Sulle due lettere di Pietro si discute se la prima sia dell'apostolo; l'altra certamente non lo è - se non altro perché il cap. 2 è una rielaborazione della lettera di Giuda - ed è da ritenersi invece l'ultimo scritto neotestamentario (tra il 100 e il 125 d.C.). Ambedue le lettere hanno di mira sia fatti esterni alla comunità, cioè la persecuzione che colpisce i cristiani, sia fatti interni, come il turbamento portato dai soliti predicatori itineranti. Ai destinatari della prima lettera l'apostolo manda a dire che la persecuzione fa parte dell'autentica vita cristiana (cf. 1 Pt 3,13-18; 4,12-19; 5,6-11). |