Nato a Nazianzo, vissuto dal 329 al 389; con Basilio e Gregorio di Nissa uno dei tre Padri ``cappadoci'', soprannominato Teologo, fu per alcuni mesi vescovo di Costantinopoli (381), ma si ritirò poi a vita privata. Fra le sue opere più importanti, la raccolta di 45 omelie, fra cui le 5 cinque omelie teologiche sullo Spirito Santo; la Philocalia, raccolta di brani di Origene; la raccolta di 425 lettere; la raccolta delle poesie. La Chiesa copta non lo venerò particolarmente, tanto che una sua propria festa manca nel Sinassario copto-arabo; tuttavia egli è menzionato, per esempio, nel Grande Eucologio del Monastero Bianco (ed. Lanne p. 322). La tradizione letteraria copta conosce di lui otto omelie: quattro autentiche, una erroneamente attribuita, due falsi più tardivi.
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