Formazione permanente e spiritualità sacerdotale

(Prof. Jose Vidamor B. Yu, Manila)

Il sacerdozio è sia un dono sia un compito. Il Concilio Vaticano II ci ricorda sempre che i sacerdoti sono scelti da Dio, presi fra gli uomini e nominati per il Popolo di Dio nelle cose che attengono a quest’ultimo, che possono offrire doni e sacrifici per i peccati. I sacerdoti devono a tutti il nutrimento spirituale di cui la Chiesa ha bisogno e devono condividere con tutti la verità del Vangelo (Cf. PO 3-4). I sacerdoti sono chiamati alla santità di vita. Devono ricevere costantemente la grazia di Dio nella loro debolezza umana.

Formazione permanente quale opera dello Spirito Santo

Il sacerdote che riceve il Sacramento degli Ordini Santi partecipa all’unzione santa di Cristo in comunione con il Popolo di Dio. Il Direttorio per il Ministero e la Vita dei Presbiteri ci ricorda l’importanza della formazione permanente quale opera dello Spirito Santo che conferisce continuamente la grazia di Dio alla vita e all’attività missionaria del sacerdote. Attraverso la formazione permanente "il sacerdote non solo è ‘consacrato’ dal Padre e ‘inviato’ dal Figlio, ma anche ‘animato’ dallo Spirito Santo (Direttorio per il Ministero e per la Vita dei Presbiteri, n. 69).

Il Direttorio evidenzia che attraverso la formazione permanente il sacerdote continua a manifestare la propria fedeltà e a rispondere più adeguatamente alla sua vocazione. La grazia dello Spirito Santo lo aiuta a realizzare il suo ministero in una società secolarizzata e sottoposta a rapidi mutamenti. Il sacerdote deve cercare l’aiuto dello Spirito Santo per perfezionarsi continuamente e conformarsi in tal modo più intimamente a Cristo E’ infatti in Cristo che egli trova la vitalità del suo ministero sacerdotale.

Ministero Pastorale con formazione sacerdotale permanente

La vita pastorale del sacerdote diviene più profonda e significativa grazie alla formazione spirituale permanente. La formazione che aveva cominciato in seminario dovrebbe proseguire dopo l’Ordinazione perché è il momento in cui ha più bisogno nella sua vita e nel suo ministero del potere di discernimento dello Spirito Santo.

Affinché il ministero pastorale del sacerdote sia più fecondo e più efficace, il Vescovo deve sostenere programmi di formazione permanente. I Vescovi e i sacerdoti sono incoraggiati a predicare il Vangelo alla società in modo tale che il messaggio di Cristo possa risplendere su tutte le attività dei fedeli (Cf. n. 43). E’ nella cooperazione fra sacerdoti e Vescovi che la formazione permanente si manifesta fecondamente nel loro ministero pastorale.

La formazione sacerdotale permanente è necessaria perché in tal modo il presbitero continua a rendere presente l’amore e la grazia di Dio nel mondo. Giovanni Paolo II ci ha ricordato che il sacerdote è "prolungamento visibile e segno sacramentale di Cristo nel suo stesso stare di fronte alla Chiesa e al mondo, come origine permanente e sempre nuova della salvezza" (PDV n. 16). Il sacerdote può realizzare questa identità soltanto se vive sotto la guida dello Spirito Santo.

Formazione permanente quale espressione di spiritualità sacerdotale

La formazione permanente richiede spirito di sacrificio per fare spazio alla crescita e all’efficacia del ministero. Il sacerdote deve morire a se stesso per poter servire e sviluppare la generosità. Non si comporta con le persone in modo da compiacerle, ma secondo le esigenze della dottrina e della vita cristiane (PO, n. 6). La formazione permanente sviluppa costantemente la vita di santità fra i sacerdoti cosicché possano avere un cuore e una mente autenticamente missionari e siano aperti alle necessità reali della Chiesa e del mondo (Cf. Direttorio per il Ministero e per la Vita dei Presbiteri, n. 14).

Dedicarsi alla formazione dopo l’Ordinazione sacerdotale significa ricercare con umiltà la santificazione. E’ un modo per superare le proprie debolezze nelle sfide dei "segni dei tempi". La formazione permanente dei sacerdoti è considerata una "necessità" perché deriva dalla grazia di Dio che dona costantemente al sacerdote la forza di conformarsi in persona Christi. La negligenza nella formazione permanente può creare un dualismo fra il ministero e la spiritualità che può essere la causa di alcune crisi nel sacerdozio.