FRANCO DECAMINADA,
Maturità affettiva e psicosessuale nella scelta vocazionale. Una prospettiva
psicologica, Saronno, Editrice Monti, 1995, 206
Il volume si rivolge a quanti sono impegnati nel delicato
campo della formazione dei futuri sacerdoti e religiosi/e, i quali pur senza
pretese di diventare né degli psicoanalisti né degli esperti sulle teorie
psicologiche, vogliono però ricevere informazioni chiare e documentate sul
concetto di maturità affettiva e sessuale e altrettante indicazioni pratiche su
come comportarsi per valutare le situazioni di vita sulle quali, per servizio
ecclesiale, sono chiamati a pronunciarsi. L'autore soddisfa questa pretesa in
modo accessibile pur senza togliere nulla alla scientificità di trattazione. Il
taglio del libro è psicologico, con prospettiva psicodinamica e, con
particolare attenzione alla psicologia del profondo. Ma non si dimenticano le
implicazioni teologiche e spirituali del tema, soprattutto quando l’A. (nella
seconda parte) si rivolge direttamente agli educatori per aiutarli a valutare.
Situato il tema nel contesto delle affermazioni del
magistero recente (dal Concilio Vaticano II all'ultimo Sinodo dei Vescovi sulla
vita consacrata), nella introduzione stessa si inizia subito ad analizzare i
termini chiave per definire il concetto di maturità. Essa comprende un aspetto
globale che riguarda tutta le persona e aspetti specifici (maturità cognitiva,
fisica, affettiva, sociale ...). L'A. si ferma alla maturità affettiva e
psicosessuale, ne delinea gli aspetti essenziali per definirle teoricamente,
individuarle nel soggetto concreto, valutarne il grado di sviluppo nel
candidato alla vita religiosa al fine di decidere, insieme ad altri criteri,
quale é il bene migliore da consigliare. Il primo capitolo é riservato alla maturità
affettiva, il secondo a quella psicosessuale. Lo schema è sempre lo stesso:
definizione, sviluppo, meta, ostacoli, elementi predisponenti da attivare ed
elementi struttu-ranti da rinforzare, con deviazioni utili su commenti a
situazioni concrete di vita (tipo di relazioni con la famiglia di origine,
rapporto mente e cuore, informazioni sessuali, esperienze sessuali precoci
....). Utili e chiare le schede riassuntive (facilmente individuabili anche
graficamente) su alcuni termini psicologici, strutture e processi psichici.
Nei capitoli 3 e 4 si
deducono due orientamenti educativi: selezione dei candidati alla vita
religiosa, ruolo dei formatori maturi e maturanti. L'A. suggerisce che la
selezione venga fatta secondo tre criteri: maturità globale, salute
fisica-intellettuale; sufficiente sanità di motivazioni con la saggia
precisazione aggiuntiva che non sta alla psicologia decidere se un candidato ha
la vocazione o no. Senza una previa conoscenza del polo oggettivo, l'analisi
del vissuto del soggetto diventerebbe inconcludente. Infine, si descrivono i
formatori come modelli con la funzione di stimolare, facilitare e promuovere,
da svolgere in un contesto di relazione educativa matura con il candidato.
Giuseppe Versaldi