Sirac (CEI) 26
26 1 Beato il marito di una donna virtuosa; il numero dei suoi giorni sarà doppio.
2 Una brava moglie è la gioia del marito, questi trascorrerà gli anni in pace.
3 Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore.
4 Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce, in ogni tempo il suo volto appare sereno.
5 Tre cose teme il mio cuore, per la quarta sono spaventato: una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte;
6 ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un'altra e il flagello della sua lingua si lega con tutti.
7 Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia, colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione.
8 Gran motivo di sdegno una donna ubriaca, non riuscirà a nascondere la vergogna.
9 La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi, si riconosce dalle sue occhiate.
10 Fà buona guardia a una figlia libertina, perché non ne approfitti, se trova indulgenza.
11 Guàrdati dal seguire un occhio impudente, non meravigliarti se ti spinge verso il male.
12 Come un viandante assetato apre la bocca e beve qualsiasi acqua a lui vicina, così essa siede davanti a ogni palo e apre a qualsiasi freccia la faretra.
13 La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa.
14 E' un dono del Signore una donna silenziosa, non c'è compenso per una donna educata.
15 Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta.
16 Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa.
17 Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura.
18 Colonne d'oro su base d'argento, tali sono gambe graziose su solidi piedi.
19 Due cose mi serrano il cuore, la terza mi provoca all'ira: un guerriero che languisca nella miseria, uomini saggi trattati con disprezzo, chi passa dalla giustizia al peccato; il Signore lo tiene pronto per la spada.
20 A stento un commerciante sarà esente da colpe, un rivenditore non sarà immune dal peccato.
27 1 Per amor del denaro molti peccano, chi cerca di arricchire procede senza scrupoli.
2 Fra le giunture delle pietre si conficca un piuolo, tra la compra e la vendita si insinua il peccato.
3 Se uno non si aggrappa in fretta al timor del Signore, la sua casa andrà presto in rovina.
4 Quando si agita un vaglio, restano i rifiuti; così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti.
5 La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione.
6 Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo.
7 Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini.
8 Se cerchi la giustizia, la raggiungerai e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
9 Gli uccelli sostano presso i loro simili, la lealtà ritorna a quelli che la praticano.
10 Il leone sta in agguato della preda, così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia.
11 Nel discorso del pio c'è sempre saggezza, lo stolto muta come la luna.
12 Tra gli insensati bada al tempo, tra i saggi fèrmati a lungo.
13 Il discorso degli stolti è un orrore, il loro riso fra i bagordi del peccato.
14 Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli, e le loro questioni fan turare gli orecchi.
15 Uno spargimento di sangue è la rissa dei superbi, le loro invettive sono un ascolto penoso.
16 Chi svela i segreti perde la fiducia e non trova più un amico per il suo cuore.
17 Ama l'amico e sii a lui fedele, ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più,
18 perché come chi ha perduto un defunto, così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo.
19 Come un uccello, che ti sei fatto scappare di mano, così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai.
20 Non seguirlo, perché ormai è lontano; è fuggito come una gazzella dal laccio.
21 Poiché una ferita si può fasciarla e un'ingiuria si può riparare, ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.
22 Chi ammicca con l'occhio trama il male, e nessuno potrà distoglierlo.
23 Davanti a te il suo parlare è tutto dolce, ammira i tuoi discorsi, ma alle tue spalle cambierà il suo parlare e porrà inciampo alle tue parole.
24 Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui, anche il Signore lo ha in odio.
25 Chi scaglia un sasso in alto, se lo scaglia sulla testa, e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
26 Chi scava una fossa vi cadrà dentro, chi tende un laccio vi resterà preso.
27 Il male si riverserà su chi lo fa, egli non saprà neppure da dove gli venga.
28 Derisione e insulto per il superbo, la vendetta, come un leone, lo attende al varco.
29 Saran presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii, il dolore li consumerà prima della loro morte.
30 Anche il rancore e l'ira sono un abominio, il peccatore li possiede.
28 1 Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati.
2 Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
3 Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo, come oserà chiedere la guarigione al Signore?
4 Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile, e osa pregare per i suoi peccati?
5 Egli, che è soltanto carne, conserva rancore; chi perdonerà i suoi peccati?
6 Ricòrdati della tua fine e smetti di odiare, ricòrdati della corruzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
7 Ricòrdati dei comandamenti e non aver rancore verso il prossimo, dell'alleanza con l'Altissimo e non far conto dell'offesa subìta.
8 Astieniti dalle risse e sarai lontano dal peccato, perché un uomo passionale attizza una rissa.
9 Un uomo peccatore semina discordia tra gli amici e tra persone pacifiche diffonde calunnie.
10 Secondo la materia del fuoco, esso s'infiamma, una rissa divampa secondo la sua violenza; il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza, la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
11 Una lite concitata accende il fuoco, una rissa violenta fa versare sangue.
12 Se soffi su una scintilla, si accende; se vi sputi sopra, si spegne; eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca.
13 Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua, perché fa perire molti che vivono in pace.
14 Una lingua malèdica ha sconvolto molti, li ha scacciati di nazione in nazione; ha demolito forti città e ha rovinato casati potenti.
15 Una lingua malèdica ha fatto ripudiare donne eccellenti, privandole del frutto delle loro fatiche.
16 Chi le presta attenzione non trova pace, dalla sua dimora scompare la serenità.
17 Un colpo di frusta produce lividure, ma un colpo di lingua rompe le ossa.
18 Molti sono caduti a fil di spada, ma non quanti sono periti per colpa della lingua.
19 Beato chi se ne guarda, chi non è esposto al suo furore, chi non ha trascinato il suo giogo e non è stato legato con le sue catene.
20 Il suo giogo è un giogo di ferro; le sue catene catene di bronzo.
21 Spaventosa è la morte che procura, in confronto è preferibile la tomba.
22 Essa non ha potere sugli uomini pii, questi non bruceranno alla sua fiamma.
23 Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno, fra costoro divamperà senza spegnersi. Si avventerà contro di loro come un leone e come una pantera ne farà scempio.
24 Ecco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa, lega in un sacchetto l'argento e l'oro,
25 ma controlla anche le tue parole pesandole e chiudi con porte e catenaccio la bocca.
26 Stà attento a non sbagliare a causa della lingua, perché tu non cada davanti a chi ti insidia.
29 1 Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo, chi lo soccorre di propria mano osserva i comandamenti.
2 Dà in prestito al prossimo nel tempo del bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
3 Mantieni la parola e sii leale con lui, così troverai in ogni momento quanto ti occorre.
4 Molti considerano il prestito come cosa trovata e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati.
5 Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore, parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico; ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo, restituisce piagnistei e incolpa le circostanze.
6 Se riesce a pagare il creditore riceverà appena la metà, e dovrà considerarla come una cosa trovata. In caso contrario, il creditore sarà frodato dei suoi averi e avrà senza motivo un nuovo nemico; maledizioni e ingiurie gli restituirà, renderà insulti invece dell'onore dovuto.
7 Molti perciò, per tale cattiveria, rifiutan di prestare: hanno paura di perdere i beni senza ragione.
8 Tuttavia sii longanime con il misero, e non fargli attender troppo l'elemosina.
9 Per il comandamento soccorri il povero, secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote.
10 Perdi pure denaro per un fratello e amico, non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra.
11 Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell'Altissimo; ti saranno più utili dell'oro.
12 Rinserra l'elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia.
13 Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà per te di fronte al nemico.
14 L'uomo buono garantisce per il prossimo, chi ha perduto il pudore lo abbandona.
15 Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante, poiché egli si è impegnato per te.
16 Il peccatore dilapida i beni del suo garante, l'ingrato di proposito abbandonerà chi l'ha salvato.
17 La cauzione ha rovinato molta gente onesta, li ha sballottati come onda del mare.
18 Ha mandato in esilio uomini potenti, costretti a errare fra genti straniere.
19 Un peccatore che offre premurosamente garanzia e ricerca guadagni, sarà coinvolto in processi.
20 Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità e bada a te stesso per non cadere.
21 Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito e una casa che serva da riparo.
22 E' meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole, che godere di cibi sontuosi in case altrui.
23 Del poco come del molto sii contento, così non udirai il disprezzo come straniero.
24 Triste vita andare di casa in casa, non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero.
25 Avrai ospiti, mescerai vino senza un grazie, inoltre ascolterai cose amare:
26 «Su, forestiero, apparecchia la tavola, se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
27 «Vattene, forestiero, cedi il posto a persona onorata; mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
28 Tali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza: i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore.
30 1 Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta, per gioire di lui alla fine.
2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
3 Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire.
4 Muore il padre? E' come se non morisse, perché lascia un suo simile dopo di sé.
5 Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore.
6 Di fronte ai nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli.
7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
8 Un cavallo non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato.
9 Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
10 Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine.
11 Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti.
12 Piegagli il collo in gioventù e battigli le costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore.
13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza.
14 Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo.
15 Salute e vigore valgono più di tutto l'oro, un corpo robusto più di un'immensa fortuna.
16 Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
17 Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica.
18 Leccornie versate su una bocca chiusa tali le offerte cibarie poste su una tomba.
19 A che serve all'idolo l'offerta di frutti? Esso non mangia né sente il profumo; così è il perseguitato dal Signore.
20 Osserva con gli occhi e sospira, come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira.
21 Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri.
22 La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita.
23 Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono.
24 Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia.
25 Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi, quello che mangia egli gusta.
31 1 L'insonnia per la ricchezza logora il corpo, l'affanno per essa distoglie il sonno.
2 L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi, come una grave malattia bandisce il sonno.
3 Un ricco fatica nell'accumulare ricchezze e se smette, si ingolfa nei piaceri.
4 Un povero fatica nelle privazioni della vita e se smette, cade nell'indigenza.
5 Chi ama l'oro non sarà esente da colpa, chi insegue il denaro per esso peccherà.
6 Molti sono andati in rovina a causa dell'oro, il loro disastro era davanti a loro.
7 E' una trappola per quanti ne sono entusiasti, ogni insensato vi resta preso.
8 Beato il ricco, che si trova senza macchia e che non corre dietro all'oro.
9 Chi è costui? noi lo proclameremo beato: difatti egli ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10 Chi ha subìto la prova, risultando perfetto? Sarà un titolo di gloria per lui. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto?
11 Si consolideranno i suoi beni e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze.
12 Hai davanti una tavola sontuosa? Non spalancare verso di essa la tua bocca e non dire: «Che abbondanza qua sopra».
13 Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male. Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio? Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
14 Dove guarda l'ospite, non stendere la mano; non intingere nel piatto insieme con lui.
15 Giudica le esigenze del prossimo dalle tue; e su ogni cosa rifletti.
16 Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso.
17 Sii il primo a smettere per educazione, non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18 Se siedi tra molti invitati, non essere il primo a stendere la mano.
19 Quanto poco è sufficiente per un uomo educato, una volta a letto non si sente soffocato.
20 Sonno salubre con uno stomaco ben regolato, al mattino si alza e il suo spirito è libero. Travaglio di insonnia, coliche e vomiti accompagnano l'uomo ingordo.
21 Se sei stato forzato a eccedere nei cibi, àlzati, và a vomitare e sarai sollevato.
22 Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi, alla fine troverai vere le mie parole. In tutte le azioni sii moderato e nessuna malattia ti coglierà.
23 Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti, e vera è la testimonianza della sua munificenza.
24 La città mormora di chi è tirchio nei banchetti; ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.
25 Non fare il forte con il vino, perché ha mandato molti in rovina.
26 La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori in una sfida di arroganti.
27 Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Questo fu creato per la gioia degli uomini.
28 Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e a misura.
29 Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida.
30 L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina, ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31 Durante un banchetto non rimproverare il vicino, non deriderlo nella sua letizia. Non dirgli parola di rimprovero e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.
32 1 Ti hanno fatto capotavola? Non esaltarti; comportati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola;
2 quando avrai assolto il tuo compito, accòmodati per ricrearti con loro e ricevere la corona per la tua cortesia.
3 Parla, o anziano, ciò ti s'addice, ma con discrezione e non disturbare la musica.
4 Quando ascolti non effonderti in chiacchiere, non fare fuori luogo il sapiente.
5 Sigillo di rubino in un anello d'oro è un concerto musicale in un banchetto.
6 Sigillo di smeraldo in una guarnizione d'oro è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino.
7 Parla, giovinetto, se è necessario, ma appena un paio di volte, se interrogato.
8 Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole; compòrtati come uno che sa ma che tace.
9 Fra i grandi non crederti loro uguale, se un altro parla, non ciarlare troppo.
10 Prima del tuono viene la folgore, la grazia precede l'uomo modesto.
11 All'ora stabilita àlzati e non restare per ultimo, corri a casa e non indugiare.
12 Là divèrtiti e fà quello che desideri, ma non peccare con un discorso arrogante.
13 Per tutto ciò benedici chi ti ha creato, chi ti colma dei suoi benefici.
14 Chi teme il Signore accetterà la correzione, coloro che lo ricercano troveranno il suo favore.
15 Chi indaga la legge ne sarà appagato, ma l'ipocrita vi troverà motivo di scandalo.
16 Quanti temono il Signore troveranno la giustizia, le loro virtù brilleranno come luci.
17 Un uomo peccatore schiva il rimprovero, trova scuse secondo i suoi capricci.
18 Un uomo assennato non trascura l'avvertimento, quello empio e superbo non prova alcun timore.
19 Non far nulla senza riflessione, alla fine dell'azione non te ne pentirai.
20 Non camminare in una via piena d'ostacoli, per non inciampare contro i sassi.
21 Non fidarti di una via senza inciampi,
22 e guàrdati anche dai tuoi figli.
23 In ogni azione abbi fiducia in te stesso, poiché anche questo è osservare i comandamenti.
24 Chi crede alla legge è attento ai comandamenti, chi confida nel Signore non resterà deluso.
33 1 Chi teme il Signore non incorre in alcun male, se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo.
2 Un uomo saggio non detesta la legge, ma l'ipocrita a suo riguardo è come una nave nella tempesta.
3 L'uomo assennato ha fiducia nella legge, la legge per lui è degna di fede come un oracolo.
4 Prepàrati il discorso, così sarai ascoltato; concatena il tuo sapere e poi rispondi.
5 Ruota di carro il sentimento dello stolto, il suo ragionamento è come l'asse che gira.
6 Come uno stallone è un amico beffardo, nitrisce sotto chiunque lo cavalca. Condizioni disuguali
7 Perché un giorno è più importante d'un altro? Eppure la luce di ogni giorno dell'anno viene dal sole.
8 Essi sono distinti secondo il pensiero del Signore che ha variato le stagioni e le feste.
9 Alcuni giorni li ha nobilitati e santificati, altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
10 Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere e dalla terra fu creato Adamo.
11 Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza, ha assegnato loro diversi destini.
12 Alcuni li ha benedetti ed esaltati, altri li ha santificati e avvicinati a sé, altri li ha maledetti e umiliati e li ha scacciati dalle loro posizioni.
13 Come l'argilla nelle mani del vasaio che la forma a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati, per retribuirli secondo la sua giustizia.
14 Di fronte al male c'è il bene, di fronte alla morte, la vita; così di fronte al pio il peccatore.
15 Considera perciò tutte le opere dell'Altissimo; due a due, una di fronte all'altra.
16 Io mi sono dedicato per ultimo allo studio, come un racimolatore dietro i vendemmiatori.
17 Con la benedizione del Signore ho raggiunto lo scopo, come un vendemmiatore ho riempito il tino.
18 Badate che non ho faticato solo per me, ma per quanti ricercano l'istruzione.
19 Ascoltatemi, capi del popolo, e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.
20 Al figlio e alla moglie, al fratello e all'amico non dare un potere su di te finché sei in vita. Non dare ad altri le tue ricchezze, perché poi non ti penta e debba richiederle.
21 Finché vivi e c'è respiro in te, non abbandonarti in potere di nessuno.
22 E' meglio che i figli ti preghino che non rivolgerti tu alle loro mani.
23 In tutte le azioni sii sempre superiore, non permettere che si offuschi la tua fama.
24 Quando finiranno i giorni della tua vita, al momento della morte, assegna la tua eredità.
25 Foraggio, bastone e pesi per l'asino; pane, castigo e lavoro per lo schiavo.
26 Fà lavorare il tuo servo, e potrai trovare riposo, lasciagli libere le mani e cercherà la libertà.
27 Giogo e redini piegano il collo; per lo schiavo cattivo torture e castighi.
28 Fallo lavorare perché non stia in ozio, poiché l'ozio insegna molte cattiverie.
29 Obbligalo al lavoro come gli conviene, e se non obbedisce, stringi i suoi ceppi.
30 Non esagerare con nessuno; non fare nulla senza giustizia.
31 Se hai uno schiavo, sia come te stesso, poiché l'hai acquistato con il sangue.
32 Se hai uno schiavo, trattalo come fratello, perché ne avrai bisogno come di te stesso,
33 Se tu lo maltratti ed egli fuggirà, per quale strada andrai a ricercarlo?
34 1 Speranze vane e fallaci sono proprie dell'uomo insensato, i sogni danno le ali agli stolti.
2 Come uno che afferra le ombre e insegue il vento, così chi si appoggia ai sogni.
3 Questo dopo quello: tale la visione di sogni, di fronte a un volto l'immagine di un volto.
4 Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro? E dal falso che cosa potrà uscire di vero?
5 Oracoli, auspici e sogni sono cose vane, come vaneggia la mente di una donna in doglie.
6 Se non sono inviati dall'Altissimo in una sua visita, non permettere che se ne occupi la tua mente.
7 I sogni hanno indotto molti in errore, hanno deviato quanti avevano in essi sperato.
8 Senza menzogna si deve adempiere la legge, la sapienza in bocca verace è perfezione.
9 Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza.
10 Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza.
11 Ho visto molte cose nei miei viaggi; il mio sapere è più che le mie parole.
12 Spesso ho corso pericoli mortali; ma sono stato salvato grazie alla mia esperienza.
13 Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà, perché la loro speranza è posta in colui che li salva.
14 Chi teme il Signore non ha paura di nulla, e non teme perché egli è la sua speranza.
15 Beata l'anima di chi teme il Signore; a chi si appoggia? Chi è il suo sostegno?
16 Gli occhi del Signore sono su coloro che lo amano, protezione potente e sostegno di forza, riparo dal vento infuocato e riparo dal sole meridiano, difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta;
17 solleva l'anima e illumina gli occhi, concede sanità, vita e benedizione.
18 Sacrificare il frutto dell'ingiustizia è un'offerta da burla; i doni dei malvagi non sono graditi.
19 L'Altissimo non gradisce le offerte degli empi, e per la moltitudine delle vittime non perdona i peccati.
20 Sacrifica un figlio davanti al proprio padre chi offre un sacrificio con i beni dei poveri.
21 Il pane dei bisognosi è la vita dei poveri, toglierlo a loro è commettere un assassinio.
22 Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento, versa sangue chi rifiuta il salario all'operaio.
23 Uno edifica, l'altro abbatte: che vantaggio se ne ricava oltre la fatica? Uno prega, l'altro maledice: quale delle due voci ascolterà il Signore?25 Lavarsi dopo aver toccato un morto, poi toccarlo di nuovo: quale utilità c'è in simile abluzione?26 Così l'uomo che digiuna per i suoi peccati e poi va e li commette di nuovo. Chi ascolterà la sua supplica? Quale utilità c'è nella sua umiliazione?
35 1 Chi osserva la legge moltiplica le offerte; chi adempie i comandamenti offre un sacrificio di comunione.
2 Chi serba riconoscenza offre fior di farina, chi pratica l'elemosina fa sacrifici di lode.
3 Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall'ingiustizia.
4 Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, tutto questo è richiesto dai comandamenti.
5 L'offerta del giusto arricchisce l'altare, il suo profumo sale davanti all'Altissimo.
6 Il sacrificio dell'uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato.
7 Glorifica il Signore con animo generoso, non essere avaro nelle primizie che offri.
8 In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, consacra con gioia la decima.
9 Dà all'Altissimo in base al dono da lui ricevuto, dà di buon animo secondo la tua possibilità,
10 perché il Signore è uno che ripaga, e sette volte ti restituirà.
11 Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà, non confidare su una vittima ingiusta,
12 perché il Signore è giudice e non v'è presso di lui preferenza di persone.
13 Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell'oppresso.
14 Non trascura la supplica dell'orfano né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
15 Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare?
16 Chi venera Dio sarà accolto con benevolenza, la sua preghiera giungerà fino alle nubi.
17 La preghiera dell'umile penetra le nubi, finché non sia arrivata, non si contenta;
18 non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto, rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità.
19 Il Signore non tarderà e non si mostrerà indulgente sul loro conto,
20 finché non abbia spezzato le reni agli spietati e si sia vendicato delle nazioni;
21 finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti e frantumato lo scettro degli ingiusti;
22 finché non abbia reso a ognuno secondo le sue azioni e vagliato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni;
23 finché non abbia fatto giustizia al suo popolo e non lo abbia allietato con la sua misericordia.
24 Bella è la misericordia al tempo dell'afflizione, come le nubi apportatrici di pioggia in tempo di siccità.
36 1 Abbi pietà di noi, Signore Dio di tutto, e guarda, infondi il tuo timore su tutte le nazioni.
2 Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza.
3 Come ai loro occhi ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così ai nostri occhi mòstrati grande fra di loro.
4 Ti riconoscano, come noi abbiamo riconosciuto che non c'è un Dio fuori di te, Signore.
5 Rinnova i segni e compi altri prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.
6 Risveglia lo sdegno e riversa l'ira, distruggi l'avversario e abbatti il nemico.
7 Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento; si narrino le tue meraviglie.
8 Sia consumato dall'ira del fuoco chi cerca scampo; gli avversari del tuo popolo vadano in perdizione.
9 Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: «Non c'è nessuno fuori di noi».
10 Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro il possesso come era al principio.
11 Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome, di Israele che hai trattato come un primogenito.
12 Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme tua stabile dimora.
13 Riempi Sion della tua maestà il tuo popolo della tua gloria.
14 Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio, adempi le profezie fatte nel tuo nome.
15 Ricompensa coloro che sperano in te, i tuoi profeti siano degni di fede.
16 Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo.
17 Sappiano quanti abitano sulla terra che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.
18 Il ventre consuma ogni cibo, eppure un cibo è preferibile a un altro.
19 Il palato distingue al gusto la selvaggina, così una mente assennata distingue i discorsi bugiardi.
20 Un cuore perverso causerà dolore, un uomo dalla molta esperienza saprà ripagarlo.
21 Una donna accetterà qualsiasi marito, ma una giovane è migliore di un'altra.
22 La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo;
23 se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali.
24 Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni, un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio.
25 Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio.
26 Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città?
27 Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte.
37 1 Ogni amico dice: «Anch'io ti sono amico», ma esiste l'amico che lo è solo di nome.
2 Non è forse un dolore mortale un compagno e un amico trasformatosi in nemico?
3 O inclinazione malvagia, da dove sei balzata, per ricoprire la terra con la tua malizia?
4 Il compagno si rallegra con l'amico nella felicità, ma al momento della disgrazia gli sarà ostile.
5 Il compagno soffre con l'amico per ragioni di stomaco, ma di fronte al conflitto prenderà lo scudo.
6 Non ti dimenticare dell'amico dell'anima tua, non scordarti di lui nella tua prosperità.
7 Ogni consigliere suggerisce consigli, ma c'è chi consiglia a proprio vantaggio.
8 Guàrdati da un consigliere, infòrmati quali siano le sue necessità - egli nel consigliare penserà al suo interesse - perché non getti la sorte su di te
9 e dica: «La tua via è buona», poi si terrà in disparte per vedere quanto ti accadrà.
10 Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco, nascondi la tua intenzione a quanti ti invidiano.
11 Non consigliarti con una donna sulla sua rivale, con un pauroso sulla guerra, con un mercante sul commercio, con un compratore sulla vendita, con un invidioso sulla riconoscenza, con uno spietato sulla bontà di cuore, con un pigro su un'iniziativa qualsiasi, con un mercenario annuale sul raccolto, con uno schiavo pigro su un gran lavoro; non dipendere da costoro per nessun consiglio.
12 Invece frequenta spesso un uomo pio, che tu conosci come osservante dei comandamenti e la cui anima è come la tua anima; se tu inciampi, saprà compatirti.
13 Segui il consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti sarà più fedele di lui.
14 La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
15 Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo perché guidi la tua condotta secondo verità.
16 Principio di ogni opera è la ragione, prima di ogni azione è bene riflettere.
17 Radice dei pensieri è il cuore, queste quattro parti ne derivano:
18 bene e male, vita e morte, ma su tutto domina sempre la lingua.
19 C'è l'uomo esperto maestro di molti, ma inutile per se stesso.
20 C'è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso, a costui mancherà ogni nutrimento;
21 non gli è stato concesso il favore del Signore, poiché è privo di ogni sapienza.
22 C'è chi è saggio solo per se stesso, i frutti della sua scienza sono sicuri.
23 Un uomo saggio istruisce il suo popolo, dei frutti della sua intelligenza ci si può fidare.
24 Un uomo saggio è colmato di benedizioni, quanti lo vedono lo proclamano beato.
25 La vita dell'uomo ha i giorni contati; ma i giorni di Israele sono senza numero.
26 Il saggio otterrà fiducia tra il suo popolo, il suo nome vivrà per sempre.
27 Figlio, nella tua vita prova te stesso, vedi quanto ti nuoce e non concedertelo.
28 Difatti non tutto conviene a tutti e non tutti approvano ogni cosa.
29 Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria, non ti gettare sulle vivande,
30 perchè l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche.
31 Molti sono morti per ingordigia, chi si controlla vivrà a lungo.
Sirac (CEI) 26