UGO FOSCOLO IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI




UGO FOSCOLO

In morte del fratello Giovanni



(Ps 55,8) (2M 5,10) (Sg 4,14) (Ps 88,6) (Ps 35,14) (Sg 3,11)



Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo

di gente in gente, me vedrai seduto

su la tua pietra, o fratel mio, gemendo

il fior de' tuoi gentili anni caduto.



La Madre or sol suo dì tardo traendo

parla di me col tuo cenere muto,

ma io deluse a voi le palme tendo

e sol da lunge i miei tetti saluto.



Sento gli avversi numi, e le secrete

cure che al viver tuo furon tempesta,

e prego anch'io nel tuo porto quïete.



Questo di tanta speme oggi mi resta!

Straniere genti, almen le ossa rendete

allora al petto della madre mesta.



UGO FOSCOLO IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI