I "NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI"
IN ITALIA
[a cura di don Giuseppe Mensi]
Sotto l’aspetto religioso, due fenomeni caratterizzano il nostro tempo. Da una parte, particolarmente in Europa e nell’America del Nord, le religioni tradizionali attraversano una crisi profonda: mentre le credenze religiose e le norme morali ad esse ispirate sono messe in questione e la pratica religiosa è in forte diminuzione, c’è un’impressionante crescita dell’indifferenza religiosa e del secolarismo, se non dell’ateismo dichiarato. Dall’altro, si rileva il pullulare di nuove forme di religiosità, che si pongono in contrasto e in alternativa alle religioni tradizionali.
Tali movimenti si presentano con alcune note specifiche che ne fanno dei movimenti "alternativi" alle chiese e alla società.
* ESCLUSIVISMO
Solo chi appartiene al movimento è nella verità assoluta e si può salvare; tutti gli altri sono nell’errore e nel peccato e saranno dannati. Per questo è colpevole chi non aderisce al movimento, ma è ancora più colpevole chi lo abbandona dona oppure ne è cacciato per gravi colpe.
Per tal motivo l’escluso viene trattato con la massima durezza: si rompono tutti i rapporti con lui e lo si condanna al più completo isolamento, che per lui è particolarmente pesante, perché durante la sua permanenza nel movimento egli aveva rotto quasi ogni rapporto con persone ad esso estranee, anche parenti stretti. Questo esclusivismo fa sì che l’appartenente al movimento sia un eletto, un puro, e consideri tutti gli altri dei dannati: di qui da un lato l’assoluta certezza di essere nella verità e di appartenere a un gruppo scelto e guidato direttamente da Dio certezza che niente può incrinare - e dall’altro la spinta a un proselitismo in sistente e indiscreto, ma anche entusiasta, che galvanizza chi lo compie, lo autogratifica e lo convince di essere nella verità.
* SEPARAZIONE
Chi entra a far parte di un movimento rompe tutti i legami con la propria famiglia e col proprio ambiente e concentra tutta la sua affettività sui membri del movimento, consacrando alle attività di questo, tutto il tempo che gli resta libero dal lavoro. Quindi l’appartenenza al movimento da una parte porta l’adepto a porsi in opposizione al mondo circo stante, totalmente dominato dal male, e dall’altra a consacrare tutta la propria vita al movimento.
Così i TESTIMONI DI GEOVA si oppongono al presente ordine di cose, dominato da satana, di cui sono organizzazioni visibi li le chiese cristiane, gli Stati e l’Onu, e passano il tempo libero nelle Sale del Regno per seguire corsi biblici e tenere riunioni di preghiera, oppure vanno di porta in porta a proclamare il messaggio geovista.
I MORMONI consacrano tra i 18 e i 20 anni uno o due anni al la evangelizzazione.
Gli HARE KRISHNA vivono nell’incessante adorazione di Krishna, recitano i "Santi Nomi" 1728 volte al giorno, cantando, recitando, danzando, oppure andando per strada a diffondere la coscienza di Krishna e a glorificarlo.
* VOLONTARISMO
Generalmente non si nasce in movimento, ma si aderisce adesso con una scelta volontaria, che ha tutti i caratteri della conversione: ciò fa si che il convertito voglia rompere tutti ti i legami precedenti con la comunità religiosa di origine e si sottoponga volentieri sia a un martellante indottrina mento, sia a un codice
etico assai rigoroso (rinunzia al fu mo, all’alcool, al té, al caffé, agli spettacoli alle tra sfusioni di sangue, e talvolta, alla carne), sia infine, al pagamento di decime o al versamento d’una parte notevole dello stipendio. La "conversione", inoltre, fa sì che l’adepto si identifichi totalmente con il suo movimento e al di fuori di esso non veda altro: tanto più che il movimento lo tiene continuamente sotto pressione, non lasciandogli tempo e agio per pensare ad altro e ne controlla continuamente l’impegno.
* SOTTOMISSIONE ASSOLUTA AL CAPO
Le decisioni dei capi non si possono assolutamente discutere perché vengono da Dio stesso e perciò hanno carattere di in fallibilità. Infatti il capo o i capi sono in diretto con tatto con Dio e da lui ricevono nuove rivelazioni, che tutto il movimento deve accettare senza discutere o avanzare dubbi bi. Di qui la mancanza di spirito critico e il fanatismo, che sono caratteri comuni dei movimenti.
In Italia il movimento che ha maggiore successo è quello dei Testimoni di Geova, che conta oggi più di 150.000 adepti aderenti a più di 2100 "congregazioni", due riviste quindicinali (La torre di guardia e Svegliatevi). Dei molti movimenti di matrice cri stiana (sono oltre 15) hanno maggiore successo i Mormoni (12.000 aderenti), la Chiesa Avventista del settimo giorno (4.000 fede li), le Assemblee di Dio in Italia; dei movimenti d’ispirazione orientale il più conosciuto è quello degli Hare Krishna che avrebbe un migliaio di devoti; dei movimenti sincretistici o parareligiosi i più noti e diffusi sono l’Associazione spirituale per l’unificazione del mondo cristiano del coreano S. M. Moon e la Chiesa di Scientologia di L. R. Hubbard. I Bambini di Dio sembra no, dopo un relativo successo, scomparsi dalla scena.
Quali sono i MOTIVI che spingono tante persone ad aderire ai "nuovi movimenti religiosi"?
1. Il primo è che questi movimenti danno la possibilità di fare un’esperinza del divino, diretta e di forte contenuto emotivo: in un mondo secolarizzato e tecnicizzato, che tende a frustrare e a mortificare il bisogno religioso che c’è in ogni uomo, e in una chiesa che lascia poco spazio alla con templazione e i cui riti appaiono troppo freddi e formalistici, tali perciò da non appagare il bisogno di un’esperienza rienza religiosa che coinvolga non solo l’intelligenza, ma anche l’affettività e l’emotività, i nuovi movimenti religiosi giosi appaiono come luoghi di una più profonda, personale e coinvolgente esperienza di Dio.
2. Tali movimenti offrono anche un ambiente caldo e frater no, in cui ci si sente amati e valorizzati nella propria personalità e nelle proprie capacità: ciò è molto importante in una civiltà come la nostra in cui predominano l’individualismo dualismo, l’anonimato, l’essere e il fare "ognuno per sé"; in cui c’é la lotta degli uni contro gli altri e i rapporti interpersonali sono gerarchizzati, quindi di sottomissione degli uni agli altri e di dominio degli uni sugli altri. Le stesse comunità cristiane spesso mancano di calore, di accoglienza glienza verso le persone più lontane e marginali, oppure so no troppo gerarchizzate e poco inclini a dare spazio alla partecipazione e quindi alla valorizzazione di tutte le capacità. Il grande dramma dell’uomo di oggi è la solitudine spirituale e fisica: i nuovi movimenti religiosi vengono precisamente incontro a questi bisogni di comunione e di fraternità.
Evidentemente, la vita reale dei movimenti spesso presenta tensioni e contrasti non piccoli talvolta così laceranti da provocare l’abbandono; ma i movimenti mettono ogni cura nel non far trapelare nulla all’esterno.
3. In un clima generalizzato d’incertezza e di insicurezza questi movimenti riescono a dare ai loro aderenti certezze assolute e indiscutibili, perché fondate sulla Parola stessa di Dio o sulla parola dell’inviato di Dio (il fondatore o capo del movimento): danno anche una sicurezza assoluta, perché chi aderisce al movimento è sicuro di essere nella verità, di fare il bene e quindi di essere salvato.
4. Il mondo di oggi appare ingiusto, corrotto, perverso e dominato da forze malvage.
Come salvarsi da esso?
I nuovi movimenti offrono la possibilità di uscire da questo mondo destinato alla distruzione e alla rovina e di entrare a far parte di un mondo diverso di una comunità di "puri" e di "eletti", destinata a vivere in un mondo nuovo di bontà, di felicità e di pace.
Non a caso molti di questi movimenti vivono nell’attesa spasmodica della fine del presente sistema malvagio e dell’instaurazione del nuovo sistema, in cui vivranno eternamente felici solo gli "eletti" che fanno parte del movimento.
Quale GIUDIZIO dare?
ASPETTI POSITIVI
E’ giusto rilevare che i nuovi movimenti religiosi presentano al cuni aspetti positivi, a cui la chiesa dovrebbe prestare molta attenzione, perché mettono in risalto talune sue deficienze. In fatti, i cattolici che, abbandonando la chiesa, aderiscono ad es si, diventano spesso più ferventi sotto il profilo religioso, trovano la possibilità di dare un senso "forte" alla propria esistenza, trovano comunità accoglienti e fraterne, hanno una parte cipazione assai attiva alla liturgia e una intensa vita di preghiera ghiera, vengono a contatto diretto e prolungato con la Bibbia, vivono una vita morale assai austera e, anche a costo di sacrifi ci personali non piccoli s’impegnano in un intenso lavoro di predicazione e di proselitismo.
Dobbiamo quindi dire che i nuovi movimenti religiosi portano i loro aderenti ad un miglioramento della loro vita religiosa e morale. Tale apprezzamento non deve comunque impedire di vedere e denunziare gli aspetti gravemente negativi di questi movimenti.
ASPETTI NEGATIVI
Molti dei "nuovi movimenti religiosi", negano punti così essenzia li della fede da non essere più cristiani, cosicché l’aderire ad essi è oggettivamente un’apostasia della fede cristiana e compor ta una rottura totale con la chiesa, che non di rado si traduce in un odio feroce e in una lotta accanita contro di essa.
* L’esperienza religiosa proposta è per molti aspetti ambigua: o è di tipo eccessivamente emozionale, volta quindi più a soddisfa re esigenze profonde dell’io che a sperimentare Dio, o è di tipo gnostico, cioè pretende di giungere a Dio attraverso una cono scenza "superiore", esoterica, riservata a pochi iniziati. Invece secondo la fede cristiana l’esperienza religiosa si compie nella fede, che supera la pura emotività, ed esclude ogni forma di "gnosi", perché è dono di Dio che illumina l’intelligenza del l’uomo, muove la sua volontà e stimola la sua libertà: in altre parole, l’esperienza religiosa si compie nella "fede" e nella "carità".
* Più importante ancora è la questione dell’"oggetto" dell’esperienza religiosa di questi movimenti: a quale Dio e a quale Cri sto essi fanno riferimento Testimoni di Geova è un Dio di terro re, che sta per sfogare la sua ira tremenda contro coloro che non si convertono al geovismo nell’imminente battaglia di Harmaghed dòn. Da quasi tutti i movimenti è poi negata la Trinità:
Testimoni di Geova Gesù è una creatura di Dio; per l’ASUMC di Moon è un Messia fallito e la sua opera di redenzione viene portata a com pimento dal nuovo messia, che è il Rev. Moon; per i Mormoni Gesù è figlio dell’Uomo-Dio (cioè Adamo) e di Maria, e avrebbe prati cato la poligamia.
Poiché la Trinità e la divinità di Cristo sono i due articoli di fede che è assolutamente necessario professare per potersi dire "cristiani", si deve concludere che la massima parte dei "nuovi movimenti religiosi", anche di matrice cristiana non si possono chiamare "cristiani".
* Altro aspetto fortemente negativo dei "nuovi movimenti religiosi" è l’uso distorto che viene fatto della Bibbia, nonostante la centralità che essa occupa. Questa viene spesso interpretata con rivelazioni avute dai fondatori e fatta servire, con ricorso a gravi infedeltà nella traduzione, a giustificare la dottrina del movimento, come avviene con la Traduzione del nuovo mondo delle Scritture dei Testimoni di Geova; oppure viene fatta una scelta tra i libri della Bibbia, privilegiando alcuni - per esempio l’Apocalisse - a scapito di altri; oppure se ne dà una interpretazione fondamentalista, assolutamente priva di senso critico e di senso storico, senza cioè tener conto né del contesto né del modo di parlare proprio della Bibbia, né dei generi letterari, né dell’insieme del messaggio biblico, che è un messaggio "storico" di salvezza; oppure si ricorre al peggiore concordismo, vedendo nel presente la realizzazione di un detto profetico e apocalittico, proferito in una particolare circostanza.
* L’eslusivismo dei "nuovi movimenti religiosi", staccandoli dagli ambienti di provenienza (famiglia, lavoro, società) ne fa dei gruppi chiusi, in cui i più forti e i più capaci esercitano sui più deboli e sui più insicuri una forma di coazione che porta al la spersonalizzazione e alla dipendenza totale dal gruppo. Questo a sua volta è portato a sfruttare, talvolta in maniera pesante, le persone, imponendo di lavorare gratuitamente e senza le necessarie forme di tutela, di andare a questuare, girare per fare proseliti trascurando doveri familiari e sociali assai più gravi. Ricorrendo a forme coercitive di vario tipo costruiscono personalità fanatizzate, prive di capacità critiche, legate al gruppo e, soprattutto, sottomesse al capo o ai capi, la cui autorità sacra non si discute, anche in questioni strettamente personali.
Si può dunque dire che i "nuovi movimenti religiosi" non aiutano la crescita delle persone, ma le mantengono in uno stato di di pendenza e d’incapacità critica e, soprattutto di chiusura menta le, per cui il Testimone di Geova ripete ossessivamente quello che ha imparato nella "sala del Regno".
* Non vanno poi trascurati, per il giudizio che si deve dare al tri elementi. Per esempio la rottura con la propria famiglia, che crea drammi estremamente dolorosi. La fuga dalla realtà presente e da ogni impegno per la sua trasformazione, nell’attesa di una sua imminenete distruzione. Le implicazioni di taluni movimenti, in verità non sempre chiare, in questioni economiche, finanziarie politiche: è risaputo che alcuni di essi, come i Testimoni di Geova, i Mormoni, l’ASUMC di Moon, sono dei veri imperi finanziari. C’è infine da segnalare lo spirito settario che tutti i nuovi movimenti religiosi alimentano e che si rivolge particolarmente contro la chiesa cattolica: è significativa la radicale avversio ne che nutrono contro di essa i Testimoni di Geova, per i quali è "Babilonia la Grande".
In conclusione tali movimenti, globalmente considerati, anche se presentano alcuni aspetti positivi, si devono giudicare negativa
mente.