Lo scopo ultimo dell’economia

Prof. Igor Kowalewski - Mosca

 

 

vorrei iniziare questo discorso con il vero senso della parola “economia”. Una “casa” più “legge, diritto” – che cosa significano queste parole? Il gestire bene una casa? Gestire bene una azienda o controllare la vita propria o di una data comunità, anche quella mondiale? Per i cristiani esiste l’economia della salvezza, che è il disegno di Dio e la sua realizzazione. C’è Dio presente nella sua creatura, Dio presente e provvedente, il Padre che ci dà la vita e non se ne scappa.

In Russia ci sono moltissime famiglie separate, e il padre appare come un grande sconosciuto. Nella vita promiscua di alcune tribù il padre è Nessuno, uno di cui non si sa chi potrebbe essere. La paternità proviene da Dio. Dal padre si prende la vita, il cibo, il senso del bene e del male. E’ responsabile, è amoroso, può tutto. Chi ha il padre, sa obbedire. “Obbedire” è agire anche nei dubbi con fiducia, rinunciando alla volontà propria, senza giudicare colui cui si ubbidisce. Chi ha il padre può crescere. “Crescere” vuol dire tra l’altro non avere paura della sofferenza, perché per una piccola sofferenza si può raggiungere un bene molto maggiore.

L’economia di Dio, nel paleoslavo e russo domostroitel’stvo -- edificazione della casa di Dio, è il suo disegno, che tutti gli uomini si salvino e raggingano la verità. L’economia non vuol dire salvezza, perché gli uomini sono liberi a dare una risposta a Dio. Non sappiamo, quanti si salveranno. Sappiamo, che Dio vuole portarci tutti al cielo, per quaesto ha mandato il suo Figlio, per questo ha fondato la Chiesa. Il disegno mirabile, bello e attraente di Dio consiste nel fatto, che la Chiesa è un sacramento di salvezza. Vuol dire, che la gente anche lontana si potrà salvare attraverso la Chiesa. Il Concilio non ha detto, che si potesse salvare senza il battesimo, senza la fede, senza la Chiesa. Il Concilio ci ha fatto vedere che i cristiani possono salvare il mondo. Attraverso i cristiani si possono salvare coloro che non appartengono alla Chiesa. Il mondo si salva se salato dai cristiani, illuminato con la luce delle genti, la luce che è Cristo, la luce che riflette sulla Chiesa, fermentato  con la Buona Notizia.

Il disegno di Dio è fare uomo  felice, farlo partecipe della stessa natura di Dio. Dio l’ha mostrato nel suo Figlio, ha rivelato la sua natura nella Croce di Gesù Cristo. La natura di Dio è amare, vuol dire dare la propria vita per altro, amare il nemico, dare la vita per un nefando peccatore. E come si realizza il disegno di Dio? Come va avanti l’economia di Dio? E’ un mistero, perché Dio ha stabilito che il suo disegno di salvezza si realizzasse attraverso la stoltezza della predicazione, cioè in ogni generazione Egli sceglie persone che vuole, per far vedere a tutti che Gesù Cristo è vivo.

  Quello che riguarda la moralità dell’economia umana e delle sue finalità, lo potete facilmente trovare nella terza parte del Catechismo della Chiesa Cattolica. Di rilievo è anche il Compendio della dottrina sociale della Chiesa. Però nasce una domanda: qual è la dottrina sociale della Chiesa profondamente? Che cosa deve fare un cristiano nel mondo? La risposta cristiana è unica: Cristo. Lui è il servo sofferente di Yahvé, colui che dà la vita sulla croce. Per questo i cristiani non fanno scioperi. E’ possibile sfamare tutto il mondo? Sì e no. E’ possibile che la politica sia cristiana e addirittura economia? Possibile, però viviamo nell’epoca già secolarizzata.  Colui che ama il mondo, odia Dio.

Il lavoro umano ha un gran valore, un uomo cresce attraverso il lavoro, è una arma contro le insidie del maligno dopo la caduta di Adamo. “Nel sudore del tuo volto” è una benedizione, non è condanna. Lo stesso Figlio di Dio è figlio del carpentiere. L’apostolo dice, “che ciascuno mangi il proprio pane”. Però tutto questo vale nella prospettiva della paternità di Dio. Se siamo nella casa del Padre, riconosciamo che c’è un ordine dentro di lei. “Se il Signore non costruisce la casa, invano lavorano i costruttori”. Se l’economia non è divina, è vana. L’opera nostra è Babele, l’opera dello Spirito Santo è Pentecoste -- la missione della Chiesa.

Dio realizza la sua opera, ne ha già previsto il compimento e la nostra partecipazione. Come non stupirci davanti al mistero della nostra elezione! La sua misericordia è più grande della nostra giustizia, dei desideri che stanno nel nostro cuore.