Tommaso Stenico

 

DIZIONARIO

DEI TERMINI CATECHISTICI

DEL DIRETTORIO GENERALE

PER LA CATECHESI

 

 

Libreria Editrice Vaticana

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Introduzione

 

Questo Dizionario è stato pensato essenzialmente per agevolare la consultazione dei termini catechistici del Direttorio Generale per la Catechesi.

Dal 1997 si è registrato - con gioia legittima - la diffusione del Direttorio in tutto l'Orbe cattolico. Tutte le Conferenze Episcopali hanno tradotto nelle lingue rispettive il testo, rendendolo così fruibile da parte di numerosi operatori e agenti della pastorale catechistica. E molti catecheti hanno impegnato energie di mente e di cuore per produrre sussidi, commentari, guide e quant'altro per facilitare l'accostamento a questo che potremmo ben definire il Documento di Base per la catechesi del Terzo Millennio.

Mancava forse un Dizionario, attraverso il quale poter consultare rapidamente e comodamente ognuno dei termini catechistici contenuti nel Direttorio. Infatti il Dizionario riferisce sostanzialmente il contenuto del Direttorio stesso, rimandano al numero del Testo base.

Ho cercato, inoltre - senza forzature e limitandomi ai soli rinvii numerici - il riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica per la consultazione dei concetti ivi presenti in analogia con quanto scritto nel Direttorio.

 

Come il lettore potrà rendersi conto, la presente opera non è una enunciazione di concetti catechistici, ma presenta una sintesi del Direttorio Generale per la Catechesi, cosicché consultando il Dizionario si può avere la certezza e la serenità di avere tra le mani - in nuce - il medesimo Direttorio, i cui numeri di riferimento vengono citati.

 

 Il Dizionario ha come destinatari preferenziale i catechisti e in genere gli agenti della catechesi, in primo luogo i pastori, convinti - come siamo - che occorre ri-partire dai Vescovi e dai Presbiteri per rilanciare la catechesi nelle comunità ecclesiali, nella speranza che sia un incoraggiamento nel servizio, che la Chiesa e lo Spirito affida loro: favorire la crescita della fede in coloro che hanno creduto.

 

Scriveva il cardinale Dario Castrillon Hoyos, prefetto della Congregazione per il Clero nella Conclusione del Direttorio: "Nella formulazione dei presenti orientamenti e direttive non si è risparmiato sforzo alcuno affinché ogni riflessione trovasse origine e fondamento negli insegnamenti del Concilio Vaticano II e dei successivi e principali interventi magisteriali della Chiesa.

 

Sollecita attenzione è stata, inoltre, riservata alle esperienze di vita ecclesiale dei diversi popoli che sono avvenute nel frattempo. Alla luce della fedeltà allo Spirito di Dio è stato operato il necessario discernimento, sempre in ordine al rinnovamento della Chiesa e al migliore servizio dell'evangelizzazione. Gli orientamenti qui contenuti non vogliono solo indicare e chiarire la natura della catechesi e le norme e i criteri che reggono questo ministero evangelizzatore della Chiesa; intendono, altresì, alimentare la speranza, con la forza della Parola e l'azione interiore dello Spirito, in coloro che si affaticano in questo campo privilegiato dell'attività ecclesiale. L'efficacia della catechesi è e sarà sempre un dono di Dio, mediante l'opera dello Spirito del Padre e del Figlio.

Non è possibile né catechesi, né evangelizzazione senza l'azione di Dio per mezzo del suo Spirito. Nella prassi catechistica, né le tecniche pedagogiche più avanzate, né il catechista, dotato della più accattivante personalità umana, possono mai sostituire l'azione silenziosa e discreta dello Spirito Santo. È Lui, il protagonista di tutta la missione ecclesiale; è Lui il principale catechista; è Lui il maestro interiore+ di coloro che crescono verso il Signore. Infatti, Egli è il principio ispiratore di tutta l'opera catechetica e di coloro che la compiono.

 

Se poi qualcuno avrà la pazienza di approfondire il Direttorio Generale per la Catechesi, con lo scopo di riscoprire le insondabili ricchezze di questo dono della Chiesa-Madre ai suoi figli potrà sempre riferirsi al nostro testo: Evangelizzazione, Catechesi, Catechisti, una nuova tappa per la Chiesa del Terzo Millennio, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.

 

Per l'intercessione della Vergine della Pentecoste, Maria Stella dell'evangelizzazione, nasca nella Chiesa una forza nuova per generare figli e figlie nella fede ed educarli verso la pienezza in Cristo.

 

 

Tommaso Stenico

 

 

 

 

Tommaso Stenico

 

DIZIONARIO

DEI TERMINI CATECHISTICI

DEL DIRETTORIO GENERALE

PER LA CATECHESI

 

A

 

B

 

 

Adattamento e catechesi (inizio)

Ogni battezzato, perché è chiamato da Dio alla maturità della fede, ha bisogno e ha il diritto di una catechesi adeguata. E' perciò compito primario della Chiesa rispondervi in maniera del tutto congrua e soddisfacente. Il destinatario del Vangelo è  l'uomo concreto, storico, sempre radicato in una data situazione e sempre influenzato da condizionamenti psicologici, sociali, culturali e religiosi; ne sia esso consapevole oppure no. Nel processo di catechesi, il destinatario deve poter manifestarsi soggetto attivo, consapevole e corresponsabile e non puro ricettore silenzioso e passivo. L'adattamento si realizza secondo le diverse circostanze in cui si trasmette la Parola di Dio. Esse sono determinate dalle differenze di cultura, di età, di vita spirituale e di situazione sociale ed ecclesiale di coloro cui la catechesi è rivolta. Ad esse si dovrà prestare una considerazione molto attenta. Si ricorderà pure che, nel pluralismo delle situazioni, l'adattamento ha sempre presente la totalità della persona e la sua unità essenziale, secondo la visione che ne ha la Chiesa. Per questo la catechesi non si ferma solo alla considerazione degli elementi esteriori di una data situazione, ma tiene sempre presente il mondo intimo della persona, la verità sull'essere umano, prima e fondamentale via della chiesa. Ciò determina un processo di adattamento che è tanto più confacente quanto più vengono considerati gli interrogativi, le aspirazioni, i bisogni della persona nel suo mondo interiore.

& DGC 167-170

 

Adolescenti (inizio)

La crisi spirituale e culturale, che attanaglia il mondo, ha - spesso - le sue prime vittime nelle giovani generazioni. Come è anche vero che l'impegno per una società migliore trova in esse le migliori speranze. Ciò deve stimolare ancora di più la Chiesa a realizzare coraggiosamente e creativamente l'annuncio del Vangelo al mondo giovanile. Al riguardo, l'esperienza suggerisce quanto sia utile per la catechesi distinguere nell'età giovanile preadolescenza, adolescenza e giovinezza, avvalendosi opportunamente dei risultati della ricerca scientifica e delle condizioni di vita nei diversi paesi. Nelle regioni di cosiddetto sviluppo avanzato, è particolarmente sentita la questione della pre-adolescenza: non si tiene conto abbastanza delle difficoltà, dei bisogni e delle risorse umane e spirituali dei preadolescenti, tanto da poter parlare nei loro confronti di età negata tantissime volte in questo tempo il ragazzo/a, ricevendo il sacramento della Confermazione, conclude il processo di iniziazione sacramentale, ma al contempo si allontana quasi del tutto dalla pratica della fede. Occorre tenerne seriamente conto, sviluppando una cura pastorale specifica, avvalendosi delle risorse formative date dallo stesso cammino di iniziazione.

& DGC 181            & CCC 5, 24

 

 

Adulti (inizio)

Il discorso di fede con gli adulti deve tener seriamente conto delle esperienze vissute e dei condizionamenti e sfide che essi incontrano nella vita. Le loro domande e bisogni di fede sono molteplici e vari. Di conseguenza si possono distinguere: B adulti credenti, che vivono coerentemente la loro scelta di fede e ne desiderano sinceramente un approfondimento; B adulti che pur battezzati non sono stati convenientemente catechizzati o non hanno portato a compimento il cammino di iniziazione cristiana, o si sono allontanati dalla fede, tanto da poter essere chiamati *quasi catecumeni +; B adulti non battezzati, ai quali corrisponde il catecumenato vero e proprio.

Vanno pure menzionati gli adulti che provengono da confessioni cristiane non in piena comunione con la chiesa cattolica.

& DGC 172          & CCC 5, 1232, 1233, 2688

 

Agenti della catechesi (inizio)

Affinché il ministero catechistico nella Diocesi sia fruttuoso, ha bisogno di fare assegnamento su altri agenti, non necessariamente catechisti diretti, i quali appoggiano e sostengono l'attività catechistica, realizzando compiti che sono imprescindibili, come: la formazione dei catechisti, l'elaborazione di materiali, la riflessione, l'organizzazione e la pianificazione. Questi agenti, insieme con i catechisti, sono al servizio di un unico ministero catechistico diocesano, anche se non tutti svolgono gli stessi ruoli, né allo stesso titolo.

& DGC 219 d)

 

Annuncio e catechesi (inizio)

Il primo annuncio ha la funzione di annunciare il Vangelo e di chiamare alla conversione. La catechesi, distinta dal primo annuncio del Vangelo promuove e fa maturare questa conversione iniziale, educando alla fede il convertito e incorporandolo nella comunità cristiana. La relazione tra queste due forme del ministero della Parola è, pertanto, una relazione di distinzione nella complementarità. Il primo annuncio, che ogni cristiano è chiamato a realizzare, partecipa dell'* andate + che Gesù propose ai suoi discepoli; implica, pertanto, l'uscire, l'affrettarsi, il proporre. La catechesi, invece, parte dalla condizione che Gesù stesso indicò,  chi crederà,  chi si convertirà, chi si deciderà. Le due azioni sono essenziali e si richiamano mutuamente: andare e accogliere, annunciare e educare, chiamare e incorporare. Nella pratica pastorale, tuttavia, le frontiere tra le due azioni non sono facilmente delimitabili. Frequentemente, le persone che accedono alla catechesi necessitano, di fatto, di una vera conversione. Perciò, la Chiesa desidera che, ordinariamente, una prima tappa del processo catechistico sia dedicata ad assicurare la conversione.  Nella * missio ad gentes +, questo compito si realizza nel * pre-catecumenato +.  Nella situazione richiesta dalla nuova evangelizzazione esso si realizza per mezzo della  catechesi kerigmatica, che taluni chiamano precatechesi,  perché, ispirata al precatecumenato, è una proposta della Buona Novella in ordine ad una opzione salda di fede. Solo a partire dalla conversione e, cioè, facendo assegnamento sull'attitudine interiore di *chi crederà+, la catechesi propriamente detta potrà sviluppare il suo compito specifico di educazione della fede. Il fatto che la catechesi, in un primo momento, assuma questi compiti missionari, non dispensa una Chiesa particolare dal promuovere un intervento istituzionalizzato di primo annuncio come attuazione più diretta del mandato missionario di Gesù. Il rinnovamento catechistico deve basarsi su questa evangelizzazione missionaria previa.

& DGC 61 - 62        & CCC 3-10, 24, 91, 171, 425, 927, 935

 

Anziani (inizio)

La Bibbia presenta l'uomo anziano credente come il simbolo della persona ricca di saggezza e di timor di Dio, e dunque, il depositario di una intensa esperienza di vita, che lo rendono in certo modo * catechista + naturale della comunità. Egli infatti è testimone della tradizione di fede, maestro di vita, operatore di carità. La catechesi valorizza questa grazia, aiutando la persona anziana a riscoprire le ricche possibilità che sono dentro di lei, aiutandola ad assumere ruoli catechistici verso il mondo dei piccoli C di cui sovente sono nonni apprezzati C, verso i giovani e verso gli adulti. In questo modo si favorisce un fondamentale dialogo tra generazioni all'interno della famiglia e della comunità.

& DGC 188             & CCC 2186, 2208

 

 

Associazioni, movimenti, gruppi di fedeli e catechesi (inizio)

In tutte queste associazioni e movimenti, al fine di coltivare con profondità tali dimensioni fondamentali della vita cristiana, si imparte, in un modo o nell'altro, una necessaria formazione. La catechesi è sempre una dimensione fondamentale nella formazione di ogni laico. Perciò, queste associazioni e movimenti riservano speciali tempi alla catechesi. Di fatti, questa non è un'alternativa alla formazione cristiana da essi impartita, ma ne è una dimensione essenziale. In tal caso devono essere considerati alcuni aspetti. In particolare:

a) Occorre rispettare la natura propria della catechesi

b) L'educazione attraverso la proposta della spiritualità propria di un'associazione o movimento sarà tipica di un tempo successivo a quello della formazione basica cristiana, che è comune a ogni cristiano. Prima bisogna educare a ciò che è comune a tutti i membri della Chiesa, piuttosto che a ciò che è peculiare o diversificante.

c) I movimenti e le associazioni, in ordine alla catechesi, non sono una alternativa ordinaria alla Parrocchia, in quanto questa è comunità educativa di riferimento propriamente tale.

& DGC 261-262      & CCC 1882, 1893

 

 

Ateismo (inizio)

L'ateismo, in quanto negazione di Dio, va annoverato fra le cose più gravi del nostro tempo. Esso si esprime con sfumature diverse, ma appare oggi specialmente sotto la forma del secolarismo, che consiste in una visione autonomistica dell'uomo e del mondo nella quale questo si spiega da sé senza che ci sia bisogno di ricorrere a Dio. Nell'ambito specificamente religioso, vi sono però  segni di un ritorno al sacro, di una nuova sete di realtà trascendenti e divine. Il mondo attuale attesta, in modo più ampio e vitale, il risveglio della ricerca religiosa. Certamente questo fenomeno non manca di ambiguità. L'ampio sviluppo delle sette e dei nuovi movimenti religiosi e il ridestarsi del fondamentalismo, sono dati che interpellano seriamente la Chiesa e che devono essere attentamente analizzati.

& DGC 22                 & CCC 2123-2124, 2126, 2424

 

 

Azione catechistica (inizio)

La finalità dell'azione catechistica in questo: favorire una viva, esplicita e operosa professione di fede. La Chiesa, per ottenerlo, trasmette ai catecumeni e ai catechizzandi, la viva esperienza che essa ha del Vangelo, la sua fede affinché essi la facciano propria nel professarla. Perciò, la catechesi autentica è sempre iniziazione ordinata e sistematica alla rivelazione che Dio ha fatto di se stesso all'uomo in Cristo Gesù, rivelazione custodita nella memoria profonda della Chiesa e nelle Sacre Scritture, e costantemente comunicata, mediante una traditio vivente ed attiva, da una generazione all'altra.

& DGC 66

 

 

Azione missionaria (inizio)

In molti paesi di tradizione cristiana e a volte anche nelle Chiese più giovani, esiste una situazione dove gruppi interi di battezzati hanno perduto il senso vivo della fede, o addirittura, non si riconoscono più come membri della Chiesa, conducendo un vita lontana da Cristo e dal suo Vangelo. Questa situazione richiede una nuova evangelizzazione. La sua peculiarità consiste nel fatto che l'azione missionaria si rivolge a battezzati di ogni età, che vivono in un contesto religioso di riferimenti cristiani, percepiti solo esteriormente. In questa situazione, il primo annuncio e una catechesi di base costituiscono l'opzione prioritaria.

& DGC 58 c            & CCC 856

 

 

Azione pastorale (inizio)

Vi possono essere, in un determinato contesto socio-culturale, comunità cristiane che hanno adeguate e solide strutture ecclesiali, sono ferventi di fede e di vita, irradiano la testimonianza del Vangelo nel loro ambiente e sentono l'impegno della missione universale.  Queste comunità necessitano di un'intensa * azione pastorale della Chiesa +, visto che sono costituite da persone e famiglie con un profondo senso cristiano. In tale contesto, è necessario che la catechesi ai bambini, adolescenti e giovani sviluppi veri processi di iniziazione cristiana ben articolati, che permettano loro di accedere all'età adulta con una fede matura che da evangelizzati li renda evangelizzanti. Anche in queste situazioni gli adulti sono destinatari di modalità diverse di formazione cristiana.

& DGC 58 b            & CCC 857

 

 

Battesimo (inizio)

I cristiani, nel Battesimo, vengono configurati a Cristo, *Uno della Trinità+, e questa configurazione pone i battezzati, *figli nel Figlio+, in comunione con il Padre e con lo Spirito Santo. Perciò la loro fede è radicalmente trinitaria. Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana.

& DGC 99             & CCC 1236