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Tema : Biblioteca
/ Liturgia
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Biblioteca /Liturgia /
Acclamatio
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16/06/1999
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L'acclamazione in antico erano le grida con cui più persone, generalmente riuniti in assemblea, manifestavano la loro approvazione per una cosa o per qualcuno. Nell'antica Roma era detta acclamazione la cerimonia decretata al generale vincitore, e poi l'elezione dell'imperatore da parte delle truppe a viva voce e senza ricorso ai voti, usanza rimasta fino a poco tempo addietro anche tra le forme legittime di elezione del Pontefice Romano.
Le acclamazioni liturgiche sono invece brevi formule riservate all'assemblea per rispondere alle preghiere, alle letture, alle ammonizioni durante i sacri misteri.
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Biblioteca /Liturgia /
Anafora
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16/06/1999
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Anafora è: 1. l'azione dell'offerta eucaristica, 2. il formulario impiegato nell'azione eucaristica; 3. la materia offerta nell'eucaristia (equivalente di prosfora/); 4. il velo liturgico che ricopre le specie eucaristiche. Di queste quattro accezioni la più usata nel linguaggio liturgico è la prece sacerdotale eucaristic
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Biblioteca /Liturgia /
Anamnesi
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16/06/1999
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Il termine greco a)na/mnhsij significa ricordo, e assume nell'uso liturgico il senso tecnico di rievocazione dei grandi momenti della pasqua salvifica di Cristo con riferimento alla consegna data ai discepoli nell'ultima Cena - secondo 1Cor 11,24-25 e Lc 22,19 - "tutte le volte che farete ciò, fatelo in memoria di me". L'anamnesi è celebrazione che rende presente un evento della storia della salvezza. La Tradizione Apostolica chiarisce i due momenti essenziali di quest'opera salvifica: la morte e la risurrezione, per agganciarsi immediatamente all'oblazione del pane e del calice, come "azione di grazie" (eucharistia), perché siamo ammessi a compiere un servizio sacerdotale (ministrare)
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Biblioteca /Liturgia /
Benedictio
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16/06/1999
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La benedizione (bar k, eulogein - ber kâh, eulogia) è, nell'Antico Testamento, una confessione pubblica della potenza di Dio ed anche il favore concesso da Dio all'uomo. Le cose, campi e proprietà, sono benedette perché giovano al popolo. Ma la fonte di ogni benedizione è Dio, benché anche l'uomo possa benedire. In Cristo "siamo stati benedetti con ogni benedizione spirituale" (Eph 1, 3) e la chiesa ha ricevuto la facoltà di benedire.
Le antiche formule di benedizioni cristiane risentono l'influsso giudaico o paolino, o sono connesse con elementi eucaristici.
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Biblioteca /Liturgia /
Bibbia e Liturgia
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19/03/1999
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Che cosa è la Liturgia? E' la realizzazione di quanto è nella Bibbia ... viene presentata da parole, gesti, cerimonie ... e se mancasse la lettura della Bibbia nulla si capirebbe né del senso, né dei frutti della Liturgia . La Liturgia è la sacramentalità della Bibbia. Ne segue la necessità della Bibbia per il popolo: diversamente al popolo la liturgia nulla dice; e tanto meno dà lode a Dio; né farà una preghiera cosciente. In conclusione: binomio Liturgia e Bibbia, Calice e Libro
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M. PIERA MORETTI
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Biblioteca /Liturgia /
Dialogo
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16/06/1999
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Il genere letterario classico del dialogo godette di fortuna anche presso gli autori cristiani dei primi secoli. Il dialogo cristiano probabilmente ha preso forma dall'incontro di precedenti forme espressive sub-letterarie come le dispute rabbiniche sull'interpretazione della Legge ebraica, la diatriba cinico-stoica e le controversie riportate nella primitiva letteratura cristiana delle Praxeis
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Biblioteca /Liturgia /
Elogio
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16/06/1999
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Elogio o laudatio aveva almeno due accezioni principali: 1. il significato generale di discorso elogiativo, l'elogio appunto, a volte accompagnato dal canto: laudationes modulatae le chiama Svetonio (Nerone, 20.3); 2. i significati particolari di deposizione favorevole davanti al giudice, di orazione funebre, di lettera ufficiale di ringraziamento delle province (che di solito si inviava nel mese di febbraio) per la buona amministrazione. I cristiani da parte loro accostarono la laudatio (laudes) alla confessio, soprattutto nell'esposizione dei salmi.
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Biblioteca /Liturgia /
I ministeri nelle prime comunità
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02/02/1999
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Il termine italiano "ministero", dal latino minister, traduce il vocabolo greco diákonos, utilizzato negli scritti del NT per designare il compito di servizio e di guida nella Chiesa. In senso specifico diákonos è colui che serve a mensa. Ma nell'ambiente greco con questo termine si indica in senso generale anche chiunque ha un incarico nell'ambito religioso o profano. I primi cristiani di lingua greca assumono dal loro ambiente culturale questa terminologia per indicare quelli che nella vita comunitaria hanno un ruolo di responsabilità e il compito di servizio.
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RINALDO FABRIS
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Biblioteca /Liturgia /
Il cammino teologale della preghiera
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04/05/1999
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Il battesimo è la fonte del nostro rapporto con Dio, lì siamo diventati figli nel Figlio, lì con la grazia abbiamo ricevuto il triplice dono di fede speranza e carità, con il quale il nostro rapporto con Dio può svilupparsi "sullo stampo", per così dire, del rapporto di Gesù con il Padre perché "l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" (Rm 5,5). "Per Cristo, con Cristo e in Cristo", i cristiani adorano il Padre con cuore di figli. Nel corpo di Cristo, che è la Chiesa, i cristiani uniscono la loro adorazione alla sola adorazione nella quale Dio si compiace, ripetono cioè il grido del Figlio diletto: "Abbà, Padre".
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Biblioteca /Liturgia /
Il canto della Lode - La liturgia delle ore
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15/03/2001
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"Il sommo sacerdote della nuova ed eterna alleanza, Cristo Gesù, prendendo la natura umana, ha introdotto in questo esilio terrestre quell'inno che viene eternamente cantato nelle sedi celesti. Egli unisce a sé tutta la comunità degli uomini, e se l'associa nell'elevare questo divino canto di lode.
Cristo infatti continua a esercitare questo ufficio sacerdotale per mezzo della sua stessa Chiesa, che loda il Signore incessantemente e intercede per la salvezza del mondo intero, non solo con la celebrazione dell'Eucaristia, ma anche in altri modi, specialmente con la recita dell'Ufficio divino" (SC 83).
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PAOLO GIGLIONI
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