Congregazione per il Clero - Documenti disponibili nell'area selezionata
Tema : Biblioteca
/ Filosofia
/ Contemporanea
Biblioteca /Filosofia /Contemporanea
Attese di salvezza in alcune figure del pensiero post-moderno
21/03/1999
Lo studio propone: L'orizzonte della ricerca - Il proposito - Il post-moderno - Alterità: la via della trascendenza - Interiorità: la via dell'immanenza - La via della gratuità: fenomenologia del dono e metafisica della carità - Per concludere.
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Cattolicesimo e postmodernità
18/03/1999
Se è vero che "nei filosofi della modernità, come nel cielo e sulla terra, ci sono più cose di quante la nostra filosofia non sia finora riuscita ad immaginare" [P. Rossi, "Idola della modernità" in Idem, Paragone degli ingegni moderni e postmoderni, Bologna 1989, 60], bisogna pur riconoscere che ciò vale per il cosiddetto post-moderno e non può non valere anche per le interpretazioni e gli atteggiamenti che di volta in volta nella Chiesa cattolica vengono assunti. Di qui un invito alla cautela e a non coltivare attese eccessive nei confronti di questo breve intervento, nel quale mi propongo di descrivere il punto di vista di un cattolico, non quello della Chiesa cattolica, a riguardo.
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Compendio di Martin Heidegger, Nietzsche
28/05/1999
Il Nietzsche di Heidegger riunisce le ricerche e i corsi universitari di Heidegger su Nietzsche tra il 1936 e il 1946. Già a partire dal 1930, Nietzsche era diventato per Heidegger un inelubibile punto di riferimento. Ma dal 1936/37 al 1940 Heidegger tiene lezione quasi esclusivamente su Nietzsche, in un confronto serrato che egli definisce una "Aus-einander-setzung", e la grafia con i trattini, nel vocabolario heideggeriano, sottolinendo le varie componenti della parola, accentua il significato di un disporsi dell'uno contro l'altro, e quindi di un contendere come in un corpo a corpo.
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Comte: fede positivista e religione dell'umanità
10/05/1999
Non è facile trovare nel panorama culturale odierno chi si interessi del pensiero e dell'opera di Auguste Comte (1798-1857), quasi fosse esaurita l'attualità di un filosofo che innegabilmente esercitò una grande influenza, seppur indiretta, sulla mentalità della borghesia ottocentesca. Tuttavia a noi sembra che la parabola descritta dal pensiero di Comte sia oggi estremamente attuale, in quanto in esso ritroviamo il nucleo teoretico più sistematico e logico su cui si basano alcune soluzioni date al problema umano nella società contemporanea. Occorre per questo però porre attenzione all'intero procedere sistematico del fondatore della filosofia positiva, dall'intuizione giovanile (1822) della "legge dei tre stadi" fino alla progettazione della "religione dell'umanità".
In tutti i suoi aspetti, umili o alti che siano, l'esistenza dell'uomo è la ricerca dell'essere. La tendenza volgare al godimento e al benessere e lo slancio religioso verso Dio (per considerare gli atteggiamenti più opposti) sono ugualmente, come tutti gli altri atteggiamenti della concreta umanità, la ricerca di uno stato, cioè di una condizione o di un modo d'essere, nel quale venga garantita la realizzazione di esigenze o bisogni considerati fondamentali. L'uomo cerca in ogni caso un appagamento, un completamento, una stabilità che gli mancano.
Cerca l'essere. Questa condizione è caratteristica della sua finitudine. Se egli cerca l'essere, non lo possiede, non è, lui, l' essere. Rendersi conto di questa finitudine, scrutarne a fondo la natura è il compito fondamentale dell'esistenzialismo.
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Feuerbach e il primato dell'antropologia
02/02/2000
Ludwig Feuerbach nacque a Landshut in Baviera nel 1804: suo padre fu un celebre giurista e sostenitore di una riforma illuministico-liberale del diritto penale. Durante la formazione teologica protestante ad Heidelberg -di cui nel complesso rimase insoddisfatto- venne a contatto con le idee hegeliane attraverso il docente di dogmatica K. Daub. Decise allora di trasferirsi a Berlino, dove con Hegel insegnavano famosi teologi, fra cui Schleiermacher. Siccome però due dei suoi fratelli capeggiavano una molto ramificata organizzazione studentesca nell'università di Erlangen (uno dei essi trascorse persino un lungo periodo di carcere), la polizia prussiana cercherà da principio d'impedire i suoi studi universitari a Berlino.
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Filosofie contemporanee. Bergson: L'istinto, l'intelligenza e l'intuizione
24/05/1999
L'uomo, che è momento di questo universo, ha per essenza la forza vitale che lo rende attivo sia sul piano conoscitivo che su quello pratico. Per la sua natura spirituale egli ricrea continuamente se stesso, spinto da due forze, l'istinto e l'intelligenza, che agiscono in concorso al fine di soddisfare i bisogni, d'ogni genere, del suo vivere quotidiano. Queste due forze sono comuni anche agli animali; ma mentre nell'animale l'istinto prevale sull'intelligenza, nell'uomo è questa che lo caratterizza specificamente, e si esprime con la capacità di fabbricare strumenti.
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Filosofie contemporanee: Blondel: la filosofia dell'azione
24/05/1999
Ma colui che delineò una vera e propria "filosofia dell'azione" fu Maurice Blondel (1861-1949), autore di L'azione, saggio di una critica della vita e d'una scienza della pratica (1893), di Il pensiero (1934) e di La filosofia e lo spirito cristiano (1944-1946), e simpatizzante del movimento modernista (vedi più oltre) finché esso non fu condannato dalla chiesa cattolica.
L'azione, egli dice, è ciò che caratterizza l'esistenza umana; anzi essa appare come una legge generale a cui l'uomo, nella sua individualità, è costretto ad adeguarsi per poter esistere.
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Filosofie contemporanee: Boutroux: contingentismo e critica alla legge scientifica
24/05/1999
Quali sono gli oggetti d'indagine della scienza? I corpi, l'organismo, e l'uomo. In verità, ognuno di questi "oggetti" non solo costituisce un campo delimitato di scienze specifiche, ma rappresenta un vero e proprio "ordine di realtà"; nel reale, infatti, è possibile distinguere un "ordine fisico", uno "biologico" e uno "psichico". Nella successione in cui sono stati enunciati, quello che segue è "superiore" a quello che precede. Ossia ognuno presenta, oltre che elementi in comune con gli altri, anche caratteri propri, specifici, originali, che non si ritrovano nell'ordine precedente, e che lo caratterizzano come piú ricco di varietà e di qualità rispetto ad esso. Orbene, il positivismo sostiene che l'ordine superiore deriva per evoluzione da quello inferiore. Ma nella realtà nulla mostra come la forma piú alta sia ricavabile da quella piú bassa, o, addirittura, sia riducibile, in ultimi termini, a questa.
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Filosofie contemporanee: Cattaneo: l'analisi delle menti associate
24/05/1999
Carlo Cattaneo (1801-1869), milanese, presente nel movimento risorgimentale col suo programma democratico repubblicano e federalista, fondatore e direttore del "Politecnico", fu autore di alcuni scritti filosofici di notevole interesse, tra i quali ricordiamo Considerazioni sul principio della filosofia (1844) e Psicologia delle menti associate (1859-1866).
Quest'ultima opera era del tutto nuova e originale nel contesto storico-culturale italiano, in quanto prima teorizzazione di una psicologia sociale che, a suo avviso, poteva spiegare il passato - illuminando come i rapporti tra le menti degli uomini avevano prodotto quel progressivo incivilimento che contrassegna lo sviluppo storico - e poteva costituire uno strumento scientifico per la futura organizzazione delle società umane.