicinarsi della Pasqua

55 Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.56 Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?».57 Intanto i sommi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunziasse, perché essi potessero prenderlo.

L'unzione di Betania

12 1 Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti.2 Equi gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.3 Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento.4 Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse:5 «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?».6 Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.7 Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura.8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
9
Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.10 I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro,11 perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme

12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme,13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!
14
Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:
15
Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina.
16
Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto.17 Intanto la gente che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza.18 Anche per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che aveva compiuto quel segno.19 I farisei allora dissero tra di loro: «Vedete che non concludete nulla? Ecco che il mondo gli è andato dietro!».

Gesù annunzia la sua glorificazione attraverso la morte

20 Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci.21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù».22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.23 Gesù rispose: «E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo.
24
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
25
Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
26
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà.
27
Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora!
28
Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».
29
La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato».30 Rispose Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi.
31
Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
32
Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me».
33
Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.34 Allora la folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come dunque tu dici che il Figlio dell'uomo deve essere elevato? Chi è questo Figlio dell'uomo?».35 Gesù allora disse loro: «Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va.
36
Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose da loro.

Conclusione: l'incredulità dei giudei

37 Sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui;38 perché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E il braccio del Signore a chi è stato rivelato?
39
E non potevano credere, per il fatto che Isaia aveva detto ancora:
40
Ha reso ciechi i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore, e si convertano e io li guarisca!
41
Questo disse Isaia quando vide la sua gloria e parlò di lui.
42
Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma non lo riconoscevano apertamente a causa dei farisei, per non essere espulsi dalla sinagoga;43 amavano infatti la gloria degli uomini più della gloria di Dio.
44
Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato;
45
chi vede me, vede colui che mi ha mandato.
46
Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
47
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
48
Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno.
49
Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare.
50
E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».

L'ORA DI GESU': LA PASQUA DELL'AGNELLO DI DIO

1. L'ULTIMA CENA DI GESU' CON I SUOI DISCEPOLI

La lavanda dei piedi

13 1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
2
Mentre cenavano, quando gia il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,3 Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,4 si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.5 Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
6
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?».7 Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo».8 Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!».10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti».11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
12
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto?13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.15 Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.
16
In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.
17
Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.18 Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno.
19
Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.
20
In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Annunzio del tradimento di Giuda

21 Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà».
22
I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.24 Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?».25 Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».26 Rispose allora Gesù: «E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.27 E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto».28 Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo;29 alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.30 Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.

L'addio

31 Quand'egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.
32
Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
33
Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.
34
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
35
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
36
Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».37 Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!».38 Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

14 1 «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
2
Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;
3
quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
4
E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
5
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
7
Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
8
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
9
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
10
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
11
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
12
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
13
Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
15
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
16
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
17
lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
18
Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.
19
Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
20
In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.
21
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
22
Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?».23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
24
Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
26
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
27
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
28
Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
29
Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
30
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me,
31
ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».


John (CEI) 8